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10.12.22

Mondiali ( ? ) del Qatar La morte del giornalista sportivo americano Grant Wah perchè portava una fascia arcobaleno e la vittoria del marocco prima squadra africana in semifinale ai mondiali

  forse       dovrei     chiudere    il  diario   countdown    del mio  diario  senza   mondiali  Qatar    2022  visto  che   in questo post  parlerò  della  vittoria       del   Marocco  .    Ma  come    dicono  molti  cronisti    fra  cui Lorenzo  Tosa  <<
Il Marocco ha appena scritto la storia. La Storia!!! Dopo la Spagna, battuto anche il Portogallo di
Cristiano Ronaldo. Ed è semifinale mondiale. Mai una squadra africana si era spinta così lontano in una Coppa del Mondo. Un Davide che batte Golia. In questi Mondiali di scandali, dei diritti negati, del sangue  >>  infatti si vocifera che






Il post sui social: "Sono gay. Per me Grant ha indossato la maglietta con la bandiera arcobaleno al Mondiale. È stato minacciato. Non è morto per un malore". Polemiche per l'aria condizionata: così Wahl ha contratto la bronchite?
La morte del giornalista sportivo americano Grant Wahl allo stadio di Doha durante Olanda - Argentina, ha scosso il mondo del calcio e dello sport in generale. Il giornalista aveva 49 anni e si sarebbe sentito male in tribuna stampa mentre seguiva la partita. Dagli Stati Uniti il fratello di Grant, Eric Wahl, ha pubblicato un video sui social in cui insinua dei dubbi sulla sua morte. segue su Grant Wahl, morte sospetta? Il fratello: "In Qatar è stato ucciso" | Gazzetta.it




non potevamo immaginare una favola più bella di questa. La vittoria del Morocco

 


contro il Portogallo, va oltre il calcio ed il divertimento. Un riscatto per oltre due miliardi di persone, che spesso sentono la gioia di vivere solo in momenti del genere. Infatti sarebbe bello   ma  qui siamo  purtroppo    nel campo dell'utopia    che  certa  gente    la  finisse     come fa  notare  l'amica  
Quanti bianchi italiani stanno già mettendo il cappello su questa vittoria storica del Marocco. Ovviamente hanno vinto perché hanno imparato da noi. Ci mancherebbe che ”noi” bianchi non abbiamo meriti. Li abbiamo accolti, gli abbiamo insegnato a tirare i calci, gli abbiamo dato tutto. Loro oggi incassano grazie a noi. Vero? Madonna quanto siamo brutti. Ma veramente

la smettesse  di     fare  commenti idioti   .,   vedere questi giovani gioire per queste imprese , a loro modo storiche . Ma il vero riscatto sarebbe, tifare Africa anche dopo , a mondiali finiti !  Ma  





1.7.16

Il pastore che ha sconfitto Berlusconi: stop alla cementificazione in Sardegna Le sue pecore potranno restare sui terreni di Capo Ceraso per 8 anni. In quel pezzo di paradiso dovrebbe sorgere un villaggio turistico

Vittoria di Davide contro Golia da   www.tiscali.it  del  1\7\2016 di I. Dessì   -   Facebook: I. D.


                                  La zona dove dovrebbe sorgere il villaggio turistico di Costa Turchese
 
I pastori sardi rifilano un altro colpo a Silvio Berlusconi e al suo progetto di Costa Turchese (ex Olbia2), futuro villaggio turistico in un incantevole zona dell’Isola. A metterlo in risalto Giandomenico Mele nell'ultima edizione de la Nuova Sardegna. Dopo il “famigerato” Paolo Murgia - morto a 80 anni nel 2010 e salito alle cronache per aver bloccato 500 ettari di Costa Turchese destinati al faraonico progetto della famiglia Berlusconi con la sua richiesta di usucapione – un altro allevatore ottiene una vittoria attraverso il Tribunale di Tempio Pausania. Potrà restare infatti col suo gregge su due ettari di terreno a Capo Ceraso fino al 2024.

Il caso Murgia

Nel caso Murgia l’ex premier cercò di affrettare la soluzione proponendo un accordo extragiudiziale. Il pastore si mise in tasca – a quanto dicono i media – circa un milione di euro per abbandonare i terreni dove le sue pecore brucavano l’erba. Il caso destò però l’attenzione di altri pastori in cerca di generosi accordi similari. E i problemi per Silvio e famiglia aumentarono.

L'affitto agricolo

In questo caso non è stato però il possesso ultraventennale ad essere tirato in ballo, ma l’esistenza di un contratto di affitto agricolo. Il pastore aveva stipulato l’accordo con il precedente proprietario e quel rapporto permane ora in capo al nuovo proprietario dopo l'acquisizione dei terreni da parte della Edilizia Alta Italia, società dei Berlusconi.
Dunque, ad avviso dei giudici, il pastore di cui non si fa il nome, ha diritto di continuare a condurre il suo gregge al pascolo a Capo Ceraso e Li Cuncheddi per altri 8 anni. Dovrà solo pagare una rata d’affitto simbolica all’ex Cavaliere che avrà la piena disponibilità dei terreni solo a partire dal 2025.

Villette e alberghi

La decisione del Tribunale non dev’essere stata gradita al Cavaliere e ai suoi familiari che hanno previsto un intervento edilizio su circa 380 ettari con 250mila metri cubi a base di villette e alberghi. Su quel progetto - ricorda il giornale locale - lo scorso anno era arrivata anche una pronuncia del Tar Sardegna “che aveva respinto il ricorso degli avvocati dell’Edilizia Alta Italia, dopo 8 anni di battaglie contro il Piano Paesaggistico regionale varato nel 2006 dalla Giunta regionale guidata da Renato Soru”.
Fu Soru infatti a volere una legge che imponeva il divieto di edificazione a una certa distanza dalla costa. Tutto all'epoca fu bloccato dai Berlusconi in attesa di tempi migliori. Poi saltò fuori anche il grande grattacapo dei pastori.

Il pericoloso ulteriore precedente

Adesso il riconoscimento dato a quest'altro pastore potrebbe rappresentare un nuovo ulteriore pericolo, non tanto per il caso specifico quanto per il precedente che potrebbe rappresentare. Ovvero rivelarsi una strada aperta anche ad altri allevatori che si trovano in condizioni analoghe. Anche perché la grande estensione di territorio oggetto della vicenda, tra Murta Maria e Capo Ceraso, risulta priva di recinzioni in molte sue parti.

La mancanza di recinzioni

Proprio il fatto di non aver recintato completamente i terreni diede infatti ai pastori - in precedenti occasioni - la possibilità di sostenere che da anni pascolavano lì le loro pecore. Forse per questo poco tempo fa la società dei Berlusconi ha presentato un piano per la chiusura di tre fondi, ma il tutto è stato bocciato dal comune di Olbia, perché si parla di una Zona a protezione speciale (Zps) e qualsiasi intervento è subordinato a una procedura molto rigida.

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...