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Visualizzazione dei post con l'etichetta abusi del potere

la polizia dello stato italiano dovrebbe garantire la tranquillità il caso Hasib Omerovic di primavalle

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 Ceri fatti     sono  impossibili   da commentare   a   freddo e quindi  si commentano a  caldo    . Soprattutto    quango essi sono legati a certe immagini . Davanti a tali fatti  , ovvero l'ennesimo abuso perpetrato ,  ovviamente    senza  generalizzare  perchè all'interno delle  amate  \  odiate     forze  dell'ordine   ci  sono  oltre  i prepotenti   ,  frustrati  , arroganti  , sadici  , ecc   anche     se  nascosti  e  nell'ombra  dell' ubbidir  tacendo  delle   brave ed  rispettabilissime  persone , da  coloro  che  dovrebbero  tutelarci  e garantire la legalità  .   Come  Giustamente    fa  notare  il gruppo   I Sentinelli di Roma s p o o r n t e d S 3 3 0 e 4 t l 0 i 9 : 5 I 0 0 m h t u 0 i 8 f e 1 5 0 m l t   u t t   c h l 5 1 u a u r 3 9 7 0 1 a     ·   #hasibomerovic Ma che solerzia le FDO! Se le donne vanno in caserma a denunciare - anche più volte - finiscono comunque [ per essere sminuite derise , insultate , le i documenti che portano di

il potere puo' insultare noi o farci penare e fregarcene se invece lo fa un cittadino viene denunciato I carabinieri hanno segnalato una 42enne ed una 66enne berresi. Il reato è vilipendio alle istituzioni: le frasi sulla pagina “Sei di Berra se...”

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   cazz boh . in italia si viene puniti se dici il vero . Come  è successo a queste  due  donne  di Ferrara d a  http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2017/09/29/ Insulti su Facebook, denunciate due donne I carabinieri hanno segnalato una 42enne ed una 66enne berresi. Il reato è vilipendio alle istituzioni: le frasi sulla pagina “Sei di Berra se...” Tags BERRA. Il primo post di una 42enne di Berra nella pagina “Sei di Berra se...” recitava testualmente così: «Volete sapere l’ultima dai dirimpettai di via...?! Oggi pomeriggio avevano quella che sembrava una carabina (immagino caricata a salve perché faceva solo uno scoppio ma nulla più) e hanno mirato a mia nonna urlandole “Mani in alto o ti uccido, sono un killer” e cose simili... Se fosse solo un gioco non lo so, ma la prossima volta li filmo col cellulare e scatta la denuncia, che sarà ovviamente inascoltata visto che le autorità del nostro paese non fanno nulla...». Il commento di una compaesana 66enne è st

Lena, massacrata la notte della Diaz [ genova 21\22 luglio 2001 ] , aspetta ancora il risarcimento

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 a mente fredda    si  può parlare  di Genova  2001  a  voi  ogni commento colonna  sonora   da   http://genova.repubblica.it/cronaca/  22 luglio 2015 Lena, massacrata la notte della Diaz, aspetta ancora il risarcimento Il rimpallo del caso tra Prefettura e Ministero dell'Interno. Ebbe un polmone perforato dalle botte e una commozione cerebrale. I poliziotti la trascinarono dalle scale per i capelli e poi le sputarono addosso a turno di MARCO PREVE Ancora in attesa di risarcimento una ragazza tedesca massacrata di botte alla Diaz Lena Zuhlke aveva 24 anni quando venne massacrata di botte, umiliata, trascinata per i capelli come una preda di guerra e umiliata nella scuola Diaz dai torturatori della polizia italiana che, assieme ai loro capi, falsificarono anche le prove per poterla accusare ingiustamente. I picchiatori continuano, 14 anni dopo la notte della "macelleria messicana" del 21 luglio 2001, a restare ignoti, e a tanti anni di distanza lo

la burocratia colpisce ancora un debole Respinta la delega del figlio: in ambulanza per ritirare la pensione Villacidro, 88enne in barella allo sportello delle Poste

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L'unico commento che mi sento di fare a questa assurda storia è anche questo dubbio : se la delega viene ritenuta non valida (anche se credo che non lo sia) perchè non viene abolita ? la nuova sardegna 28\3\2014 VILLACIDRO.  Vecchietta di 88 anni costretta ad andare all’ufficio postale in ambulanza per ritirare la pensione.E’ accaduto questa mattina a Villacidro dove, secondo quanto dichiarato da un figlio della pensionata, Raffaele Mocci, in possesso di regolare delega alla firma e al ritiro delle spettanze pensionistiche, il direttore delle Poste avrebbe preteso che ad apporre la firma al modulo di accettazione delle norme antiriciclaggio in vigore dal 1° marzo 2014 , L'ambulanza che ha trasportato alle Poste la pensionata di 88 anni (foto Deidda/Rosas) fosse personalmente la titolare della pensione. La quale si trova da sei mesi costretta a stare a letto per le conseguenze di una grave frattura ossea. Il direttore dell’ufficio postale non ha voluto r

Figlio

Basterebbe questo. Il figlio non è parola: se non fatta carne. Lo è anche, forse principalmente, nell'assenza rapita, quando il Male lo strappa via, brutalmente e bruttamente, in una notte senza luna. E ieri abbiamo assistito alla nuova crocifissione d'un crocifisso. Lo strazio che si rinnova. Non si chiamava più Cristo ma Federico Aldrovandi e come il primo era giovane e nudo e bello e sbagliato. Non doveva trovarsi li', quella notte. Non doveva essere massacrato di botte da chi avrebbe avuto il compito di tutelarlo. I detentori della Legge. I centurioni dei giorni nostri. Il potere saturnale, che divora chi dovrebbe proteggere. L'ultimo sberleffo, l'ultimo ghigno è il gelo. Quella rivendicazione canina del l'ingiustizia. Quell'arroganza peggiore del sadismo. Non si sono fermati davanti a nulla. Come i soldati che sotto la croce si disputavano la tunica di Cristo, i colleghi degli assassini di Federico hanno solidarizzato con questi ultimi e, di fronte

la burocrazia che umilia il cittadino [ E' guarita da un tumore, il giudice: "paghi la cura Di Bella alla Asl"oppure «Io, disabile e umiliato. Uno spreco targato Trenitalia» ]

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la  prima news  viene  da   nocensura  del  mercoledì 19 settembre 2012   di Valerio Baroncini Barbara Bartorelli (  foto  a   sinistra  ) ha sconfitto un tumore e ora è stata condannata in appello a rimborsare la sanità pubblica. SETTE anni dopo, la giustizia ha il sapore di una tortura. E della beffa.Barbara Bartorelli, una piccola imprenditrice di 40 anni di Castel San Pietro Terme, è guarita da un tumore grazie alla terapia Di Bella, ma i giudici la costringono a pagare le cure all’Ausl di Bologna. MOTIVO: una sperimentazione ministeriale «stabilì che quella terapia era inefficace» e che «nel 1998 non venne testato il suo linfoma, ma un altro, il non Hodgkin». Eppure la Bartorelli, piccola imprenditrice, è completamente guarita dal linfoma di Hodgkin, quindi la terapia funzionò eccome. Quasi non crede alla sentenza del tribunale d’appello che, a sorpresa, ha ribaltato quanto deciso nel 2006 dai giudici di primo grado. «La gioia per essere guarita è devastata dall’amarezza per

In mutande e in pantaloni

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Due capi d'abbigliamento estremi. I primi ridotti all'osso, i secondi castigati per antonomasia (eppure, come scriviamo più sotto, qualche testa bacata è giunta a considerarli indecenti). I primi, non solo simbolici (alcuni disoccupati e precari della scuola hanno davvero protestato in questo modo); ma sicuramente anche segno d'una spoliazione, d'una perdita non solo del lavoro, ma della di gnità. Ebbene in questi giorni, molti lavoratori, al Nord come al Sud, sono in mutande. Per lo più nel chiassoso silenzio dei media, in tutt'altre faccende affaccendati. "Devi attirare l'attenzione delle telecamere, altrimenti non esisti" : frase che suona grottesca perché non esce dalla bocca di Fabrizio Corona, ma da uno degli operai della Esab di Mesero , alle porte di Milano, che da giorni, coi compagni, grida sui tetti - il Vangelo coglie sempre nel segno - la sua lotta e la sua resistenza ai licenziamenti. Il regime videocratico impone leggi ferree: tanto val

Non si può sempre combattere in solitudine

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Domani sarà un giorno caliente a Milano, e martedì rischia di esserlo ancor di più. Moltissimi precari della scuola , con alle spalle una lunga esperienza, rimarranno senza lavoro . A 40-45 anni d'età. Sappiamo bene cosa significhi. Francesco Caruso , il 28 agosto scorso, ha diramato un comunicato stam pa in cui c'informa che un gruppo di sette donne, "tutte docenti precarie con oltre 10 anni di insegnamento alle spalle, sono salite sul tetto del provveditorato agli studi di Benevento per iniziare un'occupazione ad oltranza per protesta contro i tagli della riforma Gelmini.'Contro il più grande licenziamento di massa. 20000 in Italia, 500 a Benevento. Vogliamo un futuro': così recita lo striscione calato dal tetto dell'edificio" . Come gli operai dell' Innse , hanno deciso di resistere a oltranza fin quando non otterranno risposta (per contatti: 334 6976405 - Daniela Basile, una delle insegnanti del CIP sul tetto). E a proposito: anche gli operai

A che punto è la notte

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L'assassinio di Petru , consumato il 16 maggio scorso a Napoli nell'indifferenza generale, è testimoniato qui . Perché non l'ho menzionato prima? Perché sapevo che saremmo presto tornati sul tema. Non mi dilungo in analisi già ampiamente sviscerate sui quotidiani, in dibattiti televisivi e via discorrendo. In questi giorni, la morte del musicista romeno assume un significato nuovo. Spiega, per certi versi, come sia stato possibile giungere all' attuale ddl sui clandestini . Testimonia quel clima non d'imbarbarimento, ma appunto d'indifferenza - che è molto peggio - nei confronti del "diverso" ormai ritenuto fuori del consesso umano. Allo stesso modo, i nazisti trucidavano bambini innocenti, poiché appartenenti alla "razza nemica": bisognava eliminarli prima che fossero in condizioni di nuocere. Come le zanzare. Un lavoro di routine , Eichmann insegna. E di banalità del male parlava Hannah Arendt . 1997: Berlusconi piange di fronte ai "re

Corpi di ragazza

Questa volta avrei evitato qualsiasi intervento, lasciando spazio o, meglio, parola alle fotografie e soprattutto ai video. Del resto, blog come Il corpo delle donne (da cui attingo anche per il presente post) e, più modestamente, la mia rubrica DadonnAdonna già svolgono un ruolo. Qualche appunto, però, si rende necessario. Al min. 7.21 Nina Moric , ex moglie di Fabrizio Corona , viene usata come "prosciutto" durante una puntata di Striscia la notizia sotto lo sguardo divertito di Pino Insegno . Alcuni giorni fa è giunta a "Repubblica" la lettera piccata di Antonio Ricci , l'ex-preside più giovane d'Italia ormai affermato e spumeggiante autore di moltissimi programmi di enorme successo, da Drive In a Striscia la notizia , da Paperissima a Emilio , a L'Araba Fenice (che destò scandalo per la partecipazione nuda di Moana Pozzi , le cui "gesta" verranno presto celebrate in un film), all'impareggiabile Velone , e via di seguito. Offeso d