3.10.16

Appello di 50 lesbiche contro l'utero in affitto: "No a mercificazione di donne e bambini"

 


Appello di 50 lesbiche contro l'utero in affitto: "No a mercificazione di donne e bambini"
Appello di 50 lesbiche contro l'utero in affitto: "No a mercificazione di donne e bambini"
Elton John con il marito David Furnish e il figlio 
È il primo documento delle donne omosessuali contro la gpa destinato a far discutere il mondo lgbt schierato a favore della maternità surrogata. I promotori: "Non è proibizionista, ma contrario agli scambi di denaro per comprare e vendere esseri umani". Laiche contrarie, cattoliche d'accordo

DA REPUBBLICA DEL

ROMA - Cinquanta lesbiche italiane hanno promosso un documento contro l'utero in affitto, la pratica seguita anche dal leader di Sel Nichi Vendola e dal suo compagno diventati genitori in Canada. Si tratta della prima durissima presa di posizione da parte di donne omosessuali destinata a fare discutere il mondo lgbt finora tutto schierato a favore della maternità surrogata. In questo caso, con le firmatarie dell'appello solidarizzano i cattolici (Paola Binetti, deputata di Area Popolare: "Molto coraggioso, ne condivido in grandissima parte i contenuti. Andare controcorrente è difficile, ma è il vero segno della libertà"). Ma prendono le distanze i laici (Micaela Ghisleni, filosofa bioeticista: "Non c'è sfruttamento, né commercio. E gli interessi dei bambini sono tutelati").

Le motivazioni dell'appello. In nome dell’autodeterminazione delle donne e dei diritti dei neonati, le cinquanta firmatarie dell'appello "rifiutano la mercificazione delle capacità riproduttive delle donne". "Rifiutano la mercificazione dei bambini". "Chiedono a tutti i Paesi di mantenere la norma di elementare buon senso per cui la madre legale è colei che ha partorito, e non la firmataria di un contratto, né l’origine dell’ovocita". "Chiedono a tutti i Paesi di rispettare le convenzioni internazionali per la protezione dei diritti umani e del bambino di cui sono firmatari e di opporsi fermamente a tutte le forme di legalizzazione della maternità surrogata sul piano nazionale e internazionale, abolendo le (poche) leggi che l’hanno introdotta".

IL TESTO DELL'APPELLO

Sostengono l’iniziativa Aurelio Mancuso, presidente Equality Italia, Gianpaolo Silvestri, fondatore di Arcigay, ex senatore dei Verdi,  e alcune femministe di fama internazionale come le attiviste femministe Silvia Federici, emerita presso l’Hofsra University di New York, Ariel Salleh, scrittrice, e Barbara Katz Rothman, autrice di studi sulla maternità.

"Questo - spiegano i promotori del documento - è un testo contro i regolamenti che introdurrebbero la 'gestazione per altri' (gpa), invocati da più parti specialmente nella sinistra. Non è un testo proibizionista, ma è contrario ai contratti e agli scambi di denaro per comprare e vendere esseri umani, che ora in Italia sono illegali perché il contratto non è valido (non per la proibizione della legge 40, è una questione di molto più lunga data).
Questa presa di posizione è necessaria, in un momento in cui l'intero movimento gay lesbico e trans sembra militare sotto le bandiere del presunto 'dono' dovuto alla grande generosità femminile, e avallare così il commercio di bambini".

"Un dono da 100mila euro". "È un tema su cui si discute da molto - spiega Daniela Danna, tra le promotrici dell'iniziativa - abbiamo cominciato a raccogliere firme prima dell'estate. Il dibattito italiano sta volgendo ai regolamenti come protezione dallo sfruttamento, ma questa è una illusione". "Chi sostiene la gpa parla di un dono da parte della donna 'portatrice della gravidanza'. Ma è un 'dono' che ha un costo in Canada e California fino a 100mila euro, 30-40mila se si contatta la donna direttamente senza intermediazioni".

Laiche contrarie. Non tutti sono d'accordo con il documento anti gpa sottoscritto dalle donne omosessuali. Per Micaela Ghisleni, filosofa bioeticista, esponente del mondo laico, ad esempio, "non c'è sfruttamento della donna, né commercio del corpo umano. Mentre gli interessi dei bambini sono tutelati". Ecco i tre punti di scontro tra le firmatarie dell'appello e i favorevoli all'utero in affitto.

La gpa è sfruttamento della donna? "Ci può essere sfruttamento - spiega Micaela Ghisleni - in contesti nei quali l'autodeterminazione della donna è messa a rischio da condizioni economiche disagiate e da subalternità culturale. Altro invece è applicare la gpa dove la donna resta al centro di sistemi di garanzie che escludono lo sfruttamento, tipo California e Canada. Là ci sono contratti, la donna non lo fa per bisogno ma per scelta come dono".

La gpa è commercio del corpo umano? "No - spiega la bioeticista Ghisleni - . Se ci riferiamo alla convenzione di Oviedo del Consiglio d'Europa sui diritti dell'uomo e la biomedicina, c'é differenza tra il principio di non commerciabilità del corpo umano o delle sue parti. E il diverso principio di indisponibilità del corpo umano che non esclude, ad esempio, pratiche solidali legate all'ambito semantico del dono. Si pensi alla donazione degli organi anche in vita".

La gpa va contro gli interessi dei minori? "Chi è il genitore - conclude Ghisleni - il biologico o l'intenzionale? La Corte Europea dei diritti dell'uomo, in due sentenze contro la Francia, ha ribadito che il genitore è quello intenzionale, che ha intenzione di crescerlo. La stessa Corte ha condannato l'Italia perché è stato sottratto un minore alla famiglia intenzionale con la quale si era instaurato un rapporto familiare ritenuto meritevole di tutela".

Gli studi scientifici. L'unico studio scientifico mai fatto (quello della ricercatrice inglese Susan Golombok), dimostra come le portatrici della gravidanza mantengano un legame sia con il genitore intenzionale, sia con i bambini. Non è sfruttamento, ma si tratta di relazioni nuove che si protraggono nel tempo.

Cattoliche d'accordo. D'accordo su quasi tutto il documento la deputata Paola Binetti, esponente del mondo cattolico. "Molte femministe francesi - ha dichiarato Binetti - si sono schierate da tempo contro la gpa e venerdì scorso il Consiglio d'Europa ha bocciato per la terza volta la mozione di Pietra De Sutter, ginecologa, omosessuale, sulla maternità surrogata. Aveva presentato la prima mozione sostenendo che fosse  un diritto. Nell'ultima versione la De Sutter pretendeva di far passare la mozione come donazione altruistica. Il CdE ha detto che non esiste donazione altruistica: è solo un bluff che attraverso presunti rimborsi spese maschera l'affitto dell'utero che resta comunque una forma di sfruttamento della donna". "Nessuna donna - ha aggiunto - cederebbe suo figlio dopo 9 mesi di gravidanza a degli estranei se non si trovasse in gravissime difficoltà. Le femministe: per esempio in Italia la Muraro, in Francia l'Agasinsky si sono schierate contro la maternità surrogata perché hanno anteposto i diritti dei bambini al proprio presunto diritto al bambino".
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I COMMENTI DEI LETTORI

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Ciao redbeppe
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162 commenti
7 giorni fa
ritamir
Brave. Non esistono "doni" di bambini. I bambini non sono oggetti e non si possono regalare nè comprare. Ovviamente nessuno crede alla generosità gratuita di una donna sana di mente, ma fa comodo fingere un bel sentimento: si è accettate e coccolate da chi ne vuole approfittare.
Il rimborso spese è una maschera per il pagamento e anche se la donna donatrice non è in miseria, è insito nella natura umana volere sempre di più. In realtà le donne che "donano" hanno grossi problemi (economici o psichici) mentre chi compra è solo egoista e infantile (lo voglio, lo voglio, lo voglio!) Spero che in Italia non sarà mai permesso un abominio simile.
6 giorni fa
Simonetta Benvenuti
Egoista come peraltro chi ricorre all'inseminazione artificiale....comunque ritornando alle 50 signore, è facile parlare quando loro possono averli naturalmente o con inseminazione!
6 giorni fa
Maria Anna Sartori
E' difficile parlare, in tempo di Relativismo Etico......
6 giorni fa
bullshit
Tra l'essere "in affitto" per oltre 9 mesi e l'esserlo per qualche ora c'è un abisso, a dire il vero.
Quanto all'argomentare sul fatto che le lesbiche non hanno bisogno di uteri in affitto, avendo, gratis, il loro, è un'argomentazione di bassa lega, anche se come scritto un 100 commenti fa, me l'aspettavo.
6 giorni fa
Luca Lega
Sono d accordo, finalmente delle laiche non integralisti che guardano alla tutela della donna e del bambino di fronte ad un abominio nato solo per l egoismo di ricchi ipocriti che lo definiscono amore. L amore più malato che esista
6 giorni fa
yoland
E' la solita propaganda integralista. Prima c'erano i presunti gay contro i matrimoni omosessuali e adesso abbiamo le presunte LGBT contro l'inseminazione artificiale. Avete stancato con il vostro odio. Lasciate esprire un gesto d'amore derivante dal desiderio di crescere un bambino.
6 giorni fa
Luca Lega
Lasciate voi un gestore amore lasciando al bambino la propria madre!!!
6 giorni fa
eldic
hai stancato tu con questo scambiare un essere umano con un bene di consumo da comprare al supermercato.
6 giorni fa
Giorgio Ferretti
Odio è una parola che può riempire la bocca, non la vita. Perché spararla fuori, quasi fossimo degli incivili?
6 giorni fa
stukass
Guardi, piu` leggo le risposte che voi date, piu` mi rendo conto che siete voi quelli intrisi di rabbia, altroche`!!
6 giorni fa
Johnny Saxon
E non si rende nemmeno conto che l'integralista è lei!
6 giorni fa
obbiettivo67
@Yoland  ..L'inseminazione artificiale è solo un puro atto di egoismo quelli che la fanno sono come quelli che si prenotano un cane di razza in un allevamento.  Un giorno vorranno anche un figlio alto, biondo e con gli occhi azzurri le ricorda qualcuno?
7 giorni fa
Claudio Bargna
I capricci degli "adulti" generano abomini.
7 giorni fa
aquilaofthenight
Nel momento in cui si firma il contratto in cui si menzionano cifre oltre le spese necessarie, scatta la prova che si tratta di mercificazione: io ti partorisco il bambino e tu mi dai dei soldi in cambio. Sarebbe già da discutere parecchio se fosse, per esempio, la gestante un parente di 1° grado e fatto gratis...  
6 giorni fa
yoland
La pensi come vuole, ma non imponga le sue idee morali agli altri.
6 giorni fa
denys02
 @elephantman,
il Sig. Lega si sarà anche espresso male grammaticamente, ma il senso è capibile e soprattutto INEQUIVOCABILMENTE esatto!! Oltre ogni ragionevole dubbio!!

6 giorni fa
wildket
Signor yoland qui non impone nulla a nessuno. Qui si discute, come è giusto che sia, se la pratica dell'utero in affitto sia accettabile o meno. Poi, salvo il rispetto della costituzione, le leggi si fanno a maggioranza e se la maggioranza ritiene sbagliato qualcosa la proibisce a tutti, se invece accade il contrario viene legalizzata: è la democrazia bellezza!
6 giorni fa
6speranza
Sì, tipo persone che giucano gli altri chiamandoli abomini.
6 giorni fa
Claudio Bargna
Io ho semplicemente detto che due ghei che sottraggono il figlio alla madre compiono un atto abominevole. Dimostrami il contrario, se sei capace, anziché alterare le mie parole per cercare di far leva sul solito vittimismo LGBT.
6 giorni fa
yoland
Nessuna istitutione sociale ha generato maggiori abomini della famiglia tradizionale. Altro che l'inseminazione artificiale.
6 giorni fa
Luca Lega
Cosa che stranamente tutte le persone normali desiderano, una bella famiglia tradizionale.
Lei ha che specie appartiene??
6 giorni fa
yoland
Gentile Sign. Lega grazie per averci dato un perfetto esempio di pensiero integralista. Il Medioevo e' finito da alcuni secoli.
6 giorni fa
elephantman
Signro Lega, la pensi come crede ma lasci in pace la lingua italiana. Di sicuro "Lei ha che specie appartiene" le meriterebbe la bocciatura in qualunque scuola elementare.
6 giorni fa
eldic
immagino tu ti riferisca alla tua...
6 giorni fa
Franco Potente
Yoland, per favore basta con questa storia di denigrare il medioevo. é vero il medioevo è finito da secoli e abbiamo sostituito Giotto e Simone Martini con Cattelan e Piero Manzoni. A lei il giudizio.
6 giorni fa
tempus091
Certo che devi avere seri problemi.
6 giorni fa
Maria Anna Sartori
Esiste per l'essere umano la liberta', non solo di essere famiglia   buona. ma anche di non essere. la Famiglia, non e' una istituzione sociale se non in seconda istanza. In Primis essa e'  fondazione antropologica. 
6 giorni fa
rama02
E' uno dei frutti malati di questa società globalizzata.
6 giorni fa
donbestioli
Bello, un bambino voluto ed amato non è mai un abominio! 
6 giorni fa
Gaddo Gerardo
i capricci degli adulti generano il vostro dio, in nome del quale scegliete "l'abominio" di turno da condannare.
7 giorni fa
tripaldid
Saranno subito messe al bando queste 50, dalle loro amiche intolleranti !
6 giorni fa
6speranza
Beh, sai, è abbastanza inutile per una coppia di lesbiche esprimersi sulla GPA dato che in famiglia hanno 2 uteri. Si dovrebbero esprimere di più gli etero sterili che a quanto pare in queste discussioni non entrano mai dato che è meglio nascondersi piuttosto che combattere contro i bigottoni .
7 giorni fa
vpesca
Fra qualche anno ci saranno bambini biondi e con gli occhi azzurri, da embrioni scelti al supermercato, dentro a provette che, per legge, dovranno obbligatoriamente, indicare sulla confezione il colore dei genitori, (ops, volevo dire dei donatori). Ecco in cosa hanno sbgliato i nazisti: non hanno previsto l'etichetta per i famosi e deprecati esperimenti del loro medico.
6 giorni fa
magsimo
guardi che in russia è già così, ci sono diversi centri che forniscono anche i documenti per portare il bambino in italia. Chiediamoci cosa succede ai bimbi che nascono con qualche caratteristica non conforme all'ordine del cliente. Che inferno che stiamo aprendo.
6 giorni fa
6speranza
Pensa che cosa brutta, la riproduzione della specie lasciata alle lesbiche che se lasciamo fare a voi etero l'Italia si riproduce solo grazie agli africani. W gli ariani!
6 giorni fa
yoland
La selezione eugenica ancora oggi piu' diffusa e' quella imposta dai benpensanti che impongono alle giovani donne con chi e quando sposarsi in nome dei loro presunti sani principi morali.
6 giorni fa
Francesco Galesso
Guardi che il padre genetico può anche non essere quello legale, e da studi recenti pare che ciò non sia un eccezione.
6 giorni fa
wildket
e allora perchè non aprirne un nuovo filone?
E come dire che siccome la fame ammazza milioni di persone all'anno, non mi venite a rompere le scatole se ne ammazzo 2 pure io
6 giorni fa
trishiapat
Sono inorridita; la bioeticista Ghisleni  paragona la donazione di un organo alla donazione di un essere umano.
6 giorni fa
alicenelpaesesenzame­raviglie
evidentemente i bambini sono visti come pezzi da attribuire, non come persone con desideri e diritti. Anche i bambini hanno dei diritti, no? O solo gli adulti ne hanno? Il diritto a diventare genitore? Non penso che questo sia un diritto. E' un desiderio. Bene, allora se c'è questo forte desiderio perché si ha bisogno di avere un figlio con il proprio gene (preferendolo all'adozione), ma evitando che la donna che lo porta in grembo abbia un legame biologico con il nascituro? Perché la negazione della maternità per chi lo porta in grembo? Questa esclusione della donna che concepisce la trovo veramente una delle forme più violente di mercificazione del corpo delle donne e dei bambini. L'anticamera perfetta per un nuovo mondo senza etica e rispetto per gli esseri umani. Ed è veramente sconcertante che il tutto venga presentato come un progresso. 
6 giorni fa
chinte5
Rimango dell'idea che la maternita' non è un diritto!
Se vuoi avere un bambino a cui riversare il tuo amore (e questo è nobile e sacrosanto) vai e adottane uno che non sta aspettando altro!!
Se ci deve essere un intervento legislativo deve essere in favore di che vuole adottare un figlio e non per favorire cialtroni alla Vendola che dopo anni di battaglie per le unioni civii molla tutto e mentre si vota va a comprarsi l'erede.
6 giorni fa
yoland
Rimanga della sua idea, ma non imponga le sue opinioni agli altri. Non tutti la pensiamo come lei.
6 giorni fa
chinte5
Cosa del mio commento  Le ha fatto pensare che io voglia imporre qualcosa a qualcuno?
Rivolga la sua sensibilita' verso le imposizioni considerando la situazione di chi per necessita' si vedra' portare via un figlio in vendita.

6 giorni fa
rama02
Un bambino non è sua proprietà, quindi se lei lo pensa , le si devono imporre le giuste opinioni,
6 giorni fa
wildket
Se lei vuole fare quel C+--O che le pare lo può fare, basta che riguardi lei soltanto. Nel momento in cui si parla di bambini si parla di persone che hanno dei diritti e che sono pure, questi diritti, preminenti rispetto a quelli degli adulti. Ragion per cui lo stato legifera e noi tutti ci si attiene alla legislazione vigente. Quindi nessuno impone nulla a nessun altro, se non rispettando le regole della democrazia; ma veso che forse questo punto non le è così chiaro.
6 giorni fa
Maria Anna Sartori
per suo natura il mezzo con cui stiamo comunicando  non e' impositivo con coercizione. Si intende dialogare  e cio' che e' stato scritto piu' sopra deve essere ben compreso in profondita'

6 giorni fa
Damiano Tancredi
Come sempre accade, più ricco sei, più diritti hai.
E comunque la popolazione mondiale deve diminuire (in modo non traumatico), altro che aumentare!
6 giorni fa
Maria Anna Sartori
La popolazione mondiale puo' anche aumentare. Keynes ha fatto il suo errore matematico-  perche' il progresso tecnologico aiutera' a far sopravvivere le nuove vite>
5 giorni fa
Geri Manganella-meduri
Ma certo, lo vada a dire a tutti gli scienziati che sostengono che l'antropocene, epoca dominata dall'attività umana, sta distruggendo il pianeta, ed agli conomisti che hanno calcolato che già alla metà dell'anno si sono consumate le risorse alimentari della raccolta annuale globale.
Che lei abbia le sue opinioni é sacrosanto, ma non scambi le sue speranzelle per verità sacrosante. Si informi.
6 giorni fa
centuri
Utero in affitto significa partorire un bambino e poi cederlo in cambio di denaro. Come potremmo definire chi fa queste cose?
6 giorni fa
memorespecuniae
Obiettivamente, una donna che fa un figlio per conto altrui, non sembra molto normale. Donare un figlio non è come donare un rene.
6 giorni fa
michiamonessuno
Non riesco ad immaginarmi la delusione che può provare un essere umano sapendo che in realtà sua madre è una sconosciuta che l'ha venduto per soldi
6 giorni fa
rama02
E che è stato comprato dai genitori adottivi.
6 giorni fa
giustina16
cosa intende per "comprato da genitori adottivi"?
6 giorni fa
Christian Mann
e nei casi dove  nessuno é "comprato"?
5 giorni fa
Geri Manganella-meduri
 I diritti dei bambini sono sacrosanti. Verissimo. Questo comprende anche i bimbi che emigrano dalla Siria, i figli dei Rom, quelli che non hanno da mangiare nel terzo mondo...o solo lo sparuto gruppo di bambini che (forse) sarà infelice perché nato da madre surrogata che lo ha "venduto"?
Mi sbalordisce la cecità, (o ipocrisia)  dei prodi difensori degli ipotetici bimbi a nascere da gravidanze eterologhe, di questi indefessi sostenitori dei diritti dei bambini, che pero' non intervengono, non protestano, non fanno un kzz insomma per difendere e soccorrere i bimbi VERI, infelici, che già esistono....

2.10.16

i fatti di cagliari [ reprise ] disinformazione o verità?



 leggi il post  precedente




se  come dice      questo sito  c'è  sta   disinformazione  ed esagerazione   da parte  dei media  locali  come mai , le  suore   non hanno  voluto incontrare  i media , se  non a  posteriori   per  quasi  tre\   cinque  giorni  e   hanno mandato messaggi su wzp ai genitori  per  non parlare  ai giornalisti  fuori dalla  scuola ?

Mah



Bimbi migranti in classe: rivolta a scuola. Due alunni ritirati dai genitori

L’episodio in un istituto di un quartiere bene di Cagliari dove la presenza di due piccoli africani ha acceso gli animi all’avvio dell’anno scolastico. Le suore: “Non vogliamo parlare di razzismo. Per noi è solo disinformazione"
Ennio Neri,

Bimbi%20migranti%20in%20classe%3A%20rivolta%20a%20scuola.%20Due%20alunni%20ritirati%20dai%20genitori

Bimbi migranti in classe. Esplode la protesta. E due coppie di genitori ritirano i figli da scuola. A nulla sono  valse le rassicurazioni delle suore che gestiscono le elementari (i dettagli di cronaca non verranno resi noti per tutelare i minori interessati, ndr). Neppure dopo l’esibizione  dei certificati medici della asl attestanti le perfette condizioni di salute dei due piccoli africani. La decisione è stata irrevocabile: due bambini sono state portati via e seguiranno le lezioni in un altro istituto. È successo in città, nella scuola di un rione della Cagliari bene. Le religiose, interpellate, non vogliono parlare di razzismo: “E’ soltanto disinformazione”. 
Il caso esplode all’inizio dell’anno scolastico quando due minori africani non accompagnati, con alle spalle tragedie e miseria, salvati sui barconi e ospitati in una casa di accoglienza, sono stati iscritti in un istituto cagliaritano di un quartiere popolato da famiglie benestanti. “La casa famiglia ci ha chiesto la disponibilità all’accoglienza dei bimbi e noi, ovviamente, abbiamo accettato”, spiega una suora ex insegnante della scuola. Ma la loro semplice presenza in classe ha scatenato un putiferio. “Alcuni genitori però non hanno condiviso questa scelta. E ne hanno detto di tutti i colori”. I dubbi sollevati riguardavano sull’utilizzo dei bagni, la mensa e l’esposizione dei bimbi all’eventuale contagio di malattie. “Tutte cose infondate”, spiega, “i servizi sono separati per maschi e femmine, la mensa i due bimbi africano non la devono frequentare perché rientrano nella casa famiglia. Quanto allo stato di salute ci sono i certificati della asl”.
Due le coppie di genitori che hanno scelto di trasferire i bambini e altre mamme e altri papà sono stati invitati a fare altrettanto. Una vera e propria rivolta. E soltanto un riunione allargata a tutti genitori alla presenza dei tutores dei due piccoli migranti ha fatto rientrare la protesta. E i piccoli ormai sono in classe a lezione. “Sono sempre felici e sorridenti”, aggiunge la religiosa: “le paure sono tutte dei genitori. Anche se sappiamo che una delle due coppie sta pensando di fare marcia indietro e riportare qui la bambina”. La vicenda ha scosso anche don Marco Lai, direttore della Caritas e l’eco è giunto anche a palazzo Bacaredda.
“Ho appreso di questa vicenda dalle parole di Don Marco Lai e ci sono rimasto male perché non esiste che non si tenda la mano a dei minori stranieri non accompagnati che stanno faticosamente cercando di integrarsi”, sottolinea l’assessore alle Politiche Sociali Nando Secchi. “Da questo si capisce che il percorso che porta all’integrazione sarà lungo e difficile. Si fatica molto a far sentire a loro agio questi bambini e ragazzi fra progetti che stentano a partire, qualche intoppo burocratico ed evidenti barriere linguistiche, se poi ci si mettono anche alcuni genitori a creare problemi anziché agevolare il processo di integrazione sarà molto difficile non far sentire emarginati questi bambini. Per fortuna”, conclude, “poco fa mi hanno rassicurato che la protesta è rientrata ed i ragazzi potranno frequentare serenamente la scuola.

è un discorso da nostalgico \ da vecchio oppure no considerare ancora attuali i valori e gli ideali di quasi 60 ani fa ?

Io  che pur  sono nato  nel  lontano  1976  sono cresciuto  con quei  valori riportati   .Pero  credo d'essere l'unico o  fra  i pochi  che la pensino cosi  , che  essi siano   ancora  attuali  e   siano la base  per  ripartire  o quanto  meno   cercare  di fornire  alle  nuove  generazioni uno strumento per  trasformarsi    e  trasformare  lo stato attuale delle cose   .  Voi   cosa ne pensate  specie  , voi nati negli anni 60 \75 . specie davanti ad  ideali come   quelli del secondo video 













Commodore 64 ancora in uso in un’autofficina, ben 25 anni di servizio


Commodore 64 ancora in uso in un’autofficina, ben 25 anni di servizio
Un Commodore 64 clockato a 1 MHz e con 64 kilobyte di RAM è ancora in uso in un'officina in Polonia permettendo al meccanico di mettere a punto le automobili in riparazione


Da http://www.tecnoandroid.it/  tramite  http://news-hl-cm.newsrep.net/ ovvero  la  versione  italiana  di http://www.news-republic.com/ tramite  di   Dario
-1 ottobre 2016





Nel 1969 è bastata la potenza di calcolo di due Commodore 64 per inviare con successo una navicella sulla Luna e oggi un esemplare è ancora in uso in un’autofficina e viene usato per bilanciare gli alberi di trasmissione delle auto.
Il Commodore 64 è un home computer della Commodore Business Machines Inc. venduto dal 1982 al 1993 in vari stati del mondo e sembra che qualcuno lo utilizzi ancora per mandare avanti la propria attività ed è proprio il caso dell’officina di Dansk, in Polonia, che lo utilizza da oltre 25 anni per mettere a punto le automobili in riparazione.


Commodore 64, ancora in uso per riparare le automobili


La cosa più bella è che il Commodore 64 anche se pieno di polvere funziona egregiamente e non è stato mai in riparazione permettendo al meccanico di misurare le variazioni di pressione, accelerazione, temperatura, tensione e forza delle autovetture.
Il Commodore 64 ,clockato a 1 MHz e con 64 kilobyte di RAM sembra sfidare i più moderni smartphone che con 4 GB di Ram e processori futuristici non riescono molte volte a soddisfare l’utente medio. E voi che ne pensate?

In piazza Duomo a Firenze la bottega dei colori che resiste al mangificio., Il negozio di vinili che dice no al Black Friday: «Clienti da tutta la Toscana, il nostro segreto è la roba popolare»

 Corriere della Sera In piazza Duomo la bottega dei colori che resiste al mangificio In questi anni hanno visto la città intorno cambiare, ...