che palle mancano ancora 28 giorni a natale ed già ( tra poco gli metteranno ad agosto ) iniziano anche se ancora fortunatamente a piccole dosi di spot pubblicitari dei prodotti natalizi che già iniziano ad essere presenti nei negozi .
Come dicevo ne titolo , natale è sempre natale sia che lo si odia che lo si festeggi sia che sia strumentalizzato ideologicamente ed ipocritamente o che lo si senta coerentemente come dimostrano quese due foto disney
queste tradizioni difese da gente tipo Gelmini, La Russa, Salvini e spazzatura varia, mi dà il voltastomaco. Giù le mani dal Natale! Tutti. Stranno trasformando una festa di pace e amore in una schifezza di polemiche di infimo livello e sguaiatezze varie. Povero Natale, che era riuscito, seppur malandato, a sopravvivere agli attacchi della iper-commercializzazione capitalista, ora rischia di morire nelle mani di questa gentaglia qui.
premetto che giudico la Boldrini demagoga ma tali insulti , da lei riportati ( la punta dell'iceberg ) sulla sua pagina fb
e tale << [---] fenomeno sempre più frequente e inaccettabile: l’utilizzo nei social network e non solo di volgarità gratuita , di espressioni violente e di minacce, nella quasi totalità a sfondo sessuale. [---] ( dalla pagina fb , qui il testo originale , eccetto le parole non in corsive che sono mie ) sono vergognosi e disgustosi .Infatti questi sono reati, non sono libertà di espressione .E l'unica cosa da fare è una denuncia per ingiuria, non minacciare di abolire la libertà di espressione. .. perché nell'intervista all'unità e nel suo comunicato ( vedere collegamento righe precedenti ) si legge velatamente questo.
Ora poiché Tutti i cretini che usano ( ma anche no ) mezzi potenti di divulgazione per insultare e minacciare secondo me non vanno né tutelati né lasciati impuniti. Le conseguenze di questi beceri e malpancisti comportamenti possono essere enormemente gravi (un esempio a caso... Tiziana Cantone). Allora come ne uscirne ?
Iniziando a smettere di vedere il bullismo e l'educazione di genere come un tabù ( basti vedere come: la parte della trasmissione presa diretta -- ne ho parlato qui sul blog -- in cui si parlava di tale tema era stata spostata d'orario ., il programma #maipiùbullisdmo cosi tanto pubblicizzato viene mandato in onda alle 23.15 )
fare come fanno negli altri paesi europei a forte trazione cattolica e protestante ( vedere la puntata citata di presa diretta ) dove ormai s0insegna d'anni nelle scuole ad iniziare dall'asilo cioè rendere obbligatorio indipendentemente dall'autonomia dei singoli istituti scolastici (lo so che 😢 sarà da stato etico \ demo cradura 😈 ma a mali estremi estremi rimedi )
e fanculo ai teocon italiani Il cui : termine è << stato usato anche in Italia a partire dal 2004, fuori dall'ambito culturale statunitense di riferimento primario del termine, per indicare alcuni movimenti cattolici o persone di orientamento cattolico e conservatore. Tra questi, Comunione e Liberazione, l'Opus Dei e i Legionari di Cristo.È stato usato anche in riferimento ad alcune personalità del mondo politico e culturale, come il filosofo ed ex-Presidente del Senato Marcello Pera, il giornalista e direttore della testata Il FoglioGiuliano Ferrara, la scrittrice e giornalista fiorentinaOriana Fallaci (nonostante il termine primigenio usato al loro riguardo fosse "ateocon"[senza fonte]), il politologo Ernesto Galli della Loggia, il parlamentare UdCFerdinando Adornato e il cantautore Giovanni Lindo Ferretti >> ( da https://it.wikipedia.org/wiki/Teocon ) d'aggiungere a questa lista anche . Mario Adinolfi che dicono che cosi si inserisce nella sulle scuole la teoria gender . In quanto Sono 116 le donne uccise nei primi dieci mesi del 2016. Il 53,4% dei femminicidi del 2016 si è registrato al nord, il 75,9% in ambito familiare. L'età media delle vittime è di 50,8 anni. In un caso su tre l'arma più usata è quella da taglio. Chi uccide nel 92,5% è maschio. Sono 3,5 milioni le donne hanno subito stalking almeno una volta, più di 2 milioni sono state vittime di un ex partner. Meno della metà ha denunciato
E nulla..volevo dire a quelli che minacciano " chi vota si lo cancello dalle amicizie" "se voti no con me hai chiuso" che la colpa è del "maledetto diavoletto che ci ha fatto litigare Pace Pace Pace!!"...solo che al posto del mignolo vi meritate un bel dito medio..
Sergio Pala hai ragione . Non basta il clima da " guerra civile " .
che c'è nel paese da quasi 30 credevo ed ora anche su FB appena tratti certi temi ci mancavano anche questi battibecchi da bambini dell'asilo fra gli opposti schieramenti. Io esempio sono, non ho problemi a dirlo , sono per il NO , ma non mi sogno di rimuovere chi si astiene o peggio vota diversamente cioè SI . Era dagli anni di piombo che lo scontro politico si faceva cosi duro a non si era arrivati Credevo di aver visto tutto con : il duro clima di un presidente del consiglio che da dei coglione a chi vota il suo avversario :, con gli insulti della campagna referendaria per l'abolizione della insulsa legge sulla procreazione assistita fallita per i partito del non voto e no quorum poi smantellata dai tribunali da sentenze giudiziarie ., con discorsi . e manifestazioni omofobe ( ovviamente senza generalizzare perchè ci sono anche le mosche bianche cioè coloro che rispettano pur nel loro disaccordo gli altri\e ) sull'iter parlamentare della legge cirina' . Ma evidentemente mi sbagliavo
A testimoniare l'attualità dei romanzi di Jack London di cui quest'anno si sono celebrati i cento anni della morte ci sono sia i recenti studi Le neuroscienze stanno iniziando a studiare le origini evolutive dell’empatia, dell’altruismo e il ruolo di un legame genetico negli esseri umani e negli animali. di cui rovate maggiori dettagli in questo articolo riportato sotto
da http://www.neuroscienze.net/?p=4748
.
[--] Ricerche sugli animali mostrano che il loro comportamento manifesta la consapevolezza dei legami familiari, dell’amicizia e delle relazioni sociali. I primati, per de Waal, condividono con l’uomo valori radicati, che sono esistiti fin dall’inizio dei tempi, come quello di “sopravvivenza” del singolo e del gruppo, il desiderio di appartenenza, di amare e di essere amati o di andare d’accordo. Sono comportamenti morali che sono generati “dall’evoluzione naturale”.
L’etica pertanto è “nata dal basso” e si è evoluta nel mondo animale poiché la cooperazione e l’altruismo apportano “vantaggi” alla comunità, a tutti e a ciascuno.
Esistono prove- afferma de Waal- a sostegno dell’esistenza dell’altruismo e dell’empatia negli animali. Nell’altruismo, gli animali seguono in sostanza “un impulso benevolo”. In tutti i mammiferi è presente la cura dei piccoli, un comportamento che è la forma archetipo di altruismo. Insetti quali formiche ed api sono “meravigliosamente cooperativi e il loro studio ha fatto “progredire” la nostra comprensione dell’altruismo. I mammiferi sono “molto sensibili” alla sofferenza e alla compassione di altri, compiono buone azioni e dunque manifestano “tendenze morali”. Sono atteggiamenti che troviamo persino nei ratti e nei topi.
Ricerche mostrano che in quasi tutte le specie, gli adulti che combattono, si fermano appena vincono. L’uomo uccide- commenta Wrangham- laddove animali meno intelligenti desiderano soltanto metterli in fuga spaventandoli. Il termine “bestialità”, riferito alla violenza umana, è “un’offesa- rileva Zajonc- alle specie non umane. L’uomo ha un temperamento “demoniaco”
Molte ricerche poi indicano che solo la nostra specie ceda regolarmente all’impulso di commettere omicidi conspecifici, stupri e altri crimini sessuali
E’ impossibile scorrere la cronaca quotidiana senza scoprirvi “i segni- scrive Baudelaire- della più spaventosa perversione umana. Guerre, delitti, furti impudicizie, torture, un’ubriacatura d’atrocità universale”. “In ogni uomo-precisa Dostoewskij- si nasconde una bestia”. Nessun animale “uccide per il solo piacere di farlo. Quando lo fa- spiega Masson nel libro “Le bestie siamo noi” (Edizioni Sonda) è per autodifesa o per proteggere la prole o per mangiare. Infatti << Fra tutti gli animali, l’uomo è “il più crudele >> (Mak Twain).
Insomma, siamo buoni o cattivi? Le neuroscienze ci dicono che il cervello umano è una combinazione di bene e male, egoismo e altruismo, miseria e nobiltà, creatività, distruzione e autodistruzione, odio, invidia e amore, eros e thanatos. Il nostro cervello è unico e ognuno di noi è differente dall’altro.
La storia di Timmi, il cane che diventa prof Ha rischiato la morte, ora cammina con le rotelle: presto sarà in classe con la docente che lo ha accudito di Stefano Bramanti
PORTOFERRAIO.
Timmi è un piccolo cane nero, elbano. Purtroppo è disabile ma diventerà un “docente” nelle scuole livornesi, alle elementari Puccini e Micheli. Non ha più l'uso della zampe posteriori e un congegno a rotelle gli permette di muoversi. Nonostante ciò, insieme ad altri sei suoi simili, tra cui Cirillo, cieco, e Hoppy colpito da una grave lesione, sarà in classe insieme a Rosa Rispoli, l'insegnante di religione, la quale ricorda che «I bambini apprendono con esempi concreti. La compagnia dei diversi, di chi ha sofferto, ma dimostra una grande voglia di vivere e dà affetto, è un'esperienza molto formativa. Fa capire il valore della vita, la gioia dello stare insieme, senza escludere nessuno. Uno schiaffo a bullismo ed emarginazione, vivere e condividere sono doni di Dio».
Ma facciamo un passo indietro per capire la storia dello sfortunato, ma rinato, cane isolano, un meticcio che ama molto stare con i bambini. Deve la sua nuova vita ai volontari dell'associazione isolana Animal Project.
«Due anni fa Timmi era in pericolo di vita – racconta Rossana Braschi, presidente del team – ci fu segnalato nella zona di Lacona. Era stato probabilmente abbandonato e fu investito da un'auto pirata che lo lasciò al bordo della strada con la schiena spezzata e altre ferite gravi. Lo abbiamo soccorso e affidato alle cure del veterinario Marco Melosi. Un intervento chirurgico ha evitato il decesso. Il cane però ha perso l'uso della zampe posteriori e ci sono volute cure fisioterapiche nella clinica della dottoressa Mariani a Livorno. In totale 5000 euro di spese, risolte grazie ad importanti donatrici».
A Timmi, per superare la sua infermità, gli fu applicato al corpo un carrellino con due ruote e il povero cane, dopo 4 mesi di ricovero e non vivendo più in una famiglia, come accade agli umani, fu colpito da una grave nevrosi. Ma ecco la svolta positiva: un miracolo chiamato Rosa Rispoli. Lo ha adottato accogliendolo nella sua casa livornese. Una docente di religione che ha altri sei cani, tutti disabili. «Dispongo di un ampio giardino – dice – e ho accolto volentieri Timmi il cane venuto dall'Elba. Siamo una bella famiglia allargata. Ora voglio attuare un progetto coraggioso, mai fatto in Italia e sono certa della sua validità: coinvolgere i cani nel mio lavoro a scuola. I miei non sono cani normodotati, ma hanno una marcia in più. Amano la vita con tutto il cuore, hanno saputo reagire alle difficoltà e invece di diventare asociali sono ancora più buoni e socievoli». E guarda caso Timmi isolano ha un bel carattere, è campione di affettuosità. «Certo– conclude Rispoli – sarà in classe con me, se il mio piano formativo sarà approvato da chi di dovere. Fare scuola coinvolgendo i miei sette cani speciali sono certa sarà un bello stimolo positivo per i bambini, sempre pronti a dare e ricevere affetto. Un'esperienza che farà capire a tutti come Dio sia in questi poveri esseri e nonostante gli handicap diventano esempi per tutti». E' del resto noto come i cani e gli animali in genere, offrono
amore disinteressato, come quello del Signore, che accoglie tutti con gioia. «Gli uomini invece – chiosa Rispoli – diventano un'immagine sbiadita di Dio, quando compiono azioni negative. La storia ce lo insegna. Timmi se potesse parlare ce lo spiegherebbe molto bene».
Leggendo sul cartaceo di repubblica d'oggi che le leader del movimento femminista non vogliono uomini o li vogliono solo in coda , alla manifestazione di Sabato 26 novembre Mi è venuto in ment e din getto questo sfogo
Care donne non lamentatevi se :1 noi uomini non veniamo , lasciandovi sole,alle vostre manifestazioni contro le orripilanti violenze fisiche e non silo verso di voi .,2 se ancora si considera il femminicidio un termine astruso . siete voi che non ci volete alle vostre manifestazioni o se ci volete in coda . le vere manifestazioni si fanno tutti insieme
Le ipotesi sono 1) persone gemelle o sosia ., 2) qualcuno\a in cerca di pubblicità o risarcimenti .
Infatti il primo a " rivendicare " tale foto
come rubata è un uomo di 48 anni, Raffaele Leone,( foto sotto a sinistra ) residente a Orbassano in provincia di Torino, il quale pare abbia affidato al social Facebook la sua denuncia, accusando l’Unione europea di aver preso la foto del padre senza alcun tipo di autorizzazione per la sensibilizzazione contro il fumo.
Si tratta dell’ennesima denuncia da quanto è entrata in vigore la normativa dell’Unione europea che prevede l’utilizzo di immagini per sensibilizzare i consumatori
sui danni provocati dal fuoco, e sono in tanti coloro i quali riconoscono se stessi o un loro caro sui pacchetti di sigarette. “La persona sulle foto dei pacchetti di sigarette è mio padre, ho tutte le prove e quella foto non è mai stata autorizzata”, è questo quanto dichiarato da Raffaele Leone, che come anticipato ha voluto raccontare quanto accaduto attraverso un lungo post, pubblicato sul noto social network Facebook.
“La foto compare sotto la scritta ‘il fumo causa ictus e disabilità’ e non è mai stata autorizzata“ anche se la UE
arriva dalla Galizia, in Spagna, la denuncia di un uomo che ha intentato una causa contro Bruxelles per la campagna comunitaria antifumo partita lo scorso febbraio. La direttiva europea prevede l'uso di foto choc per scoraggiare l'acquisto del tabacco. L'uomo spagnolo però ha specificato che la sua immagine su un letto di ospedale è stata scattata a sua insaputa e fatta circolare senza la sua autorizzazione. Inoltre, le sigarette non c'entrano.
L’immagine, riporta La Voz de Galicia, venne scattata in ospedale tre anni fa, dopo un delicato intervento alla schiena che prevedeva l’inserimento di protesi in titanio per curare dolori alle articolazioni. L'uomo ha comprato le sigarette e si è riconosciuto in quella foto di tre anni prima. Sul pacchetto di sigarette si legge invece: "il fumo provoca disabilità".
L'uomo ha denunciato il fatto alla Guardia Civil del suo paese, ma ci sono dei precedenti: una donna di Barcellona avrebbe riconosciuto nelle immagini choc il marito, intubato e incosciente, collegato con una macchina per la ventilazione meccanica dopo un intervento per rimuovere un tumore forse legato al fumo. La foto è circolata senza il suo consenso.
'unione Europa afferma : << Abbiamo già ricevuto alcune lamentele da individui di nazionalità diverse rispetto alla stessa immagine e che ritengono di essere stati ritratti senza consenso. Tuttavia, abbiamo documenti molto scrupolosi che dimostrano come abbiamo il pieno consenso di tutte le persone ritratte in queste foto”, hanno spiegato da Bruxelles. “Sappiamo chi sono tutte le 42 persone ritratte ma non possiamo rivelare la loro identità per proteggere il loro diritto alla privacy” hanno concluso da Bruxelles. Le istituzioni Ue sostengono che le immagini sui pacchetti abbiano tutte le necessarie autorizzazioni >> ( da http://newsitaliane.it/ più recisamente qui )
La cosa è grave di come i poteri statali e burocratici usino , ingannandoti ( sia che ti abbiano chiesto la il permesso sia che non te l'abbiano chiesta per l'uso della tuia immagine ) . Capisco se presa un evento pubblico , ma cazzarola 😡in evento privato e doloroso un letto d'ospedale . Soprattutto con lo sviluppo di programmi digitali ed elettronici che creano elettronicamente le foto .😟
La strana storia delle patatine al formaggio, nate come mangime per cavalli
C’è chi le chiama “palline al formaggio”, anche se non sempre
sono a forma sferica; altri le chiamano “patatine al formaggio”, anche
se non sono a base di patate. Insomma, ci siamo capiti: gli snack a base
di mais estruso, spesso aromatizzati al formaggio, sono diffusissimi,
onnipresenti alle feste dei bambini, ma anche frequenti ad aperitivi,
piccoli rinfreschi, merende. Poco nota è però la storia di come sono
nati. L’invenzione delle “patatine al formaggio” (nome inglese più
diffuso: cheese puffs) risale agli anni Trenta, ed è stata
accidentale: l’obiettivo originale era creare un nuovo tipo di mangime
per cavalli, bovini e altri animali da allevamento.
La vicenda è stata raccontata da Ernie Smith sulla sua newsletter Tedium (poi il post è stato ripubblicato su Atlas Obscura).
Nel 1932 una società del Wisconsin specializzata nella produzione di
mangime, la Flakall Corporation, brevettò un nuovo macchinario per la
lavorazione del mais destinato agli animali: lo strumento macinava il
granturco essiccato e lo cuoceva parzialmente, per poi produrre una
sorta di corn flake. Il problema è che ogni tanto, per evitare la
sedimentazione di residui, occorreva introdurre del mais umido, anziché
secco. «In questo caso, tuttavia, accadeva qualcosa di inusuale: il mais
umido, incontrando il calore della macchina, quando usciva non aveva
più l’aspetto di un fiocco, ma esplodeva, un po’ come il popcorn ma
senza la parte dura», scrive Smith.
Uno dei fondatori della società, Edward Wilson, notò con interesse il
risultato di questi incidenti. Provò ad aggiungere degli aromi e
brevettò il nuovo snack con il nome di Korn Kurls. La produzione su
scala industriale dei Korn Kurls iniziò nel 1946 con la società Adams
Corporation. Alla fine degli anni Cinquanta un’altra società, la Old
London Foods (che nonostante il nome è newyorchese) produsse uno snack
simile, i Cheez Doodle. Da allora le “palline al formaggio” sono
prodotte e vendute in tutto il mondo, con diversi nomi commerciali.
il secondo invece è la prima delle tante varianti del cocktail negroni
Differisce dal classico Negroni amaro fiorentino per la presenza dello spumante brut, che sostituisce il gin. Il drink diventa così più leggero grazie alla minore presenza alcolica.
Una storia bella, toccante , fiera ed indigesta L'ho appena finito di rileggere .Letteralmente divorato 😀 questa collana è spettacolare, e con questa storia ha raggiunto livelli altissimi ! sia per la storia sia per i disegni. Complimenti al disegnatore, ogni tavola curata nel particolare. C Starebbe bene al cinema. Complimenti agli autori !Ho letto ( acquistandoli e alcuni a scrocco d'amici \che ) tutti i numeri e anche gli speciali. In rari casi non mi sono piaciute ma 4 \ 5 su 50 Questa è tra le più belle che ho letto insieme al n 1 .
Con quest''ultimo numero ( copertina a sinistra ) appena uscito nelle edicole la collana le storie della Sergio Bonelli editore compie con più di 60 autori, 50 albi mensili, 3 Speciali a colori: la serie nata nel 2012 per raccontare le mille forme dell’Avventura festeggia il suo quarto compleanno . Alcui Alcuni vedono in essa « una nuova collana di storie uniche, originali, avventurose, tutte a fumetti... >>
Infatti -- sempre secondo questo interessante articolo di secondo questo interessante del bloghttp://tuttocartoni.blogspot.it/ -- e' così che, nel lontano 1976, Sergio Bonelli presentava il “fiore all'occhiello” della sua già vasta produzione, a quei tempi raccolta sotto il marchio delle Edizioni Cepim. La collana Un Uomo un’Avventura era proprio questo: una selezione accurata degli autori più apprezzati e inventivi, delle ambientazioni più esotiche, delle soluzioni narrative più fantasiose.
Non si può negare che un sottile e robusto filo rosso colleghi l’impresa di allora a quella de Le Storie. Concordo con il commento , lasciato sulla pagina facebook della collana, da Massimiliano Baldon
La miglior scommessa del panorama italiano. Certo non tutti i numeri perfetti. Ma nel complesso alta qualità. La serie "base" che sempre avrebbe dovuto esistere. La serialità dovrebbe venire dopo nel mio mondo ideale.
Una collana mensile che, già con il proprio nome, mette le carte in tavola senza lasciare dubbi: ogni albo è un omaggio all'antica arte di raccontare prima oralmente davanti al focolare ( in alcune regioni a tradizione contadina specie del sud si usa , anche se sempre più raro visto o sviluppo di internet ) e poi con l'editoria per ragazzi e con i fume, di suscitare emozioni, evocare “paesaggi mentali” entro cui vagare senza limiti ( Come dimostrano le foto in bianco e nero prese da http://www.sergiobonelli.it/sezioni/66/una-cento-mille-storie
di cui ho rielaborato l'articolo ) . IL tutto, naturalmente, ancora e sempre all'insegna dell’Avventura. Una “parola-chiave”, questa, dentro cui ci immergeremo ogni mese, per esplorarne tutte le sfumature, anche le meno evidenti. Viaggeremo nello spazio e nel tempo, attraverso le “scenografie” offerte dalla Storia e lungo le vie della più sfrenata fantasia, nelle giungle e nei deserti, ma anche nei meandri insondabili della psiche, tra genio e follia, amore e sete di vendetta… IL seme, dunque, è saldamente piantato nel terreno della tradizione bonelliana, ma i frutti che sorgeranno sui rami più alti e remoti... quelli sono imprevedibili! Dal 1976 a oggi molte cose sono accadute, il mondo è cambiato e cambiati sono i gusti, le “tendenze”, i personaggi e i linguaggi della fiction.
Accanto a vicende venate di nostalgico esotismo, troverete scorrerie fantascientifiche, di fianco al Giallo spunterà l’Horror, all'eterna epopea della Guerra si alterneranno la Gangster Story, il Fantasy e – perché no? – il Western... E così via, lungo un sentiero che si snoda libero attraverso tutti i territori – o i “generi”, se preferite – che la fantasia degli Story Teller ha saputo esprimere.
Unica costante? L’attenzione professionale e la passione creativa con cui ognuna di queste piccole opere sarà realizzata da autori di primo piano del vasto universo fumettistico. Tutti impegnati in vista di un obiettivo senza tempo, come l’arte del narratore: coinvolgere, commuovere e divertire il proprio pubblico.
cercare di sintetizzare e raggruppare per generi i vari albi usciti sinora non è davvero un compito semplice. Ci abbiamo comunque provato, ed ecco, a grandi linee, la panoramica che ne è scaturita.
Sempre dal sito della Bomnelli ecco alcune delle storie
– "La pattuglia" e “Abissinia!” (guerra, tra contaminazioni horror e feuilleton bellico)
– “L’abisso” (orrore marinaresco dai richiami lovecraftiani) – da associare a un altro racconto che si svolge sul mare: “Nobody” (avventura quasi “omerica”)
Le Storie hanno raccolto vicende venate di nostalgico esotismo, scorrerie fantascientifiche, avventure gialle e horror, l’eterna epopea della guerra e le gangster story, il fantasy e il western...
Ma non solo: Le Storie, infatti, sono approdate in libreria e fumetteria grazie all’elegante cartonato “Il Principe e il Boia”, che raccoglie due emozionanti racconti disegnati da Giampiero Casertano e Nicola Mari, su testi di Paola Barbato. Allo stesso modo, il volume di Bao Publishing, Chanbara (firmato da Roberto Recchioni e Andrea Accardi), ripropone i due episodi a tema “samurai”. Un racconto “zombesco” di Giovanni Gualdoni e Marco Bianchini, poi, ha varcato l’oceano per presentarsi al pubblico statunitense in un volume dal titolo “The Z Factor” (Epicenter Comics).
Infine, non dimentichiamo Mercurio Loi: il personaggio creato da Alessandro Bilotta – che ha debuttato sul numero 28 –, nella primavera del 2017, diverrà protagonista di una nuova serie bonelliana (di cui vi offriamo, qui di seguito, un video di presentazione)! Un’ulteriore testimonianza della qualità e dell’ampiezza di orizzonti che solo una collana come Le Storie sa offrire ai suoi lettori!
Non si è sbagliato un colpo , dalle copertine alle sceneggiature curatissime.Non mi sento di esagerare dicendo che albi tipo "Capodanno cubano" " nobody" e tanti altri potrebbero diventare trasposizioni cinematografiche.Spero che questa collana non chiuda mai.( commento di Francesco Pucci sulla pagina fb della collana.)
Unico neo , dovuto forse a rigidi dettami ( molto vicino alla censura qualcuno ricorderà le polemiche in rete che riportarono di come Dampy fu costretto a modificare alcune cose altreimenti non avrebbe avuto l'imprimatur per uscire nelle edicole o il n 69 di dylan dog ) della casa editrice , ma chi sò in futuro non cambi qualcosa , non ci sono storie ( e ce ne sarebbero da raccontare a "kili " ) dell'italia e dei suoi 150 anni di storia unitaria . Ma nonostante questo Le Storie si confermano il fiore all'occhiello Bonelli
È passato un anno dagli attentati di Parigi e dalla morte, tra gli altri, della nostra connazionale Valeria Solesin. Pochi giorno dopo gli attentati, scrissi un articolo sul mio precedente blog mostrando i deliri di alcuni personaggi che si aggirano per il Web: secondo loro Valeria Solesin non è morta al Bataclan ma è alle Maldive, pagata dallo Stato italiano, e gli attentati sono finti. Nessun morto e solo una grande recita, come a ogni attentato, secondo personaggi ormai noti come Rosario Marcianò, Tommaso “Tommix” Minniti e Salvo Mandarà (qui il suo profilo Facebook).
Rosario Marcianò è ormai noto per essere quello che lotta contro le “scie chimiche”, palese bufala che continua ad avere numerosi sostenitori. Dal suo profilo Facebook, che ora ha chiuso o è stato fatto chiudere dalle autorità, andava raccontando che Valeria, che probabilmente era un personaggio inventato, era comunque viva e se la stava spassando alle Maldive, pagata dallo Stato, dopo la messa in scena dei finti attentati.
Bara vuota, parenti che recitavano e c’è stato chi ha pensato al fidanzato come complice dell’eventuale assassinio. Il seguente video è veramente pessimo:
Marcianò attaccò anche Gino Strada, Emergency e il padre di Valeria, alludendo che potesse essere un suo “acerrimo nemico” truccato.
La famiglia Solesin è stata avvertita dell’esistenza di queste assurdità e qualche mese dopo Rosario Marcianò è stato denunciato dalla famiglia stessa. Nell’Agosto del 2016 Marcianò tornò alla carica con due nuovi video:
Questa assurdità sono state dette anche da Tommaso Minniti, in arte Tommix, un altro “complottaro” contro le scie chimiche e altre baggianate che ha pubblicato dei video sul tema:
Un altro che diffonde queste assurdità grazie anche alla sua web radio, dubitando della veridicità degli attentati e parlando di manichini usati nei successivi attacchi come quello di Nizza, è Salvo Mandarà. Mandarà è noto per la sua guerra contro le banche, l’euro e l’Europa utilizzando bufale quali il signoraggio bancario. Ultimamente è tornato alla ribalta per la sua presa di posizione contro le tasse: “Io non le pago perché non sono tenuto a pagarle e comunque non le dobbiamo pagare perché sono un furto”. Inoltre poco tempo fa è stato vittima di una ridicola trappola sul Web: un ricatto sessuale dai risvolti molto spassosi. Qui una sua diretta Web sull’argomento:
Qui sotto una serie di risposte veramente interessanti sull’argomento tasse:
Spero che un giorno anche questi ultimi due personaggi della rete citati paghino per quello che hanno detto…
[Aggiornamento]
In data 12 Novembre 2016 Rosario Marcianò ha postato su Twitter e Google+ nuovi collegamenti ai suoi articoli. A quanto pare non ha intenzione di smetterla…