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Cesena, le negano lo smart working e va al lavoro a cavallo

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   da     repubblica   Tabita Gurioli ha percorso a cavallo circa 13 chilometri per andare a lavorare. E così spiega la provocazione: "Ho l'auto in officina, era mio diritto poter lavorare da casa, l'azienda lo permette. Un abuso negarmelo" Da Mensa Matellica, una frazione del comune di Ravenna, fino a Cesena. A cavallo. Il motivo? Le hanno negato lo smart working. "Avevo l'auto a riparare in officina dopo un incidente stradale, ho chiesto di lavorare da casa" ha raccontato Tabita Gurioli ai giornali locali. Una protesta, non verso l'istituto di credito dove lavora, tiene a precisare, ma piuttosto la poca flessibilità di chi, incaricato di gestire l’organizzazione dei turni di lavoro, non avrebbe preso in considerazione la sua difficoltà a raggiungere l’ufficio a causa di un imprevisto difficile da risolvere. Non avendo altri mezzi, Tabita Gurioli ha deciso di recarsi da dove abita alla sede cesenate di Credit Agricole, dove lavora, a cavallo percorr

cosa resterà di questi mondiali parte II

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Come   avevo promesso   nel post   precedente  cosa resterà di questi mondiali)   :   <<  [...]  Ma  per  essere obbiettivo    adesso cercherò   in rete   altre  gallerie    di tali eventi  e lo riporterò  in  uno  dei prossimi post  .>> . Infatti  il precedente  post    è stato scritto  basandomi  sui  fatti  che ho seguito  direttamente  o  indirettamente    tralasciandone   altri   per  impegni   ad  auto  analizzarmi  (  è stato un  anno orribile  )   o  a  distrarmi  con il mio  boicottaggio   , e   trascurandomi  altri   più belli   ed  importanti  . Come     quelli     che  trovate  sotto  .  Riporto    qui    con  mie  aggiunte    La gallery di Open.oline   ovviamente     non sono  in ordine cronologico     ma  partono ma   in ordine discendente     cioè  dall'ultimo  giorno  al  primo  giorno   con immagini che    sicuramente le immagini che non dimenticheremo  ed  alcune  credo entreranno  nella  storia    del costume  e  dello sport   .  Questo mondiale   

“Picasso maltrattava le donne”: insegnante e studenti protestano al Museo Picasso di Barcellona . l'ennesimo atto di cancel culture - censura - politicamente corretto ?

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lo so sono molto artistico in questi giorni . sarà forse il lockdown. Ma soprattutto perchè si vede cancel culture dove non c'è infatti in questo caso mi sembra più un'occasione per fare rumore su un tema importante che un atto di cancel culture appunto      da   https://www.finestresullarte.info/ “Picasso maltrattava le donne”: insegnante e studenti protestano al Museo Picasso di Barcellona per porre l’attenzione sul maschilismo di Pablo Picasso che maltrattava le donne. di Redazione , scritto il 08/06/2021, 00:14:26 Categorie: Attualità Singolare protesta di un gruppo di studenti spagnoli e di una loro insegnante, che si sono recati al Museo Picasso di Barcellona per protestare contro il maschilismo di Pablo Picasso. Lo scorso 27 maggio, i ragazzi e la loro docente si sono presentati nell’istituto catalano con una serie di magliette bianche con scritte nere e viceversa, sulle quali si potevano leggere frasi come “Picasso abusava delle donne”, “Picasso era l’ombra di Dora