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11.6.25

l’intervista a Massimo Bossetti a Belve crime una brutta, bruttissima pagina di servizio pubblico.

Da libertario non riesco  rimproverare / cazziare chi dice o commenta :<< Trovo vergognoso che Bossetti, condannato definitivamente dopo TRE gradi di giudizio, possa andare in televisione ed essere intervistato per raccontare la sua verità. Ha compiuto un delitto efferato, posso immaginare il dolore dei genitori della povera Yara Gambirasio.>> .
Infatti da appassionato di : misteri,piste alternative , complorrrismo critico , hard boilet , noir e cronaca nera ho trovato l’intervista a Massimo Bossetti a Belve crime una brutta, bruttissima pagina di servizio pubblico e non solo in quanto non aggiungere niente di nuovo se non ulteriore dolore per i familiari della vittima .
E non certo - come dice qualcuno - perché Francesca Fagnani non sia in grado di fare un’intervista del genere, anzi, ne ho apprezzato la fermezza con cui, se non altro, ha mantenuto fermi i punti che inchiodano Bossetti oltre ogni ragionevole dubbio.
No, a turbarmi e a turbare è l’ennesima spettacolarizzazione di un caso di cronaca nera - tra l’altro dei più atroci e disturbanti della storia recente - per dare spazio, voce e visibilità a un uomo che è stato condannato per tre volte su tre e in via definitiva all’ergastolo per un omicidio brutale, solleticando la pancia - volontariamente o meno - a tutti quelli che ancora oggi, senza alcuna prova o vera argomentazione, mitizzano Bossetti trasformandolo in vittima, martire, gridando a oscuri e inconfessabili complotti. Da quel che apprendo leggendo la ompagina facebook di Lorezo Tosa : << [...] Nell’ora e un quarto in cui Bossetti ha risposto alle domande di Fagnani non è riuscito a fornire un solo argomento chiaro e credibile alla sua difesa, al di là di impacciati - e a tratti rabbiosi - “no”, “non è vero”, “non so come sia stato possibile” o, peggio ancora, insinuando accuse e giudizi personali sul padre di Yara e sul modo in cui ha elaborato il lutto. [...] >>
Infatti L’intervista di ieri a Bossetti è giornalisticamente ininfluente ( perché ripeto nulla aggiunge ai tre gradi di giudizio la stessa rivista giallo settimanale in cronaca nera con un inchiesta di qualche tempo fa lo ha dimostrato ) e moralmente uno schiaffo in faccia, l’ennesimo dopo la faziosa e mal fatta, per non dire di peggio, serie di netflix  intitolata Il Caso Yara: Oltre Ogni Ragionevole Dubbio  docufiction di Gianluca Neri in cui sono stati utilizzati addirittura gli audio delle intercettazioni , alla famiglia di Yara Gambirasio, costretta ad assistere in prima serata alla versione dell’uomo che - secondo tre gradi di giudizio - ha ammazzato e occultato il corpo della loro figlia di 13 anni. Questo lo ripeto non è Servizio pubblico o un giornalismo . Questa è un ulteriore pornografia del dolore come quello che è avvenuto ed continua ( vedere il mio post : << garlasco dignità calpestata con il Caso di Garlasco . E francamente non ne sentivamo il bisogno di un ulteriore pornografia del dolore

23.12.24

Jovanotti: "Mozart e Tony Effe sono colleghi" - a Belve 17/12/2024

lo so che continuare a parlare del caso del famoro rapper finisce per annoiare , generare risposte ed considerazioni benaltriste , insomma fargli solo pubblicità . Ma davanti a certe castronerie che neppure mia nipote di 15\18 anni che ascolta musica simile eviterebbe non riesco a tacere

Caro Jovanotti alias Lorenzo Cherubini Anche nelle provocazioni o nell'ironia ci dev'essere un minimo di cultura di base .Infatti tra lo 0.55 e 2.30 hai detto una castroneria

 

Infatti ha  ragione  il prof  di storia  dell'arte  



Luigi Agus
10 h ·


[...] L'arte è una disciplina umanistica e come tale pretende delle scelte, siano esse qualitative, contenutistiche, formali o di altro genere. Pensare che tutta la musica, così come tutta la poesia, tutta la pittura, tutta la scultura o tutte le altre espressioni umane siano uguali e da mettere sullo stesso piano è non solo una falsità, ma una idiozia! Ecco perché paragonare Mozart a un certo Tony Effe è una bestemmia, perché è una valutazione tanto superficiale, quanto spocchiosa. Si tratta di un nichilismo figlio di un tempo in cui la maggioranza di analfabeti funzionali pretende di dominare secondo un falso senso di democrazia. Uno non vale un altro, perché altro è sempre diverso da uno. Ma qua andiamo già oltre e forse andrebbe tradotto per i minus habens.
  ed  aggiungo   io     stai paragonare la merda  alla cioccolata . 

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

 Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...