14.12.16

5 consigli di viaggio dalla coppia che ha girato il mondo spendendo 24 dollari al giorno. La lunga luna di miele di Mike e Anne

 visto che   in queste festività , € permettendo ,  molti si metteranno in viaggio   questi consigli    sembrano  capitare  a  fagiolo


5 consigli di viaggio dalla coppia che ha girato il mondo spendendo 24 dollari al giorno. La lunga luna di miele di Mike e Anne


da Huffington Post
Pubblicato: 12/12/2016 12:52 CET Aggiornato: 12/12/2016 12:52 CET

| Di Silvia Renda

La luna di miele di Mike e Anne Howard è forse la più lunga e avventurosa della storia. Cinque anni fa, nel 2011, la coppia newyorkese ha deciso di sposarsi, mettere in affitto la casa comprata insieme e lasciare i lavori nei quali avevano appena ottenuto una promozione. Il tutto per intraprendere un giro del mondo, che li ha portati sino a oggi a visitare 50 paesi.La filosofia alla base di questa scelta di vita difficilmente troverà dei detrattori: “Abbiamo pensato che aspettare i 65 anni per inseguire i nostri sogni fosse troppo rischioso. Per questo abbiamo deciso di viaggiare quando siamo ancora giovani e sani”, ha spiegato il 39enne Mike.
Il viaggio, però, ha un costo, difficile da sostenere quando si è rinunciata all'entrata fissa di un lavoro sicuro. Tornare indietro sui propri passi per mancanza fondi non poteva essere concepibile, dopo aver vissuto in maniera così piena e coinvolgente, così i coniugi Howard hanno scelta un'altra strada, quella del risparmio, passando da un budget giornaliero di 39 dollari a testa al giorno a 12,20 dollari, senza rinunciare a meravigliose avventure. Di necessità hanno fatto infine virtù, condividendo online sul sito honeytreck.com lezioni sul viaggiare risparmiando, riuscendo a guadagnare soldi che permettono di continuare a finanziare la loro infinita luna di miele.
Il Washington Post ha raccolto cinque consigli di Mike ed Anne:
1. Realizzare un fondo per il viaggio
L'occasione di partire può presentarsi da un momento all'altro e a quel punto bisogna essere pronti a coglierla al volo. Per questo può essere utile mettere da parte ogni giorno 5 euro e destinarli al fondo viaggio. “Se venite licenziati o decidete di lasciare il lavoro, cogliete l’attimo e prendetevi un mese o due per viaggiare. Sarà un’esperienza che cambierà la vita”.
2. Andate piano
Non bruciate le tappe, non cercate tutto e subito. I paesi che desidererete visitare vi sembreranno così tanti e il tempo così poco da spingervi a rimbalzare da un posto all'altro, cercando solo le attrazioni turistiche. Viaggiare con l'ansia di mettere una spunta alla lista delle cose da vedere non è divertente (ed economico) quanto immergersi in una città o un villaggio. “Dovete rimanere da qualche parte almeno una settimana per cominciare a farvi un’idea delle persone che vivono lì. Prendete l’autobus anziché l’aereo per spostarvi in un’altra città. Ci vorrà più tempo, ma ammirerete i paesaggi e magari farete amicizia lungo la strada".
3. Evitate prenotazioni in hotel e soggiorni lunghi
Non programmate tutto il viaggio seduti davanti al pc. Aspettate di raggiungere una città per decidere dove alloggiare, spesso le offerte sono più vantaggiose: “Le prenotazioni su internet spesso presentano costi 10 volte superiori a quelli che offre una struttura locale”.
4. Prova l’house-sitting
L'House-sitting consiste nel prendersi cura della casa di sconosciuti mentre i proprietari sono fuori, potendo usufruire dell'alloggio. Questa tipologia di soggiorno offre molteplici vantaggi: “Il proprietario della casa è orgoglioso del posto in cui vive e vuole che tu stia bene, vi darà consigli sui ristoranti e vi farà conoscere i suoi vicini”.
5. Abbandona le bottiglie di plastica
Gli Howards non hanno mai utilizzato una bottiglia di plastica monouso. “Può costare oltre due dollari e sono terribili per l’ambiente. Riempiamo le bottiglie con acqua del rubinetto e abbiamo comprato uno sterilizzatore che uccide i batteri. È un investimento”.

13.12.16

“Sono il bambino di Sciuscià ma finora nessuno lo sapeva”


“Sono il bambino di Sciuscià ma finora nessuno lo sapeva”
Nel ’46 Rinaldo Smordoni fu scelto per il film mentre giocava in strada: «Non l’ho detto neanche alle mie figlie: l’hanno scoperto col computer»


Una scena di «Sciuscià», il capolavoro di Vittorio De Sica: al centro, il piccolo Rinaldo Smordoni






Pubblicato il 12/12/2016
FLAVIA AMABILE
ROMA


«Un’intervista? Un’altra? Solo perché m’ha preso a scottadito come se dice a Roma, ma giuro che è l’ultima!». A casa di Rinaldo Smordoni, uno dei due giovani sciuscià protagonisti del film di Vittorio De Sica, si scopre che a 70 anni di distanza dalle riprese la realtà si è presa la rivincita sul neorealismo, la vita ha preso la direzione che Rinaldo ha deciso voltando le spalle alla fama, ai riflettori, fino a trasformare il suo passaggio nella storia del cinema italiano in un segreto gelosamente custodito. Finché l’era di Internet non ha portato informazioni di ogni tipo nelle case di tutti. Quindi anche nella sua.
Siamo in una traversa di via Ostiense, cuore della Roma popolare come lo era il quartiere dove abitava nel 1946 a due passi dalla Salaria. Lì lo trovò il produttore Paolo W. Tamburella mentre giocava con gli amici a spingere lungo la discesa dei carretti costruiti con quello che si trovava in giro. «Volete lavorare in un film?», chiese.
Rinaldo aveva dodici anni, al cinema non era mai andato. A malapena aveva frequentato fino alla terza elementare poi la guerra aveva costretto tutti a casa. Però rispose di sì, come tutti quelli del gruppo. «Eravamo una decina, per me era solo un nuovo gioco insieme ai miei amici», racconta.


Il bambino di Sciuscià: “De Sica mi offrì una parte. Risposi: no, grazie”





Al provino c’era Vittorio De Sica. Il giorno dopo gli altri tornarono ai carretti, Rinaldo rimase sul set. «Mi presero subito. Bravura? E che ve devo di’! Con l’altro protagonista, Franco Interlenghi, non andò così. Non sapevano chi prendere, facemmo una decina di riprese, erano indecisi tra due ragazzini. Alla fine lasciarono scegliere a me. “Così si trova meglio lui, che è più piccolo”, pensarono».
Anche per la parte della mamma De Sica preferì far lavorare la vera mamma di Rinaldo. Era il neorealismo. Furono molto neorealisti anche gli oltre quattro mesi di riprese: a volte finiva la pellicola, a volte mancava la corrente. In totale il film costò meno di un milione di lire, ma per il produttore fu un disastro finanziario.
A nessun italiano interessava andare al cinema a ritrovare le difficoltà della vita quotidiana. Quando De Sica provò a entrare in una sala cinematografica di Milano dove si proiettava Sciuscià fu accolto dagli spettatori infuriati. Poi però il film fu venduto per quattromila lire al distributore americano Ilya Lopert e decollò: l’Italia vinse il suo primo Oscar, e per la prima volta il premio fu conferito ad una pellicola non statunitense. Cinque anni dopo la deludente uscita, il film superò i 55milioni di incasso.
Per Rinaldo avrebbe potuto essere l’anticamera del successo come accadde a Franco Interlenghi. Ma lui era diverso. «Mi chiamarono per altri quattro-cinque film. Provarono anche a farmi lavorare in teatro con Paolo Stoppa. Avrei dovuto imparare a recitare in italiano. Insistettero per un mese, mi fecero leggere i Promessi Sposi, ma non ci riuscirono».


Sciuscià, capolavoro del neorealismo e premio Oscar di Vittorio De Sica





Nulla e nessuno ci sarebbe riuscito. Rinaldo aveva già scelto un’altra vita. «Il cinema è stato una parentesi, non me ne importava niente. A 19 anni mi chiamarono per un film ma ero già fidanzato con quella che sarebbe diventata mia moglie, non ci sono andato. Un’altra volta davanti alla stazione Termini c’era De Sica che girava un film. Mi abbracciò, non mi lasciava più. Mi offrì subito una parte. No, grazie, risposi. Da diversi anni avevo già la mia impresetta: facevo maioliche, marmi, pavimenti. A 27 anni sono entrato anche in Atac, come autista degli autobus: avevo famiglia, uno stipendio solo non bastava».
Se avesse voluto un doppio stipendio non sarebbe arrivato anche con cinema e teatro? «Sono stato felice della mia scelta. In quel mestiere campi davvero se sfondi. Se rimani una mezza sega sei sempre con l’acqua alla gola. E poi mi fermavano tutti sull’autobus, sempre con le stesse domande: ma De Sica com’è, ma quanto ti danno. Nun gliela facevo più».
La fama. C’è chi venderebbe sé stesso per essere riconosciuto. Dopo un’ora di intervista, invece, Rinaldo lo ammette: non ama la popolarità. Non la sopporta al punto da aver nascosto a tutti la sua presenza nel primo Oscar italiano. «Nemmeno alle mie figlie, l’ho detto. L’hanno saputo di traverso, per via del computer. E i miei amici fino a due-tre anni fa non sapevano nulla, poi si è sparsa la voce e ora ho più celebrità di quando ho girato il film. Perché non l’ho detto? Non so. Non è come se avessi dimenticato quella vita, ma quasi». E ha preferito la realtà al realismo.
Martedì 13 dicembre sarà presentato alla Casa del Cinema a Roma il documentario “Sciuscià 70”che racconta l’avventurosa realizzazione del film a 70 anni dalla sua uscita nelle sale nel 1946.

La storia di Mirtilla, la “Hachiko” padovana



E' Per storie come questa che vi apprestate a leggere che riporto storie e fatti che riguardano gli animali ed anche nelle mie guide natalzie ( anche recente) parlo d'essi . Infatti faccio ma ciò che chiede << Ora che si avvicina il Natale, vorrei lanciare un appello: gli animali sono meravigliosi, e se ne prendete con voi vi saranno accanto per sempre, soprattutto nei momenti bui. Ma comportano anche impegno e responsabilità: non regalatene se non siete disposti a considerarli una parte della vostra famiglia >>la protagonista di questa bellissima storia



da http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2016/ del 11\12\2016

La storia di Mirtilla, la “Hachiko” padovana Una cagnolina meticcia ogni giorno accompagna una donna sulla tomba del figlio
di Silvia Quaranta





PADOVA. Ogni mattina, di buon’ora, Mirtilla aspetta Roberta al cimitero di Terranegra: la segue all’interno, la accompagna per il tempo di una preghiera e poi ognuna riprende la sua strada. È un piccolo rito che si ripete ogni giorno ormai da molte settimane, fin da quando le due si sono incontrate per la prima volta. Era una fredda mattina di fine novembre quando Roberta, come sempre, arriva al cimitero. È un luogo tristemente familiare: lì è sepolto uno dei suoi figli, mancato molti anni fa per un male incurabile. Roberta va alla tomba ogni giorno: lascia un fiore, una preghiera, un saluto. Spesso le sfugge una lacrima, che una mamma, anche dopo tanti anni, non riesce a frenare. Quel giorno non era dei migliori e la donna si avvicinava mestamente all’ingresso del campo santo, con il morale a terra per una serie di ragioni. Quando fa per entrare, però, vede una cagnolina sola, che scodinzola e le va incontro. Roberta la accarezza, chiedendosi di chi possa essere e dove siano i suoi padroni. Poi prosegue: si avvicina alla tomba, s’inginocchia, prega. Mentre riflette, una lacrima calda le riga la guancia. Il cane le rimane accanto, come partecipe: asciuga la lacrima con la zampetta, poi posa la testa sulle ginocchia di Roberta e le rimane accanto per tutto il tempo. La scena non passa inosservata: una coppia di anziani che non conoscevano né il cane né la signora osservano colpiti, fermandosi all’ingresso del cimitero («una scena scioccante» ricordano ancora molti giorni dopo). Altri le chiedono se la cagnetta sia sua, ma non lo è e non si capisce cosa ci faccia, sola, dentro un cimitero. «Non sapevo cosa fare, mi sono chiesta se qualcuno potesse averla abbandonata e stavo già per chiamare le guardie zoofile» racconta la signora, «poi mi sono detta che la cagnolina stava bene, aveva il collare, era in ottima salute: la cosa più probabile era che si fosse persa». Roberta allora la fa passeggiare, la segue e arriva ad una casa a non più di duecento metri dal cimitero, dove le cancellate di cinta erano in ristrutturazione. Suona il campanello e le apre una donna che riconosce il cane: Mirtilla, una vivace meticcia di quattro anni, dal pelo fulvo e lucido. Le piace gironzolare e qualche volta, visto che il cancello ora non c’è, si aggira nella piazzetta del cimitero. Roberta racconta l’accaduto e anche la signora rimane impressionata: da quel giorno sono amiche e ogni tanto, uscendo dal cimitero, Roberta accompagna la cagnetta a casa e si ferma a salutare. Con la cagnetta, poi, l’amicizia è inossidabile: l’appuntamento è fisso, sempre intorno alle 8.30, alla curva dove muore la strada. Qualcuno parla già di Mirtilla come la Hachiko padovana, fedele come il cane a cui è ispirato il celebre film con Richard Gere.



«Non dimenticherò mai quel giorno» commenta Roberta Venturato, che vive in zona ed è molto attiva nel sociale «sono convinta che il cane abbia percepito il mio dolore profondo. Si è avvicinata alla tomba con rispetto, poi si è accovacciata sulle mie ginocchia. Adesso lo fa tutti i giorni. Ora che si avvicina il Natale, vorrei lanciare un appello: gli animali sono meravigliosi, e se ne prendete con voi vi saranno accanto per sempre, soprattutto nei momenti bui. Ma comportano anche impegno e responsabilità: non regalatene se non siete disposti a considerarli una parte della vostra famiglia».

The Chemical Brothers - Wide Open ft. Beck

12.12.16

come superare le festività natalizie IX °. coccole e non solo con il partner a natale E riscoprire l'eros un po' assopito.

http://www.cosmopolitan.it/sesso-amore/news/g61040/regali-sexy-per-lui/
http://www.girlpower.it/mondo/guide_pratiche/regali-di-natale-in-base-alla-personalita.phpT
http://www.comemisvesto.it/lingerie-delle-feste-le-proposte-per-il-natale-2016/
http://rossociliegiablog.it/piccole-soprese-per-un-caldo-natale

http://www.cartoline.it/sexy-auguri-di-natale.htm
http://media.robadadonne.it/galleria/regali-hot-di-coppia-per-il-natale/
http://www.grazia.it/stile-di-vita/sex/regali-natale-2012-hot-per-lui-per-lei
http://www.tudonna.it/2013/12/regali-per-un-natale-hot/

  e le mie  guide   di
natale  2012\13
natale  2013\14
natale  2014\15



Eccoci  come ogni anno    alla  puntata    romantica  \  hot    sulle  festività  . Ora però quest'anno  voglio  provare  / spero  di  aver  raggiunto  il risultato )  a  creare  qualcosa  d'origianale , evitando di proporre    consigli  e   idee   regalo  (  per  chi  vede 😒😊   solo questo può  vedere  i link sopra  o i vari  speciali  internet , tv ,  giornali   ) ma con il post    di  rispondo a  chi  mi dice  e mi  che  scrive che  <<   :  sei il  solito ..... mandrillo arrappato  e  che non pensi ad  altro  ,  frustrato  perchè  non ho .... una  ragazza  , ecc  >>.
Dopo questa precisazione iniziamo



getty images



Possiamo   come suggerisce  http://www.amando.it/sesso/seduzione_erotismo/natale-hot.html  sfuttare  ed   approfittare  delle feste di Natale, senza lavoro e routine, per dedicarti alla coppia.
Natale hotPranzi, regali, convenevoli, ma Natale per molti significa anche ferie e tempo libero. Non è necessario andare in vacanza, l'importante è riuscire a ritagliarsi dei momenti esclusivi per la coppia, oltre quelli da dedicare a parenti, amici e figli. E riscoprire l'eros un po' assopito.
Spesso dopo gli interminabili pranzi e cene di Natale, le chiacchiere infinite con parenti venuti da ogni dove, i preparativi vari con addobbi, regali, e pietanze delle tradizione e non , è decisamente facile perdere le staffe ed augurarsi che queste feste natalizie passino davvero alla svelta(  vedere  puntata precedente  )  In tutto questo solitamente a raccogliere le lamentele e a farne le spese è il partner.
Ma tutto ciò è sbagliato perché è necessario trovare del tempo da dedicare alla coppia e al buon sesso.
Per prima cosa, per evitare che la donna sia distrutta da tutte le incombenze e poi non abbia il desiderio di stare con il partner, il compagno dovrebbe aiutarla nelle varie faccende e dividersi i compiti. Oltre a essere un tempo condiviso allevia anche dai troppi impegni e rimane più tempo da dedicarsi.

Contro stress e nervosismo
Se ci si pensa, una coppia affiatata potrebbe ridurre lo stress da regali, da addobbi e preparativi culinari, rendendo tutto ciò un po' hot.
Tra un regalo e un altro per i parenti potrebbe essere divertente e eccitante darsi un appuntamento in centro in qualche negozio di biancheria intima o in una boutique boudoir per stuzzicare la fantasia e aumentare la libido.
Anche la cucina e il cibo sono un ottimo afrodisiaco, perché quest'anno non mettersi insieme ai fornelli? Forse tra una preparazione e l'altra ci potrebbe scappare qualche tenerezza. Stessa cosa per quel che riguarda gli addobbi e le pulizie della casa: insieme è tutto più facile e divertente.
Avete dei bambini? Potete coinvolgere anche loro e, quando è il momento della nanna, potrete godervi il divano tutto per voi, magari illuminati solo dalla luce soffusa delle candele.
Qualche momento esclusivo
Che siate una coppia senza figli o con, poco importa: bisognerebbe impegnarsi e ritagliarsi dei momenti per voi due durante le vacanze di Natale. Con l'aiuto di nonni, zii e parenti che possono tenere la prole, ogni coppia dovrebbe regalarsi un po' di intimità. Semplicemente standosene in casa nel letto tutto il giorno a coccolarsi, piuttosto che regalandosi un pacchetto benessere per tutta la giornata, da trascorrere tra saune, piscine e bagni turchi, per finire poi con un massaggio da farsi a casa.Durante le vacanze, poi, non avendo orari e scadenze da rispettare, può essere piacevole servirsi la colazione a letto, stare in pigiama tutto il giorno senza uscire di casa e riprendersi quegli spazi e quei momenti che durante tutto l'anno non possiamo permetterci.
Infatti

deliberamente  tratto  da  http://www.oggi.it/benessere/news/2014/12/23/piu-coccole-a-natale-per-7-italiani-su-10-sono-il-regalo-migliore/?refresh_ce-cp

 Baci, abbracci e carezze, ma anche un film   sentimentale -- ma  anche non 😀😜 visto che :  trovate  fra   gli url  del post   e  quelli sopra  molti siti  e  portali femminili .,  e  poi  c'è  uno  sdoganamento   ormai.  sempre  più  frequente  provate  a cercare  con  yahoo  ( qui la mia  ricerca)   porno romanticismo  e  trovate    film  a metà strada  tra il porno   e  il  romantico   e  dapertuttto   della pornografia  leggete  il  il libro Pornocultura. Viaggio in fondo alla carne edizioni Mimesis, Milano 2016, pp. 148, euro 14) degli studiosi pugliesi Claudia Attimonelli (Università Aldo Moro di Bari) e Vincenzo Susca (Université Paul-Valéry, Montpellier) oppure  pornoromatica  di Carolina Cutolo--  sul divano o un dolce da condividere, sono il regalo più desiderato dagli italiani sentimentalmente impegnati. E a sorpresa, secondo  me poco credibili   visti i fallimenti   recenti  ( vedere  rla la mancata  vittoria  di H. clinton alle  elezioni  Usa e la mancata  vittoria  del  si  al referendum del 4 dicembre   ) gli uomini battono le donne in fatto di romanticismo.
Risultati immagini per coccole a natale tra i partner
Ritmi stressanti, ricerca spasmodica dei doni, difficoltà economiche, Le coppie  (  come sempre   d'altronde ) , questo Natale, desiderano solo piccoli gesti di tenerezza per ritrovare serenità e staccare dal tran tran quotidiano. È quanto emerge da uno studio commissionato dal brand Antica Gelateria del Corso, realizzato attraverso un monitoraggio online su circa 1200 coppie tra i 25 e i 55 anni.
LO STUDIO  – Quasi 7 italiani su 10 (68%), questo Natale, desiderano ricevere come unico regalo, coccole per sentirsi meglio. Carezze (64%), abbracci (57%) e baci (54%) rappresentano lo scambio più sincero per ritrovare serenità e calore. Chi è più desideroso di coccole? A sorpresa gli uomini (58%) si dimostrano più “teneroni” rispetto alle donne (42%). E assicurano: le coccole fanno bene perché danno sicurezza (51%) e accrescono il senso di stabilità di una coppia (43%).
LE COCCOLE - Se è vero, infatti, che la stabilità lavorativa ed economica è la necessità primaria degli italiani oggi (75%), la voglia di momenti di tenerezza segue a breve distanza (68%) insieme alla serenità familiare (57%). Ma quali sono i gesti che ci fanno sentire più coccolati ? Oltre ai gesti d’affetto interpersonali, per 4 italiani su 10 (41%) anche concedersi dei dolci a Natale rappresenta una vera e propria coccola, da smaltire eventualmente con una passeggiata in centro nella propria città (38%). «La gente è stanca di affidarsi al materiale, al rituale del frivolo, della vita patinata. – afferma lo psichiatra Michele Cucchi, Direttore Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano -. Il tempo del consumismo come “autoaffermazione” non esiste più: le coppie cercano serenità, e ancora di più a Natale. Le cose semplici, autentiche, gli abbracci e le risate   ed    anche1 perchè  no  un po'  di   trasgressione hot  diventano allora di primaria importanza».
Per la maggioranza degli intervistati (61%), le coccole aiutano a staccare da stress e preoccupazioni quotidiane. Secondo altri, invece, lo scambio di tenerezze permette di combattere le incomprensioni di coppia (56%). Diversi studi e ricerche internazionali, del resto, confermano i benefici positivi dovuti a gesti come carezze, baci e abbracci.
Risultati immagini per intimata   a nataleUno studio condotto dagli esperti canadesi della McGill University di Montreal ha dimostrato che i neonati se vengono coccolati più spesso dalle mamme, da adulti sono più temerari e producono meno ormoni dello stress di quelli cresciuti da mamme meno affettuose. Gli scienziati hanno dimostrato la presenza nel cervello dei più coccolati un numero maggiore di recettori del cortisolo, un ormone dello stress. Più è alto il numero dei recettori, più pronta è la risposta del cervello nel combattere gli effetti negativi della sostanza. In sostanza, quindi, coccole e carezze fanno diventare più sicuri in età adulta e regalano un’esistenza più felice, caratterizzata da rari fenomeni di ansia e stress.
Via libera, quindi, alle coccole sotto l’albero di Natale, magari con un massaggio rilassante, desiderato dal 32% del target, oppure con un film di Natale da guardare abbracciati sul divano sotto una coperta (25%). L’importante, per il 28%, è che si tratti di attenzioni inaspettate. Quando si dice “quel che conta è il pensiero”.
   lascio  la parola  , riportando  una sua  intervista  sul  setrtimanale    D  di repubblica  del  2014    , alla psicoterapeuta e sessuologa Nicoletta Suppa (www.nicolettasuppa.it).la psicoterapeuta e sessuologa Nicoletta Suppa (www.nicolettasuppa.it.













Coccole di Natale: come risvegliare il suo lato tenero 
Le festività natalizie possono essere un momento giusto per scoprire e fare emergere la sua tenerezza?
"Certo, perché cambiano i ritmi del nostro quotidiano e siamo maggiormente disposti a rilassarci e a passare tempo in coppia. Le feste di Natale riportano sempre al tema della famiglia e della casa, questo è il motivo per cui si ricerca il calore e l’affetto delle persone a noi più vicine. A differenza delle vacanze estive, quelle invernali stimolano un maggior desiderio di 'prendersi cura' dell’altro e viceversa di farci coccolare. L’uomo potrebbe, in tal senso, desiderare e trovare nella partner anche quelle attenzioni 'materne', tipiche della donna".
Alcuni uomini hanno difficoltà a mostrare il loro lato più dolce e romantico. Se lo fanno, si sentono meno virili?
"Sì, perché culturalmente la tenerezza e il romanticismo sono ad appannaggio femminile. Dobbiamo considerare che la società in cui viviamo e i canoni a cui siamo abituati, fanno leva su un'immagine maschile efficiente, sicura e concreta. Questo ruolo sociale che l’uomo riveste può risultare vincente nell’ambito lavorativo e delle pubbliche relazioni, ma è anche molto pesante da sostenere se non si dà mai spazio all’emotività. Eppure gli uomini sentono vacillare la loro immagine virile, se fanno trasparire il loro lato tenero. Niente di più sbagliato! La partner potrebbe far capire, invece, che trova quell’aspetto romantico maschile, altrettanto virile e desiderabile. In questo modo lui potrebbe sentirsi meno insicuro nel mostrarlo".
Perché noi donne abbiamo bisogno del romanticismo in amore?
"La modalità femminile nell’amare, necessita di un immaginario ricco. Su questo si basa il desiderio dell’altro, sia sessuale che sentimentale, e la capacità di avvertire la relazione stimolante. Tutto l’aspetto del romanticismo, in questo senso, funge da collante per la donna. Generalmente, quello che preferiscono le donne è fatto maggiormente di parole dolci, frasi importanti, atmosfere intime. Insomma tutto ciò che può stimolare la sua fantasia emotiva e farla sentire in una favola. È un romanticismo più complesso e sofisticato, che spesso gli uomini hanno difficoltà a capire, perché lo intendono in maniera più concreta".
Qual è il tipo di sentimentalismo che piace agli uomini?
"Quello fatto di coccole e di accudimento. Quando un uomo ha bisogno di un atteggiamento romantico, sta richiedendo attenzione. Ricordiamoci però che la modalità maschile è concreta, a differenza di quella femminile. Quindi se vogliamo regalare attenzioni al nostro partner, dobbiamo farlo non con parole dolci, ma con fatti. Ad esempio una coccola, una sorpresa, un regalo. L’importante è farlo senza troppi fronzoli, nella maniera più semplice e diretta possibile. Nella sfera sessuale, ad esempio, lui potrebbe desiderare un’attenzione in più al suo piacere e, se è una cosa che di solito non accade, che sia lei a prendere l’iniziativa".
Quanto e perché è importante per la coppia tirare fuori la tenerezza?
"È fondamentale per aumentare l’intimità tra i due partner oppure per ripristinare un equilibrio mancante o per accorciare una distanza creatasi. Insomma la tenerezza è curativa nella coppia poiché genera sentimenti di affetto e di benevolenza reciproca. In tal senso la coppia diventa un 'luogo sicuro', dove stare e al quale tornare in momenti di sconforto o di stress".
Qual è la funzione delle coccole in un rapporto?
"Contribuiscono a stabilire una maggiore fiducia: quando l’altro ci mostra tenerezza, tendiamo a fidarci di più. Questo è funzionale, in quanto pone le basi per una maggiore apertura reciproca. Dicevamo che per mostrarsi all’altro è necessario sentirsi sicuri e accettati. Le coccole sono rassicuranti e aiutano a creare questo clima di affidamento e di reciprocità".
Quali sono i momenti giusti per scambiarsi affettuosità?
"Dopo il rapporto sessuale o anche in momenti inaspettati, questo ad esempio piace di più agli uomini: mentre si sta cucinando insieme, quando si sta per andare a letto o quando ci si sveglia la mattina. Anche ritagliarsi pochi minuti rubati durante il giorno: in ascensore, in auto… Basta un abbraccio, una carezza, un sorriso"

 Inoltre  Le coccole sono una bellissima dimostrazione fisica d'affetto; comunicano intimità, amore e rendono felici. Favoriscono il rilascio di un ormone che riduce lo stress e l'ansia, migliorando di conseguenza l'umore. Se appartieni a quella categoria di persone a cui piacerebbe coccolare il proprio partner, ma non sa da dove iniziare, ecco un piccolo corso che ti eviterà qualsiasi tipo di imbarazzo.

Gioventu bruciata e debole MaxWrist pseudonimo su Facebook, ha ripreso la sua corsa in soggettiva a 300 km su un tratto della strada statale 47 della Valsugana..il suicidio dela promettente violinista 26 enne Greta Medini

la  prima   storia  è  l'egocentrismo  dell'apparire   cioè    alla  videocraty  (  per  citare  l'ominimo film \  documentario di   Erik Gandini   qui  il trailler  e   qui il film integrale    ) MaxWrist, questo il suo pseudonimo su Facebook, ha ripreso la sua  corsa a  più di  100 km orari   su un tratto della strada statale 47 della Valsugana

Trentino, la folle corsa del motociclista: a 300 km all'ora sulla statale




Un viaggio incosciente a quasi 300 chilometri orari sulle strade del Trentino Alto Adige. MaxWrist, questo il suo pseudonimo su Facebook, ha ripreso la corsa su un tratto della strada statale 47 della Valsugana. Il filmato ha ricevuto centinaia di commenti che condannano il comportamento tenuto da MaxWrist: l'alta velocità raggiunta comporta un rischio elevato per automobilisti e motociclisti che percorrono la stessa strada




la  seconda   storia  è  il suicidio  di  Greta meddini  Un talento promettente    come  potete  vedere dal video sotto


Greta Medini in Concerto - Finale di Violino del Concorso Valsesia Musica 2009 from Valsesia Giovani on Vimeo.

e  da  ciò che  scrive  questo articolo di  http://www.zoom24.it/  del  12  .12.2016 

Nuova tragedia sul tratto vibonese dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria. La vittima è la nota artista che nel 2005 aveva suonato per il presidente della Repubblica Ciampi

di MIMMO FAMULARO

E’ la violinista Greta Medini, 26 anni, di Vibo Valentia, la giovane ragazza che si è lanciata dal viadotto dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria nel tratto compreso tra Sant’Onofrio e Pizzo. La tragedia poco prima di mezzogiorno. La 26enne è arrivata sul posto a bordo di una Fiat 500 di colore rosso, è scesa dall’auto e si lanciata nel vuoto, dal viadotto che si affaccia sul centro abitato di Pizzo.pizzo-viadotto-elisoccorso


Greta Medini

(....  ) Il profilo della vittima. Greta Medini era molto conosciuta in città. Si  era diplomata appena sedicenne presso il Conservatorio Torrefranca di Vibo Valentia con il massimo dei voti e menzione d’onore sotto la guida di Giuseppe Arnaboldi. A soli dieci anni aveva intrapresoe un’intensa attività concertistica, in qualità di solista con numerose orchestre e nel luglio 2004 aveva partecipato all’International Children’s Cultural and Art Festival di Shanghai, in qualità di migliore giovane violinista italiana Nel gennaio 2005 ha suonato per il Presidente della Repubblica Ciampi in visita a Vibo Valentia, e nell’anno successivo è stata protagonista di una lunga tournée con la World Youth Orchestra, diretta da Damiano Giuranna, che ha toccato le maggiori città in Italia e si è conclusa in Africa ad El-Jem (Tunisia) e ad Algeri. In occasione del settimo Convegno Internazionale “Filosofia della musica – Musica della Filosofia”, organizzato dal Conservatorio di Vibo Valentia, ha collaborato in trio con la pianista Giorgia Alessandra Brustia e il violoncellista Antonio Ramous, eseguendo l’integrale dei trii di Mozart. È in questa occasione che entra a far parte stabilmente dell’Hipponion Ensemble. Greta Medini è stata partner di illustri musicisti della scena internazionale quali Stefano Pagliani, Feren Szucs, Bruno Giuranna, Mariana Sirbu e Michele Marvulli.

11.12.16

come superare le festività natalizie VIII ° alcuni consigli per chi odia il natale ma anche no

Lo  so che   come dicevo  in un mio post precedente ( lo spirito del natale non è una guida o dei consigli su come affrontarlo ma anche piccoli gesti come la tregua di natale del 1914 fra le armate tedesche e inglesi )  ma    come  avete    già notato   mi  sono   fatto  trascinare  sia  dall'atmosfera  che già  si  respira  e si tocca  girando   per le strade  o per la televisione ed  internet mi son lasciato trascinare   per  fornire  una  bussola   non banale  ed  ovvia   ( almeno ci  provo  )   davanti  a  tale  pagine  e bit    che    ci sono e  ci saranno  su tali argomenti fra   Dicembre  e Gennaio 
Ma  adesso  veniamo ad un altro argomento spinoso del natale e delle festività  quello di chi non   ama  e  chi detesta  il natale  . Infatti cci sono persone a cui il Natale dà fastidio se non addirittura scatena rabbia e risentimento e  alcuni\e  a cui fa proprio scattare quasi una depressione. Come  uscirne ?  ecco qui  alcuni articoli interessanti  (   I  II )  
sindrome fobica del Natale
da  http://www.comemisvesto.it/sindrome-fobica-natalizia-malattia-di-chi-odia-il-natale/


Personalmente, amo il Natale. Mi fa  ritornare  in mente la mia infanzia  (  anche  se  già ad  8 anni  avevo capito  tutto )  ,  ma riesco ad empatizzare con chi trova il periodo Natalizio angosciante.o  triste perchèm ha  avuto un anno di  merda  In quanto  anch'io alterno frasi  di euforia  e  frasi  di angoscia e  nostalgia  ogni volta  che   vedo  le luminarie . Ho chiesto aiuto a internet   cercano    qualcosa   su  chi   è perchè  si odia  le festività  o  sfoghi  ( vedere i  collegamenti  delle righe precedenti  )  soffre di odio verso il Natale e ho messo insieme i loro consigli migliori per sopravvivere al periodo natalizio .    e li ho rielaborati unendo i loro  , quelle  delle mie vecchie  guide   e alcuni pensiero  che mi  venivano  in mente  in corso d'opera  .  In particolare  da  questo sito http://www.eazycityblog.com/it/guida-di-sopravvivenza-per-chi-odia-il-natale/

                                    Gli Auguri 
Le  festività   natalizie  come i regali , le cene ( ne  ho parlato nelle puntate precedenti  ) , le decorazioni , ecc sono fonte di stress e  di angosce  su  come prepararsi ed è per questo ( a chi mi dice che sono ripetitivo e monotono  coke  gli speciali dei media   e delle rete  su  sifatti argomenti   ) in tutte le mie guide che tengo su questo blog dal 2009\10 .Per quanto mi sforzi, non riesco a immaginare come si faccia per augurare “Buon Natale” contro qualcuno  anche  se  ti sta  ..  e  lo odi .
Riprendo quanto scrissi in una precedente rubrica \ guida natalizia :. : << Come regolarsi ? semplice io gli faccio a tutti\e perchè ho un attivita' lavorativa  , per  buona  creanza  e perchè . Ma soprattutto , in particolare verso le festività natalizie, cerco di seguire questo aforisma di Kurt Kobain : << Voi mi odiate ..... e io per dispetto vi amo tutti >> 
Infatti  secondo.quanto  dice  questo interessantissimo articolo dell'ottimo blog   https://controimbecillitacollettiva.wordpress.com


(....)  
Invece, da un po’ di tempo in qua un vasto gruppo di atei militanti, appoggiato da organizzazioni miliardarie e con l’appoggio dei grandi mezzi di informazione, hanno deciso di fingere di sentirsi mortalmente offesi quando li salutiamo in questo modo. Quando però invece di “Buon Natale” uno di loro ci dice “Buone Feste”, il senso del suo messaggio è chiaro: “Vai al diavolo tu e il tuo Natale, il tuo Cristo e tutta la tua maledetta religione. Nascondila, praticala nelle catacombe ma leva questa cosa odiosa dalla mia presenza”. È sottointeso che, salutati con una così grande gentilezza, dobbiamo retribuire augurando al nostro interlocutore una pletora di beni di questo mondo e una totale non preoccupazione per quanto riguarda l’esistenza dell’altro. Se invece di questo tu insistessi a rispondere “Buon Natale”, dovrai farlo con la piena coscienza che queste due paroline fatidiche saranno accolte come una dichiarazione di guerra. È così che, in questo come in altri casi, il senso di ciò che diciamo non dipende più dall'intenzione con la quale lo facciamo, ma dal proposito immaginario che in fingitore isterico ci ha attribuisce. Siccome egli ci odia, deve far di conto che la nostra gentilezza sia un’offesa intollerabile.
 (  ..  ) 
Ora Scrivere biglietti o messaggi  d’auguri rappresenta un esercizio straziante anche per coloro a cui il Natale non dispiace, figuriamoci per i poveri odiatori di Natale.Ci sono due opzioni disponibili:


  • Non scrivere nessun biglietto ed  messaggio internet  o cellulare  di Natale 
  • Copiare le frasi da qualche sito internet  o   riciclare  il messaggio  precedente   modificando    cioè togliendo  l'anno  e   i nomi    


Ecco un paio di siti da visitare, in caso si scelga la seconda opzione  :   frasionline.it e frasidinatale.it
E non dimenticare che i classici sono sempre i migliori,meglio essere ripetitivi ed ovvio  che avere  i sensi di colpa   come il "semrpeverde “ Buon Natale e auguri per il Nuovo Anno
Io li faccio  e li ricevo   io  non ci  bado  , perchè  a me non importa  se  uno è  credete  ( fervente o tiepido \  non praticante  )  o  ateo    o  di qualunque  altra  \  religione credo , l'importante  è il rispetto Gli faccio  a tutti, anche perchè, dai nemici  , a volte  se non sono troppo imbelli o  erano assenti quando   sono stati distribuiti i cervelli  ,  si può imparare un sacco di cose   . Specie su di te . E se   saprai farne buon  uso potranno tornarti utili per la tua opera  d'arte . A volte li faccio  (  come  un tempo  ) in anticipo già da primi \  meta  di  dicembre  , non  sono riuscito  è  una  lotta persa   all'anticipo  dei grandi gruppi  industriali  e  dele multinazionali  che  già  a  novembre   neppure  il tempo di lasciar passare  Halloween  iniziano  a  riempire  i market ed  i centri commerciali di roba  natalizia . Ora  , a seconda  del  grado di confidenza  che ho  con le persone , o  da l  grado di  "rivalità " \  odio  con  le persone e certi oro atteggiamenti   li faccio in maniera ironica  e sarcastica .
Poi decidete  voi se  farli a tutti o  a  solo ad  alcuni , se  farli in anticipo ( come spesso faccio io )  per evitare  che siano accolti  bene  e  chi li riceve  non si  annoi  perchè sommerso d'altri  ipocriti e di circostanza  e  privo d'originalità ti  rinvi  un sms   o un 'email  ripetitiva  .
Ora poiché,ogni anno si cercano sempre Parole speciali per farci ( sinceri  o di circostanza  che siano  )  gli Auguri di Natale , so però che i pensieri migliori sono quelli che arrivano direttamente dal cuore. E’ per questo che non mi voglio dilungare troppo ma voglio farti sapere tutto l’affetto che provo per te. Tanti Splendidi e Cari Auguri di Buon Natale e buone  feste  !  a voi tutti\e  vicini e lontani ,  lettori  silenziosi  e commentatori
 fra  i tanti siti per  gli auguri   vi segnalo oltre  quelli citati prima   questi


http://www.magnaromagna.it/satira/testi-divertenti/sms-natale/  (  alcuni  volgari   quindi   occhio a  chi lo mandate  ) 

Oppure  a  chi  odia  quest  atmosfera   mista  di  ipocrisia  buonista  e  d'autentica  solidarietà  e  di fraternità  può  cantare   o  usare il testo  e frasi d'esso  per  un messaggio o rispondere  a  gli auguri  


Oppure  un altro    metodo   è   quello da me  consigliato    in una delle mie prime  guide natalizie   o fare  anche   se  siete molto  ironici  e coraggiosi  Potete dire (  magari lo avete fatto davvero o siete atei )  d'aver abbandonato il cristianesimo, quindi non sentite più il Natale ? Vi rimane comunque difficile evitare regali e auguri. Ma forse, se il vostro cambio di religione o ateismo è una scelta nota potrete comunque accettare gli auguri in quanto “augurio di gioia”, ma saltarvi la parte dei regali, sempre  che  non  potete  farne    a meno ( paura    d'offendere un amico\a  parente  ,  ecc  )  in qual caso  vederli come un regalo  Basterà rispondere: “Voi festeggiate lo Yom Kippur o il dio Ganesh? Avete festeggiato il solstizio d’inverno?”. Un paio di anni e nessuno vi manderà più gli auguri freddi e tutti uguali o meno sul cellulare o  gli altri mezzi telematici


                                                    Regali 


puoi o metterti d'accordo con i parenti e  con gli amici  che   tu ne   fai  o non ne  vuoi  . Comprare i regali è l’epicentro dell’odio verso il Natale. I negozi affollati, il caos, la folle corsa verso le casse… Semplicemente un incubo anche  per  chi  non odia il natale  ! Se fare i regali ai tuoi parenti ti crea noia, fastidio, indisposizione e malesseri fisici di vario genere non farli. Delega a tua madre o a tuo fratello, però ricorda che almeno a loro i regali devi farli. Quanto meno per ricambiare il favore.
Pensa che c'è chi sta peggio: ad esempio la commessa della profumeria il pomeriggio della vigilia. Ma parliamoci chiaro, anche nelle tre abbondanti settimane precendenti. Le commesse (e i commessi) sono le vere vittime del Natale. Se fai la commessa fai finta di non aver letto l  righe  precedenti alla voce regali  e  le  successive   passa al prossimo punto.
Se non il comprare nessun regalo non è un’opzione, ecco cosa puoi fare:
Prepara una lista di tutti i regali che devi comprare, anche il più piccolo pensierino per l’amica della nonna che ti fa regali da quando avevi 4 anni.
Scrivi una lista di negozi in cui puoi trovare ciascun regalo.
Vai nel negozio e compra tutto il più velocemente possibile. Evita di gironzolare alla ricerca di qualcosa, concentrati sul tuo compito!
Lo sapevi che, quando si effettua una ricerca in Google da cellulare per alcuni negozi , Big G ti mostra le ore più popolari di quel particolare negozio? Un compendio per evitare il carnaio dello shopping natalizio.
Parlando di Internet, perché non compri i regali online? Lo shopping online ti preserva dal contatto umano e dall'entusiasmo degli altri compratori. In più, puoi decidere dove verranno consegnati i regali (utile in caso abitassi all’estero e passi il Natale a casa dei tuoi).Oppure  come  me  (  anche se  quest'anno non ci sono riuscito )  fateli in anticipo  ecco come  questo articolo  di   http://www.girlpower.it/


                                        Pranzi  e  cene  


Dipende   se  sono cene  fra  : 1) amici\che  o colleghi  di lavoro  o  d'associazione ., 2) familiari  .
Per   i primi a meno  che  tu  non odi profondamente   il natale   o determinate persone C’è bisogno di un po’ di preparazione per riuscire a evitare tutti gli inviti agli eventi sociali di Natale a cuii potresti essere invitato: prima del periodo caldo degli eventi di Natale, prepara una lista di scuse credibili.Poi scrivile e esercitati a ricordarle. Scrivere a mano su un foglio di carta è un atto che aiuta la memoria.Ora, quando qualcuno ti inviterà da qualche parte per festeggiare il Natale, avrai una risposta prova per ogni occasione.Per  i secondi la  cosa  è un più complessa  , a meno che  fra i tuoi  fossili \ matusa    non  c'è intesa  e\o  comprensione  bisogna   ricorre  a fare  buon viso a cattivo giovo    vedi post precedente come non litigare  a natale  )  e  comprensione  o dose di coraggio per  applicare  il sistema  suggerito   sempre  da      altro articolo di http://www.girlpower.it/  : 

Sei convinta che i tuoi parenti si riuniscano sorridenti per pura convenzione sociale mentre nella realtà non si sopportano? Hai probabilmente ragione. Ma se invece avessi torto? La nonna ti chiede del fidanzato: se ti ha regalato i contanti sii ragionevole, perdonala e considera che lei si è sposata 50 anni fa, quindi praticamente in un'altra era. Sarebbe intelligente da parte tua comprendere e accettare le differenze generazionali. Natale con i tuoi...La zia zitella ti chiede del fidanzato: puoi sempre risponderle con la medesima domanda. Zia dov'è il tuo di fidanzato? Garantito il silenzio sepolcrale dell'intera sala. Ok, puoi evitare di farlo: però hai capito quali tristi motivazioni esistenziali si nascondono dietro le inspiegabili domande di tua zia e ora non puoi più avercela con lei. Questa cosa di non avere un fidanzato a Natale proprio non ti va giù? E il fatto che tua cugina (ovviamente bella e antipatica) si sia trovata un "buon partito" e lo abbia puntualmente portato in famiglia non ti aiuta? Concentrati bene: lui sicuramente le mette le corna. Meglio sole che cornute.Hai un fidanzato e hai fatto il grave errore di portarlo in famiglia per motivi che ora non ricordi (forse qualcosa che aveva a che fare con le convenzioni sociali)? I tuoi parenti lo metteranno matematicamente in imbarazzo e lo bersaglieranno di domande scomode? Tua nonna gli chiederà puntualmente quando avrete un figlio mentre voi state insieme da due mesi? Sei ancora in tempo per non portarlo in famiglia: le domande su "che fine ha fatto lui?" potrebbero essere più gradevoli. A te la scelta.Immagina di passare il Natale da sola in uno scantinato con una bottiglia di whiskey in puro stile Charles Bukowski. Senza riscaldamenti. Senza dolci nè arrosti. Con il letto sfondato e le ragnatele. Ora i tuoi parenti ti sembrano più simpatici? (se preferisci lo scenario Bukowski alla tua famiglia sei un caso disperato)Se nulla di tutto ciò ti ha convinto/consolato, possiamo sempre farti presente che il Natale si festeggia solo una volta all'anno e finisce velocemente. E poi ci sono sempre le feste del 24 notte e i rendez vous nichilisti con gli amici del 25 pomeriggio.



                                     Canzoni , Pubblicità , Decorazioni,  tv 
Fenomenologia delle canzoni di Natale (se vi sentite assolti, siete lo stesso coinvolti)
Canzoni e musica  purtroppo  per  parafrasare  https://www.rockit.it/articolo/canzoni-di-natale  da cui  ho preso anche  la  foto  sopra  riportata  . Le  canzoni  natalizie    sono    ormai un fenomeno   e  se vi sentite assolti  cercando  di evitarle  siete lo stesso coinvolti. Puntuale come ogni anno da secoli e secoli arriva il Natale. E si sa come l’atmosfera natalizia possa provocare l’orticaria a molte, moltissime persone. Una delle cause principali è rappresentata dalle cosiddette “canzoni di Natale”, quelle spesso mefitiche arie che impestano le vie cittadine, sparate a tutta forza dagli altoparlanti neppure fossimo a Pyongyang.Purtroppo  non c'è soluzione perchè   a meno  che   non  te  ne  vada per  un mese  in un paese islamico  o  zona deserta  in quanto  :  1)  anche   se  non  si va  in chiesa (   cattoliche   e  protestanti )    dove  ci  sono  quele religiose  nate  con Johann Sebastian Bach. Il grande artista originario della Turingia compose infatti nel 1734 il Weihnachtsoratorium, "l’Oratorio di Natale" ., 2)  oppure  entri nei bar  a prendere  un caffè   ed ecco   che  anche  " il peggior    bar  di caracas " (  parafrasando lo  spit  del rum pampero )  prende    tv   musicali   , idem  in qualunque  luogo   ci   sia una  stazione  radio    dove  imperversano le canzoni   canti di  natale  pop    tradizione   diventata  poi   moda proveniente  dagli Usa     . Anche  se  sempre  secondo   rock.it   << Nonostante gli sforzi di artisti e produttori discografici, il classico disco di cover natalizie che negli Stati Uniti funziona sempre e comunque (praticamente Michael Bublé vive solo di quello) in Italia non ha mai sfondato, e se si esclude la consueta “canzone di Natale” di Radio Deejay non c’è quella serialità a tema che oltreoceano domina le classifiche nel mese di dicembre. >>  cosa  che  secondo  me  recentemente    sembra    a  che  se    fortunatamente  si  nota  poco   sembra  che  si stia riuscendo  purtroppo  .  la soluzione probabilmente è quella di andare a scovare le composizioni con un punto di vista di “outsider”, quelle che tentano di raccontare l’altra faccia della festività, le sue contraddizioni, i suoi punti oscuri e i suoi numerosissimi tempi morti.
Ecco perché per me una delle più belle canzoni su questo periodo dell'anno è oltre  a quella  dei Mcr   ( vedi spora  )    suggerisco  la  .  La Vigilia di Natale” di Brunori Sas, ovvero una canzone che sostanzialmente canta “l’odio, il genuino odio per il Natale di questi anni”, un inno alla nostalgia di feste perdute “ alla luce di un’altra stella / alla luce di un’altra età”. .,  Morgan - Canzone per Natale (Video Ufficiale) :, The Zen Circus - L'egoista 
 Decorazioni  .  I  siti   che  ho    trovato cercando in rete  per  trovare  qualche ispirazione   o consigli   per  tutti\e  quelli che odio o   mettono malinconia  le decorazioni e  gli addobbi  sono tutti  pro  natale , l'unico  consiglio    che  posso  are  è ovvio  e scontatato  .  Quindi  o  le  fai  o   non le  fai . Nel caso in cui    sei  "costretto  a farle "perchè  in tuoi s'offendono  o ci sei  legato tradizionalmente familiarmente  o per motivi  di lavoro  cercando  di preferire il fa  da    te   e  non quelle  commerciali )  o ricorri a  quelle artificiali e  già preparate  se ha  paura  di brutte  figure   .  Anche  qui  visto che sono  presenti  ovunque  o  vai  buon viso  a cattiov  gioco oppure   vai € permettendo  in un paese  dove  non festeggiano il natale magari non le grosse  città dove  per  la  globalizzazione   a senso unico ed  uniformante    le trovi  anche li .Oppure  ti chiudi in  casa  e ti isoli da  tutto  \i  .  a te la scelta
Pubblicità   cambi  canale  o  le  silenzi
Tv  ed internet     se  hai molti amici  che ti tempestano  la bacheca  di  auguri  e cose natalizied    chiudila  .,  per  la  tv  limitati  solo al telegiornali  cambiando ovviamente  quanto parlano di  nataòle , cucina dele feste  e cose  varie


Concludo  Potrai odiare il Natale,o quanto meno  i suoi aspetti stucchevoli ed  ipocriti   ma di sicuro ti piacciono di dolci, vero? Concentrati sul sapore glorioso delle prelibatezze natalizie e tutto sembrerà migliore.Mantieni un profilo basso  è l'unica  arma   .  decidi  tu  come   se   seguire i consigli  o trovare  altri moi  .Perchè  da paerte d'amici   e parentado  non C’è niente di più fastidioso di sentir ripetersi “Come puoi odiare il Natale? Il Natale è fantastico!”? Te lo dico io: no, non c’è per  chi soffe  di natale  fobia e  depressione grave  
La maniera migliore per evitare ciò è mantenere  come dicevo prima , un profilo basso. Trattieniti dall’esprimere ad alta voce la tua mal tolleranza verso il giorno più felice dell’anno.
E non temere: gli odiatori di Natale si riconoscono a vicenda, non sei solo. Ricorda: dopotutto, Natale e le  sue  feste   vengono  solo una volta all’anno.

10.12.16

Per salvare la mia ragazza vi racconto dell'eroina in Versilia" L'sos di un uomo innamorato che denuncia il traffico di droga per far arrestare i pusher della sua ragazza



non mi sono solo concentrato sul natale e sulle sue mille sfaccettature . eccovi una storia d'amore non melensa \ mielensa 


Per salvare la mia ragazza vi racconto dell'eroina in Versilia"L'sos di un uomo innamorato che denuncia il traffico di droga per far arrestare i pusher della sua ragazza





VIAREGGIO. «Sono andato dai carabinieri e dalla polizia perché questo inferno finisca: per lo stesso motivo mi rivolgo a voi del Tirreno, mettendoci la faccia, perché il mio desiderio è che chi vende la droga alla mia compagna vada in galera». Sono le parole di Giorgio (nome di fantasia, ndr), un uomo che sta per toccare la mezza età e con fatica sta uscendo dalla dipendenza che per un periodo ha condiviso con la sua ragazza. «L’eroina ora si fuma, come si fa con la marijuana. Io ne sono uscito e voglio che anche la mia compagna ne venga fuori. Ma non ne ha le forze».
Luoghi, nomi, prezzi, Giorgio vuota il sacco sul mercato della droga tra Viareggio e il resto della Versilia. C'è una vera e propria casa dello spaccio - è il suo racconto - in cui una dose d’eroina costa poco, pochissimo. Quindici euro di annullamento totale che sono una tana del bianconiglio verso l’oblio, verso la dipendenza. Tra quelle anime perdute che frequentano questo particolare “mercato” c’è anche la compagna di Giorgio: è ancora giovane e ha una vita da vivere. Stanno insieme da anni ma ormai il suo tempo è stato risucchiato dal pensiero della dose. «Ci pensa sempre - continua - quando si alza, quando stacca dal lavoro. Spende tutto quello che ha per farsi. Vivere con lei è diventato impossibile perché è sempre nervosa, paranoica e litighiamo in continuazione a causa dei suoi malumori». Come nelle più tristi pagine di Christiane F., la protagonista di un celebre romanzo: «Quando c’è la droga, non c’è l'amore: l’eroina prende tutto il posto».
Lei è entrata in quel giro maledetto proprio con Giorgio che l’ha trascinata con sé: lui è entrato e uscito dalla dipendenza più di una volta nella vita. Una maledizione che ora accompagna anche lei. Giorgio però questa volta sembra che ce l’abbia fatta. E ama ancora la sua compagna: vuole che anche lei si faccia aiutare, che esca da quella casa in cui girano tanti soldi e tanta droga. «Quasi quattromila euro al giorno puliti puliti» per tanti clienti, persone anche conosciute nel circondario, stimati professionisti.
«Li conosco bene gli spacciatori - racconta Giorgio - non le farebbero mai del male. Si comportano esattamente come se fossero degli imprenditori. Hanno bisogno di lei perché è una dei loro clienti più fedeli». Negli occhi di Giorgio c’è smarrimento: ha visto tante cose in quella casa, cose che vorrebbe dimenticare: «Gli spacciatori sono molto inseriti nel tessuto sociale - i particolari si moltiplicano, precisi - gestiscono questa attività proprio come se fosse un negozio: vivono altrove e vanno in quell’appartamento la mattina, intensificano il lavoro intorno a mezzogiorno e se ne vanno dopo le 19. Spesso si fanno accompagnare da un’auto insospettabile. La casa è la loro base, da lì gestiscono il traffico, ricevono le ordinazioni via telefono: basta mettersi d’accordo sul posto, ci si incontra e loro ti danno la dose. Per non farsi prendere cambiano spesso numero di telefono e sono loro che si fanno vivi: ti mandano un sms o ti chiamano per dirti
che quello è il loro nuovo numero di telefono. Non si confondono con gli spacciatori di coca, le anime delle pinete: loro non si appostano per acchiapparti. Se ti fai, primo o poi sarai tu ad andare da loro. Te li presenta un amico o uno del loro giro e tu vai a casa loro. Sono sempre lì».

non sempre le abitudini sono una schiavitù o negative per la tua opera d'arte . L'alba

anche se in realtà la vita cittadina sta incomincisando a prendere forma e quindi si sentivano i i primi risvegli di vita cittadina
Anche quando non devi lavorare , per abitudine , capita che t'alzi all'alba . Allora nella calma e nella bellezza decidi di bloccare l'immagine perchè non sai mai quando potrebbe essere l'ultima che vedi😁   non lo sai mai  cosa  la vita  può  rilervarti  . 


Le metto tutte , non per fare il sadico ma per avere consigli su come impostare la mia reflex (  vedere post  precedenti   )  Eos 1300D(w) canon  e chiedere ( compresi quelli dell'associazione , ma non solo ) ai contatti fotografi ed\o  appassionatri di foto consigli sul tipo d'ambiente d'impostare . ecco i parametri 

1) 1\50 , 5.6 .,-2\3 esposizione , iso 2500, freddo , opzione paesaggio ,flexizone -single ;


 2) stressi parametri ma con iso 800 ., 

3) quella seconda me riuscita meglio 1.25 , 5.6 , senza nessun automatismo ma con il manuale iso 200 , freddo , regolazione bianco luce odierna ( nelle precedenti era automatico 





) , flexzone-single