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25.3.23

DanteDì 2023 - Daniela Tuscano




No, non toglietemi Dante, 

Dante 'l tosco, Dante l'errante

Dante che fa tremar le vene e i polsi

Con quel suo parlar aspro, soave, mesto e pien d'amore,

Dante avier di libertà, che va cercando Tra rischi, scandali e pugna

Dante non divino ma umano

Dante che infrange 'l cristallo

E squaderna i cieli

E tutti immilla, e ciascuno vede

Dante dall'ardir severo, dai bianchi tomi

Ché l'iride è in noi, supremo e solo

Dante padre senza prole,

Dispersa nello strazio disonesto 

Dante 'l barattiere, Dante 'l sodomita

Dante l'uom tradito 

E sposo di lussuria;

Dante che ama Dio

Sol se lo guarda

Con occhi di donna.


              © Daniela Tuscano

28.10.22

infernauti

Canzone suggerita
i only have eyes for you - versione  di   Frank Sinatra (1962)
Leggi Prima 
https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2022/10/shelter-from-storm.html

da Dylan Dog n  434 " Gli Infernauti "

 A  chi mi chiede  come    ho  fatto ad  attraversare  la  tempesta   dico solo  che  che  scrivere   un post  di  riposta  sul mio   attraversamento   della  tempesta   e dell'uso  per  farlo  della  maliconia   spesso confusa  con la melanconia  (  vedi post  precedenti  ) è  quasi  impossibile  visto  che   non    so dire come   l'ho attraversata   e non ho se  non  sprazzi  di ricordi  . Ma so solo che  : <<[…] Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad  attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato. >> (  Haruki Murakami  in  “Kafka sulla spiaggia "  2002  ) .
Infatti  : <<  La vita umana non dura che un istante, si dovrebbe trascorrerla a fare ciò che piace. In questo mondo fugace come un sogno viver nell’affanno è follia. Ma non rivelerò questo segreto del mestiere ai giovani; visto come vanno le cose oggi potrebbero fraintendermi  >>  prologo    contenuto  in 

 nell' album "noi non ci saremo, vol.II", unica versione con il seguente prologo ) . Ma  forse   è meglio cosi perchè  voglio  che    chi mi legge 

 Non fare di me un idolo, mi brucierò, trasformami in megafono, mi incepperò. Cosa fare e non fare non lo sò. Quando dove e perché riguarda solo me. Io so solo che tutto va ma non va. Sono un povero stupido, so solo che chi è stato è stato, e chi è stato non è.“ —  Giovanni Lindo Ferretti da A tratti Fonte: https://le-citazioni.it/autori/giovanni-lindo-ferretti/?page=3
Non voglio influenzare chi ha avutomo.hs i miei stessi problemi perché ogniuno ha un suo viaggio percorso nell'affrontarli o nel conviverci diverso dal mio . 
Unica cosa un comune è che  in fondo non siamo altro che  soldati  di ritorno dal  fronte   che   hanno deciso  di dimenticare   la  guerra  . Anche  se  la  guerra  è ormai dentro  di  loro per  sempre   .Posso solo dire   che   o essa  attraversava me o io  attraversavo \  cavalcando  lei   e che non volevo   fare   come  altre  volte  l'atendista   cioè  limitarmi a scrutare  l'abbisso a  fare  il work watcher osservatore  \   spettattore  . Ho preferito    entrarci dentro   cioè  entrare nel regno del male per  poi    passare     attraverso   il purgatorio   in paradiso  cioè quello del bene  come   Dante   nella Divina  Commedia .  Concludo   specificando, se mai  ce ne  fosse  bisogno  , che  questo post    non è un post  di resa  ,  e  che io  voglia smettere     o invitare  gli altri a  farlo   di combattere  . Ma  che ho solo escritto   una mia   battaglia  \  una delle tante    combattute   e  concluse almeno  per  ora .
Perchè come al solito non ho saputo ( e non semre ci riesco ) dire BASTA come fece anche dopo 21 anni d'assedio di Candia il Capitano Generale da Mar comandante delle forze veneziane,Francesco Morosini




Alla prossima battaglia \ tempesta   d'affontare .

26.5.20

E qui vorrei parlare Matteo tassinari ( REPRISE )

   non   riuscendo a modificare   su   richiesta 


Anna Maria Saponaro
lun 25 mag, 16:33 (2 giorni fa)

Salve. Sono l'artista Anna Maria Saponaro, autrice dell'opera dedicata alla biga Alata (creata interamente da me ispirandomi al mito di Platone) che ha inserito all'interno del suo sito web. Le chiedo cortesemente di inserire il mio nome al fine di specificare l'autore dell'opera, e il titolo veritiero che sarebbe "Il volo dell'anima".
Grazie mille, cordiali saluti.

il post   http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2016/04/e-qui-vorrei-parlare-di-matteo-tassinari.html?m=1
 Lo riprendo  con la  correzione  richiesta



S'io fosse quelli che d'amor fu degno


di Guido Cavalcanti
Guido (apostrofe), io vorrei che tu (Guido Cavalcanti), Lapo (Lapo Gianni de’ Ricevuti notaio e poeta stilnovista) ed io fossimo catturati per magia e messi su una piccola nave (vasel – metafora – diminutivo di vaso, significa qui navicella e si riferisce alla nave di mago Merlino)
                                                              fortuna,fortunale
che con qualunque vento (ad ogni vento) andasse attraverso il mare, secondo il (al) mio ed il vostro desiderio, in modo tale che una burrasca (fortuna, fortunale) o un altro tipo di cattivo tempo (tempo rio) non ci potesse essere di ostacolo; anzi, vivendo sempre secondo un’unica volontà (in un talento, si riferisce all’unione spirituale data dall’amicizia), aumentasse la voglia di stare insieme (di stare insieme crescesse ‘l disio - anastrofe).
E qui vorrei parlare (ragionar) sempre d’amore e che ciascuna di loro fosse felice come io credo che lo saremmo noi (similitudine).
Dante Alighieri e Guido Cavalcanti





















                                                   Il buon  incantatore Merlino

E poi (io vorrei che) il buon (valente) mago (Merlino) mettesse insieme a noi (con noi ponesse il buono incantatore - anastrofe) la signora (monna, indica la donna sposata) Vanna (la donna di Guido Cavalcanti) e la signora Lagia (abbreviazione di Alagia, è la donna di Lapo) insieme a quella che occupa il trentesimo posto (ch’è sul numer de le trenta - nell’elenco steso da Dante, pistola sotto forma di sirventese, oggi andato perduto, delle 60 donne più belle della città).


Cantavo di foglie dorate e
tra le foglie l'oro brillava
Cantavo del vento incantato tra le fronde e le foglie giocavan.

                                                                              Poeta stilnovista


 Cavalcanti in risposta a Dante

S'io fosse quelli che d'amor fu degno,
     del qual non trovo sol che rimembranza,
     e la donna tenesse altra sembianza,
assai mi piaceria siffatto legno.

    
 E tu, che se' de l'amoroso regno
     là onde di merzé nasce speranza,
     riguarda se 'l mi' spirito ha pesanza:
ch'un prest' arcier di lui ha fatto segno
     tragge l'arco, che li tese Amore,
     sì lietamente, che la sua persona
     par che di gioco porti signoria.


     Or odi maraviglia ch'el disia:
     lo spirito fedito li perdona,
vedendo che li strugge il suo valore.
Se io fossi la persona che era degna d’amore
della quale non ho altro che un ricordo
e la donna avesse un altro atteggiamento
mi piacerebbe molto la barca di cui parli.


Tu che appartieni a quel regno d’amore
dove la speranza nasce dal favore (della donna)
guarda fin che duran le condizioni del mio spirito,
un veloce arciere l’ha preso per stabile bersaglio
prende l’arco che ha teso per lei Amore
con tale gioia che sembra
che lo faccia per gioco.
Ma senti quello che è più stupefacente:
il mio spirito ferito non la condanna
quando la vede distruggere le sue facoltà.

Farinata degli Uberti e la città di Dite nel canto 10 dell'Inferno di Dante
S’io fosse quelli che d’amor fu degno,
del qual non trovo sol che rimembranza,
e la donna tenesse altra sembianza,
assai mi piaceria siffatto legno.


Esiste un libro antico dell'Asia che racconta che il destino di tutti è soggetto al ruotare delle epoche del tempo che si susseguono come il tiro del gioco 
S'io fosse quelli che d'amor fu degno

E tu, che se’ de l’amoroso regno
là onde di merzé nasce speranza,
riguarda se ’l mi’ spirito ha pesanza:
ch’un prest’ arcier di lui ha fatto segno





e tragge l’arco, che li tese Amore,

sì lietamente, che la sua persona

par che di gioco porti signoria.

L'Anima (La Biga Alata di Platone) opera di Anna Maria Saponaro ad esso ispirata
il titolo veritiero che sarebbe "Il volo dell'anima".

Or odi maraviglia ch’el disia:
lo spirito fedito li perdona,
vedendo che li strugge il suo valore.






                                                            L'amicizia per Dante 

Possiamo ritrovare tra gli scritti danteschi molti riferimenti alla vita sociale del poeta, grazie ai quali sappiamo che egli era molto legato a famosi poeti del suo periodo, tra i quali i noti Guido Cavalcanti e Lapo Gianni.


“Serenata”, di Di Cavalcante, diseño y cultura en latinoamérica

non riuscendo a modificare il post originale

Vedeste al mio parere onne valore



Cavalcanti fu fondamentale nella formazione poetica di Dante, egli infatti prese ispirazione fino alla stesura della Vita Nova dal suo predecessore e futuro amico. Fu proprio Dante ad instaurare un principio di amicizia, attraverso il suo primo sonetto scritto appositamente per essere inviato a Guido, “A ciascun' alma presa e gentil core” (questo fue quasi lo principio de l'amistà tra lui e me, quando elli seppe che io era quello che li avea ciò mandato), nel quale era contenuto un enigma al quale Cavalcanti provò a rispondere senza successo con il sonetto “Vedeste al mio parere onne valore”.
Questo fu il primo di una lunga serie di scambi di sonetti tra i due, che finirono però col procurare inimicizia ad entrambi ed a scatenare critiche sul  modo di scrivere dell'altro e sulle proprie aspirazioni letterarie; come sappiamo i due avevano due concezioni dell'amore completamente diverse, praticamente opposte, il primo riteneva che fosse un tramite  tra l'uomo e Dio e il secondo al contrario trovava solo aspetti negativi riguardo questo sentimento e lo riteneva strumento di sofferenza e disperazione per l'uomo.

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