19.1.17

Mila e Shiro - Il sogno continua New Attacker YOU! un sequel sprecato e fallito



per i fans   nuovi   ( ed  anche vecchi  )  di mila  e shiro le  tutto  sul sequel
https://milaeshiroilsognocontinua.jimdo.com/episodi-dailymotion/




Ogni tanto mi sembra doveroso cambiare argomento ecco a voi una recensione di un cartone animato


( si ala mia veranda età quasi 41 anni vedo ancora cartoni ) . Esso è .... suspense .... Mila e Shiro - Il sogno continua (続・アタッカーYOU 金メダルへの道 New Attacker YOU!

<< Ma molti telespettatori >>; -- secondo il quotidiano la stampa qui l'articolo completo -- << Ma molti telespettatori non hanno gradito e si sono riversati su Twitter per criticare il cartone animato che, secondo loro, tradirebbe la versione originale. >>Infatti è sui social network ci si può fare un’idea di come è stato accolto il cartone animato.I commentatori si sono divisi tra i disgustati e i non entusiasti che hanno colto la novità per ricordare i bei tempi andati «quando i cartoni erano più belli e i treni arrivavano in orario» (più o meno).>>








In settimana Sailor Moon, il sabato Holly e Benji e la domenica Mila e Shiro. Rimandatemi anche Terry e Maggie !!! Riviviamo gli anni 90 ♥




Ho beccato Mila e Shiro in tv ma la sigla non è il classicone Mila e Shiro due cuori nella pallavolo come vi siete permessi tragedia eresia


Trentenni non scherziamo con le cose serie:cos'è qs cosa di Mila e Shiro in una nuova versione? Dateci spiegazioni perfavore




Ma in generale --- riprendendo da La stampa --- l’amaro in bocca resta. Il sequel di Mila e Shiro, in realtà, non è una novità: è stato realizzato nel 2008 ed era andato già in onda nel 2011 sulla stessa rete. Nessuno se lo ricordava e questo la dice lunga sul successo che ha avuto. Del resto manca la base del cartone culto degli anni ’80: la pallavolista Mila non è il fulcro dei 52 episodi, ambientati non in Giappone ma in Cina e che vedono protagonista l’intera squadra (sì, della psicologia delle amiche di Mila si poteva anche fare a meno). Ma soprattutto, per i fan italiani, manca il vero quid di tutto il cartone: la sigla, che col refrain «sempre, sempre così, sarà per Mila e Shiro» faceva un buon 70% del risultato.
Infatti leggendo i commenti dal canale di youtube di simonefrt67 da cui ho visto alcune puntate per poi procedere sul canale dallymotion







la  prima serie   Mila  e  shiro  - due cuori nella pallavolo  

Aggiungo all'articolo   sopra   riportato  che mollti vecchi fans della prima serie si sono lasciati illudere , aspettandosi la continuazione o una ripresa dela storia d'amore tra i due , dalla sigla ( vedi sotto ) e dal titolo tradotto con furbizia in modo d'attirare anche i seguaci della prima serie e del manga nonostante le fortissime differenze tra i due ( I II )








in particolare questi tre

Emilia Zurino10 mesi fa

il modo migliore di continuare la serie era che mila e il suo gruppo vincessero le olimpiadi in oro e durante essa mila si sarebbe rotta il tendine d achille ma dp due anni si sarebbe ripre sa e poi il giappone avrebbe vinto anche le seguenti olimpiadi poi mila e shiro si sarebbero sposati e tt sarebbe andato bene ma dato che i produttori di questa serie sono i cinesi ma nn i giapponesi nulla quadrava più. hanno deciso di fare una nuova serie con un nuovo continuo ma a quasi nessuno è piaciuta la serie . a noi piaceva delle prima seri l amore la felicità la passione l amicizia ora è tutto svanito. mila nn è più la vera protagonista, l amore per shiro nn c'è più, e la passione mi chiedo dv sia finita. amo mila e shiro e sinceramente amo anche la pallavolo e so che in realtà è tt diverso pk nessuno sceglie le pippe pk poi mila fa una mega schiacciata se poi dicono che nn può ripigliarsi? provo un forte disgusto e so chè è solo un cartone , ma io volevo rispecchiarmi in questa serie, e come dice mila NON VOGLIO CHE IL MIO SOGNO FINISCA QUI. voglio che tutto si ralizzi e nn riesco ad accettare tutto questo 😢😢💔💔💔

Emmanuela Osei3 giorni fanella prima stagione c'era più amore tra Mila e Shiro 😘😘💑💑💑💑💑💏💏💏💏💏💏💏💏💏💏💏💏 adesso è una merda 💩💩💩💩💩💩💩💩💩💩💩😱😱😱😱



 Livia Di Rella 2 mesi fa
Sono scioccata da questo orrendo continuo di uno dei piu bei cartoni animati! Al posto delle giocatrici piu brave della pallavolo Giapponesi (Mila, Nami e Kaori) inseriscono una lottatrice di Sumo , una ballerina e una ragazza che pratica arti marziali, e pensano bene di mettere in panchina Kaori, sostituire Nami e rendere uno zimbello Mila!Lo so che è solo un cartone ma è uno SCHIFO!! Non merita ne di essere visto e ne di chiamarsi Mila e Shiro!




qualcuno\a arriva    non a  torto  a limite  del  complottismo e  vedere   da  parte   della cina  un uso    ideologico   propagandistico

non vorrei ingenerare inutili polemiche e ho rispetto per tutte le correnti politiche, ma in questo sequel si vede chiaramente una certa propaganda politica. La produzione cinese avrà imposto determinati canoni, purtroppo. Ecco perché i sentimenti amorosi (mila e shiro) sono annullati: il lavoro duro prima di tutto e a qualsiasi costo per un IDEALE COMUNE.... Glin è al centro dell'attenzione perché depositaria di un tesoro culturale esclusivamente cinese (Kung Fu). Inoltre, nell'ultimo episodio si vedono le nostre 3 eroine (mila, nami e kaori) tutte e tre con la maglia della nazionale cinese. Potrebbe essere un errore oppure un subliminale messaggio del tipo "noi ci prendiamo chiunque"... Ci sarebbero altre cose che ho notato, ma queste sono le più lampanti ma fermo qui .




Ora non pensate che ci siano anche appassionati insoddisfatti o delusi ci sono anche quelli a cui , come il sottoscritto ( ma di questo ne parliamo a breve ) non è dispiaciuta .. Eccone  due   esempi sempre dallo stesso canale di youtube citato prima


eLisa p1 anno fa 
Rivedere Mila è sempre molto bello... Certo la prima serie era molto diversa, più goffa e più commedia... Invece questa serie è un po' più matura. I disegni sono abbastanza buoni e i vari personaggi, con i loro caratteri (tutti differenti) sono di gran lunga più simpatici rispetto a quelli della prima serie. Quello che mi dispiace non vedere qui è il proseguo della storia d'amore di Mila e Shiro ma anche in questo episodio... Dani Mitamura sottoposto di Diamon?! Cavoli.. Nella prima serie non erano allo stesso livello?! Ecco questo mi spiace un po'...

non sono riuscito a copiare il nome 
Ma piantatela di dire che fa schifo!! l 'unica cosa su cui avete ragione sono gli errori di grafica(la maggior parte sono trascurabili,altri 1po' meno) ma x il resto siete voi che non accettate i cambiamenti perchè siete troppo ancorati al passato! è ovvio che debba essere una serie diversa,altrimenti dove sarebbe la novità?



A me non è dispiaciuto perchè nonostante le numerose pecche e contraddizioni alcune trascurabili e poco  irrilevanti   ( quelle capitano spesso che involontariamente cinema o nelle serie tv possano esserci delle contraddizioni o errori di montaggio o cronologiche )  che  fanno anche sorridere   qui alcune Altre piuttosto gravi     che invece   fanno   giustamente    non solo  i  fans  della prima serie  ( piùaperti  )  ma  anche  i  fans  di  anime   







video presi   dal canale   di youtube   ILrecensoredeliranrte  le  prime  12  puntante  ma   in questa  discussione  avuta  su youtube


Giuseppe Scano 

e le altre 40 puntate ? scommetto che schifato ti sei fermato a 12
IlRecensoreDelirante 
Schifato no, anzi mi divertiva seguirlo. Il fatto è che ho la cattiva abitudine di stoppare le serie trash quando faccio le recensioni, e purtroppo non l'ho più seguita oltre il 12 :( Magari la riprendo, e non è impossibile che io faccia una terza video-recensione, d'altronde questa è stata la prima, ma è anche quella che mi ha dato più soddisfazioni, sia a me che ad i pochi che mi seguono, in più, grosso pregio, è DOPPIATA IN ITALIANO. Senza doppiaggio italiano le video-recensiono fanno molto molto meno ridere, e le battute sono meno incivisve per una serie di ragioni.
continuerà'  con la  sua recensione \  stroncatura  delll'anime  , quindi  continuiamo  a  seguirlo


  e che  dimostrano  come  il  sequel   non sia  riuscito  completamente   e   fanno  purtroppo  passare  in secondo  piano   le cose  positive   in esso contenute  Infatti  io  ci  h visto   rispetto  alla  serie originale,in cui    tutto (  al massimo  da  ricordi  che ho   il  90 %  )   ruotava intorno a Mila e gli altri personaggi ( salvo  shiro  e  il  duo Nami e Kaori  ,  e  gli allenatori   delle due  squadre )   erano solo di contorno; infatti, la maggior parte delle compagne di squadra erano personaggi anonimi i cui nomi erano scanditi solo occasionalmente dai cronisti.
In questa serie, invece, la storia ruota attorno all'intera squadra e, usando l'escamotage della squadra da ricreare da zero, vengono presentate tutte le compagne di Mila, mostrando una caratterizzazione ben definita per ognuna di loro. Ci  ho  visto anche  , sempre rispetto  alla serie originale  , più solidarietà ed altruismo ed attaccamento alla  squadra
 . Vedere i  casi   (  da https://milaeshiroilsognocontinua.jimdo.com ) di  





Ling Lau

Ling è la giocatrice più anziana delle Dragon Ladies e gioca nel ruolo di libero. Ling è anche la seconda allenatrice della squadra dopo Shiro e si occupa principalmente di aiutare le nuove leve ad esprimere il loro potenziale.

 che   nonostante  rischi  per la  sua salute  continua   nell'ultima partita  di  promozione    a  giocare fino in fondo portandoli alla   vittoria  e  ad  salire  di serie

loro potenziale.




Yip Wah Zhang

Alzatrice di grande talento, torna a giocare a pallavolo dopo un brutto infortunio alla schiena non del tutto risolto. Ma nonostante questo, il suo talento la porterà a giocare persino da titolare in squadra per gli attacchi che riesce ad eseguire con Glin e con Siu Lan.

che    nonostante  saprà che  se  giocherà  ancora  ,  per  la  sua  schiena     , non potrà mai più fare  qualsiasi  tipo di sport  ed attività fisica  , continuerà a  giocare   la partita   facendoli arrivare  alla  finale   del mondiale   per club

  Ed altri  episodi  di  cui non  non ricordo   delle altre della squadra  .  Risultati immagini per pallavolo computerizzata

Si rimane , ed  questa  è  la  risposta   a  chi  dice  che  non ha  niente   a che  vedere  con  gli anni 80 , legati  alla  cultura  del periodo  della serie  originale  cioè  un richiamo se  pur leggero  allo scontro in rock IV tra  rocky ed  Ivan drago .
voto  finale  5.5 -  6 un vero peccato  , un tentativo  non completamente  riuscito eppure    aveva  tutte le caratteristiche per riuscire  . Magari alle prossime olimpiadi  ne  faranno  uno  più bello  e  riuscito


17.1.17

La misoginia diventa gruppo facebook: e la chiamavano parità e psicologici da salotti televisivi

ti potrebbe essere utile





analizziamo il  primo caso  e la prima parte del titolo 

Essi   --- come dice   l'amica   di blog  e  di facebook  Tina Galante    sulla  sua  bacheca  di facebook 


no condivise foto di ragazze di età che varia. E che potrebbero essere le loro madri, le loro sorelle, le loro figlie, le loro nipoti, le loro compagne. Foto rubate e che divengono fonte di indicibili ed orribili dichiarazioni. 


Infatti  [ per  il momento   solo verbale  e scritta  , ma  si  sa come spesso  accade   c'è il   forte  rischio  che si possa  passare  alle  vie  di  fatto    ] La violenza più perversa che diventa divertimento e modalità di incontro tra uomini che probabilmente non si conoscono ma che sono accomunati da un sentimento aggressivo e misogino e maschista da far rabbrividire. Cattiverie suggerite ed aggiudicate alle quali chi più ne ha più ne metta: come una gara a chi pensa ed esprime il più valido oltraggio alla Persona presa di mira. E fa paura, e fa rabbia.
E davanti a quelle spaventose conversazioni, vien da chiedersi dov'è il rispetto. Il rispetto, dov'è? E chi siete voi? Chi pensate di essere o chi volete sembrare quando inveite contro Volti e contro Corpi come se fosse l’atto più ovvio da compiere? E se fosse vostra sorella? Se fosse vostra madre o vostra figlia? Se fosse vostra nipote o la vostra compagna? Pensereste le stesse abominevoli cose? Le guardereste dall'alto del vostro sesso con la patologica presunzione di possederle e di utilizzarne ogni parte come se non fosse Persona? Suggerireste gli stessi trattamenti da riservare a Donne simili, molto simili alla Donna che vi ha messo al mondo?Anche i nomi che attribuite ai vostri gruppi sono impronunciabili, sono sporchi e sono volgari come lo sono le vostre intenzioni e le vostre mani e i vostri occhi. E mi chiedo se c’è qualcosa che vi emoziona, mi chiedo se vi fermate ogni tanto a guardare la luna, se correte mai contro il vento, se vi accade di sentirvi piccoli. Finiti. Umani. Semplicemente umani. Come lo sono le vostre vittime attraverso le quali cercate di elevarvi a chissà quale natura, a chissà quale realtà, a chissà quale possibilità.Come se la vita fosse di chi va distruggendola ad altre: a quelle altre che non hanno colpa e che devono essere libere di vestirsi come vogliono, di sorridere come vogliono senza rischiare di diventare vostri bersagli, vostre vittime e vostri tappeti su cui pulirsi bene le scarpe, prima di rientrare a casa e baciare la vostra madre, la vostra sorella, la vostra figlia, la vostra nipote, la vostra compagna.Gruppi facebook che tante Donne e numerose associazioni femminili [  e  non  ] stanno segnalando affinché si estinguano. Così come dovrebbe estinguersi tutto ciò che motiva, alimenta ed incoraggia atteggiamenti violenti ed oppressivi contro le Donne, contro la Donna.E la chiamavano parità. Ma non sarà parità fin quando una Donna non sarà libera di sorridere davanti ad una macchina fotografica senza essere definita nei modi peggiori e senza rischiare di subire e di soffrire quello di cui l’uomo è capace. E che crede gli spetta di diritto in quanto uomo, dimenticando di essere padre, fratello, figlio, nipote, compagno. Dimenticando di essere umano. Prima di tutto, umano.
  da http://www.ultimavoce.it/la-misoginia-diventa-gruppo-facebook-e-la-chiamavano/  eccetto le frasi in corsivo tra parentesi quadra  che  sono mie
In un commento  "non firmato"  all'articolo  questa vicenda mi ha colpito molto, voglio postare anche qui un commento che ho già postato ovunque si parlasse di questa storia.

se fossero ragazze a fare cose del genere non ci sarebbe alcuna sollevazione maschile, forse molti si sentirebbero onorati nel sapere che le ragazze pensano a loro mentre si masturbano, ma forse non sarebbero onorati nell’essere offesi e umiliati, ecco è questo che mi disgusta: non il fatto che questi si masturbino sulle loro conoscenti, la masturbazione è cosa normale (ma rubare immagini all’interessata, immagini che non erano per i tuoi occhi è infame, è violazione della privacy) ma l’umiliare, perchè “umiliamole”? Perchè le minacce di stupro? perchè disprezzi una bella ragazza che legittimamente ti suscita desiderio? Perchè preferisce sessualmente altri e non te? Solo questo? Allora sei uno sfigato, sei un perdente, sei tu da disprezzare non perchè “non scopi” o “non hai fortuna con le donne” ma perchè non accetti il fatto che una donna possa legittimamente desiderare sentimentalmente e sessualmente altri e non te.
Io sono maschio, sono eterosessuale, adoro il sesso, mi piacciono le belle ragazze, mi masturbo (ma non penso tanto alle mie conoscenti bensì alle scene di sesso in film e telefilm), e proprio perchè adoro il sesso detesto queste cose, questa non è lussuria, la lussuria è qualcosa di bello quando è consensuale , ricevere lo sperma, il sudore, gli umori della persona amata durante la passione sessuale è una cosa bella; qui non c’è nulla di bello, qui non c’è lussuria qui c’è solo volontà di umiliare le donne solo perchè non accetti i tuoi desideri sessuali e non sopporti che una ragazza ti dica no per un qualsiasi motivo


al secondo caso  quello  degli  psichiatri  \  psicologi   accademici    che   non hanno  il   contatto  con la realtà  e  sono  come   questi di questa  famosissima  ( talmente famosa  e  nota  che  mi vergogno   di  dire  qual'è ,  e \o  din mettere  il video    a  voi l'onore  di  riconoscerla  )  canzone  
( ....)
Che cosa posso dirvi? Andate e fate, tanto ci sarà sempre, lo sapete,
un musico fallito, un pio, un teorete, un Bertoncelli o un prete a sparare cazzate ! (..... )
Ma riporto questa  versione  alternativa  altrettanto valida


davanti  a  gente  che  fa   solo  da    scaricabarile     e parla  generalizzando  e  facendo  di   tutt'un  erba  un fascio  


i d'altro, perché dei giovani, di come vivono, di cosa vivono non ce ne importa nulla. Provate a trascorrere una mattina in un istituto tecnico e vedrete com'è l'inferno, passate una notte di sabato e contate i minorenni ubriachi, provate a vedere cosa c'è in un pomeriggio qualsiasi per un adolescente, nulla: genitori che lavorano e non pensano ad altro, il loro tempo connesso con chissà chi, nemmeno un prete per passeggiar… sono 25 anni che lo dico e lo scrivo, ma la gente è capace solo di scandalizzarsi per mezz'ora e poi torna nel proprio buco nero. troppo complicato assumersi una responsabilità, vero?

menomale c'è chi  gli  risponde    come si  dive
dal corriere  della sera  del  17\1\2017


LA LETTERA

«Non siamo tutti narcisi
Tanti ragazzi ci mettono
la voglia e il sudore»
Andrea, 20 anni, replica all’intervento di Antonio Polito: «C’è chi studia, lavora e aiuta in famiglia. Una gioventù che si è inventata nuove occupazioni; grazie a Internet, grazie alle start-up, grazie alla voglia di fare e alla fantasia»

di Andrea Chimenti


L’articolo di Antonio Polito
.


Buongiorno,
sono Andrea Chimenti, studente dell’università di Firenze e figlio di questa cultura narcisista come l’ha definita lei. Sarà l’ultima volta che estrapolo un concetto dal contesto del suo articolo; odio quando viene fatto da giornalisti e politici, sarei incoerente a farlo anch’io. Per questo vorrei focalizzarmi con lei sul totale. Mi dispiace ma lei di questa società moderna, di questi giovani, di questi ragazzi del nuovo millennio ha analizzato soltanto quello che risalta di più, e quello che risalta di più, in televisione, sui giornali e molto spesso sui media «tradizionali» è quello che ha descritto lei. Si è perso più di metà del mondo dei giovani italiani. Si è perso chi studia, chi lavora, chi aiuta in famiglia. Si è perso tutte quelle storie che non fanno numeri in televisione e sui giornali. Si è perso tutta quella gioventù che non trovando più le possibilità e i lavori che facevano i padri, si è inventata nuove occupazioni; grazie a Internet, grazie alle start-up, grazie alla voglia di fare e alla fantasia. Youtubers innovativi, sviluppatori di app, giovani agricoltori e giovani imprenditori nati grazie ai fondi Ue, ragazzi che affrontano studi innovativi, tutte queste persone, uomini e donne, sono dimenticate dai suoi discorsi.
Quello che le voglio dire è che il mondo narcisista che ha analizzato lei è solo una parte, e nemmeno così vasta, che ha creato questo mondo. Questo mondo ha creato anche molti che del narcisismo se ne fregano, e se ne fregano perché cresciuti da genitori capaci di fare i genitori, insegnanti che fanno gli insegnanti; e non da genitori che si permettono di fare gli insegnanti. Fare il genitore di un ragazzo di questo millennio è più difficile, perché come ha scritto lei il benessere si è abbassato, ma anche perché il mondo si evolve velocemente, il linguaggio, i media, la tecnologia. Infine, però, i principi sono gli stessi e se un genitore è capace di farli vedere e di trasmetterli, non importa del linguaggio, della tecnologia e di tutto il resto.
Si ricordi di vedere anche chi non viene mai raccontato e prenda le loro storie così da poter far vedere a quelli che ha descritto lei che in questo mondo l’unica cosa che conta è la voglia e il sudore, soprattutto il secondo. Non mi è piaciuto il suo articolo, troppo negativismo e nessuna propensione verso una soluzione o un riferimento da seguire. Un consiglio spassionato da un ragazzo di vent’anni: giornalisti e media in generale, raccontateci storie da cui poter imparare, raccontateci anche quello che secondo voi non va ma dateci sempre la parte positiva. Cercatela, c’ è sempre.



















16.1.17

miie film n questi 3 giorni di neve . il ponte delle spie , the snipper , BigEyes


In questi giorni di bruttissimo tempo ho ,anzi abbiamo fatto ,  scorta  di  film . Stavolta   , visto  che   quelli da me  scelti (  tutta colpa di freud , sotto il sole della toscana,la prima luce )  in parte  suggeriti  ed  in parte    ad  intuito,   il fine settimana  scorso  ,non li son piaciuti gli ho lasciati scegliere a loro ,

 Iniziamo da
un film del 2014 diretto da Clint Eastwood, basato sull'omonima autobiografia di Chris Kyle.Il film, che ha per protagonista Bradley Cooper, affiancato da Sienna Miller, Luke Grimes, Kyle Gallner e Sam Jaeger, ha ricevuto 6 nomination agli Oscar 2015, vincendo il Premio Oscar per il Miglior montaggio sonoro.
niente di nuovo una sorta di nuovo rambo  e  company   ambientato in Iraq , troppo pesante ed inutilmente lungo .Pieno , almeno fino al punto in cui sono riuscito a vederlo in quanto ho abbandonato la visione dopo 65 minuti su 126 minuti di durata pieno di retorica patriottarda . Bella la prima parte dalle motivazioni della partenza al primo ritorno anche se , niente di nuovo ed originale , stesse tematiche anche se riadattate all'oggi già presenti in nato il 4 luglio e in rambo I . A me non è piaciuto , mi aspettavo di più dall'eccellente Clint Eastwood . Una critica pesante è giunta da Michael Moore, che ha confermato il parere di Rolling Stone: «È triste che un regista come Clint Eastwood giri un film sull'Iraq che Rolling Stone questa settimana definisce "Troppo stupido per darsi la pena di recensirlo"» Infatti sempre secondo come dice wikipedia alla voce sul film In Italia la critica è comunque divisa e, se da sinistra giungono lodi inaspettate: "Incapace di pensare la complessità eastwoodiana, si tenta di sbarazzarsi del problema ricorrendo alle solite accuse: «guerrafondaio», «fascista», «repubblicano». Ignorando, sempre con Pavese, che per Clint «non esistono mostri ma soltanto compagni. Per te la morte è una cosa che accade, come il giorno e la notte». E Clint Eastwood, come Pavese, sa bene che «la morte, ch'era il vostro coraggio, può esservi tolta come un bene»."
Al contempo non mancano nemmeno le stroncature radicali: "Purtroppo il risultato è un ibrido scentrato, un film che non riesce a far coesistere l'esaltazione dell'eroe americano, patriota sicuro di sé e refrattario a qualsiasi dubbio o incertezza, con uno sguardo sinceramente critico su questo cecchino infallibile, una perfetta macchina da guerra ma incapace di relazionarsi con gli altri nella vita di tutti i giorni e di vivere un'esistenza priva di conflitti e nemici da combattere. L'assuefazione alla guerra viene vista, quindi, da Eastwood con uno sguardo che tradisce una certa indecisione tra ammirazione e biasimo, tra elogio e disapprovazione, tra tratteggio superomistico e denuncia di una irreversibile radicalizzazione dei valori fondanti del mito americano. Per questo motivo American Sniper è un prodotto diseguale e incongruente, sospeso e irrisolto dove il regista cerca di attenuare una vena agiografica ma in maniera sbrigativa e appiccicaticcia, poco convinta e poco convincente.". Di diversa impostazione le recensioni della critica specializzata, dove si parla di una "rappresentazione ottica" della guerra rispetto a quella digitale ed "extraretinica" di Paul Haggis e Brian De Palma[19] oppure ci si riferisce all'immagine Eastwoodiana come una delle "più limpide, pulite e precise che ci si possa ritrovare davanti agli occhi".A voi ogni giudizio 


 Il ponte delle spie – Bridge of spies del 2015

Un film di Steven Spielberg: il primo dopo Lincoln, il film storico-biografico del 2012 che fu
candidato a dieci premi Oscar e ne vinse due. Il ponte delle spie è stato scritto dai fratelli Coen, , è un thriller ambientato durante la Guerra fredda e l’attore protagonista è Tom Hanks, che ha già recitato per Spielberg in tre film: Salvate il soldato Ryan, Prova a prendermi e The Terminal. Il film ha avuto ottime recensioni se ne è parlato piuttosto bene: su IMDB il voto medio dato al film dagli spettatori è 7,9 su 10.è piaciuto anche ai critici, che ne hanno parlato come di un film “classico”, elegante, ben girato e di qualità.Un po' lungo , ma mai noioso anzi affascinante e coinvolgente tanto da far passare in secondo piano i giudizi critici di Tra i critici che hanno invece messo in evidenza i difetti di Il ponte delle spie ci sono Peter Debruge di The Verge, Alonso Duralde di The Wrap e Christopher Gray diSlant Magazine. Narra la storia vera narra il caso dell'arresto e del processo con conseguente condanna della spia russa Rudolf Abel, per poi narrare la trattativa e lo scambio di Abel con Francis Gary Powers, pilota di un aereo-spia Lockheed U-2, abbattuto, catturato e condannato dai sovietici.Ottimo anche il documentario extra con interviste agli attori , sceneggiatori , personaggi ed eredi della vera storia 




                    (Un'immagine di scena da "Il ponte delle spie")                    
               da http://www.ilpost.it/2015/12/18/il-ponte-delle-spie-spielberg-hanks/



Quella storia in Italia non è però molto nota. Nei prossimi paragrafi del sito il post.it ( vedere l'url sotto la discalia delle foto sopra al centro = di gli spoiler sono pochissimi e non vanno oltre i primi minuti del film o quello che già si vede e intuisce dal trailer.




La storia Le vicende raccontate in Il ponte delle spie riguardano una spia, un avvocato e un pilota dell’aeronautica militare statunitense. La spia è Vilyam Fisher che, facendosi chiamare Rudolf Abel, viveva a New York e diceva di essere un pittore: era in realtà una copertura per la sua attività di agente del KGB, la polizia segreta dell’Unione Sovietica. Le prime scene di Il ponte delle spie mostrano l’arresto di Fisher, avvenuto nel 1957. Gli Stati Uniti sono quasi certi di aver arrestato una spia del KGB ma – un po’ per democrazia, un po’ per non farsi criticare dai sovietici – gli garantiscono comunque un regolare processo. Per difendere Fisher viene scelto l’avvocato James B. Donovan, che per la maggior parte della sua carriera si è occupato di cause legate alle assicurazioni. Donovan – interpretato da Hanks – è (o comunque sembra) un uomo comune, un buon lavoratore e nulla più. Viene scelto per difendere Fisher proprio perché il processo è stato pensato per essere più che altro una formalità da sbrigare.


  il vero ponte delle spie foto tratta dal sito http://www.viaggio-in-germania.de/ponte-delle-spie.html in cui si racconta la storia del ponte uno dei luoghi dela guerra fredda 


  Dopo aver incontrato Fisher, Donovan si impegna invece nel caso e si dedica come meglio riesce – cioè piuttosto bene – alla difesa della spia del KGB. I personaggi di Donovan (che nel frattempo è stato accusato dalla stampa per la sua troppa dedizione al caso) e Fisher (che nel frattempo è stato processato) diventano importanti nel maggio 1960, circa tre anni dopo l’arresto di Fisher. Nel 1960 l’Unione Sovietica riesce ad abbattere un Lockheed U-2, un aereo-spia statunitense guidato dal pilota dell’aeronautica militare Francis Gary Powers (interpretato nel film da Austin Stowell), che dopo l’abbattimento dell’aereo riesce a sopravvivere ma fu catturato e processato dai sovietici.
Le premesse essenziali del film e della vicenda storica – nota negli Stati Uniti come il “1960 U-2 incident” – sono queste: gli Stati Uniti hanno una spia sovietica e l’Unione Sovietica ha un pilota militare statunitense. Donovan, che continua a essere un avvocato e per molti anni della sua vita è stato un avvocato assicurativo, si trova in mezzo a un complicato e rischioso meccanismo di contrattazioni e mediazioni: gli capiterà, tra le altre cose, di andare a Berlino e provare a trattare con i sovietici. Succedono molte cose, alcune hanno a che fare con il ponte di Glienicke, un ponte stradale che collega la città di Potsdam e Berlino. Il ponte esiste ancora oggi e sin dai tempi della Guerra fredda è davvero conosciuto come “il ponte delle spie”: collegava una parte di Berlino controllata dall’occidente a una città che invece era dal 1949 sotto il controllo sovietico. Capitò in più occasioni che agenti, spie e emissari dei due blocchi si incontrassero lì.
Concludo questa mia recensione con la quanto dice Marianna Cappi su http://www.mymovies.it/film/2015/bridgeofspies/ Un film di bruciante attualità , Un film di profondamente consapevole della sua funzione sociale


                                                  
Big Eyes

un film del 2014 diretto da Tim Burton con protagonisti Amy Adams e Christoph Waltz.
La pellicola narra la vera storia di Margaret Keane, pittrice degli anni cinquanta e sessanta, e del marito Walter Keane, ritenuto per anni il vero autore delle opere della moglie che rivoluzionarono l'arte americana.
È il secondo film biografico diretto da Tim Burton dopo Ed Wood del 1994, sceneggiato dagli stessi autori di questa pellicola, Scott Alexander e Larry Karaszewski.
Un film  bello ,  dinamico  , emozionante , triste e  gioioso allo stesso .  Di una donna  che dopo essere  per  il suo carattere debole   oltre  che per  amore  , succube  del marito  truffatore  e manipèolatore decide   di  ribellarsi  e sputtanarlo  , rivendicando la parternità delle sue opere  Alcuni dicono  che   :   ( ....  )   Nell’evidente tentativo di scimmiottare, dall’alto, lo stile naif e kitsch dei quadri della Keane, Big Eyes finesce col caderci dentro con tutte le scarpe, assumere il carattere testardo ma debole e velleitario della pittrice, il colorito pallido e lo sguardo ceruleo e smarrito della Amy Adams che la interpreta.
Big Eyes, insomma, non ha la forza biografica di un Ed Wood, né la sfrontatezza camp e sghangherata di Dark Shadows. E la maledizione inconsapevole di Andy Warhol non viene esorcizzata né allontanata in alcun modo, ma anzi reiterata dalla liberazione (umanamente più che condivisibile) di Margaret. >>   [ da  https://www.comingsoon.it/film/big-eyes/49978/recensione/ ] . Ma   a me  non è  dispiaciuto 





15.1.17

A Torino la squadra peggiore d’Italia: “Perdiamo, ma sempre con il sorriso”

proprio le parole di quest'inno sono adatte a questa vicenda da " sfigati " storie disney di paperino e paperoga . Altro che le grandi squadre di serie che ad ogni sconfitta trovano sempre una scusa o la devono far passare per vittima, questa squadra di sicuro sarà la migliore perchè accetta le sconfitte e dalle sconfitte si diventa i migliori, al contrario di chi vince sempre, perchè chi vince sempre spesso  non sa  rialzarsi



Inoltre  le  sconfitte  insegnano  come dice  una puntata  di un famoso cartone animato 




se  nel caso non riusciste  a vederlo lo trovate  qui  su http://www.dailymotion.com/it


A Torino la squadra peggiore d’Italia: “Perdiamo, ma sempre con il sorriso”
La Crocetta ha il record di ko e gol subiti su mille squadre di Terza Categoria. Ma il tecnico scommette sul primo successo: «Ci divertiamo e non molliamo neanche sotto 12-0»


                                 La formazione della Crocetta al debutto stagionale. 


Girarci attorno è inutile: «Siete la squadra peggiore d’Italia». Ma la notizia non sorprende lo spogliatoio. I calciatori della Crocetta, quartiere chic di Torino, fanno spallucce. «Davvero? Allora siamo i primi degli ultimi», sorride il presidente Stefano Armitano. La squadra, al primo anno in Terza Categoria, è in fondo alla classifica a zero punti. I numeri: 11 sconfitte, 82 gol subiti e 7 fatti (il capocannoniere del campionato, da solo, ne ha segnati il doppio). Nei 148 gironi dell’ultima serie dilettantistica - oltre mille squadre in tutta Italia - nessuno ha numeri simili. In realtà chi ha fatto peggio c’è: l’African Sport United, in provincia di Catania, è a -2, ma solo a causa di una penalità.
“Presto la prima vittoria”
Malgrado la classifica la Crocetta tira dritto con un entusiasmo ingiustificato dalla valanga di gol subiti. Ma chi ve lo fa fare? «Sembra strano, ma noi ci divertiamo, la nostra è una passionaccia. E presto arriveranno i primi punti», scommette il presidente, che ha fondato la società tre anni fa. La
a squadra è il trionfo della passione sconfinata per uno sport, il calcio, ormai ostaggio del business. Sudore e fatica in campetti di provincia, lontani anni luce dai miliardari cinesi che stanno razziando i campionati europei. Il volto sano di chi perde con il sorriso. «Noi ci autofinanziamo. In pratica paghiamo per prendere tutti quei gol», scherza il presidente. Ma non chiamateli Armata Brancaleone. «Partiamo sempre per vincere. Non molliamo mai, anche se siamo sotto 12-0», spiega il tecnico Sheptim Tereziu, con un passato da numero 10 nella serie A albanese. Il tecnico con un passato in A
Lo spogliatoio della Crocetta è un crocevia di storie incredibili. Trovi fianco a fianco uno studente 18enne e un imprenditore vicino ai 50. L’allenatore, classe ‘73, ha giocato nel campionato del suo Paese d’origine contro Bogdani e Tare, vecchie conoscenze del nostro campionato. Poi è arrivato a Torino per lavoro. Un giorno, al parco, il presidente del Crocetta lo vede palleggiare: «La palla non gli cadeva mai: gli ho subito proposto di unirsi a noi». Poi c’è Giovanni Bertolotto, difensore di 26 anni. Fino a tre anni fa era protagonista nella serie A di hockey su ghiaccio. Dopo alcuni screzi ha deciso di lasciare. «Mi mancava l’agonismo e la Crocetta mi ha dato una chance per ripartire».
150 Anni in tre
Saverio Fedele, 56 anni, è invece un dirigente-giocatore. Quarant’anni fa, quando ne aveva 16, doveva firmare per la Reggina. L’affare saltò e scelse di studiare: ora fa l’avvocato. Alla prima di campionato mancava il portiere ed è stato costretto a giocare in porta. Con lui altri due ultraquarantenni, tra cui il presidente-giocatore Armitano. «In difesa avevamo 150 anni in tre - racconta ridendo -. Probabilmente un record Guinness!». Lentamente la squadra è migliorata - ha perso l’ultima per 3-2 dopo essere stata in vantaggio - e grazie agli innesti del mercato invernale («Siete proprio sicuri di cosa state facendo?» ha domandato loro il tecnico) va a caccia della prima vittoria.
La vendetta dai “Pulcini” 
E poi la Crocetta punta sulle giovanili. I pulcini hanno vinto tutte le partite, un record in Piemonte. «Saranno loro, in un futuro non lontano, a vendicarci», scommette il presidente. 


«Saranno loro, in un futuro non lontano, a vendicarci», scommette il presidente.

14.1.17

il 27 gennaio si celebra - ricorda l' Olocausto o Shoah ?.... parte 2

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A  chi  mi dice  che sono  contro il popolo ebraico ed altre amenità solo perchè  dico  che  tali avvenimenti  vanno celebrati    fregandosene   dei termini  o  perchè il  27  gennaio  si ricorda  solo  la shoah e   non gli altro olocausti   rispondo   o  almeno provo a rispondere  con il post  d'oggi .

E'  vero che L'annientamento degli ebrei nei centri di sterminio non trova nella storia altri esempi a cui possa essere paragonato, per le sue dimensioni e per le caratteristiche organizzative e tecniche dispiegate dalla macchina di distruzione nazista.Tuttavia, l'idea della "unicità della Shoah" in quanto incommensurabile e non confrontabile con ogni altro evento è assai discussa tra gli storici .  Infatti  Nonostante la Differenza tra Olocausto e Shoah (   definizioni  tratte  da  https://it.wikipedia.org/wiki/Olocausto 

Con il termine Olocausto (con l'adozione della maiuscola), a partire dalla seconda metà del XX secolo, si indica il genocidio perpetrato dalla Germania nazista e dai suoi alleati nei confronti degli ebrei d'Europa e, per estensione, lo sterminio nazista verso tutte le categorie ritenute "indesiderabili"[, che causò circa 15 milioni di morti in pochi anni, tra cui 5-6 milioni di ebrei, di entrambi i sessi e di tutte le età[.La parola "Olocausto" deriva dal greco ὁλόκαυστος (holòkaustos, "bruciato interamente"), a sua volta composta da ὅλος (hòlos, "tutto intero") e καίω (kàiō, "brucio")[4] ed era inizialmente utilizzata ad indicare la più retta forma di sacrificio prevista dal giudaismo L’Olocausto, in quanto genocidio degli ebrei, è identificato più correttamente con il termine Shoah (in lingua ebraica: השואה, HaShoah, "catastrofe", "distruzione")[L'uso del termine Olocausto viene anche esteso a tutte le persone, gruppi etnici e religiosi ritenuti "indesiderabili" dalla dottrina nazista, e di cui il Terzo Reich aveva previsto e perseguito il totale annientamento, poiché avvenuto nel medesimo evento storico: essi potevano comprendere, secondo i progetti del Generalplan Ost, popolazioni delle regioni orientali europee occupate, ritenute "inferiori", e includere quindi prigionieri di guerra sovietici, oppositori politici, nazioni e gruppi etnici quali rom,sinti,jenisch, gruppi religiosi come testimoni di Geova e pentecostali, omosessuali, malati di mente e portatori di handicap, politici

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Col termine Olocausto viene attualmente designato il genocidio o sterminio di una considerevole componente degli ebrei d’Europa. Assieme agli ebrei altri gruppi finirono nel programma di sterminio dei regimi nazi-fascisti, anche se l’ostilità antiebraica – nella sua nuova veste di moderno antisemitismo razziale – fu fin dall’inizio parte integrante della ideologia del Nazismo tedesco.


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Il termine olocausto, che deriva dal greco e successivamente dal latino, traduce anche un termine biblico legato alla sfera dei sacrifici cruenti e animali. Con tale termine si traduce in lingua greca il sacrificio ebraico detto ‘olah, ossia innalzamento, un sacrificio che viene “tutto bruciato”. Il fumo che sale “è odore gradito al Signore”.
Il termine utilizzato per descrivere la lo sterminio degli ebrei d’Europa si è mantenuto nella lingua inglese (Holocaust). Che esso provenga da ambienti cristiani di età medievale, che indichi un lemma proveniente dal mondo pagano, che abbia un significato troppo religioso, come spesso si afferma, è tutto sommato irrilevante. Certo ci può essere una sorta di assonanza tra il fumo dei campi di sterminio e quello della vittima sacrificale, ma si tratta di assonanza superficiale e deviante, poiché l’immagine biblica indica ben altro gesto culturale. Cosa si voleva intendere quando si associo’ lo sterminio degli ebrei all’offerta sacrificale del mondo antico? Un “sacrificio” dei nazisti al “dio della Razza”? O una autoconcezione del sé ebraico come vittima sacrificale simile alle concezioni del sacrificio cristiano ?

Ora L’ambiguità del significato di questo termine è   filologicamente  e semanticamente   ovvia e  provoca di certo disagio  tant'è vero che da qualche decennio – per lo più nei paesi di tradizione non anglosassone – è invalso l’uso di utilizzare un termine ebraico, ritenuto più pertinente.Ma   sinceramente , vedere la prima parte   del mio post    ( url  all'inizio di questo post  ) li ricordo  \  celebro entrambi perchè sono convinto che spesso, ed è questo uno dei casi , quando in determinati fenomeni eventi storici hanno lo stesso  fattore   comune  cioè odio , i negazismo  , il tentativo d'ingigantirlo ( non è  questo il caso ) o e sminuirlo , la paura  del diverso non ha  nessuna importanza    ed  solo una questione di lana  caprina  il termine usato per  definirlo 









determinato dalle azioni di carattere cultuali.