17.6.09

Senza titolo 1526

Pensiero indicibile
tra labbra
bagnate e socchiuse.
Stretta tra le braccia
del tempo che passa.
Una mano a coprirmi il volto.
Una mano a calmarmi il cuore.
Questo è quello che mi fa l'amore
Senza pudore mi allarga e mi stringe
dentro e fuori a tempo di Bolero
fino al momento del bing bang del tutto
dolce dolce si annulla in un urlo





aggiornamenti sulla storia di Carmela

se  n'era  già patrlato   qui su queste pagine   l'anno scorso   adesso  ecco  che ci sono ulteriori aggiornamenti ,.  Ma  prima  un  riassunto  per  chi mi legge  da poco  o non ha  vogluia  di ricercare nell'archivio 





oltre il video qui trovate   ulteriori news su questa  vicenda   http://www.iosocarmela.net/ChiSiamo/tabid/54/language/it-IT/Default.aspx

Dopo    doveroso  riassunto ecco le ultime  news  da  una bacheca  di  una mia amica  di facebook 


il prossimo 3 luglio si svolgerà a Taranto il processo contro gli stupratori di nostra figlia Carmela, a distanza di più di due anni dal suo tragico volo nessuno ha ancora pagato per il male che le hanno fatto a partire dai mostri che l'hanno violentata e a finire dalle istituzioni che con il loro operato l'hanno di fatto spinta da quel settimo piano da cui è volata via .... le istituzioni hanno saputo solo rinchiudere lei in un istituto e imbottirla di psicofarmaci senza nemmeno chiederci il consenso facendola passare per pazza ....aiutateci a dare giustizia a Carmela e un senso alla sua morte per la notra Associazione iscrivetevi al gruppo IoSòCarmela Associazione per la tutela dei diritti dei minori e della famiglia
http://www.facebook.com/home.php?#/group.php?gid=37842839229
fate sentire con la vostra presenza la voce di Carmela che qualcuno ha voluto tappare per sempre.
Un abbraccio e un grazie a tutti.
Il papà di Carmela

news censurata dal tg 1 anche i terromatati d'abruzzo sono comunisti ? :-)

foto tratta dall'album fotografico del  quotidiano la   stmpa   qui potete  trovarne  altre   foto  della  manifestazione http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?p=1&IDmsezione=9&IDalbum=18535&tipo=FOTOGALLERY#mpos

i Roberta Lerici  di  www.bambinicoraggiosi.com/



Almeno 40 gradi, non un filo d'ombra.I sindaci vestiti di blu sembrava quasi che si squagliassero dopo due ore passate al sole davanti a Montecitorio. Dodici i pullman che dall'Abruzzo hanno portato a Roma"sfollati" di tutte le età e di tutte le estrazioni sociali. Tanti gli slogan contro il governo."Io li anche votati", grida una signora, che aggiunge, "Mi fidavo, sono sempre stata di destra". Qualcuno urla, "Voglio andare in crociera, dove sono i biglietti?" Incredibilmente, in questa torrida giornata, fa capolino anche l'ironia. ma sono tante le tante persone che si sono sentite prese in giro da un govrerno che ha promesso "mari e monti", questa volta nel senso letterale del termine. Ai monti ci sono già, e al mare li hanno portati perchè non avevano più la casa. Ma cosa chiedono i sindaci e i cittadini terremotati?

1) I soldi per ricostruire le proprie case.Infatti, allo stato attuale, per cominciare a ricostruire, dovrebbero accendere un mutuo per pagare i lavori, e poi attendere il rimborso dello stato. Loro, invece, vogliono che si proceda come per l'Umbria, ovvero: apertura di conti correnti speciali dove lo stato accredita ratealmente il contributo, con cui poi i proprietari delle case pagano le imprese.
2) Modifiche al DL39, con gli emendamenti presentati e già tutti bocciati .

3) Sapere con esattezza quando potranno lasciare le tende

4) Come mai i contributi di 100 euro a persona che il governo aveva stabilito non è stato erogato.
5) Gli sfollati non sopportano che Bertolaso e il governo si siano appropriati dell'Abruzzo, tagliando fuori le popolazioni e le istituzioni locali da ogni decisione. Non sopportano la loro arroganza.
6) Si teme che la scelta di lasciare così a lungo nelle tende un numero così alto di persone, nasconda qualcosa che ancora non è chiara. Potrebbe essere una speculazione edilizia, come qualsiasi altra cosa. Certo, ritengono che manchi la chiarezza.

Il deputato del Pdl Giorgio Clelio Stracquadanio, uscito per parlare con i manifestanti, ha affermato che una prima stima preliminare della ricostruzione stabilisce nel fondo assegnatario 9 miliardi di euro. A questo punto, viene sommerso dai fischi. Secondo i manifestanti, infatti, non è vero che esistano questi fondi. Cori si sono levati contro la Protezione civile, protestando contro l'ipotesi che i ragazzi delle famiglie terremotate da settembre prendano l'autobus dalle coste per tornare a studiare all'Aquila.



Finalmente, alle due del pomeriggio, ad una delegazione viene dato il permesso di assistere alla votazione degli emendamenti del "DL Salva Abruzzo".

Oltre ai sindaci dei paesi più piccoli, sono presenti in piazza Montecitorio la presidente della Provincia Pezzopane, il sindaco de l'Aquila, Cialiente, Io, dopo aver parlato con diversi manifestanti, vado a cercare dell'acqua perchè mi sento svenire. In una stradina laterale vedo Gasparri che si affretta da qualche parte...ho la tentazione di dirgli, "Ma come, non va a salutare gli sfollati?", poi lascio perdere, ha l'aria di uno che è già in ritardo...



Alle 18 apprendiamo che tutti gli emendamenti sono stati stati bocciati, incluso quello sulla tassa di scopo. Delusi, i manifestanti lasciano la piazza, ma la battaglia, promettono, non è finita.

A Roma va in piazza la protesta dei terremotati Centinaia di sfollati manifestano davanti alla Camera contro il decreto "Salva Abruzzo"



ROMA
Al grido «buffoni» e «vergogna»


alcune centinaia di terremotati abruzzesi stanno manifestando in Piazza
Montecitorio contro le politiche del governo per la ricostruzione dei
territori colpiti dal sisma. I manifestanti se la prendono, in
particolare, con il cosiddetto decreto legge "Salva Abruzzo" in
discussione in questi giorni alla Camera. Per manifestare le difficoltà
dei terremotati, i manifestanti hanno anche portato, oltre a diversi
striscioni, delle tende da campeggio. La richiesta dei manifestanti che
dall’Aquila e dalle tante località dove sono ospitati in situazioni di
emergenza, si sono riversati a Roma è chiara: 100% ricostruzione, 100%
trasparenza, 100% partecipazione.
In piazza ci sono diversi precari dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia con dei vistosi caschetti gialli di sicurezza in testa e diversi sindaci della provincia aquilana con la fascia tricolore a tracolla .

«Siamo qui permanifestare contro un decreto nel quale non ci sono sicurezze per i finanziamenti delle seconde case terremotate - ha detto Donato Santilli, sindaco di Castel di Ieri - il 70/80% delle abitazioni dei
centri storici nei piccoli comuni è infatti costituito da seconde case:
senza soldi per ricostruirle per noi sarebbe la morte». Anche il
sindaco di Lucoli, Luciano Gianmarco, spiega come i piccoli paesi
abbiano avuto «l’80% di case inagibili e di queste il 70% è costituito
da seconde case: se dal Governo non arriveranno contribuiti i nostri
rimarranno paesi fantasma utili solo per visite turistiche. Noi - ha
continuato il primo cittadino - vogliamo per le seconde case un
finanziamento al 100% altrimenti il destino dei nostri territori è
segnato».
In piazza sono scesi anche gli attivisti di Legambiente e centinaia
di persone che si sono unite alla protesta in segno di solidarietà. «Il
governo rispetti gli impegni presi nel rispetto degli enti locali»,
dichiara Legambiente in una nota: «Quante promesse disattese. Quante
delusioni e preoccupazioni per gli sfollati, vittime del sisma in
Abruzzo». Centinaia di persone - riferisce l’associazione - sono scese
in piazza oggi a Roma per testimoniare la solidarietà agli abruzzesi e
ricordare al Governo gli impegni presi in periodo pre-elettorale sulla
ricostruzione.
«Non ci sfugge la difficoltà che la Protezione
Civile ha dovuto affrontare portando soccorso ad una popolazione di una
grande città e a tanti piccoli comuni sparsi sul territorio, come mai
era avvenuto negli ultimi decenni in Italia, ma i cittadini abruzzesi
gravemente colpiti dal sisma - ha dichiarato il presidente nazionale di
Legambiente Vittorio Cogliati Dezza - stanno pagando un prezzo troppo
alto all’emergenza».
«Non è possibile - prosegue Dezza - che
abbiano meno risorse, meno diritti e meno certezze di quelle
popolazioni che in altre catastrofi sono state aiutate dalla
solidarietà degli italiani e dal denaro pubblico. I cittadini colpiti
dal sisma devono ricevere garanzie sugli sviluppi futuri della gestione
della ricostruzione». Il presidente nazionale di Legambiente si auspica
infine «che le attività per la realizzazione del G8 a l’Aquila non
gravino ancora di più sugli sfollati e che gli interventi necessari
all’organizzazione del summit non distolgano energie e risorse
destinate alle necessità primarie dei cittadini nelle tendopoli».

La Stampa 16 giugno 2009

Senza titolo 1525

  L'AVETE VISTO IL FILM PICCOLO GRANDE UOMO ?  :-)


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NELLO SGUARDO DEGLI ANGELI


 


Avremo fronti di polvere


e un'anima da nascondere


nello sguardo degli angeli.


Tremeremo con la nostra


reliquia tra le mani,


mortificati da un cielo senza voce.


Torneremo alle infanzie


di una preghiera


camminando con innocenza


il tronco di un'altra vita.


Così il nostro sangue


consegnerà la pace del mare


ad un tempo umiliato


dalla nebbia.


Ci consoleremo delle altezze


di una roccia


e del suono di una campana


di luce,


attenti al fiato vergine


dell' eternità.


Privacy

Senza titolo 1524

Ancora un giorno
ti aspetterò
con le braccia protese
per toccarti,
ancora un giorno piangere,
per il vuoto che sento
quando non ci sei
ancora un giorno.
Spero che tu
mi dica "TI AMO"...
Ancora un giorno
poi non mi resterà
di dimenticarti...

Il mio banco di scuola



Banco di scuolaImmagine di Franca Bassi "Il banco di scuola"


La scuola di Bagnoregio




Ero piccina...piccina.
Racchiusa dentro
un grembiulino bianco
profumato di bucato.
Un fiocco grande
color del mare fondo.
Tanti passi contavo
ogni mattina.
Erano passi piccolini
erano passi di bambina.
Il corso del mio paese
lastricato di pietra grigia
non finiva mai!
Il palazzo dell'asilo era antico
le stanze grandi...grandi
e piene di luce.
Com' ero timida!
mi rannicchivo e mi nascondevo
nel mio banco di legno.
Quando la sirena suonava
tutti infila alle grotte
ci nascondevamo dalla guerra.
Le suore per regalo
ci davano i ritagli delle ostie.
Ancora oggi ricordo...
quanti passi ho contato!


Franca bassi



16.6.09

questi sono veri israeliani il Valzer di Bashir







quando ogni commento è di troppo e le emozioni non bastano a descrivere cosa è per te e cosa ti ha lasciato questo film . L'unica cosa che mi sento di dire è Grazie signor Folman , mi ha fatto capire che no tutti gli israeliani sono contro i palestinesi e per avermi fatto vedere un lato ignorato di voi israeliani ignorato dai media

giù le mani dalle spiagge sarde no allla loro privatizzazione


















  fonte  il gruppo di  facebook libera informazioneeccovi  l'url
 http://www.facebook.com/home.php?ref=home#/pages/INFORMAZIONE-LIBERA/71253357381?ref=ts
La Sardegna è patrimonio dell'umanità e di chi ci abita. Salviamo le sue spiagge dal cemento. Con la delibera n. 24/24 del 19 maggio 2009 la Giunta regionale ha emanato le nuove norme di indirizzo per il rilascio delle concessioni demaniali con finalità turistico-ricreative o il rinnovo delle esistenti in favore delle strutture ricettive e ha avviato la peggiore privatizzazione delle spiagge dell'isola. E' sufficiente che le spiagge siano lunghe almeno 250 metri lineari (vanno considerati anche gli scogli?) e che non si superi il 50 % della lunghezza della spiaggia medesima. Se si tratta di alberghi o villaggi turistici situati fra gli 800 e i 1500 metri dalla battigia marina, avranno 5 metri quadrati di ombra per ciascuna camera. Se sono entro la fascia degli 800 metri dalla battigia marina, avranno ben 7 metri quadrati per ogni camera, se di categoria fino a tre stelle, o, addirittura, 9 metri quadrati d'ombra, se di categoria superiore alle tre stelle. Il tutto fino ad un tratto di 50 metri lineari lungo la battigia, ed il resto in profondità. Ad esso si aggiunge lo spazio per torrette di avvistamento ed altri servizi ed un bonus in più per servizi ludici se si tratta di strutture ricettive con più di 1500 posti letto. La concessione demaniale avrà una durata di sei anni (legge n. 494/1993), anche in assenza del necessario piano di utilizzo dei litorali - P.U.L., mentre attualmente ha una durata di sei mesi, provvisoria, proprio in attesa che i Comuni si dotino del P.U.L. E' uno scempio che va fermato!!!! Su Facebook (http://www.facebook.com/notes.php?drafts&id=76372150336#/event.php?eid=89750234397  ) hanno promosso quest'evento: Manifestazione ASCIUGAMANI IN PIAZZA contro la delibera PRIVATIZZA SPIAGGE 







lettura dopo la comunione in una messa di don Farinella

dal gruppo a  favore  di don Paolo farinella   http://www.facebook.com/home.php#/group.php?gid=87422179411A

Berna, un' anziana signora ultra-ottantenne, essendo rimasta sola e non avendo voglia di cucinare solo per se stessa, si reca tutti i giorni a pranzare alla Migros, una catena di ristoranti self-service. Quel giorno decide di mangiare un bel minestrone di verdura. Prende un vassoio, riempie il piatto di minestrone, va alla cassa a pagare e prende posto ad un tavolo vuoto. Si siede, ma al momento di mangiare si accorge di non aver preso un cucchiaio per mangiare il minestrone.
Si alza, va alla cassa dove ci sono le posate, prende un cucchiaio e ritorna al suo tavolo, ma...lì seduto c'è un ragazzo africano che sta mangiando il suo minestrone! Sul momento la signora s’indigna e vorrebbe andare dal ragazzo a dirgli di tutto, ma poi pensa che, certamente, quell'emigrato l'ha fatto per fame e, passata la rabbia, decide di sedersi davanti al ragazzo e, senza dirgli nulla, incomincia a mangiare anche lei il minestrone. Il ragazzo africano la guarda stupito, ma lei gli sorride, lui le sorride e continuano a mangiare il minestrone: un cucchiaio lei, un cucchiaio lui … Finito il minestrone il ragazzo si alza, va al banco dei primi piatti, prende un piatto di fettuccine alla bolognese, prende due forchette e torna al tavolo.
Dà una forchetta alla vecchia signora, si siede davanti a lei e incominciano a mangiare le fettuccine, sorridendo; una forchettata lei, una forchettata lui ... Terminate le fettuccine il ragazzo africano si alza, fa un sorriso alla signora e se ne va.

Senza titolo 1523

  L'AVETE LETTA LA FIABA PIERINO E IL LUPO ?  :-)


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15.6.09

aggiornamenti sulla mia lotta alle pornodipendenza fra vittorie e ricadute





Oggi   registro due News  una  buona e  una  cattiva  .

Quella  Buona  è  che  ho trovato il coraggio (  rileggendo l'sms  di Mariangela vedere   primo post  su  questo argomento  qui  )  di  cancellarmi  dalla Newsletters  di  bonfaffo  che  ormai non aveva più niente  di trasgressivo (  dato che  i protagonisti  la  maggior parte  non avevano neppure il coraggio di farsi vedere senza mascherina  o   con il volto non cancellato osservazioni   fattegli anche da  una  , adesso non ricordo il nome   che  si diverte  a fare  cose  amatoriali  e  casalinghe   )  , ma  ma era diventato  solo  un qualcosa  di mercenario visto  il linguaggio  sempre  più   hard   degli annunci   di tale  Newsletter. 

La  quella  cattiva    ovviamente  è  da mettere nel conto quando s'iniziano battaglie   lunghe   e  difficili contro un fenomeno\ dipendenza    radicato in noi   è quella  di una ricaduta  . infatti lo stesso Marco distort    in come guarire  dalla pornografia    : <<  (..) Non credere di   di vincere la  guerra  in un unica  battaglia  perchè la  liberazione  da una dipendenza è  un cammino di forticazione progressiva  (....)  >> Bisogna mettere in conto  tali sofferenze   e  cadute   che   sono inevitabili   e  non gratuite  . 
Comunque  essere  riuscito  anche  se  per poco  (  adesso si tratta  di ricominciare  e  farlo durare di più   e  vincere le  crisi d'astinenza  ) ad  non comprare \  scambiare    per  diversi  giorni   è già  un grande passo  soprattuto per  chi  come  me  fino a  qualche anno  fa   era  (  e a volte lo è ancora  )  ad  agire  in maniera  discontinua e non alla  radice     e  volendo  fare troppe  cose   insieme  finisce  per  farle male  . Soprattutto quando uno ha la tendenza  a  complicarsi  \  incasinarsi la vita  . E soprattutto   delle  ragazze  e dele  donne   osserva ( adesso  di meno )    prima il seno  del viso  , o s'eccitava  ( ed in parte  e cosi  )  con le copertine   o i servizi   sull'erotismo     dei settimanali  d'attualità 
Infatti  oggi  approfittando    che mia madre  non c'era  ho acquistato in edicola un giornale  porno  e  .......   << con dolcezza   è partita la mia mano >>   come dice il finale  di una famosa  canzone di Lucio Dalla citata in uno dei precedenti post    .  Credo che per me  stesso  oltre  che per    evitare  figuracce  conl a donna delle pulizie   e mia madre  o lo butto  o  lo regalo ad  amici fruitori   \  pornodipendenti   senza  pretenderne  e (  rifiutando nel caso  )   altri in cambio  .
Mi sono sentito come  Pina di   fantozzi    vedere   scena sotto  tratta  dall'episodio   fantozzi  il ritorno
 






Ebbene si cari\e  amici\che  e  cdv  in passato  (  e  sono  riuscito  a  disintossicarmi  )  sono   stato  schiavo di tale dipendenza  da  linee  erotiche  che usavo per  gli stessi scopi del film\video \  riviste
Come sono riuscito  ( anche  se  era  una  schiavitù meno   profonda e quindi meno  radicata  , sono baste  figuracce  di  ...  e bolette  alte , rimorsi per  aver approfittato  del telefono di mia nonna paterna   che  aveva l'alzaimer visto che i miie mi avevano bloccato  quello duij casa  , e  un  loor allaccio abusivo   ala nostra linea  )  a sradicarla  ce la posso  fare  anche con quest'ultima  .

Credo che la  strada  si  quella  che   dice in questo articolo    la psicologa   e psicoterapeuta Roberta  giommi  (  fonte  repubblica del 23 settembre 2008   pagina 39 )
<< fermarsi un attimo prima che si trasformino in dipendenze, riuscire a non perdere la capacità di scegliere. Certe volte è bene farsi tentare, alla fine di una giornata di stress è come il riposo del guerriero». Roberta Giommi, psicologa e direttrice dell' Istituto internazionale di sessuologia di Firenze, mette in guardia anche da un uso eccessivo dell' autocontrollo. Quali sono i rischi di non saper resistere? «Cedere sempre alle tentazioni introduce un elemento di novità o di rassicurazione ma rischia di far perdere il progetto a lungo termine. Il confine è tra quello che dà piacere e quello di cui non si riesce a fare a meno, che invece fa abbassare l' autostima e crescere i sensi di colpa. Alcuni esempi sono le abbuffate ripetute di cioccolata tra le pareti domestiche o il marito che con leggerezza chatta senza pensare agli effetti di essere scoperto dalla moglie». Serve anche saper allentare l' autocontrollo? «Questa qualità che nel passaggio all' età adulta subentra al tratto impulsivo tipico dei bambini ci aiuta a sviluppare relazioni con gli altri, a non essere espulsi dal gruppo. L' autocontrollo si può allenare ma ogni tanto si deve anche allentare. Gli adulti devono sapere quando è sano cedere a qualche tentazione, come bere un bicchiere in più». Anche l' autocontrollo può essere nocivo? «Vedo attraverso i miei pazienti due opposti tipi di problema: chi cede con facilità e davanti alla presenza di troppe tentazioni che arrivano dal mondo esterno, anche da adulto mantiene quell' impulsività propria dei bambini ed è incapace di tracciare la linea. Ma tra gli adulti c' è anche chi vive castrando la sfera emotiva, tirando dritto verso la meta rischia di perdere il senso delle cose. È bene conservare la stanza dei giochi, quello spazio in cui allentare i freni imposti dal proprio ruolo».>>


   

  con questo  è tutto 

P.s 
molte  persone   che  hanno letto stralci  dei miei precedenti post  riportati  sulla Newsletters    no alla pornodipendenza  di  yahoogroups  o  in altri newsgroups   su tali argomenti mi  chiedono ulteriori   bibliografie o altri siti   eccovne  qualcuno


                centri per  la cura  :



  • Società italiana di intervento sulle patologie compulsive (Siipac)



  • Centro di ricerca e trattamento per la dipendenza sessuale (Cedis)


                                      definizioni




con buone  bibliografia  e approfondimenti 

                                Varie   






                                               Libri 



  • Jan paul Sartre   l'essere e  il nulla  pag  447-502 tr  it  il saggiatore Milano 1966


  • Vivere   amare   capirsi di   Leo  Buscaglia


  • La  gioia  del sesso di  Comfort Alex


  • Amarsi guida  per  costruire una   coppia felice     volume  I ( erotismo e tenerezza  la  ricetta  vicente  )  opuscolo in tre  volumi  ed da donna moderna  1998 di Franca  Rome'  e Giorgio Abrbbraham


  • "  A proposito di Arbassino " di Sergio Staino in Bobo Novecento ed  la repubblica 



  • Le  cose  dell'amore  di  Umberto galimberti   cap  5  in particolare  pag  54-56



Non c'è parola più equivoca di "amore" e più intrecciata a tutte quelle altre parole che, per la logica, sono la sua negazione. Nasce dall'idealizzazione della persona amata di cui ci innamoriamo per un incantesimo della fantasia, ma poi il tempo, che gioca a favore della realtà, produce il disincanto e tramuta l'amore in un affetto privo di passione o nell'amarezza della disillusione. Il volume penetra i meandri del sentimento e del desiderio, registrando i mutamenti intervenuti nella modalità di vivere (e patire) le dinamiche dell'attrazione, il patto con l'amato/a, la trama di autenticità e menzogna del rapporto amoroso, i percorsi del piacere. tratto   da  questa  scheda   qui una scheda in parte  pubblica  e  in parte privata  (  ti deve registrare o essere iscritto \ registrato  ) oppure  altri estratti gratuiti  e senza  registrazione    qui . Che cosa intendiamo esattamente quando diciamo "ti amo"? E soprattutto chi parla? Il nostro desiderio, il nostro eccesso, la nostra dipendenza?

Umberto Galimberti, filosofo e antropologo, svela gli enigmi dell'eros in  Le cose dell'amore.
Attraverso un'attenta analisi l'autore penetra nei meandri del sentimento più forte ed equivoco. L'amore è declinato in tutte le sue figure, dall'attrazione al corteggiamento, dalla seduzione al tradimento, dalla separazione alla solitudine. Esso nasce dall'idealizzazione della persona amata di cui ci innamoriamo per un incantesimo della fantasia. Il tempo però, che gioca a favore della realtà, produce quel disincanto che lo tramuta in un affetto privo di passione o nell'amarezza della disillusione. 








 






 

GNI

Avete letto o sentito parlare della Guardia Nazionale Italiana (GNI)?


http://www.guardianazionaleitaliana.org/ 


Su Facebook gira anche un'altra intervista del sedicente Saya con cui minaccia Il Presidente della Camera dei Deputati e altri onorevoli...sono allibito!


Secondo questo fantomatico mister nessuno (Gaetano Saya) ci sarebbe l'On. Fini che trama dietro l'esimio Presidente del Consiglio Berlusconi.


Insomma nel video c'e' un mix di minacce, calunnie e propositi eversivi dell'ordine democratico, tutto condito da una sana codardia e sudditanza lecchina, tipica dei primi tempi delle camice nere di Mussolini.


E questi del GNI hanno anche l'appoggio della camice verdi della Lega Nord, cioe' la base elettorale popolare di orientamento radicale di estrema sinistra che aveva Mussolini...facciamo attenzione!!!

Uccello del Paradiso

Nadia


I miei occhi sono stanchi
lentamente si chiudono.
Le parole scivolano
delicate nella mente.
Mi confondo ancora
poi  un bagliore
mi ha illuminato,
sento un gran fragore!
poi mi sono ancora smarrita.
Un tenero brivido sulla pelle
mi accascio...aspetto
cerco le tue braccia.
Per attimi resto immobile
mi scuoto ecco!
per vedere meglio
in uccello dalle piume di cristallo
mi sono mutata.
Leggera in volo sono andata.
Monti...verdi colline...prati fioriti...
ecco! adesso vedo
l'azzurro  del mare!
Piano ...piano trasportata
dalle correnti montane
mi sono ritrovata...
nell'opaco saliscendi
della nostra meravigliosa vita.


franca bassi


Senza titolo 1522

  VE LO RICORDATE IL DISCO 29 SETTEMBRE DELL'EQUIPE 84 ?  :-)


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14.6.09

LA CADUTA

Il nostro spirito viene dal mondo del Dio Buono, in cui sono le cose incorruttibili. Lucifero è penetrato nel mondo del Dio Buono con l'inganno e ha sedotto gli angeli, promettendo loro il libero arbitrio, mostrando una donna bellissima e dicendo che avrebbero avuto tutto questo se l'avessero seguito. Così gli angeli che si sono lasciati sedurre sono precipitati nella materia. Le anime cadute sono state imprigionate in corpi di fango nel diabolico giardino dell'Eden. E' stato così che Satana è riuscito a fare l'uomo nel corpo carnale a sua immagine, per averlo suo schiavo.


Egli ha rinchiuso gli angeli di un Cielo nel corpo maschile e quelli di un altro Cielo nel corpo femminile. Così essi si sono disperati, vedendosi imprigionati nella diversità dei loro sessi. Dalla bocca di Satana, che diceva di essere l'unico Dio, è colata la bava e si è rappresa in forma di serpente. Questo serpente ha insegnato ad Eva l'accoppiamento, penetrandola con la coda, e Adamo vedendo ciò lo ha imitato. Così il frutto che Adamo ha mangiato è stata la donna stessa. In questo modo ha avuto origine la nostra esistenza in questo mondo, che è l'Inferno.

CHE PASSIONE!

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Foto tratta dal Web.   


Ti sogno,
ti sogno di giorno, di notte
in tutte le ore.
Bello, profondo,
caldo, accogliente.
Non vedo l'ora di correre da te
per farmi accarezzare,
lambire, coccolare,
consolare.
Non vedo l'ora di fondermi con te
in un abbraccio senza fine
e perdermi
nella tua immensità.

><><><

Mare, mare
che passione!
 
(Marilicia)
                                        

Il mio cappello di paglia


Cappello di paglia             Immagine di franca bassi "Cappello di paglia"


Grazie Damiano, sono contenta per il Primo premio. La tua poesia "I mestieri di mio padre" lo merita.Ti dedico queste frasi scritte per te.


Grazie mare!



Oggi i vecchi mestieri
non si usano più.
Oggi si compra e si getta.
Io raccolgo cose vecchie
e con il calore delle mie mani
tornano a  nuovo splendere
tornano a nuova vita.
Ieri sull' arenile ho trovato
un piccolo coccio nascosto
tra una manciata di conchiglie.
Le ho raccolte! Ho riempito
il mio cappello di paglia.
Ho portato con me
un po' di storia.
Sul mio scrittoio oggi
c'é il fruscio delle onde
il profumo del mare
e un amuleto antico
di un popolo ormai
tanto...tanto lontano.


franca bassi


 http://cegliemessapica.splinder.com/post/20753169/i+mestieri+di+mio+padre



L'ultima campanella


E siamo giunti alla lettera P. Anzi, alla triade. Quest'anno il miracolo è avvenuto, sono riuscita a spiegare P. P. P. ai miei studenti di quinta. "P" come "Programma", l'eterno incubo degli insegnanti. Stavolta concluso, e abbondantemente. Così la voce leggera, bolognese, sfilata e quasi bianca di Pasolini è risuonata nell'aula "Info 3" dell'Istituto tecnico ***, e la sua sagoma al tempo stesso aguzza e gentile, gli occhi protetti da lenti scure, le guance scavate, quasi erose, da chissà quale tormento adolescenziale o profondo, si è materializzata davanti ai miei alunni, soprattutto alle mie alunne. Le quali, alla visione di Comizi d'amore, non hanno potuto trattenere commenti spontanei, ironici, increduli, a volte impazienti. Come volessero parlare direttamente con lui. Termini come "gallismo" sono ormai decaduti nel vocabolario italiano, ma lo spirito no, quello è rimasto, trucemente amorale e già nebbioso, così immobile nell'Italia dove non si ammetteva il divorzio ma la copertura delle corna sì, e piuttosto che sacrificare la santità della famiglia meglio risolvere il tutto con una coltellata. Uomini del Sud, certo, ma pure signore bene preoccupate solo della forma, che sempre, in questi casi, è sostanza. Donne della Bassa emiliana che per le mie allieve "avranno come minimo sessant'anni" e io a spiegare che, al massimo, saranno state quarantenni. Provenienti da un'epoca di infinita pazienza e parti, ma proprio perché ancestrali, più dirette e immediate, ingenue e perciò indulgenti, dei loro uomini. E molti bambini, bambine anche. Si capiva, ha commentato una ragazza, che "Pier Paolo amava le donne". Era così, amava le donne, e si rivolgeva ai giovani da pari a pari. "Ma anche ai cantanti, ai calciatori?" mi ha domandato un'altra, stupita di vedere l'intellettuale in calzoncini corti nel rettangolo di gioco e alle prese con un imbarazzato Peppino di Capri. Signorine al ballo secondo cui gli "invertiti" da curare "se c'è rimedio, sennò pazienza", e le ragazze in sala che protestavano: "Ma non è mica una malattia!". Ignoravano che molti politici attuali, e la Chiesa, e la pubblicistica corrente, la considerano ancora tale. Peggio: secondo i signori appena citati, la "malattia" è tornata a essere un vizio, come si riteneva nei tempi più bui dell'Inquisizione. Lo ignoravano, i ragazzi; ora però lo sanno. Si regolino di conseguenza...


Così abbiamo potuto riflettere anche su quel pensiero di Moravia: "L'uomo religioso non si scandalizza mai". A differenza degli atei cattolici di ieri e di oggi, nel Paese che allegramente sta rinunciando alla libertà, e che alla croce di Cristo preferisce sempre più quella uncinata.
Questo concetto di "homo religiosus" ha lasciato i miei studenti un po' impicciati. Meno male. Affronteranno l'esame e si butteranno nella vita, combattere apertamente il sistema gli riuscirà estremamente arduo, di fatto impossibile, e molti di loro non ci proveranno nemmeno. L'unica speranza, lontana, flebile, fumigante, è aver consegnato almeno l'idea d'una realtà meno prevedibile, se non addirittura parallela, con cui il sistema non può né deve andar d'accordo; e chissà che, dopo la cena assieme, oltre i volti educati, ancora col diritto a un azzurro candore, il ricordo di un anno lontano si riaffacci, di un giorno in cui hanno sentito che "Tonino e Graziella si sposano" , e pensino che l'amore non è crudele sventatezza dei sensi, ma sentimento dolce e rivoluzionario.
In quarta, invece, mi hanno salutato in coro: Nel sole. L'avevamo, o meglio l'avevo, intonata nella gita scolastica a Roma, nel marzo scorso. Sono stata una prof rigorosa, esigente, allegra, canterina e... golosa. Sanno come viziarmi. In fondo, di loro sono anch'io un po' figlia.
Oggi una di loro verrà premiata. Ha vinto un concorso letterario. E' turca. La migliore nella mia materia. Italia multietnica, grazie a Dio.





                                     Daniela Tuscano



L'ultima campanella

E siamo giunti alla lettera P. Anzi, alla triade. Quest'anno il miracolo è avvenuto, sono riuscita a spiegare P. P. P. ai miei studenti di quinta. "P" come "Programma", l'eterno incubo degli insegnanti. Stavolta concluso, e abbondantemente. Così la voce leggera, bolognese, sfilata e quasi bianca di Pasolini è risuonata nell'aula "Info 3" dell'Istituto tecnico ***, e la sua sagoma al tempo stesso aguzza e gentile, gli occhi protetti da lenti scure, le guance scavate, quasi erose, da chissà quale tormento adolescenziale o profondo, si è materializzata davanti ai miei alunni, soprattutto alle mie alunne. Le quali, alla visione di Comizi d'amore, non hanno potuto trattenere commenti spontanei, ironici, increduli, a volte impazienti. Come volessero parlare direttamente con lui. Termini come "gallismo" sono ormai decaduti nel vocabolario italiano, ma lo spirito no, quello è rimasto, trucemente amorale e già nebbioso, così immobile nell'Italia dove non si ammetteva il divorzio ma la copertura delle corna sì, e piuttosto che sacrificare la santità della famiglia meglio risolvere il tutto con una coltellata. Uomini del Sud, certo, ma pure signore bene preoccupate solo della forma, che sempre, in questi casi, è sostanza. Donne della Bassa emiliana che per le mie allieve "avranno come minimo sessant'anni" e io a spiegare che, al massimo, saranno state quarantenni. Provenienti da un'epoca di infinita pazienza e parti, ma proprio perché ancestrali, più dirette e immediate, ingenue e perciò indulgenti, dei loro uomini. E molti bambini, bambine anche. Si capiva, ha commentato una ragazza, che "Pier Paolo amava le donne". Era così, amava le donne, e si rivolgeva ai giovani da pari a pari. "Ma anche ai cantanti, ai calciatori?" mi ha domandato un'altra, stupita di vedere l'intellettuale in calzoncini corti nel rettangolo di gioco e alle prese con un imbarazzato Peppino di Capri. Signorine al ballo secondo cui gli "invertiti" da curare "se c'è rimedio, sennò pazienza", e le ragazze in sala che protestavano: "Ma non è mica una malattia!". Ignoravano che molti politici attuali, e la Chiesa, e la pubblicistica corrente, la considerano ancora tale. Peggio: secondo i signori appena citati, la "malattia" è tornata a essere un vizio, come si riteneva nei tempi più bui dell'Inquisizione. Lo ignoravano, i ragazzi; ora però lo sanno. Si regolino di conseguenza...
Così abbiamo potuto riflettere anche su quel pensiero di Moravia: "L'uomo religioso non si scandalizza mai". A differenza degli atei cattolici di ieri e di oggi, nel Paese che allegramente sta rinunciando alla libertà, e che alla croce di Cristo preferisce sempre più quella uncinata.
Questo concetto di "homo religiosus" ha lasciato i miei studenti un po' impicciati. Meno male. Affronteranno l'esame e si butteranno nella vita, combattere apertamente il sistema gli riuscirà estremamente arduo, di fatto impossibile, e molti di loro non ci proveranno nemmeno. L'unica speranza, lontana, flebile, fumigante, è aver consegnato almeno l'idea d'una realtà meno prevedibile, se non addirittura parallela, con cui il sistema non può né deve andar d'accordo; e chissà che, dopo la cena assieme, oltre i volti educati, ancora col diritto a un azzurro candore, il ricordo di un anno lontano si riaffacci, di un giorno in cui hanno sentito che "Tonino e Graziella si sposano" , e pensino che l'amore non è crudele sventatezza dei sensi, ma sentimento dolce e rivoluzionario.
In quarta, invece, mi hanno salutato in coro: Nel sole. L'avevamo, o meglio l'avevo, intonata nella gita scolastica a Roma, nel marzo scorso. Sono stata una prof rigorosa, esigente, allegra, canterina e... golosa. Sanno come viziarmi. In fondo, di loro sono anch'io un po' figlia.
Oggi una di loro verrà premiata. Ha vinto un concorso letterario. E' turca. La migliore nella mia materia. Italia multietnica, grazie a Dio.


solidarieta A Martinelli vilmente insultato da Gasparri

13.6.09

SETTEMBRE di Mario Pischedda


Ora  doopo la parentesi   della  fdipendenza  (  vedere i mie ultimi post  )  non    riuscendo  , a  volte  capita  ,  cosa condividere con voi  e cosa tenermi  ,  provo a parlare  di me   con una poesia  dell'amico \  compagno di  viaggio Mario pischedda ( blog   e video  )   tratta  dal suo libro  Spam Poetries   qui  delle recensioni da me  trovate   con google 



Ora è il momento  della poesia
quelle sensazioni che mi attraversano strane 
una sospensione  leggera
un angoisse subtitle et incroyablement  bien dosèe
appunti piccoli   e rapidi alla bombard
naufragè volontaire
pesci volanti i pensieri
la  sete  quella  di sempre 
astratto
distratto
la  gioia di settembre 
che mi fa  gustare tutto come qualcosa di speciale 
i fichi  d'uva
e l'aria   cosi trasparente  



      Mario pischedda  da



questa poesia    va bene  con questo sottofondo musicale   con questa  canzone  trovata  da poco  di Rino Gaetano  di cui  trovate sotto un video







con questo  è tutto  alla  prossima 

Sei sempre con me

La mia ombra2La mia ombra 4


La mia ombra


La mia ombra3


Immagini di franca bassi "La mia ombra" Mar Tirreno 


Amica mia


Sei sempre com me!
Delle volte ti trovo al mio fianco
e fai mosse sbarazzine.
Altre volte mi precedi
saltellando mi fai strada.
Quando ti nascondi silenziosa
per difendemi resti alle mie spalle
poi piano... piano mi prendi la mano.
Anche quando sono triste
ti chiedo di andartene
di lasciarmi sola
ma tu che mi ami non lo fai.
Hai visto? oggi il vento
ha spettinato i miei capelli.
L' onda del mare
ha accarezzato la mia pelle.
Ho ancora il sapore di sale
sulle labbra.
Che bello! quando felici
sulla riva insieme
abbiamo per ore giocato.
Sei sempre  con me!
Sei un'amica sincera.
Sei la mia sorella preferita.
Sei la mia gemella.
Sei la mia fedele ombra.


franca bassi




Primi giorni di libertà sono 4 giorni sobrio

Primi giorni di libertà In questi giorni sto riuscendo a non comprare ( ne direttamente ne indirettamente , cioè a farmi mettere da parte dall'edicolante materiale porno per poi prenderlo quando non ci sono i miei ) ne scambiato , ne visto al pc . Anche se ho avuto in edicola o avendo il cell dell'amico pornodipendente di continuare , ma poi mi sono detto perchè .... devo complicarmi la vita , voglio veramente uscire dalla prigione ventennale in cui ero o voglio continuare a rimanerci ? Ma poi il desiderio di libertà , di lasciarmi ale spalle un passato( vedere post precedenti  1  e 2  )         di abberrazione e bruttura , oltre che la coerenza e la voglia di  qualcosa di costante mi hanno fatto desistere da ciò e mi hanno fatto dire a me stesso un NO . Ma soprattutto con il fatto che il piacere si può cercare in altri modi senza ricorrere a questi mezzi artificiali e temporanei, dove la donna ( solo per citare gli esempi più evidenti ) viene vista come parte passiva cioè è lei che desiderosa di ....... e l'uomo cade come una pera cotta e ... il resto lo immaginate . Adesso aspettiamo chenon ci siano i miei per vedere se questo processo di disintossicazione sta dando i suoi frutti o meno oppure se devo cambiare strategia . Concludo con questa canzone  degli ex Cccp  fedeli alla  linea   (che poi  è anche la colonna sonora  del post  d'oggi  )  dedicato  a come  facevo io in passato   continua  a  rimnmanere  nella dipendenza   , dicendo è l'ultima volta





Per  me  lo so 





Conforme a chi
Conforme a cosa
Conforme ad ogni
Strana posa
Va meglio,
Va peggio
Per me non lo so

La prima volta fa sempre male (yeah yeah yeah)
La prima volta ti fa tremare (yeah yeah yeah)

Sei tu, sei tu
Sei tu chi può darti di più
Sei tu, sei tu
Sei tu chi può darti di più

La terza volta ti fa pensare
La quarta volta stai a guardare

Sei tu, sei tu
Sei tu chi può darti di più
Sei tu, sei tu
Sei tu chi può darti di più
Sei tu, sei tu
Sei tu chi può darti di più
Sei tu, sei tu
Sei tu chi può darti di più

In questo presente che capire non sai
L’ultima volta non arriva mai
L’ultima volta non arriva mai
In questo presente che capire non sai

Sei tu, sei tu
Sei tu chi può darti di più
Sei tu, sei tu
Sei tu chi può darti di più



con questo  è tutto  . alla  prossima gente  .  se  volete  i  miei contatti gli avete 

Senza titolo 1521

  L'AVETE LETTO IL LIBRO IL CAPPOTTO ?  :-)


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12.6.09

Li regazzini de Rione prati



                                ricordi Pictures, Images and Photos

      Una bella immagine presa in rete. Grazie!


Li regazzini de Rione Prati


De Diménica matina
se sciacquettàvamo tutti
drénto la tinozza.
Scorticàti inzaponati
co' er sapone da bucato.
Lèsti infiocchettati odoràti
istésso li panni stesi ar sole.
Lèsti co' la mano tesa
pe' pija du lire de paghetta.
Poi s'annava a Messa
tutti in fila come tanti sordatini
boni senza fiatà en sacrestia
pe' pija li santini colorati.
Se poi t'avanzava er tempo
prima te tornà a casa
pe' anna a magnà
'na cofena de maccheroni
du giri pe' le bancarelle
e via annisconnìjo tramèzzo
er colonnato de San Pietro.
Che tempi rega!

franca bassi

Vi regalo...

Civita5


Buzzichino auguriImmagine 011


Quanti di voi da bambini hanno giocato con la paglia? Posso solo dirvi:"Quando vedo un vecchio pagliaio mi tornano in mente: odori antichi e una grande gioia mi sale nel petto". Una settimana fa, sono andata a Civita di Bagnoregio, ecco la magia! questa immagine mi ha regalato tanta gioia, e mi sono trasferita nelle terre dei miei nonni. Ho giocato scivolato sul pagliaio insieme al simpatico folletto Buzzichino. Vi mando un grande abbraccio pieno di gioia.franca bassi


Immagine 013


Immagine 022Immagine 038


Immagine 039


Immagine 029


I fili di paglia con il caldo, pizzicano un po', ma poi la merenda è buonissima!


Immagine 001Ciao amici soonooo...vabbè ormai mi conoscete... felice giornata dal mio bosco...

Senza titolo 1520

  L'AVETE VISTO IL FILM MALEFEMMENE ?  :-)


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Inquietante...



Dicono che sogniamo, l'articolo di "Repubblica.it" è stato fatto sparire, ma qui siamo in Parlamento, o no?



Non mi fa impazzire Grillo, però parla dal Senato... acciderba...




Decostruire la mascolinità non significa demolire l’uomo. È reinventarlo, liberarlo dalle catene degli stereotipi affinché possa essere se stesso,

Ultimo  post  per  questa  settimana   sulla violenza  di genere o  femminicido    La nostra  mascolinità, spesso definita da stereotipi cul...