21.12.18

chi è normale ? a volte gli anormali sono più normali dei normali stessi . io ed il mio modo strambo di fre i regali di natale

N.b 
non sto   copiando o   facendomi   suggestionare   \  influenzare   ma   a volte  ( anche  troppo  )   faccio   come  questa  famosa  canzone    : << (.....) nei libri e nei poeti cerchi te, >> 


Un  mio amico  , chiaccherando  sulle  ormai  imminenti  festività   natalizie  e   i  futuri regali  ,  mi  ha  detto    che   sono   un tipo  stragante  e  strsano  ,  in quanto  gli  ho detto che   avevo    finito  di  comprare i regali     già  dai primi  di  dicembre  .    
Nonostante      cio'  non sia  una  novità , visto che  lo  pensano    in molti  ed  alcuni  coraggiosi   e  spiriti liberi   refrattari alle  convensioni   sociali   me lo dicono  direttamente ed in faccia
  e non alle  spalle    magari togliendomi il contatti o mettendomi  fra i  contstti nascosti   social  (     SIC    non solo  )  perchè  o hanno conosciuto  solo  una  parte   di me   o    hanno sentito   parlare  di me  .
Subito dopo  questa  discussione  ,  come sempre  ,  mi     chiedo    chi  è  normale   chi  è matto  \  stragante    quando   spesso    quelli che  noi  consideriamo  matti  sono persone  normalissime  .  Infattti questa  sega  mentale  mia  elucubrazione    trova  risposta   in questa   striscia


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presa    da  questa  storia   presa    da topolino n  3291




Infatti    per  delle  mie stranezze   vengo    considerato    strambo \  stravagnte   , ma    tali   giudizi  mi  scivolano     via   e   sinceramente      non me  ne  può frega'  de meno  perchè : 
  •  A  Persone  care  o  con cui  ho  molto in comune  regalo  o  dono  libri  che  per  me  hanno significato molto  magar  con   dediche  o  le  mie sottolineature  .                                             
Ecco una storia successami di recente , ometto il nomeed  immagine    in  quanti   è una discussione avvenuta  privatamente su messanger e non pubblicamente


****** Ciao Giuseppe ho ricevuto ora il tuo libro, sei stato molto gentile lo leggerò senz’altro                                                                                       scusa se era usato ma sono fra quelli che ritengo che quelo che conta è il pensiero . soprattutto quando ad una persona si dona una cosa tua e non comprata appositamente                                                                                  *****  Hai ragione! Ho apprezzato molto il fatto che sia usato, significa che ti è piaciuto e lo hai studiato, sopratutto per le sottolineature e gli appunti Grazie   ancora!

compro  in anticipo  i  regali  ,    ed  a  volte   al di  fuori   dei circuti tradizionali (  librerie ,  negozi di  dischi  e  video  , amazoni ed  ebay  )   come  le  edicole   chi  mi  segue      ed  ha  letto   le mie  guide  natalizie    precedenti   lo  sa  già  e   può  evitare  , a meno  che  non  voglia   rinfrescarsi  la memoria  😊😁😄😆 ,  d'andare  avanti     con la  letturs  del post     perchè
  • non frmi   influenzare  della  pubblicità  diretta  o   indiretta   ,  dai consigli  degli opinionisti   o recensioni delle pagine   culturali o speciali   dedicate al natale 
  • poter   scegliere  con  calma 
  • spesso  in allegati  ai  giornali  ( ed  non solo  )      trovi  libri   o  cd  esclusivi o   fuori ristampa   \  catalogo  nei negozi   specializzati o  a  poco prezzo 
  •  nei  mercatini  perchè  trovi  gente  che  per  sbarcare  il lunario   mette   in  vendita   rimasugli trovati  nell  svuotre  soffitte    ,  edicole   o  librerie    ormai  chiuse  
  concludo     questo  post   con   la  mia play list  che riassumono tutto il post 



19.12.18

se impariamo l'importanza delle parole imparemo ad : odiare di meno e le persone giuste e non quelle che ci dice la propaganda


in sottofondo    Mina - Parole Parole

Le  parole   sia     che      siano parlate oppure    sopratutto sui social   scritte    Risultati immagini per ne uccide più la lingua che la spada oggi più che mai

 


non dico     che    bisogna  per forza   parlare bene   ed  ampolllosamnte  


La manomissione delle parole - Gianrico Carofiglio - copertina ma   dobbiamo evitare       che  usse  diventino      veicolo  d'odio   e   di propaganda  .  Infatti  esse  lo  imparato  a  mie  spese   perdendoi amicizie     ed ottenendo   rifiuti  aprioristici     ed  riate  dirette  ed  indirette   perchè dicevo  sempre  quello che  penso  senza  filtri o  ero troppo loquace   ed  molesto  .  
Come  regolarsi   allora  ?
Io     sto  ,  anche se  non sempre  ci  riesco    (  chi  mi segue  su  social su  fb  in particolare  lo  sa  )    cercando  di  :    1)   non parlare   e scrivere    a  caldo    ed aspettare   prima di  commentare un fatto o  una  cosa  ., ma  dk faro a feeddo  
2)  che le  parole somno importanti  ( vedere  video di Moretti )  3)   che  ke  frasio della   proganda  e  dei  media    so o spesso  manomeesse .  Infatti  : <<   Le parole servono a comunicare e raccontare storie. Ma anche a produrre trasformazioni e cambiare la realtà. Quando se ne fa un uso sciatto e inconsapevole o se ne manipolano deliberatamente i significati, l'effetto è il logoramento e la perdita di senso. Se questo accade, è necessario sottoporre le parole a una manutenzione attenta, ripristinare la loro forza originaria, renderle di nuovo aderenti alle cose. In questo libro, atipico e sorprendente, Gianrico Carofiglio riflette sulle lingue del potere e della sopraffazione, e si dedica al recupero di cinque parole chiave del lessico civile: vergogna, giustizia, ribellione, bellezza, scelta, legate fra loro in un itinerario concettuale ricco di suggestioni. Il rigore dell'indagine - letteraria, politica ed etica - si combina con il gusto anarchico degli sconfinamenti e degli accostamenti inattesi: Aristotele e don Milani, Cicerone e Primo Levi, Dante e Bob Marley, fino alle pagine esemplari della nostra Costituzione. Ne derivano una lettura emozionante, una prospettiva nuova per osservare il nostro mondo. Chiamare le cose con il loro nome è un gesto rivoluzionario, dichiarava Rosa Luxemburg ormai un secolo fa. Ripensare il linguaggio, oggi, significa immaginare una nuova forma di vita. >>  (   dalla  descrizoni de    la   manomissione  delle parole  rizzoli  2010     di Gianfranco Carofiglio  )
4) Immaginado    di rivolgre    che  cio'  che  diciamo o scriviamo a gli altri   sia  rivolto   a  :  parenti   , amici  , persone  cae   o persone  con cui    abbiamo  a che fare  tutti  giorni      sul lavoro    e non .
5)  all   conseguenze  che esse possono avere   ed  arrecare   soprattutto   alle persone deboli   o  che  hanno  subito un trauma  .  in èratica  seguire  il    manifesto   di  www.paroleostili.com  che  riporto sotto
  1. Virtuale è reale

    Dico e scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona.
  2. Si è ciò che si comunica

    Le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano.
  3. Le parole danno forma al pensiero

    Mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quel che penso.
  4. Prima di parlare bisogna ascoltare

    Nessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura.
  5. Le parole sono un ponte

    Scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri.
  1. Le parole hanno conseguenze

    So che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi.
  2. Condividere è una responsabilità

    Condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi.
  3. Le idee si possono discutere.
    Le persone si devono rispettare

    Non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare.
  4. Gli insulti non sono argomenti

    Non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi.
  5. Anche il silenzio comunica

    Quando la scelta migliore è tacere, taccio.























ù






































non so che altro dire alla prossima

quando la censura o l'edulcorazione spiega meglio le cose ed non è negativa in se il caso della fiction l'amica geniale

  anche  se  le  motivazioni  addotte della rai   per  non aver  trasmesso quella scena    sono ipocrite  in quanto  erano  le    23.30      quindi  non c'erano minori .  Ma potrebbe  essere    ovviamente   è un a Risultati immagini per l'amica genialemia  ipotesi    fatta  ad  arte     per  battere  il ferro  finchè  è  caldo     visto   che  : 1) è  già partita  la pubblicità   con l'uscita        dei  dvd   dela serie  ., 2)   è   già pronta     e dovrebbe ,  secondo   indiscrezioni   uscire    nei  primi  3\4  mesi  del  2019  la  seconda  serie  .
Comunque  sia la  motivazione   della  ,  io  preferisco  chiamarla  edulcorazione  , in  quanto  i primi baci   forzati  e  la  lacrima sul  volto    della prpotagonista dice  tutto  .  Infatti  concordo con quanto dice



   fra  3.29-3.40.  quel fermo immagine     suk  volto  rigato  dalle  lacrime  mette  in evidenza    e  fa capire   benissimo    cosa   la  protagonista   ha  dato subire  .Certo  che  come  dice    nel commento  al  video  sopra  riportato
 Maria Elena Musardo3 giorni faSicuramente mi sarebbe venuto da vomitare ma io avrei voluto vederla tutta integrale la scena fanno vedere tante cose orribili che non si dovrebbero far vedere e per una scena solamente addirittura la tagliano be allora secondo me hanno sbagliato questo e quello che penso.

  censura  o non censura  la  fiction  non è niente  male

17.12.18

Colpisci, intervieni, ripara: i gap( gruppi artigiani pronto intervento ) all'opera per risanare le città


Roma, sono "gruppi artigiani di pronto intervento", hanno la sigla come le bande partigiane e lavorano in segreto. Le loro azioni sono rapide e improvvise per supplire la burocrazia nelle nostre città. E poi lasciano un bigliettino per sensibilizzare alla causa.




È -- secondo repubblica ---- un’organizzazione segreta, tutti i suoi membri vivono in clandestinità, lavorano sotto copertura
come impiegati o liberi professionisti, le loro azioni sono rapide e improvvise. Il primo intervento è stato la riparazione dell’antica fontana di una storica scuola della capitale. Sono i nuovi gappisti, bande armate di pinze e pennelli, che invece di sabotare, riparano.
Un ottimo gesto . Infatti ci sono ancora tracce in questo paese di coscienza civile, di appartenza a una collettività e non a se stessi.  dico Grazie a questi veri cittadini.  iNoltre   sempre  un comento  lasciao all'articolo su repubbblica
seccondo un commento anonimo : << Ho appena parlato con Renato che mi ha pregato di riportare le sue parole: "... si, va bene però questo non è che il punto di partenza! L'obbiettivo non è l'articolo sul giornale ma reclutare nuovi gappisti, a Roma come ovunque. " Grazie a tutti i gappisti concludo citando     questa  lettera  su repubblica   di  sabato 15\12\2018

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Omosessualità e aborto, le bufale pro-vita arrivano a scuola. È ora di dire basta

premetto  che  : 

1) sono  contro l'aborto specie  se  usato a  scopo   anticoncenzionale  . Ma  perchè  debbo    vietarlo  e    giudicando  o lanciando  ....  fango   chi lo pratica    costringendoli   all'aborto  clandestino o se   hai  soldi in svizzera  o cliniche  private .  Ma  sopratutto     condanno  è  mi fa  schifo :  chi lo  combatte  sia    con bufale  \  disinformazione  ed  falsità  ascientifiche     , ma  sopratutto     non rispettando  le  scelte  altrui ,  giudicando    , ed  additandole    come  criminali  .
2) Essendo  etero   mi danno fastidio   e  mi turbano   certi atteggiamenti   esibizionisti  e contro natura  , vedi utero in affitto  ,  del mondo  omosex  e  Lgbt . Ma  il ragionare   in quel modo   citato dall'articolo sotto riportato  ,  e  con teorie   prmai  arcaiche  ed  ascientifiche   mi  sembra   nn solo  omofobo  ma    sessualmente    discriminatorio    verso cooro   che hano  una sessualità   differente 










Omosessualità e aborto, le bufale pro-vita arrivano a scuola. È ora di dire basta





Alcuni avvenimenti degli ultimi giorni hanno coinvolto i movimenti pro-vita e i soliti alfieri dell’omofobia. Questi evidenziano non tanto la forza primigenia che agita quel mondo – l’odio per il diverso – quanto il metodo usato per far breccia nella società: la menzogna. Menzogna infarcita da una certa dose di mistificazioni. Vediamo perché.Cominciamo dal caso di Silvana De Mari, medico e scrittrice fantasy divenuta famosa per le sue dichiarazioni sulle persone Lgbt. In più occasioni la signora ha messo sullo stesso piano omosessualità e satanismo, gay e pedofili. Per questa ragione è stata portata in tribunale dal Coordinamento Torino Pride e Rete Lenford ed è stata condannata per diffamazione, poiché ha offeso “in più occasioni l’onore e la reputazione delle persone con tendenza omosessuale”. Un organo dello Stato ha dunque stabilito che mettere nello stesso calderone Satana, i pride e qualche prete che ha mal interpretato le parole di Gesù “lasciate che i bambini vengano a me” è un crimine. Sulla sua bacheca, tuttavia, si poteva leggere un’altra storia (il post è stato poi rimosso, come lei stessa spiega): e cioè che è stata assolta.

Adesso, è vero che tra i capi d’accusa, uno è caduto. Ma emergono due fatti:
1. è stata condannata a un risarcimento cospicuo. Non solo deve pagare la multa di 1500 euro – l’accusa ne aveva chiesti solo 1000 – ma anche risarcire le due associazioni che l’hanno denunciata con 2500 euro ciascuna;
2. la giustizia del nostro Paese condanna l’omofobia. Manda a dire a quelli come la signora che non c’è cittadinanza per discorsi come i suoi. Che il suo modo di pensare è apolide, in uno Stato di diritto. Questo De Mari non lo dice.

Ancora, in un liceo di Monopoli è stato proiettato un video contro l’aborto. Si tratta de L’urlo silenzioso, un filmato del 1984 talmente cruento che è stato vietato ai minori di 18 anni. Il docente di religione, che invece ha usato il suo ruolo per fare ideologia contro l’autodeterminazione delle donne, lo ha fatto vedere in prima liceo. Senza il consenso dei genitori. Emerge anche che qualche giorno prima nella stessa scuola sia stato invitato il Movimento per la vita, che ha parlato dello stesso tema dicendo che “la pratica dell’aborto prevede che si estraggano pezzi di gambe e braccia di bambini già formati”. Non è la prima volta che avviene un caso del genere.
La cosa inquietante è che quel documentario è stato bocciato dalla comunità scientifica, in quanto “disseminato di inaccuratezze, affermazioni false e esagerazioni, scientifiche, mediche e giuridiche”. Nel film, infatti, si dice che il feto alla 12esima settimana emetta un urlo silenzioso nel momento dell’interruzione di gravidanza. I medici negano categoricamente tutto ciò, in quanto il cervello e l’apparato respiratorio non sono ancora sviluppati. A scuola non si insegnano le bufale. I supporter “pro-vita”, a quanto pare, ignorano questa disposizione. Per prolife et similia, le associazioni che cercano di fare educazione alle differenze a scuola veicolerebbero idee bislacche e ascientifiche, per non dire criminali. Tra tutte, che si può diventare uomini e donne da un giorno all’altro. Con lo scopo di pervertire le giovani generazioni. I percorsi di educazione alle differenze, sempre secondo tali personaggi, si farebbero in semiclandestinità, tenendo all’oscuro i genitori. E invece questi casi dimostrano che sono loro, i prolife, a usare queste “modalità”: ovvero bufale e azioni fatte senza il consenso delle famiglie.Sempre nella narrazione omofoba, i ragazzi che fanno i percorsi di educazione di genere, in cui si dice che non bisogna picchiare il compagno perché gay – loro, i prolife, parlano di “gender” in questi casi – tornerebbero poi a casa sconvolti. Ci hanno pure fatto un filmato, su questa cosa. I fatti di Monopoli parlano invece di adolescenti turbati proprio dal video imposto dal docente di religione. Il bue, insomma, dice cornuto all’asino. Si ha la sgradevole sensazione, insomma, di essere di fronte a personaggi che se fossero vissuti in altre e ben tristi epoche non avrebbero avuto problemi ad accendere la pira sulla quale sacrificare la strega di turno. Oggi, per fortuna, abbiamo ancora lo stato di diritto e l’azione di queste persone è limitata dalle leggi e dal vivere civile. Non potendo fare roghi di libri e esseri umani, bruciano sul patibolo delle loro credenze ragione e verità scientifiche. Forse sarebbe il caso che questa gente – compresi certi insegnanti di religione – venisse tenuta ben lontana dalle nostre scuole.

O quanto meno visto la delicatezza di tali tematiche parlarne in modo non ideologico e disinformato ma in modo informato e possibilmente con un contradditorio fra i pro ed contro cosi che ciascuno possa farsi una sua idea o decidere a quale aderire . Ma sopratutto evitare che se ne parli come qualcosa , in qiesto caso dell'aborto come una procedura chirurgica semplice e indolore. Ma purtroppo non è così perché lascia ciccartici profonde nell'animo delle donne che lo fanno. Una società civile dovrebbe essere in grado di offrire l'aborto come ultima scelta tra tante di vita. Purtroppo non è così, almeno in Italia, dove si smantellano i consultori e progetti che vanno in questa direzione lasciando sola  la  donna   o portandola  ad aborti clandestini   o  ad  abbandono   del neonato oppure nell'impossibilità d'eseritare il suo diritto d'abortire in quanto ipocritamente ( ovviamente senza generalizzare ) molti medici sono obbiettori . Infatti ----- secondo questo articolo di Di Silvia Nazzareni del 17 Dicembre 2018 - 16:08 per
https://www.thesocialpost.it/2018/12/17 ------ [....] A più di 40 anni dalla legge sull’aborto, sembra che siano stati fatti passi indietro anziché passi avanti sulla libertà femminile nei riguardi del proprio corpo. È difficile immaginare quali possano essere state le conseguenze a livello psicologico della visione di questo video da parte di ragazzi e ragazze di 14 anni, in un’età fragile e che vede i giovani già rapportarsi al sesso con numerose diffidenze e paure.
terzo mese gravidanza
Un feto alla fine del terzo mese di gravidanza
SEBASTIAN KAULITZKI/SCIENCE PHOTO LIBRARY
Nonostante sia stato ormai ri badito e assicurato a livello normativo che il diritto all’aborto debba essere garantito e preservato, sono ancora molte le associazioni che promuovono un terrorismo psicologico che porti i giovani ad avere paura del sesso e ad approcciarsi in maniera distorta e negativa al rapporto con sé stessi e con un possibile partner. Questo fenomeno, se non bloccato tempestivamente, rischia di portare allo sviluppo di generazioni impaurite, poco coscienti delle proprie libertà e dei prorpi diritti, e sicuramente male informate sui fatti.
IL video in questione non è un inedito degli ultimi tempi: si tratta di un breve documentario di circa mezz’ora girato nel 1984 e nel quale appare il medico pro-vita Bernard Nathanson. Il film ha il titoloIl grido silenzioso, ispirato all’ “urlo” che secondo il medico il feto cercherebbe di emettere, aprendo la bocca, negli istanti in cui avviene l’aborto. Il video non è adatto a un pubblico sensibile: oltre a spiegazioni estremamente enfatizzate e crude, sono presenti immagini di aborti veri e proprio praticati su alcune donne. All’epoca dell’uscita del documentario ci fu molta attenzione mediatica su di esso e si riunì anche una commissione medica organizzata da Planned Parenthood che ha concluso che il filmato, oltre ad essere molto inaccurato, veicolava dati falsi e molte bugie a livello medico-scientifico. Nel video Nathanson attribuisce un’anima molto definita e già complessa, nonché una sorta di personalità a un feto, il che è stato ritenuto falso e tendenzioso da un punto di vista etico-giuridico

Oltretutto nel video si sente Nathanson parlare di pezzi di “gambe e braccia che vengono strappati”, frasi riportate anche dall’associazione pro vita Movimento per la vita, che si è occupata di introdurre il video alle classi e di argomentarlo. .[....] Ludovico Abbaticchio, garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza della regione Puglia, ha definito il fatto come “intervento deviante e terroristico nei confronti di minorenni”. Il garante ha anche dichiarato di volersi rivolgere alla procura dei Minori per andare in fondo alla questione.

16.12.18

Gli uccelli non muoiono mai semplicemente prendono il volo il fotografo franco pampiro racconta il muro di Berlino

una mostra  interessante    quella  di franco  pampiro inaugurata  ieri    e  che  si terrà  al caffè  gabriel di tempio pausania     fino  al 31  dicembre  .  Una  mostra  fotografica    che  anticipa quelle  che  saranno  le  celebrazioni  e  le discussioni  che ci sarano  l'anno prossimo per  il  30  anni della fine della   guerra  fredda  .  

L'immagine può contenere: una o più persone e testo
dalla  nuova  sardegna ed   Olbia-Gallura    del 12\12\2018

 Una mostra alla goodby lennin (   film del 2003 Wolfgang Becker, interpretato da Daniel Brühl e Katrin Sass) .Infatti secondo un commento lasciato sul libro degli ospiti della sua mostra : << nelle tue foto ho ritrovato ciò che io, nel mio modesto andare, ho constatato in quel di Germania e dintorni. La sintesi di tutto ciò che a noi Italiani , viene nascosto e negato . Le tue foto , come gli uccelli; volano e portano lontano, la testimonianza di verità nascoste ma, visibili a chi, li sa guardare con occhio attento e critico. Di nuovo grazie, le tue foto sono testimonianze.  >> Commento che dev'essere piaciuto allo stesso franco visto  che ha replicato su Fb


Sei uno di quelli che ha capito che con le immagini io voglio soprattutto documentare, e tento di farlo col mezzo che mi è più congeniale: giocare con la luce. Quando realizzi che il tuo messaggio è stato percepito dall'osservatore hai raggiunto il tuo scopo e, in questi casi, la fotografia diventa un pretesto, un mezzo per suscitare emozioni.

Emozioni  ,  come testimoniano   anche  alcune    foto  da me   scattate  alla mostra  ,  dettate dalla testimonianza attenta e sincera senza nascondimenti di maniera. Orgoglioso di tanto.

  fotoo    che  rappresenta  il titolo    dellla   mostra  vedere    locandina    sotto  



Una  mostra     ,  come  potete  vedere  da  altre  die  foto  da  me riportate  

Un bel tuffo nel passato   e   un po'  anche nella  nostalgia   . Una testimonianza  ( vedere  anche   la  locandina )    di  come   , nonostante  il  muiro  e  la  bruttisma  dittatura  ,  vedere il desiderio di fuga   dopo la perestroika  e   la  glanost   cuminata poi nel  1989  ,  ci fosse     ed  è  durata  per  50  anni una  forte resistenza   culturale  non solo  politico\ideologico al  capitalismo selvaggio  .  

il vero antifascismo e la vera lotta contro il fasismo ops fascismi passa per il rispetto delle persone. il caso della maifestazione contro il film red land -rosso d'istria a triseste




















































posso capire le contestazioni al film ed alla mitizzazione della vicenda della povera Norma ed l'uso strumentale che ne viene fatto della sua vicenda . E vero fu una fascista, esponente della gioventù universitaria fascista figlia di Giuseppe Cossetto segretario del fascio del Comune di Santa Domenica di Visinada e già podestà di quel comune. Uccisa non si sa bene da chi (se da partigiani italiani o jugoslavi). La sua morte venne “vendicata“ e con la fucilazione di 15 partigiani da parte dei tedeschi".ed In memoria della studentessa nacque nel 1944 a Trieste il Gruppo d'Azione Femminile "Norma Cossetto", l'unico reparto paramilitare fascista femminile della RSI[19], alle dirette dipendenze del Partito Fascista Repubblicano .
Ma   questo  volantino dimentica   che Nel 1949, l'allora rettore dell'Università di PadovaConcetto Marchesi,(un comunista  ortodosso  filo staliniano  )e il consiglio della facoltà di Lettere e Filosofia, proposero la laurea ad honorem per Norma Cossetto  .  
Cari compagni   sia   che  fosse   fascista   in  buna  fede o  per  convinzione  o  per legame  familiare  mica   è semplice  quando  si  è cresciuti  in una famiglia  fascista   ed  in piena  dittatura  infatti  era  nata  nel  1920    e  crebbe  in piena  dittatura  senza  nessun " contradditorio  " in quanto  il regime  fascista   cone le  sue  leggi aveva  rimosso   tutte le  voci     e  gli scritti  no allineati    e  contrari  .   farsi una  idea  autonoma  da  condizionamenti  .E poi date  ragione   ai  suoi aguzzini   slavi o italiani    che    fossero  .  
Sappiate,  caro copagni    che  il  vostro scritto ,  sopratutto  la  1  parte  mi   fa   venire  sempre  più la  curiosità   di vedere  ( anche  se    sò  già     che  certi film  saranno  a senso unico    e poco  oiettivi  )  il flm  red  land   tanto  da  voi  stroncato   

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smontiamo la classica bufala dei mussulmani non vogliono il presepe ed le tradizioni del natale e chi scrive ama il prossimo tuo e cerca di farlo vedere a salvini oai suoi seguaci viene picchiato ed arrestato



Ricordatevi che Gesù cacciò i mercanti dal Tempio a mazzate e che se la faceva con i Samaritani, le prostitute, i poveri e i diseredati .La maggioranza di chi espone il crocifisso o si tira i capelli per il presepe non sarebbe mai stata al seguito di Cristo




La lettera che il papà ha scritto sul diario dei suoi due figli per la maestra

Mercoledì 05 Dicembre 2018

Il papà musulmano alle maestre dei figli: «Sì al Natale, il vero Islam rispetta tutte le religioni»
A San Giuliano l’esempio illuminato di Banour Tarik: «Sono molto contento che imparino a conoscere la tradizione del Paese che li ospita»



«L’Islam chiede che vengano rispettate tutte le religioni. Pertanto, dal momento che i miei due figli sono nati in Italia, io sono molto contento che imparino a conoscere la tradizione del Paese che li ospita». Ha le idee chiare e una mente aperta al dialogo e all’incontro Banour Tarik, 38enne marocchino che da 18 anni vive e lavora in Italia. Per questo nei giorni scorsi ha chiesto ai suoi bambini, Marwan e Youssef , di dargli il diario, poter scrivere alle maestre di coinvolgerli nelle feste, nei cori e in tutte le altre tradizionali attività che si terranno nelle prossime settimane nelle loro classi, alla scuola Cavalcanti di San Giuliano Milanese. Anche se sia lui che i suoi figli siano musulmani.
«L’Islam - osserva il papà di San Giuliano -, chiede che vengano rispettate tutte le religioni, pertanto, dal momento che i miei due figli sono nati in Italia, io sono molto contento che imparino a conoscere la tradizione del Paese che li ospita».
Banour è impegnato da tempo in una ditta di logistica e quando all’interno dell’azienda è stato il momento di preparare l’albero di Natale si è presentato con Marwan e Youssef che, felici di trovarsi nel posto di lavoro del papà, hanno aiutato ad attaccare ai rami le palline colorate. Del resto lui si dice soddisfatto di vivere in Italia dove ha trovato un lavoro e un luogo come San Giuliano che da sempre è un territorio accogliente.
«Siamo ormai abituati alle luminarie natalizie, ai mercatini - aggiunge il 38enne -, ai nostri bambini che ci parlano dei compagni che imparano le canzoni natalizie: questo fa parte del vivere in un Paese diverso dal nostro e questa ritengo che sia anche la ricchezza che nasce dall’incontro delle culture». E conclude: «Da genitore voglio insegnare questi valori ai miei figli».



Un cartello con scritto “Ama il prossimo tuo”: picchiato e portato via a forza dal comizio di Salvini

Su Propaganda Liva un video girato nel giorno della manifestazione leghista a piazza del Popolo. Una scena da regime
Il cartello vietato alla manifestazione di Salvini

Il cartello vietato alla manifestazione di Salvini

globalist15 dicembre 2018
Perquisizioni contro chi va ai cortei anti-Salvini, con la polizia che controlla gli striscioni e fa ‘melina’ per far arrivare in ritardo le persone.
Ma anche il ‘divieto’ di usare slogan cristiani in una manifestazione del leader xenofobo che giura sul Vangelo, difende i presepi e parla della tradizione cristiana, salvo poi rinnegare Cristo in ogni sua azione.
Ora la polizia molto zelante verso il nuovo ministro dell’Interno si è resa responsabile di una scena vergognosa verso un ragazzo picchiato e portato via dal comizio di Salvini a Roma perché portava un cartello con scritto “Ama il prossimo tuo”.
Persone non identificate (forse agenti in borghese) lo hanno preso di peso e portato fuori da piazza del Popolo per consegnarlo a poliziotti in divisa che l’hanno identificato e poi lasciato andare.


<span style="color: #302924;"><span style="font-size: 12px; white-space: normal;"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="360" src="https://static.la7.it/embedded/la7?w=640&amp;h=360&amp;tid=player&amp;content=258751&amp;title=jacopo-e-natalia-fermati-a-piazza-del-popolo-per-il-cartello-ama-il-prossimo-tuo-14-12-2018-258751" width="640"></iframe></span></span>

Risultato: un labbro rotto e tolleranza zero

L'inesistente teoria gender fa le sue vittime . TORINO – “Meglio bagnato di pipì che vestito di rosa fucsia”: la pensa così una mamma di Chivasso, in provincia di Torino.







Lo so che non dovrei giudicare ma a volte , ed è questo uno dei casi in cui non ci riesco . infatti mi chiedo e questa sarebbe una madre ? non oso pensare come crescerà il bambino con una madre del genere che lo preferisce pisciato che vestito da donna ed non è in grado distinguere una situazione d'emergenza da una normale. Leggendo fatti come questi credevo che l'attribuzione , con la quale son cresciuto anch'io avendo genitori pre '68 d, dell'attribuzione del colore rosa o fucsia alle donne e non ai maschi o se vestiti rosa se un gay o un appartenente al mondo LGBT , cosi come se un vecchio test ( chi ha fatto prima o con me la visita di leva lo ricorderà ) se rispondevi mi piacciono i fiori se un omosessuale , fosse ormai superata \ messa da parte e lasciata alle spalle . Invece sembra di no , vista la reazione della madre di questo bambino .








Infatti lancio un elogio agli insegnanti \ educatori che , visto l'impossibilità dei genitori dei genitori di fare un salto a scuola con della biancheria pulita o essere previdenti e dare al bimbo un paio di cambi in più , hanno saputo con il loro piano B , usare il buon senso e e dato la priorità , fregandosene delle ormai vetuste e superate teorie psico pedagogiche ante '68 , alle più elementari norme di igieniche e di decoro .
E poi se si creano stereotipi in bambini cosi piccoli sarà poi sempre più difficile , quando cresceranno , lavorare con loro sulle diversità di genere . Infatti Se non rigettiamo questo tipo di pensieri, non possiamo che alimentare idee distorte legate al modo di vestire o pensare”. Mi chiedo ma ancora Alle soglie del 2019, il rosa viene ancora visto come colore per ‘femminucce’, tanto da poter ‘deviare’ l’identità di genere di un bambino. Come detto ne l post post, tutto ciò è drammaticamente surreale.
E poi    come  sembrano  testimoniare  i commenti qui  sotto presi  dall'articolo su  fb   del ilfattoquotidiano


Stefano Gemignani Da bambino mi mettevano sempre vestiti da maschietto e... niente... sono gay lo stesso! 🤣

Giacomo Mrakic Stefano Gemignani io giocavo con le bambole delle mie amiche. e sono venuto su etero convinto.

Marilena Minto Stefano Gemignani cavolo! È successo pure a me, ho sempre amato gli abiti da uomo, fin da piccola giocavo con le macchinine, i martelli, ho pure giocato a rugby! E niente... pure a me piacciono gli uomini!


e la mia esperienza da ragazzo , visto che andavav a giocare con kle figlie di un vicino di casa di nonna materna capitava che si giocassi anche con le bambole . oppure mi mettessi i profumi nonostante i miei , come la madre del bambino sopracitata mi rimproverassero duramente di mia madre sono etero

15.12.18

salvinisti predica bene ma razzola male .il silenzio sui fatti di del boscaiolo moldavo morto sul lavoro in provincia di Trento

https://www.ilpost.it/2018/12/15/boscaiolo-moldavo-morto-lavoro-trento/
https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/18_novembre_11/desiree-mariottini-fermato-italiano-che-ha-fornito-stupefacenti-02f2e57e-e590-11e8-a424-cbaa2fa93806.shtml

Tommaso Fattori
7 h
Italia 2018, ritratto.
Vitali Mardari, 28 anni, era nato in Moldavia e lavorava in nero per una ditta italiana. Un cavo gli ha spaccato la testa e il titolare lo ha caricato in auto e ha gettato il corpo in un dirupo. Come fosse spazzatura.
Non si registra alcun tweet del loquace ministro dell’inferno.


cosi comecome è passata sotto silenzio la condanna dello  spacciatore   che  ha  venduto la   dose  letale " era italiano "a  desirè mariottini  .Mancano commenti non solo del capitano ma anche di tutta la ciurma che adora e sbava per le gesti del capitano

LE VITTIME DI UN PREDATORE SESSUALE NON HANNO ETÀ + Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco colpire alle aprti sensibili del corpo punta XII

puntata  I  e II  puntata  III  Puntata  IV Puntata  V Puntata VI Puntata VII Puntata VIII Puntata  IX Puntata X  molti famminicidi  sono il...