27.9.18

La confessione diventa social e si può prenotare su Facebook succede a Livorno, tramite la dicocesi livornese

Speriamo che  non sia  solo un caso isolato   e   avvenga  anche  a livello nazionale.  i tempi cambiano. Magari nel virtuale la religione trova la sua cifra migliore  e potrebbe essere  un antidoto   al proselitismo    che viene  fatto  dal  fondamentalismo islamico   e   da  cattolici  più retrogradi e conservatori  che ancora  predicano  , come se  :  l'illuminismo ,le  rivoluzioni liberali,  il  '900 non siano mia  avvenuti  l'alleanza   trono altare    .



da http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2018/09/26/


LIVORNO. La Diocesi di Livorno sbarca ancor di più sui social: sarà perfino possibile prenotare la confessione. A fianco alla pagina Facebook del giornale on line (La Settimana Tutti i Giorni) in questi giorni è stata aperta infatti una nuova pagina Facebook, anzi un profilo, "Diocesi di Livorno", curata da due giovani seminaristi Gerardo Lavorgna e Vincenzo Cioppa con lo scopo di avvicinare chi non frequenta i luoghi della Chiesa.Sarà possibile seguire in diretta
gli incontri del vescovo Simone Giusti e le varie celebrazioni. Un’altra novità: la possibilità anche entrare in contatto con alcuni preti che hanno dato la loro disponibilità per ascoltare e offrire un sostegno spirituale a chi lo richiede, direttamente attraverso il social

  tempi cambiano. Magari nel virtuale la religione trova la sua cifra migliore. i tempi cambiano. Magari nel virtuale la religione trova la sua cifra migliore.  i tempi cambiano. Magari nel virtuale la religione trova la sua cifra migliore. i tempi cambiano. Magari nel virtuale la religione trova la sua cifra migliore. i tempi cambiano. Magari nel virtuale la religione trova la sua cifra migliore. 

dialogo con Dulcinea Annamaria Pecoraro sulla felicità

Risultati immagini per felicità questa  discussione  è partita    da questo  suo post

Quante volte ci chiediamo se arriva il momento giusto d'essere felici ed in forma con noi e con il mondo.... attendiamo, chi paziente, chi meno. Chi rincorre e si immerge in miriadi di cose per non pensare, e far scorrere le ore più velocemente, chi tra i pensieri annega la mente ed impazzisce per non capire... Le risposte son in noi e nel credere che nessuno di noi è sbagliato o meno di qualcuno. Ognuno può sentire e vedere, ma soprattutto può vivere il suo brivido.


Mario Fiorini La felicità... condizione che da sempre l'essere umano rincorre, ma quasi mai raggiunge.

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Rispondi21 h

Dulcinea Annamaria Pecoraro Mario Fiorini mai dire mai... Io ci sto provando 😎

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Rispondi21 h

Mario Fiorini Dulcinea Annamaria Pecoraro ed io non posso altro che augurarti ogni bene e di raggiungerla...un abbraccio!!
non ha tutti i torti perchè essa  non è  mai     fissa  e  definitiva  infatti  (  scusate     se  mi ripeto , ma  io  la  vedo cosi  , se  poi qualcuno\a  mi convivicerà   che    sbaglio  ben  venga   )



Giuseppe Scano Allora sappi Annamaria Dulcinea Pecoraro/Dulcinea Annamaria Pecoraro che essa e senza limiti va e viene e poi se ne ri va https://youtu.be/Kgc0bfi_cuI
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Annamaria Dulcinea Pecoraro Giuseppe Scanol'importante è imparare a conoscerla e sapersi accontentare e emozionare

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26.9.18

la Paradura o Ponidura non solo è solo tipica del mondo agro pastorale la storia di Antonio Bianco e il gesto della città di tempio pausania che lo ha aiutato lo dimostra

Chi come me credeva che la  paradura  o Ponidura =  un antico istituto mutualistico, tipico  dellla  sardegna   (  e  credo anche  del  sud   d'italia  )  riguardasse  il  mondo  agro pastorale      sbaglia  ed  pratica  solo un luogo comune    la  storia  successa  ad  Antono Bianco   ed   sotto    riportata  da  Galluranews  dimostra  il  contrario 



Articoli precedenti




Tempio Pausania, La moto di Antonio è stata riparata con la generosa prestazione di due amici. Ecco com’è andata.



Largo de Gasperi e gli uffici di Poste Italiane a Tempio-fotogalluranews.org

Tempio Pausania, 25 set. 2018-
Senza aver letto della raccolta fondi a cui si era dato adito per favorire la riparazione della moto di Antonio Bianco, 34enne vittima del furto e del successivo danneggiamento del suo mezzo,  due generosi amici di Antonio( foto a  sinistra ) , entrambi appassionati di moto nonché interpreti dello spirito di solidarietà che non si insegna ma si possiede, avevano già provveduto a prendersi in custodia il mezzo e metterlo a posto. I danni all’impianto elettrico, in cui erano stati recisi tutti fili di collegamento, e quelli alla carena della moto, sono stati messi a posto, ovviamente a titolo gratuito. Nel nome e sotto la sola insegna che si chiama generosità, uno dei sentimenti più belli di cui si possa essere provvisti.Scrivo anche i loro nomi, lo meritano, anche se si ringrazia questa vera catena di umanità che in queste frenetiche ore di passaparola, ha già provveduto a donare qualcosa per un fine ultimo non più necessario.” I soldi raccolti – ci scrivono- verranno usati per una nuova carena  e per la forcella che è stata piegata quando la moto è stata gettata per terra. La carena, anche se rimessa in sesto, non è bene che venga lasciata così. Il danno era soprattutto sull’impanto elettrico e il lavoro fatto ora gli permetterà di usare la moto. Noi vorremmo che la moto torni nuova, così come era prima. Antonio se lo merita.”Si chiamano Andrea Fae e Gianni Ambrosino. Andrea ha anche sentito la sorella di Antonio che ha mostrato la sua gratitudine pensando già a come potersi sdebitare. I due generosi uomini, hanno ribadito che non vogliono nulla e che i soldi racimolati dalla raccolta fondi, siano destinati all’acquisto di una nuova carena e di altri parti danneggiate, non riparabili, come la forcella.Questo è tutto, dal pianeta mondo migliore, un grazie della comunità intera a questi due uomini e a chiunque abbia capito quanto l’essere come Antonio, buono come il pane e semplice come le cose belle della vita, alla fine abbia sempre una ricompensa. Laddove la bontà e la solidarietà non sono accessori ma sostanza, avvengono anche questi gesti da portare ad esempio. Grazie!!
Antonio Masoni


Tempio Pausania, Ci scrive la sorella di Antonio Bianco: « Grazie di cuore a tutti, a mio fratello è ritornato il sorriso».



Tempio Pausania - foto Giov. Ant. Puliga

Tempio Pausania, 26 set. 2018-
Una bella e toccante lettera di ringraziamento di Maria, sorella di Antonio Bianco, protagonista suo malgrado di una vicenda poco piacevole domenica scorsa quando la sua moto gli è stata  rubata e lui stesso l’aveva ritrovata a valle della Fonte Nuova, distrutta. Abbiamo stigmatizzato l’episodio, attribuendo questo ennesimo esempio di perdita del senso di comunità che stiamo vivendo, senza peraltro alcun legame in questo caso con la povertà o il bisogno. Si è trattato di un atto vandalico, fine a se stesso, del gesto di qualche giovane annoiato, in cerca di esaltarsi attraverso la cosa peggiore che si possa fare, nuocendo al prossimo. Ecco la lettera 

«  Nel ringraziarla per le belle parole spese per mio fratello, vorrei ringraziare l’appassionato di meccanica di moto Andrea Fae che ha fatto il lavoro gratuitamente e che si è offerto di riparare totalmente il mezzo a manodopera zero e il proprietario del bar che sta raccogliendo le generose donazioni. Ma a questi due nomi vorrei aggiungerne un terzo Gianni Ambrosini, è stato lui a raccogliere la denuncia e a custodire la moto di Antonio fino a stamattina, quando gli ha consegnando le chiavi. Cortese e professionale, è andato oltre quello che è il suo ruolo di funzionario di polizia, prendendo a cuore la situazione e mettendosi a disposizione nel caso di eventuali problemi. È stato il sign. Ambrosini a prendere contatto con il sign. Fae, che si è mobilitato e in men che non si dica ha messo in funzione la moto. Stamattina alla consegna delle chiavi, le lascio immaginare la felicità di mio fratello, seppur la moto è ancora rovinata, la sua gioia è stata immensa. La raccolta procede e i soldi andranno direttamente dalla caffetteria al sign. Fae che ordinerà i pezzi usando le offerte, ma non facendo pagare la manodopera. Le sue parole mi hanno commosso profondamente così come la generosità delle persone che da vari paesi sono accorsi in suo soccorso. Un caro saluto e spero che il pensiero che sta portando ad Antonio, lo porti nella nostra umile casa, così che anche noi potremo conoscerla.
Maria Bianco. »

Grazie Maria per il suo cortese invito che accetto e appena possibile verrò a trovare lei, Antonio e la sua famiglia con grande piacere.
Antonio Masoni

In piazza Duomo a Firenze la bottega dei colori che resiste al mangificio., Il negozio di vinili che dice no al Black Friday: «Clienti da tutta la Toscana, il nostro segreto è la roba popolare»

 Corriere della Sera In piazza Duomo la bottega dei colori che resiste al mangificio In questi anni hanno visto la città intorno cambiare, ...