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13.12.24

UN UOMO MI DEDICA ATTENZIONI: PUÒ DIVENTARE UNO STALKER? Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Biancoqui puntata XIII PER DIFENDERSI NON SERVONO I MUSCOLI, MA IL CERVELLO

ho letto non ricordo su quewle rivista dal parruchiere di mia madre questo scambio d'opinioni fra un lettore e una psicologa
 
Un uomo mi dedica tantissime attenzioni. È sempre gentile ed educato, mi fa piccoli regali e complimenti. Io non sono interessata, ma lui insiste con questo tipo di comportamento.Devo preoccuparmi? Può diventare stalking? A.D.

Trovarsi in difficoltà nei confronti di una persona che continua a mostrare interesse quando questo non viene ricambiato è una reazione naturale poiché gli spazi personali vengono invasi senza che vi sia l"accordo di entrambi. Quanto descritto sembra avvenire con educazione,in assenza di segnali che indichino necessariamenteuno sviluppo in stalking. Tuttavia è opportuno monitorare e salvaguardare
gli spazi. In queste situazioni è bene esprimere in maniera chiara e gentile il proprio disinteresse. Se ciò venisse ignorato, linsistenza potrebbe essere  personalizzata a creare un debito di riconoscenzao al soddisfacimento egoistico di propri desideri. Segnali da non sottovalutare assolutamente. Essere decisi e rispettosi  nel mettere dei limiti non vuol dire necessariamente ferire l"altro, ma tutelare i propri spazi e pretendere rispetto. Elemento centrale di qualsiasi relazione.
  puntate precedenti 


 Se cio non dovesse servire eccovi la puntata XIII del Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco qui la puntata XII con gli url delle precedenti Quando pensiamo alla nostra incolumità fisica, non dobbiamo lavorare solo sul potenziamento muscolare o sulla prestanza fisica, quanto sulla coordinazione dei movimenti,che possono fare la differenza. La capacità di gestire al meglio il nostro corpo con azioni coordinate e controllate “dalla testa” può infatti fare la differenza. Se tu pensi di fare una cosa, ma ti manca la coordinazione per farla nella maniera giusta, ecco che i risultati possono essere pericolosi. Questo è il motivo per cui non mi stancherò mai di ripetere che per essere pronti a reagire a un aggressione non occorre avere una muscolatura eccezionale,quanto un approccio di pensiero equilibrato e coordinato. L'ideale è vincere senza dover combattere. Ma come fare? Prima di tutto
occorre lavorare sulla fiducia in se stessi.Se la si coltiva in maniera sana, non si avrà paura e soprattutto si riuscirà a mantenere un approccio calmo, che andrà a spiazzare l'avversario, o meglio l'aggressore,rendendogli inutile qualunque esibizione di forza. La difesa personale ha un obiettivo ambizioso, ma raggiungibile: la parità rispettosa delle differenze. Ecco perché è fondamentale allenare non soltanto il corpo, ma anche e soprattutto la mente. Ciascuno deve irrobustirsi facendosi forte anche delle proprie debolezze, proprio come accadde al Maestro del tè della tradizione zen che affrontò e vinse a duello il Samurai opponendogli non la propria spada, ma la serena consapevolezza della propria fragilità. Una donna che sceglie la difesa personale non crede di avere i bicipiti di Tyson, e soprattu "o non vuole dimostrare di essere un uomo. Non si sente so"omessa e nemmeno superiore all'uomo, ma si giudica e giudica gli altri come membri della stessa specie, conviventi nello stesso ambiente. La difesa personale di fatto è una disciplina psico-motoria, preziosa per proteggersi da qualsiasi evento di minaccia sia armato sia a mani nude, come metodo insostituibile di aggregazione sociale e come veicolo per la consapevolezza dei nostri limiti. Infatti Nella difesa personale l’equilibrio è una qualità fondamentale: mantenere la posizione eretta è un requisito importante per garantire maggiormente la propria incolumità e le potenzialità difensive. Se si considerano poi le particolari situazioni di stress, emotività e paura in cui ci si viene a trovare in condizioni di pericolo, lo sviluppo della capacità di equilibrio risulta di vitale importanza.

6.9.24

perchè il passato non resti solo passato

 COLONNA  SONORA  

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Al di  là  dei  specifici avvenimenti   , belli o brutti  ,  quello che  è  importante   è oggi il  valore dell'autocoscienza  storica  e  di forza unificante  .  Nessun (  anche  se  è  facile a  dirsi  difficile  a  metterlo in atto  )     ripiegamento  nostalgico  o risentito    verso il  passato dunque  .
Ma  il  passato    sepolto ,  nascosto    rimosso  , si tratta   prima   di    tutto  di dissotterarlo    e  conoscerlo , perchè  diventi   fatto nuovo   che  interroga   l'esperienza  del   tempo attuale , per  affrontare il presente   nella sua  drammatica   attualità , per definire   un orrizzonte  di senso , per situarci  e per  abitare  , aperti al suo respiro , al  il mondo  , lottando contro il tempo   della dimenticanza  . 

Un passato   che  --  solo appparentemente perduto  ---  occorre   perchè  è durata  , eredità  , coscienza  . In esso   s'innesta  il  valore dell'identità , non  quella   statica  e  chiusa  , non memoria  cristallizzata   ma patrimonio  che   viene da lontano  e fondamento   nel  quale  far  calare  \ immetterci   nuovi apporti di culture  , di vite    e storie  individiuali  e  soiciali   che detterminano sempre  nuove  identità  . In modo  d'acquistare   consapevolezza   di appartenere   ad una storia  ed  a  una civiltà  e  ereditare   un patrimonio  culturale  , linguistico  , artistico   ricco  di risorse  da   elaborare   e  confrontare  con esperienze   e proposte    di un modo  più vasto    e  complesso  . In cui  partendo da  radici  sicure   e  dotati di robuste  ali  si possa  volare   alti  .
E andare  avanti   sapendo   da cosa siamo partiti . Ma soprattutto accettare il fatto che non si può rimediare agli errori del passato, ma si può agire sul presente per proiettarsi su un futuro migliore  ed   non ripeterli   uguali  

6.5.14

Ambasciatrice vegana e La ragazza che sussurra alle capre, giovane imprenditrice sarda premiata a Roma

musica in sottofondo  Rimmel -Francesco de  Gregori
  dala nuova  sardegna   Cronaca  di Olbia -Gallra  del 4\5\2014    e dall nuova sardegna online del 6\5\2015




La ragazza che sussurra alle capre, giovane imprenditrice sarda premiata a Roma

Arbus, importante riconoscimento per Monica Saba da parte del ministero delle Politiche agricole. Eccellenti e originali i prodotti del suo caseificio

di Luciano Onnis

ARBUS. Monica Saba, giovane imprenditrice di Arbus, ha ritirato oggi a Roma dalle mani del sottosegretario Giuseppe Castiglione il Premio “De@Terra”. Si tratta di un riconoscimento che il ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali assegna ogni anno a sei donne che in tutta Italia si sono distinte per l’impegno e la passione in attività agricole. Tra i requisiti richiesti per partecipare al concorso ci sono la c
reatività e originalità di idea d’impresa, il rispetto dell’ambiente, la volontà e la capacità di mettere sul mercato prodotti di alta qualità, caratterizzati da tipicità e salubrità. Monica Saba è arrivata ai primi posti della graduatoria italiana delle donne che aiutano l’agricoltura contribuendo alla crescita economica, sociale e culturale delle aree rurali. È stata la giovane imprenditrice arburese a rappresentare la Sardegna con il suo curriculum ricco di esperienze che hanno inizio nel 2001 quando, seguendo una tradizione di famiglia, diventa coltivatrice diretta e allevatrice di capre. Pochi anni dopo, nel 2005, ha aperto il minicaseificio “Gennè Sciria” per trasformare il latte che proviene dal gregge che vive allo stato brado nutrendosi di macchia mediterranea, erbe aromatiche ed endemiche, dal quale ricava formaggi e ricotte dalle particolari qualità nutrizionali, sensoriali e dalle caratteristiche organolettiche eccellenti. La sua scelta di rispettare la natura fino in fondo l’ha spinta, con l’aiuto di importanti partner quali Edilana e Casa Verde Co2, a diventare una Food Cheese Designer: ha introdotto nella sua azienda un packaging realizzato con tessili selvatici di lana autoctona sarda termo igrometrica (firmata Edilana) che permette di mantenere inalterate le caratteristiche organolettiche del formaggio. Con fantasia e impegno ha creato un binomio tra arte e sapori realizzando abiti e cofanetti che avvolgono i suoi formaggi. Pluripremiata in numerosi concorsi (tra i più importanti c’è una menzione speciale per il packaging al Caprino d'Oro2012), Monica è attualmente vicepresidente del Consorzio turistico Ciao e vice coordinatrice regionale Coldiretti Sardegna. Nel 2013 si è avvicinata a nuovi progetti come l’utilizzo dei forni solari del Re Sole, realizzati sempre con isolante termico di Edilana, che consentono di cucinare senza gas ed elettricità usando semplicemente la radiazione solare diretta, eliminando così totalmente le emissioni di C02. Questo le ha fatto vincere il primo premio regionale e il titolo di “cuoca solare” durante un evento organizzato dal Distretto di democrazia solare. Oggi Monica organizza a Gennè Sciria, in collaborazione con esperti del settore, dei percorsi sensoriali e workshop di food designer. L'arte di fare il formaggio si trasforma così in un'attività laboratoriale che coinvolge visitatori e scolaresche che visitano l’azienda per vedere le capre e le pecore nere, imparando le fasi di lavorazione del latte e unendosi in un morbido abbraccio con la terra e i suoi doni.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...