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Visualizzazione dei post da 2021

Da Aspasia a domani: lo spazio politico delle donne di Anna Rotundo ASPASIA DI MILETO E LO SPAZIO POLITICO DELLE DONNE

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 un ottima   risposta    alle  mia elucubrazione  mentale  :<< perchè  nei licei  s'insegna  la  filosofia  degli uomini e  non delle  donne  ?    >> è   venuta   dalla  discussione  in  videoconferenza   con il   gruppo  Diaconia "Santa Maria Egiziaca" in Bresso   in  cui   ho  conosciuto  una   nuova  compagna  di strada Anna  Rotundo   (  qualche  informazione  su  di lei   e   i   suoi interventi  )       che  gentilmente  mi    ha concesso  come  risposta      questo suo  articolo  pubblicato   su   https://www.noidonne.or g/ Da Aspasia a domani: lo spazio politico delle donne  di Anna Rotundo ASPASIA DI MILETO E LO SPAZIO POLITICO DELLE DONNE di  Anna Rotundo Domenica, 18/01/2015 - Tucidide nelle sue Storie riferisce il discorso che Pericle rivolse agli ateniesi nel 461, un anno dopo l’inizio della guerra con Sparta, per commemorare i caduti in guerra, discorso in cui la polis viene presentata come il paradigma della democrazia. “Noi abbiamo una forma di

Un trekking di 130 chilometri lungo l'Appennino Tosco-Emiliano tra Bologna e Prato, dove l'agricoltura tradizionale incontra l'energia pulita e il riuso

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    in sottofondo  in viaggio - firella mannoia in viaggio- Csi   Bolormaa - Csi  repubblica  28\12\2021 È stata inaugurata nel 2018 e nel 2020 l'hanno percorsa 4mila persone. Un buon risultato pensando alla sua giovane età e facendo un rapporto con la più vecchia Via degli Dei, considerata il cammino più camminato d'Italia, con numeri che si aggirano tra le 12 e le 14mila persone all'anno. Stiamo parlando della  Via della lana e della seta , un  tragitto di 130 chilometri  che permette di immergersi nelle bellezze dell' Appennino Tosco-Emiliano , composto da un susseguirsi di paesaggi selvaggi, coltivazioni particolarissime, architetture medioevali e due fondovalle industriali legati alle lavorazioni tessili di  Bologna e Prato , le città da cui si parte e si arriva. "Un itinerario trekking ricco di eccellenze e tradizione, di cui  Vito Paticchia  è stato l'ideatore, dove si sta innescando un circolo virtuoso di operosità", confida  Egle Teglia  di Appe

buon 2022 di ©® Daniela Tuscano

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 io  non   avrei saputo dirlo  meglio   . Grande   come  sempre    l'amica    Daniela  Tuscano  a prescindere  dalla  religiosità  o meno   Gruppo    ·  Membri di Diaconia "Santa Maria Egiziaca" in Bresso La fine dell'anno è arrivata. Un anno travagliato, sotto certi aspetti ancor più del precedente. Dallo stordimento della prima ondata pandemica ai lividi della seconda, sono state messe alla prova certezze e comodità. Per qualcuno/a di noi, tali prove sono state particolarmente dure perché hanno inciso direttamente sul vissuto proprio o su quello d'un/a familiare, amicizie ecc. A esse si sono assommati, e forse ingigantiti, i problemi pregressi o se ne sono aggiunti altri, non meno seri. E paradossalmente, questa "summa" di difficoltà può rappresentare un'occasione unica per riscoprire il valore della piccolezza. Abbiamo constatato che, nel nostro mondo opulento, ciò che conta davvero è il sorriso d'una persona vicina, un'uscita per una pass

La Sarta di Bobo Il ritorno a casa, l’avvio di un’impresa in Burkina Faso, uno dei Paesi più poveri del mondo, grazie a “Bambini nel deserto”

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   chi lo dice   che  gli immigrati vengono qu solo  per  delinquere     o  sfruttare   il  nostro  (almeno   che  quello che  ancora resta      visto   che politiche  economiche  nei capitaliste    e  globaliste  l'hanno  distrutto    o smantellato   )   sistema  sociale . Uno dei  casi  in cui  vengono   per  apprendere  e  poi  riportano  tutto  a  casa  Lun 06 Dic 2021  | di  Testo e foto di Roberto Gabriele e Simona Ottolenghi  |  Mondo Bobo non è un nome di persona, in realtà bisognerebbe dire Bobo Dioulasso che è la seconda città del Burkina Faso dopo la capitale Ouagadougou. Luoghi dimenticati dall’epoca della scuola, quando in occasione dell’interrogazione di Geografia imparavamo a memoria i nomi degli Stati, i loro confini, le capitali e altre informazioni piuttosto inutili a conoscere veramente un paese. Molti ricorderanno l’Alto Volta che è il nome che aveva il Burkina Faso prima di chiamarsi così, ossia fino al 1984. Il Burkina Faso quindi esiste non solo su libri, atl

Il nostro laboratorio sartoriale per rinascere dopo il lockdown . Storie di Stoffa Firenze è una creazione di Camille Solignac, Viola Cirigliano e Claudia Salomoni. Tre amiche che hanno dato vita a un laboratorio creativo, che progetta, disegna e realizza capi di abbigliamento per bambini,

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accompagnati dalla scrittura di storie dedicate ai più piccoli. Ogni capo ha una fantasia ispirata ad una storia originale, scritta dalle tre autrici, stampata in formato libricino e acquistabile insieme. È possibile seguirle su facebook all’account Storie di stoffa Firenze e su Instagram a @storiedistoffafirenze.   Anche solo al telefono senti subito che c’è gioia. Ridono tra loro raccontando come è nato tutto, più di un anno fa. Ognuna porta una sfumatura personale, ma ciò che avevano in comune era la volontà matura di dare una svolta professionale e di vita alla propria storia e    ciò che oggi hanno costruito insieme è una piccola realtà sartoriale, di abbigliamento per bambini, che promettere di crescere bene. Partiamo dall’inizio di questo ‘cambio vita’ moltiplicato per tre. Camille, Viola e Claudia sono mamme e si incontrano al nido dei figli, a Firenze. Un’architetta d’interni, un’architetta paesaggista e un’impiegata d’azienda. In comune l’insoddisfazione per il loro presente

storie di mare : Plastica: dal mare ai costumi da bagno ., “Ho deciso di vivere su una barca” La storia della cagliaritana Marta Magnano

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 da  ioacquaesapone  La startup “Ogyre” si basa sui principi dell’economia circolare ed è la prima realtà italiana ad aver trasformato in business la pesca dei rifiuti                                       Ven 22 Ott 2021  | di  Domenico Zaccaria  |  Ambiente Coinvolgere i pescatori nel recupero dei rifiuti di plastica in mare. Trasformare questi scarti in un filato per realizzare costumi da bagno. E finanziare con la loro vendita l’attività dei pescherecci. È un perfetto esempio di economia circolare quello messo in piedi dalla startup “Ogyre”, un progetto a vocazione sociale ideato da Antonio Augeri e Andrea Faldella; il nome deriva dalle “ocean gyres”, le correnti oceaniche fondamentali per l’ecosistema, oggi tristemente famose perché intrappolano la plastica in grandi isole di rifiuti. Ogni anno 11 milioni di tonnellate di questo materiale finiscono in mare, mettendo a rischio la vita di 1,4 milioni di specie. I pescatori, in teoria, sarebbero i soggetti più facili da coinvolgere i