L'AVETE VISTO IL FILM CARI FOTTUTISSIMI AMICI ? :-)
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
14.8.09
13.8.09
Ne siamo orgogliose
Non per nulla un raro uomo che l'aveva compreso si chiamava Walt Whitman. For you o democracy, ricordate? No, arrestate i sorrisini. Non alludeva solo al "dolce amore dei compagni". Voleva pure le compagne, lui. Femminista, cioè compiutamente uomo, come Pasolini.
Aung la conoscono tutti, dicevo. Ma non si tratta solo di lei. Isabella Bossi Fedrigotti scrive di donne sole, libere e coraggiose. Concordo solo in parte. Nel suo commento usa il termine "fragilità". Sono forse fragili, Natalia Estemirova, Zarema Sadulayeva, Clotilde Reiss e, nemmeno a dirlo, Anna Politkovskaia e l'arcinota Neda Agha Soltan? E' forse fragile una giornalista come Lubna Ahmed al Hussein, che ha anzi preteso di essere ripresa il giorno che verrà frustata per aver "portato i pantaloni" (contrari alla tradizione islamica secondo le maschie corti sudanesi, e nemmeno sanno, ignoranti!, che lo stesso Profeta che tanto costoro affermano di venerare raccomandava i calzoni per le donne, in particolare per recarsi in moschea). Perché "fragile" è un aggettivo ambiguo, dolciastro, venato d'un tradizionalismo sospetto. Le donne sono sole, da sempre, questo è vero; non potrebbe andare diversamente, in una società dominata dal patriarcato più fosco e vieto. Ma la loro resistenza non è fragilità. A meno che non si consideri fragile un Gandhi, e, perché no, un Cristo, con buona pace del Vaticano che inorridisce al vederlo accostato a una femmina peccatrice.
Non è stata fragile Cory Aquino, prima presidente democratica di un Paese d'Asia (in Italia, una carica del genere ancora non è concepibile). Se ne è andata quasi dimenticata, uccisa da un cancro, mentre la compagna del dittatore assassino di suo marito, quel mélange tra Moira Orfei e Eva Peron Duarte che risponde al nome di Imelda Marcos presentava la sua fastosa collezione di orpelli, e si permetteva pure una preghiera per la "rivale". Santa donna! Magari un domani, sulle gesta di costei, gireranno un film, e pure una canzone; mi permetto di proporne il titolo: "Don't cry for me Philippina".
Non è stata fragile neppure Barbara Bellerofonte, forse per quel suo nome mitologico, peraltro d'un eroe così controverso. Lei no, a differenza delle congeneri sunnominate non era un'eroina. Non ne aveva bisogno, come non ne ha bisogno alcuna donna. La mentalità maschile, sessista e discriminatrice, pervasa da immaginifiche esaltazioni, per arginare il nemico sente sempre l'esigenza di dipingerlo come angelo o diavolo. Ma Barbara, come le altre, voleva solo essere sé stessa, vivere in pace col mondo e nel mondo. In tal senso non c'è differenza tra le coraggiose martiri della libertà e una ragazza calabrese stanca d'un fidanzato violento e prevaricatore, che non amava più. Lui, naturalmente, non poteva sopportare di perdere una "cosa" sua. Libero e spensierato dopo due anni, stranamente l'hanno riacciuffato, e le altre "sue donne" si lagnano frignando, povero, bravo ragazzo... Proust, sia pure in un contesto tutt'affatto differente, parlava di "uomini-donne", ma tra questi ultimi e le "donne-uomo" che perpetuano il machismo, non so chi sia il peggiore. Per loro vale il mio vecchio post; a tanto porta la "cultura" delle veline. E per adesso mi astengo, dato che mi trovo ancora al mare, dall'approfondire il discorso sulla feroce e pronta scomunica del Vaticano della Ru486 e delle donne "assassine" (seguita dalla barzelletta di quello spiritosone del sig. card. Poletto, secondo cui "l'omicidio comporta sempre una scomunica": infatti abbiamo visto come sono stati scomunicati i vari Hitler, Pinochet, mafiosi e pedofili... Il sig. Poletto ignora, o forse non gl'importa, che il numero delle donne vittime di omicidi da parte di mariti, padri e familiari ha superato quelli di mafia). Già lo scatenato don Paolo Farinella ha risposto agl'interrogativi, sia pur retorici, formulati da Vito Mancuso e Franco Monaco. La Chiesa sta coi ricchi, constatava a suo tempo Odon Von Horvàth in Gioventù senza Dio e, più tardi, lo stesso Pasolini. Aggiungiamo: coi ricchi di sesso maschile. Lo capiamo, politicamente è forse stato indispensabile per la sua sopravvivenza nel mondo. In questo mondo. Ma il cristianesimo è altro e altrove, e, come preannunciato, riprenderò il discorso di qui a qualche giorno.
12.8.09
risposta alla sorella di Antonio De Meo per le sue dichiarazioni verso i rom
- it.wikipedia.org/wiki/Zingari con le le rispettive bibliografiche e collegamenti esterni
- http://it.wikipedia.org/wiki/Rom_(popolo) idem link precedente
- http://www.homolaicus.com/storia/contemporanea/ZINGARI.htm
- http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Zingaro
- http://www.attivissimo.net/antibufala/zingari/segni.htm
e altri se ne potrebbero aggiungere , ma credo che questi siano suffficenti
Quadro magico
Vorrei saper dipingere
un quadro magico
che si anima per me sola
e fermare sulla tela
la tua essenza,
certo che si,
fermare col colore
rosso del mio amore:
il tuo amore
11.8.09
letteratura oon the road Sicilia Poetry Bike 2009
Il video girato dalla cdv di facebooik Giusy Alba Zappala del "Sicilia Poetry Bike 2009" realizzato da Giusy Alba Zappalà, e proiettato il 7 agosto, giornata di chiusura della manifestazione, al Circolo del tennis e della vela di Messina.
L'ironica summa di una settimana sui pedali e sulle parole, vale a dire di una serie di tappe ciclistiche con eventi-appuntamento, veri e propri meeting point aperti alla partecipazione del pubblico e alla condivisione della poesia, quale punto di raccordo e scambio di tradizioni.
L'evento è stato ideato e curato dai poeti Enrico Pietrangeli e Ugo Magnanti, in collaborazione con due artisti siciliani, Andrea Ingemi e Vittoria Arena, e con il patrocinio delle città di Milazzo, Messina, Patti, Taormina e Nettuno, dellUNESCO di Messina, Milazzo e Udine, dellAccademia Peloritana dei Pericolanti ed il sostegno dell U. P. L. A. C. L. A. A. I. di Messina.
Le tappe sono state le seguenti:
Messina, sabato 1 agosto 2009, alle ore 18.30, Circolo del Tennis e della Vela.
Milazzo, domenica 2 agosto 2009, alle ore 18.00, Palazzo DAmico.
Milazzo, domenica 2 agosto 2009, alle ore 21.30, Caffè Puck.
Patti, lunedì 3 agosto 2009, alle ore 18.00, Caffè Galante (con reading trasmesso in streaming).
Patti, lunedì 3 agosto 2009, alle ore 21,30, Villa Pisani.
Rocca di Capri Leone, martedì 4 agosto 2009, alle ore 17.00, Piazza Getifaranda (incontro associazione ciclistica La Madonnina).
San Salvatore di Fitalia, martedì 4 agosto 2009, alle ore 21,00, Basilica del Salvador Mundi.
Randazzo, mercoledì 5 agosto 2009, orari e luoghi della Rassegna di poesia gallo-italica.
Taormina, giovedì 6 agosto 2009, alle ore 18.00, Giardino del Palazzo dei Duchi di Santo Stefano, Fondazione Mazzullo.
Messina, venerdì 7 agosto 2009, alle ore 18.30, Circolo del Tennis e della Vela
qui le altre parti Il video di Enrico Pietrangeli:
- http://www.youtube.com/watch?v=ybjBS3Zolu4 (Seconda parte)
- http://www.youtube.com/watch?v=897fbUAhfqY (Terza parte)
internet: fashion game per veline Per il proprio 'avatar' anche interventi di chirurgia estetica
Leggo online questa news
<<
Ansa 10 agosto 2009
>>
dama dell’alta nobiltà, o per le più concrete fare la hostess .
Oggi invece, con i tempi moderni, le ragazze un pò contagiate dalla TV e dai giornali, hanno evoluto i loro sogni maturando e sognando per la maggior parte di diventare VELINE! Eh già, il loro successo avuto dal programma televisivo di striscia la notizia è indiscutibile e un datodi fatto .Cosi come La moda, il trucco, l’apparire sempre una ragazza al passo con i tempi e very cool come è usuale dire oggi, sembra essere la novità nella loro filosofia di vita.
10.8.09
Via libera ai servizi telefonici con prefisso 899, 892, 144, 166, ecc. e alle connessioni satellitari
Provate voi a vivere quella dipendenza o ad avere un figlio\a con quella sindrome ch'era arrivato al punto tale visto che i suoi genitori dopo certe bollette ed un uso continuo gli bloccavano il telefono , ricorreva a quelllo della nonna paterna malata d'alzaimer e poi non aveva il coraggio di ammettere le sue responsabilità dietro quelel chiamate annuiva lo sconforto dei genitori : << chi sa poverina a chi avrà telefonato , non possiamo più lasciarla sola , gli dovremo togliere il elefono , ormai è andata del tutto , ecc >> e rideva con loro , quanto arrivavano al n della nonna bolette altissime , ) Ma chi se frega di che colore politico-ideologico sia il governo che si batte per una legge giusta . Qui non si tratta di repressione o di leggi antilibertarie \ liberticide , ma di aiuto a chi non vuole usufrire di tali servizi o a un famliare minorenne ( perchè gli operatori o nastri registrati ) non controllano neppure , ma si limitano alla ipocrita e deleteria avvertenza << se hai meno di 18 anni lascia tale servizio >> ed è logico ( parlo per la mia esperienza personale ( che la persona minorenne se ne frega e viene tratta in inganno fal fascino del proibito . coem dimostra questo video di una delle saghe di fantozzi
ed ecco come ne sono uscito \ vinto la dipendenza
Qui si vuole lasciare la possibbilità di scegliere ai genitori o tutori se far usare questi servizi o meno ai minorenni .
Adesso basta bon vorei tediarvi ed evitare che la mia indignazione si trasformni in predicozzo \ cazziattone ecco l'articolo
La sentenza del Consiglio di Stato dà torto al Garante delle comunicazioniServizi telefonici di eros e maghi, mettere il filtro è vietato
lettera al sindaco di firenze di poetarainer
solidarietà a http://aedo07.splinder.com/post/21093723 /Lettera+aperta+al+sindaco+di+F anche se non sono fiorentino e toscano ma la solidarietòà per l'abuso e il torto subito dalla mala amministrazione non ha nazionalità e cittadinanza
l'eco bianco delle stelle
L'ECO BIANCO DELLE STELLE
E' notte,
un rincorrersi buio di sogni
sotto l'eco bianco delle stelle.
Cerco il rumore chiaro della luce
tra le gonne di una luna in equilibrio.
Aquiloni neri confondono
le gerarchie del cielo.
Vorrei capire,
capire e sentire il passo veloce
delle distanze,
aggrappandomi alle labbra
di un silenzio quasi perfetto.
Al contatto con i miei occhi
le allegrie di una cometa
annusano le lenzuola del confine.
E fuggo con la pelle
a godere
il naufragare lento di un nettare
d'estate.
9.8.09
Altri giovani quelli che lottano contro la noia di vivere
storia comune per gente speciale
cos'altro vi serve da queste vite
ora che il cielo al centro le ha colpite
ora che il cielo ai bordi le ha scolpite. (....)
Fabrizio de Andrè una storia sbnagliata
Era estate. L’estate del 2000. L’estate che ricorderò per tutta la mia vita.Avevo tredici anni e la scuola stava finendo. Tutti i miei compagni si stavano preparando per l’esame di terza media. Per me come per i miei amici era un esame importante. Il primo vero esame. Mi stavo impegnando. Ero felice di prepararlo non rendendomi conto che c’era un esame tutt’altro che scolastico ma ben più impegnativo ad attendermi.Vedevo e sentivo che c’era qualcosa che non andava. Quelle forti emicranie al mattino appena sveglia, la spossatezza continua e poi quella mano, i cui piccoli gesti non riuscivo bene a controllare. Mi cadevano di mano gli oggetti, la mia scrittura non era più la stessa e a danza ogni piroetta finiva con un giramento di testa. Perdevo l’equilibrio. Mi dovevo fermare. Non capivo. Eppure dentro di me sapevo che c’era qualcosa di strano.
La risposta è arrivata un pomeriggio di maggio nel corridoio dell’ospedale adiacente alle sale della TAC. Mi ricordo che io e i miei genitori stavamo aspettando seduti su quelle sedioline asettiche dell’ospedale. Per me l’attesa era snervante, c’era puzza di disinfettante e quel posto nonmi piaceva.
Solo dopo la risonanza magnetica capii tutto fino in fondo. C’era una noce annidatasi nel mio cervelletto anzi, “una lenticchia”, proprio così mi venne spiegato.
In seguito, questa lenticchia venne tolta. Quello che successe in quell’estate non fu molto piacevole.Chemioterapia e radioterapia non sono facili da sopportare.Eppure ora, a ventun anni, posso dire di essere cresciuta in un’estate,
durante quell’estate. In quei mesi scoprii quanto ero fortunata. In fondo avevo una leucemia fulminante e non ero in attesa di un donatore che chissà quando sarebbe
arrivato. Ero fortunata.
Nell’estate del 2000 ho imparato tante cose. Ho imparato ad amare la vita e ciò che fino ad allora mi sembrava scontato, un mio diritto.
Ho scoperto un dovere: quello di ringraziare per tutte le meraviglie della vita. Ho imparato a sorridere con il cuore davanti a uno sguardo divertito, davanti a un mazzo di fiori, davanti a una giornata di sole e anche davanti a una di pioggia.
Ogni sera prima di addormentarmi penso alle cose che ho fatto durante la giornata e mi sento privilegiata. Anche se la radioterapia ha portato via i miei bellissimi boccoli biondi, ho imparato che non è quello che mi farà essere migliore.
Sono fiera di ciò che sono diventata.Adesso guardo a ciò che è successo come una grande esperienza che ha contribuito a forgiare il mio carattere. Mi ha dato la possibilità di vivere qualcosa che prima conoscevo solo come lunghe e complicate parolone pronunciate dai più grandi, come qualcosa di lontano da me. Certo sbatterci contro ha fatto male, ha lasciato la cicatrice. Una cicatrice che è sempre lì per non farmi dimenticare quanto sono fortunata.
A volte, sento addosso l’opprimente sguardo di qualcuno che, trovandosi davanti a me per la prima volta, non può fare a meno di volgere inconsciamente lo sguardo ai miei capelli. Ormai ci sono abituata. Ma una cosa bellissima è notare come l’interesse gradualmente si sposti verso qualcos’altro, come le involontarie occhiate furtive vengano sostituite dall’interesse per ciò che esprimo con le parole e che lascio trasparire dai miei occhi.
Mi piace comparare la mia storia alla scelta fatta da un atleta per coronare il sogno di vincere le Olimpiadi.Una lunga strada fatta di duri allenamenti lo attende per raggiungere la forma perfetta. Io non ho mai sceltodi gareggiare alle Olimpiadi, ma
qualcuno ha deciso che dovevo fare l’atleta.
Chiara
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Mi ha inviato questa lettera un oncologopediatra del Centro di Riferimento Onco-
logico di Aviano, dott. Maurizio Mascarin ( mascarin@cro.it )che ha raccolto gli scritti, gli sms, le mail degli adolescenti che aveva e ha in cura, decidendo con loro di pubblicarli, nel settembre 2008, in un libro intitolato Non chiedermi come sto, ma dimmi cosa c’è fuori, una frase che un giorno le rivolse una ragazza ammalata. Lo scopo? Far vedere quanta vita palpita in chi non sa se e fin quando potrà viverla. Non conosco l’editore, altrimenti lo segnalerei a tutti quei giovani demotivati che non sanno cosa farsene della loro vita. E però, quando la noia li assale e, con quel suo spessore opaco e buio, li opprime fino a indurli all’ultimo gesto, perché non scrivere a questo medico oncologo, farsi indicare dove reperire il libro e leggerne qualche pagina, dove forse la vita cede il suo segreto, la sua bellezza inosservata e spesso trascurata, prima di spegnerla perché non se ne è reperito il senso, che forse non è in un altrove lontano e segreto, ma in quel giorno dopo giorno che non a tutti purtroppo è concesso.
umbertogalimberti@repubblica.it
oltre ala canzone che apre il post sono collegate per le tematiche che essoe esprimmono anche queste tre canzoni sia nela versione originale di Faber sia nlle versioni che ne fanno il gruppo faberiano i faber noster ( http://www.viadelcampo.com/html/fabernoster.html ora anche su facebook ( qui il gruppo )
çymma
via del campo
il ritorno di giuseppe
8.8.09
la storia delle cose
Produci consuma crepa produci consuma crepa produci consuma crepa
Sbattiti fatti crepa sbattiti fatti crepa sbattiti fatti crepa
Cotonati i capelli riempiti di borchie rompiti le palle rasati i capelli
Crepa crepa crepa
questa è l'era del consumismo; tutto diventa un prodotto; e noi dei consumatori; propongo la visione di questo filmato diviso in 3 parti che riguarda il consumismo in generale; ma ritengo che sia collegato al consumismo del corpo delle donne: oggetti tecnologici sempre più nuovi perchè altri percepiti come già vecchi = corpo femminile continuamente ritoccato = oggetto da usare e consumare. ecco la prima delle tre parti:
- la seconda http://www.youtube.com/watch?v=WwAgiNbcsIg
- la terza http://www.youtube.com/watch?v=WwAgiNbcsIgù
N.b
Le frasi fra virgolette fra virgolette sono estratti \ deliberamente tratti dalla poesia , precedentemente citata integralemente nel mio post precedente ( non ricordo l'url cercatelo nell'archivo ) il jazz spiegato a ..... , Jazz di Angela Meloni
culturamente mainate ha presentato Donna Fenice V – Crisalidi” di Barbara Cavazzana“
Ieri sera in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne si è svolto presso il Cen...
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