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9.12.15

mia guida al natale e alle festività 205\2016 [ come sopravvivere alle festività ] IV come sopportare le canzoni natalizie della pubblicità e dei negozi e non


puntate  precedenti
I consigli per godersi le feste senza troppe rinuncie ed ingrassare e senza sensi di colpa per i kg messi
II gli auguri
III  fare o non fare i regali oppure riciclarli ?


le  ipotesi sono due ,   che  propongo  per  resiste    come    \  sopportare  come dicevo   dal  titolo  alle  solfe  - tormentoni  ( meno male  che non siamo negli Usa  , ma poco  ci manca  ,  da  cui abbiamo il vizio  di  prendere  acriticamente  e  criticamente    tutto quello che da li viene   , dove  ogni dicembre  tutti i cantanti e  gruppi  , salvo eccezioni  ,  fanno interi album  con canzoni o cover  natalizie  )   natalizii    sono    diverse  .
1)     vi lasciate  prendere   \    coinvolgere  dall'atmosfera  natalizia
2)    oppure  da  chi se  ne frega  pazienza avviene una   volta  all'anno
3)    quella  che  è la mia preferita  e per  la quale  opto  .Oppure  come me  cercate   canzoni " bastarde "  come









Un altra  soluzione  alle tre  canoniche   sarebbe   quella  che  suggerisce    suggerisce  http://www.outsidersmusica.it/recensione/canzoni-di-natale-da-evitare-con-qualche-eccezione/



di Gino Li Veli



Con questo intervento, continua l’amichevole collaborazione con Outsiders di Gino Li Veli, giornalista di Repubblica ed esperto di musica. Tema di questo mese sono le sempreverdi canzoni di Natale, immancabile colonna sonora di tutte le feste invernali.Da qualche settimana hanno già inondato gli scaffali dei negozi e degli store: sono le compilation con le canzoni natalizie o i cd di grandi interpreti che si cimentano con il repertorio festaiolo di dicembre. Prodotti, diciamo la verità,
per la maggior parte insopportabili, ricchi di melassa e luoghi comuni musicali (arrangiamenti convenzionali, basati sugli archi delle grandi orchestre o interpretazioni falsamente emozionate). Uno degli ultimi a inciampare nelle “Christmas’s songs” è Michael Bublè, ma nel corso degli anni in tanti hanno imboccato questa via. Da Mariah Carey ad Aretha Franklin, da Dean Martin a Paul Mc Cartney, persino Bob Dylan, a volte con risultati non disprezzabili. Ma in linea di massima le canzoni di Natale, infarcite di “babbi natale” “stelle comete” “bue ed asinello” sono brutte e retoriche, a cominciare dalla più classica di tutte, White Christmas di Bing Crosby. Ma se proprio in queste settimane non si vuole rinunciare ad una colonna sonora natalizia, qualche esempio di buon prodotto festaiolo c’è. A partire da Happy Xmas di John Lennon e Yoko Ono, in cui la retorica è ampiamente bilanciata dalla classe dell’ex Beatle. Un esempio recente è dato da Paul Simon che un anno fa lanciò come singolo dell’album poi uscito in primavera Gettin ready for the Christmas day, che non ha per nulla l’aria di canzone di Natale. Da maneggiare con cura sono poiLast Christmas degli Wham di George Michael e Do they know di Band Aid, l’ennesima operazione umanitaria di Bob Geldof che mise insieme a metà degli anni Ottanta una manciata di artisti all’epoca famosi (tenersi alla larga dalla versione fatta da altri musicisti vent’anni dopo).
Anche gli italiani non si sono fatti mancare nulla, da Irene Grandi, che ha fatto un intero disco di canti di Natale ad Antonello Venditti (Regali di Natale) di cui è però nettamente preferibile l’accorataQuando verrà Natale di metà anni Settanta. Anche l’amico Francesco De Gregori ha cantato, a modo suo, il 25 dicembre e il suo Natale è una delle più intelligenti canzoni sul tema. Come quella del compianto Pierangelo Bertoli (E’ nato si dice), che come sempre va al cuore del problema. Anche Mina ha proposto una particolare canzone sull’argomento (E’ Natale) Per gli amanti del jazz c’è un corrosivo brano di Max Roach, In the red, xmas carol da quel capolavoro che è Drums unlimited.
Per chi si vuole veramente divertire sono poi consigliabili le canzoni che Elio e le Storie tese hanno scritto per Radio Deejay: su tutte Natale allo zenzero e Baffo Natale. E il politicamente scorretto Checco Zalone. A questo punto si possono sopportare pure Jingle bells e Oh happy day.


Per  quelle  della pubblicità  ( ormai   presente  anche nei  video  di  youtube )   sempre  più noiosa     a  differenza  degli anni  '80  dove  almeno ri rideva e  c'era  uno spirito di natale  non stucchevole ed  ironico



Un altra   che mi viene  anzi riviene   ( visto  che  ne  avevo accennato  in qualche  guida  pasata
 ) in mente mentre  vado a concludere  questo post   sarebbe   bastarda  al massimo  e come faceva  (  o abbiamo fatto noi tutti\e    quando   ci hanno regalato  delle minchiate    \  stronzate   ehm   delle  fesserie  )  il fratello di un mio amico da piccolo che cantava Jingle bells minchia mia a te .

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