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13.11.21

sensi di colpa e solidarietà -aiuto non pelosa

nel corso della  mia  vita  , fin qui  trascorsa  ,  da  solo     e  nelle  sedute   di psico analisi   ho appreso che il senso di colpa  ed la paura   fanno danno  e  tarponano le  ali  se  non affrontati e  trasformati  \ incanalati nella  giusta maniera  . Infatti , ed  è proprio questo il caso , posso anche  se   affrontati   salvare  le  vite  .

da  https://storiedeglialtri.it/storie/

“Ancora mi capita di non riuscire a dormire per la paura. Mio figlio ora è qui, non so se per fortuna, se qualcuno da lassù ci ha aiutati o semplicemente perché ha funzionato la manovra, so solo che è importante fare il corso di primo soccorso”.


 Lei è Naomi. Ha 25 anni. Vive a Roma. È fidanzata con Daniele, hanno due figli. Giuliano ha 5 anni, Aureliano ha spento da poco due candeline. È marzo, una sera come tante. Naomi è sola davanti al computer, d’improvviso sente la voce del suo compagno. È nella stanza accanto, ripete il nome del figlio, Aureliano. Il tono è preoccupato. Naomi corre, guarda il bambino, respira in modo insolito. Che cosa è successo? Che ha fatto? Il compagno non riesce a capacitarsi. Intanto il bambino

peggiora, le labbra sono socchiuse, boccheggia. Naomi ha un lampo. Ha ingoiato qualcosa! Daniele comincia a urlare. Che facciamo? Naomi prende il figlio, agisce d’istinto, gli infila due dita in gola. Daniele la blocca. Tesoro, tempo fa non avevi imparato le manovre di primo soccorso? Naomi ha gli occhi sbarrati, il cuore in gola. Sono passati tanti anni. Tenta di ricordare. Zero, la sua testa è vuota, annebbiata. Intanto le labbra di suo figlio diventano viola, gli occhietti rotolano all’indietro, si chiudono. Naomi è disparata, si conficca le unghie nel viso. Non è possibile, stiamo perdendo! Sbrigati chiama i soccorsi! Daniele afferra il telefono, ma è nel panico, non ricorda il numero. L’ambulanza sta arrivando, il figlio è diventato bianco come un lenzuolo. Naomi è fuori di sé. Apre la porta di casa, grida, chiede aiuto, intanto spinge con le mani sulla schiena di Aureliano. Erano questi i gesti? Ti prego, fa che siano questi. Non può essere, il suo bambino le sta morendo tra le braccia. D’improvviso sente un colpetto di tosse, sotto i suoi piedi rotola una pallina di legno. In quel momento arriva l’ambulanza. Visitano il piccolo. Sta bene. Naomi e Daniele lo stringono tra le braccia, piangono. È tutto finito. La paura e il senso di colpa li tengono svegli ancora oggi. Si sono iscritti entrambi al corso di primo soccorso. Naomi credeva che certe cose capitassero solo agli altri. Non è così. Sono stati fortunati.


stavo  per  premere  pubblica    quando mi arrivata  la  notifica    di  un aggiornamento  del sito     in questione  ed  ho letto    quest' altra  storia  


Grazie al suo intervento, molto migranti e rifugiati hanno ottenuto un permesso di soggiorno e trovato lavoro. Di recente Daniel ha abbandonato il ruolo di sacerdote, ma continua a vivere in chiesa in mezzo alle persone a cui offre rifugio.

Lui è Daniel. Nasce nel villaggio di Flanders, in Belgio, nel 1944. In famiglia sono in dodici, il padre fa i salti mortali per portare il pane in tavola. Daniel ha 10 anni. Sta giocando nella sua stanza. Bussano alla porta di casa. Si sentono delle urla, poi un pianto disperato. È sua mamma. Daniel corre. Che succede? Suo padre è morto, ha avuto un incidente. Daniel punta subito verso il suo letto, vuole andare a nascondersi sotto le coperte. Non può. Un fratellino si lamenta nella culla, un altro lo chiama per giocare. Ora bisogna pensare a loro. Daniel ingoia lacrime amare, e si rimbocca le maniche. Fa il garzone, il portalettere, aiuta le donne del villaggio a lavare e stendere i panni. Guadagna pochi spiccioli, ma
l’alternativa è la fame. Ogni notte la mamma gli rimbocca le coperte e gli dà un bel bacio. Amore mio, siamo poveri, ma ricordati che una casa grande non vale quanto un cuore grande. Passano gli anni. Daniel riesce anche a studiare, prende la laurea, si trasferisce a Bruxelles e diventa professore di Filosofia. Gli piace stare con i ragazzi, ma gli manca qualcosa. Entra in seminario, dirige la Caritas, non gli piace stare dietro una scrivania. Si fa assegnare una parrocchia e diventa il pastore di una piccola comunità. Daniel si prodiga, è apprezzato, ma è sempre inquieto, non trova pace. Una sera entra in chiesa e per poco non gli prende un colpo. Le navate sono state letteralmente invase da famiglie intere. 


Donne, uomini, bambini sono stesi per terra, sul pavimento. Daniel acchiappa il diacono e chiede subito una spiegazione. Cosa sta succedendo, che cos’è questo casino? Il ragazzo balbetta. Sono senzatetto, migranti, non sanno dove andare, ho provato a cacciarli. Daniel cammina su e giù, poi si siede a terra, parla, ascolta, osserva. Il suo cuore si riempie di gioia. Distribuisce coperte, vestiti, cibo, non nega un aiuto a nessuno. Restate, questa è casa vostra. Oggi Daniel ha 77 anni, la sua chiesa non è una casa abbastanza grande, ma ha un cuore grande.






21.5.13

guida su come sopravvivere alla crisi prima puntata "Aiutarsi come durante una guerra "



riprendo qui l'inchiesta di repubblica e in alcuni punti , a voi scoprire quali , ci aggiungono del mio e mia esperienza 


Co-housing ovvero vivere insieme, co-working ovvero lavorare uniti. E ancora gruppi di acquisto solidale che raggruppano fino a sette milioni di persone, mercatini del baratto e una miriade di orti collettivi nella grandi città. Così sta crescendo un movimento silenzioso che fa fronte alle difficoltà di questi anni 
Generazione Co. E questa volta a finirci dentro non sono solo i giovani ma proprio tutti, o almeno chiunque è costretto a fare i conti con budget sempre più ridotti. Perché, ora, in piena crisi economica, un modo per sopravvivere è coalizzarsi, stare insieme, collaborare, condividere. E per farlo si formulano nuovi stili di vita. Si punta sul co-working, per spartirsi le spese d'ufficio, sul co-housing, perché nei condomini solidali ci si aiuta e si tagliano e di molto i costi. Ma anche l'automobile gestita da più famiglie, il car-sharing, affascina sempre più persone. Partecipare a gruppi di acquisto solidale con parenti o colleghi, non è solo vantaggioso ma alla fine anche stimolante. 
E nel cerchio che stringe sempre più i consumi riducendoli ogni giorno un po' ci finiscono anche parole come riciclo o scambio. E c'è chi punta agli orti metropolitani oppure a prepararsi in casa cibi come yogurt, pane e conserve: un popolo sempre più numeroso secondo il Censis che nell'anno che si è appena chiuso ha contato 11 milioni di nuovi adepti. Mentre i modelli produttivi tradizionali sono in difficoltà (nel manifatturiero si registra il 4,7% di imprese in meno tra il 2009 e oggi), crescono le cooperative tanto che le imprese, in questo settore, sono aumentate del 14% tra il 2001 e il 2011. 
Una nuova era? "Non proprio ma sicuramente più solidale di quanto si pensi - per lo psicoanalista Lucio Della Seta, autore di Debellare l'ansia e il panico, Mondadori, pp. 114, euro 16 - . L'essere tutti più poveri unisce. Sta succedendo, seppur con delle inevitabili variazioni, quello che accadeva durante la guerra o subito dopo: le persone, oggi, si associano in mille modi differenti. Cercano insieme una via d'uscita. Si è meno soli paradossalmente di quando l'economia viaggia ad alti livelli. E automaticamente l'ansia diminuisce perché l'attenzione si sposta su altro: sul problema del mangiare, dormire, andare avanti. Non è un caso che ci sono, oggi, persone che hanno ripreso a coabitare. Stare insieme, fare gruppo è un sentimento arcaico che toglie la paura. Quella stessa paura che alla fine genera gli attacchi di panico".

Come aiutarci
di GAD LERNER

Consumi, sempre più giù
Quando l'economia va male, la condivisione può essere una soluzione. I gruppi di acquisto sono in crescita. Ma le persone tagliano anche gli sprechi. Oggi i consumi sono crollati e sono ritornati ai livelli del 1997. L'83% dei nuclei familiari ha riorganizzato la spesa alimentare cercando offerte speciali e cibi meno costosi (dati Censis). Dal 2007 al 2011 la crisi ha alleggerito di 7 miliardi di euro la borsa della spesa alimentare delle famiglie italiane (dati Fipe-Istat). Ad altri due miliardi ammontano i tagli nei consumi alimentari fuori dalle mura domestiche. Secondo il Censis il 73% degli italiani va a caccia di offerte e alimenti poco costosi. E ci sono 7 milioni di persone che partecipano ai Gas, i Gruppi di acquisto solidale.
In calo l'abbigliamento
Con la crisi gli italiani rinunciano anche agli articoli di abbigliamento o alle calzature (secondo il Censis il 40% a rinunciato a questa spesa). Si compra meno anche perché per una famiglia rinnovare il guardaroba è diventata un'impresa. Un esempio? In un grande magazzino vestire un bambino di 6-8 anni può alleggerire e non poco le tasche. Per una tuta con maglietta si spendono circa 30 euro. Aggiungendo un giubbotto da 40 euro e un paio di scarpe economiche di altri 40 si superano i 100 euro. Ma in uno dei tanti mercatini dello scambio i vestiti dei propri figli ormai cresciuti, si possono barattare gratuitamente o per pochi euro. 
La seconda vita di abiti e scarpe
Le persone studiano soluzioni alternative. Un cappotto rimasto sepolto in un armadio per anni, scarpe abbandonate, borse inutilizzate: sono tutti oggetti che ora possono tornare utili. Aumenta la condivisione fra persone. Il passa parola fra amiche può essere utile per comprare a prezzi stracciati capi o per partecipare agli swap parties, dove si scambiano giacche o pantaloni. "Gli swap parties vengono organizzati per scambiarsi degli abiti o oggetti che noi non usiamo più. È anche un pretesto per incontrarsi. Un modo per stare insieme e scambiarsi quei capi che non servono e sono spesso di valore - spiega Edoardo Amerini, presidente di Conau, consorzio abiti e accessori usati - . E poi ci sono le bancarelle e i negozi dell'usato. In passato erano meno diffusi, mentre oggi sono in crescita".
Caro benzina
Fra i costi fissi c'è anche quello dell'automobile. Se una volta molte famiglia consideravano normale averne più d'una, oggi le cose sono cambiate. Secondo l'ultimo rapporto Censis, il 62,8% degli italiani limita gli spostamenti in macchina o moto per risparmiare sulla benzina. A dicembre le immatricolazioni sono diminuite del 22,5% rispetto al dicembre 2011. Nell'intero 2012 il saldo è negativo del 19,87%. Sono cvalate addirittura anche le patenti mentre in due anni sono state vendute, 3,5 milioni di biciclette. Il più delle volte si rinuncia anche anche ai viaggi (42%), un lusso in piena recessione. Anche per i trasporti si punta a dividere le spese con altre persone. Mai più macchine vuote, con una sola persona al volante, per andare in ufficio. Prende piede il carpooling che permette di usare una sola macchina e condividere le spese. Roberto Dell'Omo è un ingegnere milanese che si sposta da Milano a Roma tutte le settimane con questa soluzione: "Oltre a risparmiare si crea una comunità di viaggiatori su quattro ruote che in alcuni casi si frequenta anche oltre il singolo viaggio. Dalla drag queen al gruppo di tango argentino, posso dire che in questi due anni ho viaggiato e conosciuto persone di tutti i tipi". 
Casa
Si risparmia su tutto, ma sulla casa non è facile. Diminuisce il numero di persone che riescono a comprarla: secondo l'Istat, rispetto al secondo trimestre 2011, le compravendite di immobili a uso residenziale diminuiscono del 23,6. C'è chi però decide di scommettere sull'acquisto condiviso di un edificio, per tagliare anche i costi di gestione. "La solidarietà non si misura solo con l'aiuto materiale ma anche con un 'avvicinamento" di tipo relazionale delle persone che vivono in strutture di questo tipo - dice Lorenzo Allevi dell'impresa sociale Sharing, che a Torino ha dato vita all'albergo condiviso - . Nel nostro albergo sociale questa solidarietà è sentita. Ci sono persone che mettono a disposizione il proprio tempo per organizzare delle serate a tema con i bambini. Oppure associazioni che tengono gratuitamente corsi di italiano per stranieri. In molti organizzano delle feste e invitano tutti. Ci aiutiamo tra di noi e facilitiamo le occasioni d'incontro".

Lavoro
Sempre più precario e con meno tutele, anche il lavoro cambia quando circola meno danaro. Così è aumentano le esperienze di co-working, il lavorare insieme. Si può spendere per una scrivania, internet, fax, sala riunioni ed altro dai 25 euro al giorno, ai 250/350 euro al mese. In alcuni co-work sono attive anche forme di baratto. Una persona mette a disposizione la sua professionalità e in cambio ottiene un'altra cosa. È un modo per essere autonomi sul lavoro, condividendo servizi, e per evitare che il lavoratore si senta isolato. Perché in tempi di crisi e meglio non rimanere soli.

23.10.12

Quell'universo ci appartiene



Foto di Agnese Romanò

...e comunque, la casa è un nido. Anche quando si riduce a livido alveare, anche quando racchiude i suoi abitanti in un bozzolo velenoso d'amianto e ha pareti lisce come una prigione. Dove la vita è imbavagliata, sotterranea, marginale e maligna. La casa è l'abito logoro concesso al povero in nome d'una malintesa pietà. E a quella patetica divisa il povero s'aggrappa, come il nomade ai suoi cartoni. Vuol conservare, con essa, un residuo d'umanità.
Via Preneste, a Milano, non la conosce nessuno. E' lì che, ieri, sono cominciati gli sgomberi. E resta inciso nella mente l'espressionismo di quella donna usurata, che minaccia di lanciarsi nel vuoto se sfratteranno lei e i suoi tre bambini. Sbuca come un minatore dalle viscere del mostro di cemento. Reclama una brulicante e insospettata vitalità dal gelido e impassibile gigante che la inghiotte e al quale, tuttavia, si affida. "Dentro" è l'inferno ma, fuori, è pure peggio: perché c'è chi l'ha confinata lì, e ora vuole gettarla chissà dove, in qualche incomprensibile landa desolata, senza parola e senza fiato. Mondo vuoto, mondo siderale: vortice di mondi. Non chiediamo di lasciarla in quel nido matrigno. Chiediamo le sia concesso un nido autentico, un calore vero, chiediamo le sia offerto un fiore, magari un geranio rosso su cui il sole possa abbandonare una discreta carezza in un'alba cilestrina. Su un balcone ingenuo, con un parapetto solcato da brevi onde. Aperto su un piccolo cortile, con qualche albero verde. Chiediamo venga accompagnata laggiù, lei e i suoi bambini, e non cacciata dall'alveare grigio a colpi di spranga. Chiediamo le venga restituito ciò che le spetta di diritto. Chiediamo possa alzarsi, una mattina, ed esclamare "Bella giornata". Allora tornerà radiosa e variopinta, spanderà gioia intatta, profonderà amore. Sarà persona, finalmente.



16.7.12

La casa? Ce la costruiamo da soli il primo borgo multietnico fai-da-te

In tempo  di crisi  bisogna  anche sapersi arrangiare   ecco cosa sta  succedendo dopo  Cagliari (  ne  ho parlato  precedentemente  qui  in questo  post  )   a Perugia    la  gente  sta iniziando ad  arrangiarsi da  sola  . Sarà la riscossa \  ripresa  del settore  edilizio ? o  una nuovo modo di concepirlo    ?



repubblica 15 luglio 2012 pagina 19 sez. CRONACA


PERUGIA - Quel chiodo d' acciaio non entrava. «Picchiavo col martello da ore e piangevo per il nervoso - ricorda lei - io lavoro in un supermercato, che ne sapevo che era così difficile bucare un muro di cemento armato? Lì pensai davvero che non ce l' avremmo mai fatta». Oggi Maria Stella Djinan, ivoriana, madre di 2 figli, racconta la fatica col sorriso, davanti alla villetta che si è costruita da sola. Nel quartiere delle 46 case fai-da-te, a Sant' Enea
preda dalla rete 
a due passi da Perugia. La più grande esperienza di autocostruzione realizzata in Italia. Autogestita e multietnica. Sant' Enea è un borghetto nella campagna perugina. Vigneti e olivi, cicale e anziani che prendono il fresco seduti sulle panchine. Le case degli autocostruttori sorgono su un declivio panoramico, inaugurate il 30 giugno scorso. E mica parliamo di catapecchie. Sono fabbricati di qualità, con certificazione energetica e antisismica, con pannelli solari. Costati 144 mila euro ciascuno (1000 euro al mq), il 40 per cento in meno rispetto al prezzo di mercato per questa zona. «Vede quel tetto di legno? L' ho fatto io con queste mani, lavorando tutti i sabati e le domeniche degli ultimi quattro anni - racconta con orgoglio Walter Cappuzzello, siciliano di 37 anni, amministratore di una società di import/export durante la settimana e manovale nel weekend, nonché presidente della cooperativa Tutti per uno - e anche le mura, i solai, i pavimenti li abbiamo fatti noi. Solo per il progetto esecutivo, le fondamenta, gli impianti, le fognature e le certificazioni ci siamo appoggiati a professionisti». 


preda dalla rete
Villette a schiera di 113 mq ciascuna, dotate di cantine da 35 mq e piccolo giardino, che al primo impatto ricordano la città perfetta e finta del film The Truman Show. Ma qui il sogno è reale e abbatte le frontiere. Ci vivono 46 famiglie, 180 persone, per metà stranieri arrivati dalla Costa D' Avorio, dal Congo, dall' Albania, dal Brasile, dal Perù. O dalla Colombia, come Alberto Sanchez, 53 anni, cinque figli e mani dure che stringono come pinze di ghisa. «Beh, io sono metalmeccanico - ridacchia - sono abituato ai lavori manuali. Per questo ero il saldatore e il falegname della cooperativa». Alberto ha passato sul cantiere tutti i weekend e le ferie degli ultimi anni, sotto il sole o con la neve, a volte portando i figli, a volte anche per non pensare alla cassa integrazione. «Senza questo progetto - spiega - non avrei mai potuto permettermi una villetta così. Con un budget di 150 mila euro avrei trovato solo case vecchie o da ristrutturare». Il progetto, quindi. Nel 2007 sono stati selezionati i soci della cooperativa, per metà italiani, per metà stranieri, con un reddito massimo di 30 mila euro e del tempo libero. Per statuto, ognuno doveva garantire al mese almeno 58 ore di lavoro gratuito in cantiere. C' è chi ne ha fatte anche ottanta. La Banca Etica, grazie al sostegno del Comune di Perugia che ha concesso il terreno a un prezzo ridotto, ha acceso il mutuo per coprire i costi di costruzione, ritardando la prima rata alla fine dei lavori. Tra i soci ci sono carabinieri, professori precari, commessi di negozio, impiegati comunali. Tutti sono stati assicurati e hanno seguito corsi di formazione sulla sicurezza. E poi, a ottobre del 2008, dopo la posa delle fondamenta, hanno preso guanti e caschetto e si sono inventati un lavoro che non era il loro. «L' inizio è stato difficile - ricorda Donatella, due figli, un marito e un lavoro come macchinista alla Perugina - ci è capitato addirittura di fare una stanza senza la porta. Ho fatto i salti mortali per badare ai miei figli, lavorare alla Perugina e passare le ore qui a metter su i mattoni come gli uomini. Alla fine li ho pure costretti a non dire sconcezze in cantiere!». E l' integrazione riesce meglio se si ha un obiettivo comune. «Queste persone sono una grande famiglia - osserva Valeria Cardinali, assessore all' Urbanistica del Comune di Perugia - non hanno litigato nemmeno al momento dell' assegnazione delle abitazioni. Le diffidenze iniziali tra le varie etnie sono svanite lavorando gomito a gomito. Nessuno si è infortunato. È stata un' esperienza dura, ma gratificante». Quanto piantare un chiodo d' acciaio in un muro di cemento.DAL NOSTRO INVIATO FABIO TONACCI               

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Venite a trovarmi...


 


VI ASPETTO!!!

28.12.08

Senza titolo 1127

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COMPLEANNO CENTENARIO


Oggi, 27/12/2008 in Barcellona P.G. (ME),
è stato festeggiato il compleanno centenario della Sig.na GRAZIA MAIMONE.
I festeggiamenti si sono aperti con la celebrazione della S. Messa, svoltasi presso la chiesa dell'Immacolata Concezione.
La S. Messa è stata celebrata da don Agostino Irlandese, un prete Salesiano unico nelle celebrazioni, in quanto ci mette il cuore, sì perchè a differenza di molti altri, la Messa non la legge o recita, ma la dice proprio col cuore, coinvolgendo tutta la comunità.
Erano presenti tutti i nipoti, pronipoti , cugini e la sorella Giovanna della veneranda età di 92 anni.
Dopo, tutti i partecipanti hanno continuato i festeggiamenti con un banchetto presso il ristorante "Conca d'Oro", dove sono anche sopraggiunti il Sindaco dott. Candeloro Nania ed il vicesindaco, che hanno regalato alla festeggiata, Sig.na Grazia Maimone, una targa in ricordo del bellissimo e raro evento.


E' stata un'esperienza bellissima, anche perchè la festeggiata ha partecipato cosciente.


Nonostante l'età e considerando che il suo udito non è più molto funzionante, ha seguito benissimo tutta la funzione  religiosa.


E' stato molto emozionate.  


Tantissimi AUGURI ancora a GRAZIA MAIMONE e.......altri 100 anni ancora!!!


 

30.7.08

Addio oro e travertino. Ecco la chiesa gonfiabile!

Messe volanti sulle spiagge, prima esperienza a Cagliari

Ma non tutti sono d'accordo e sul sito della diocesi fioccano le proteste

Addio oro e travertino

Ecco la chiesa gonfiabile













Addio oro e travertino Ecco la chiesa gonfiabile

La costruzione di una chiesa sulla spiaggia di Bibione nell'estate dello scorso anno



dal nostro inviato JENNER MELETTI :

CAGLIARI - Sono emozionate, le Sentinelle del mattino. «Ragazzi, è bellissima. L'abbiamo appena ritirata dalla ditta che ce l'ha costruita. È un capolavoro». Sono emozionate, queste Sentinelle (chiamate così da papa Wojtyla che disse loro: «Giovani, voi stessi siate gli apostoli degli altri giovani»). Sulla spiaggia del Poetto a Cagliari stanno per montare la prima chiesa gonfiabile poggiata sul suolo italiano. Lunga trenta metri, larga quindici, colori nero e fucsia che non ricordano certo le cattedrali romaniche. È completa di altare, abside, confessionali. Cinque compressori, in cinque minuti, permetteranno di "costruire" una chiesa che nei secoli passati richiedeva decenni, se non secoli, di lavoro.

Una domanda è d'obbligo. Era proprio necessaria? "Ci serviva - risponde don Andrea Brugnoli, il prete delle Sentinelle, da anni impegnato a evangelizzare in luoghi insoliti come gli autogrill, le spiagge, le discoteche - un luogo sacro dove poter accogliere i giovani che la notte sono alla ricerca di Dio. Non sempre c'è una chiesa, accanto ai luoghi del divertimento e della movida. E allora abbiamo fatto questo investimento, con la chiesa gonfiabile. Ci costa tanto, decine di migliaia di euro, perché è stata progettata e costruita esclusivamente per noi. Ma non sarà usata solo in Sardegna: dopo Cagliari, andremo su altre spiagge: a Campomarino di Tremoli, a Bibione, a Ravenna. Sì, lo so che c'è qualche polemica. Qualcuno ha detto che dopo la chiesa gonfiabile arriveranno anche i cristiani gonfiabili, ma noi questa scelta l'abbiamo fatta con serenità. L'abbiamo deciso l'anno scorso, a Bibione. Anche là, durante l'opera di evangelizzazione, non c'era una chiesa vicina e allora l'abbiamo costruita, con i tubi in ferro, legno, teli. È stata una vera fatica ma in una sola sera in quella chiesa improvvisata sono entrati più di mille giovani".

Ancor prima che la chiesa sia gonfiata, c'è già chi parla di degrado della liturgia. Nello stesso sito ufficiale della diocesi di Cagliari - il cui arcivescovo, Giuseppe Mani, ha chiamato le Sentinelle - c'è chi si scatena contro questa cattedrale di plastica. "Terribilis est locus iste: hic domus Dei est, et porta caeli". Il fedele che si firma L. J. C. ricorda "l'introito della S. Messa per la dedicazione di una chiesa". "Terribile, o importante, è questo luogo. Questa è la casa di Dio e la porta dei cieli...Queste parole ci spiegano cosa si debba intendere per chiesa. Oggi invece si propone questa chiesa gonfiabile, piazzata in mezzo a ombrelloni, materassini e annesse nudità varie... Se i bagnanti vogliono andare a messa, si vestano da fedeli e vadano nella chiesa più vicina che spesso - è anche il caso della spiaggia del Poetto - non dista certo centinaia di chilometri". A L. J. C. fa eco, "con fraternità", Caterina. "Passare dall'Arca tutta d'oro, con cherubini e tabernacolo, a una plastica gonfiabile dove tenere l'Eucarestia, il mistero dei misteri, lo trovo veramente squallido".

Il sacerdote delle Sentinelle non si scompone. "La messa - dice -non è prevista, l'adorazione del Santissimo sì. La nostra chiesa sarà aperta dalle 23 alle 3 della notte e come tetto avrà la luna e le stelle. Non c'è copertura, infatti, nel nostro luogo sacro. Noi crediamo di avere fatto una cosa bella che speriamo sia gradita al Signore, il quale merita sempre il meglio". Per "favorire l'incontro fra Gesù e i giovani" le Sentinelle della notte le hanno provate tutte. Hanno celebrato messe negli autogrill, hanno costruito cappelle per l'Adorazione sulle spiagge e nei viali della movida. "Per fortuna - dice don Brugnoli - nella fede non c'è il copyright". E allora dagli Anglicani ha preso l'idea degli "inviti a cena con Gesù", dove si mangia gratis e alla fine c'è un prete che parla di Cristo, del diavolo, del peccato e della conversione. "Le parole più importanti Gesù le ha pronunciate a tavola", sottolinea.

Dall'Inghilterra arriva anche l'idea della chiesa gonfiabile. Oltre la Manica è ormai una moda, per chi ad esempio non vuole costringere gli invitati a un matrimonio a spostarsi dalla chiesa al luogo del ricevimento. Si affitta la chiesa, si monta sul prato della villa, chiama un sacerdote. Ci sono anche tariffe precise: per un giorno, 3 mila euro. Per 2 giorni, 4.200. Per un weekend, 7.850 euro. Ma là - e anche in Spagna - i "gonfiabili" sono diventati quasi una mania. Ci sono non solo le chiese, ma anche le discoteche, i night club, le sale da gioco. In pochi minuti, in occasione di feste o sagre, si può allestire un mezzo paese.

Per ora, in Italia, è arrivata la prima chiesa. Chi rimpiange le pietre e i marmi, durante la preghiera avrà comunque una chance. Non ci sono tegole, nella chiesa di plastica, nemmeno finte. Guardando in alto, si potranno ammirare le stelle.

(26 luglio 2008)

Fonte articolo e immagine: Repubblica.it




 


Le mie considerazini sono molto brevi: attendo che dopo la realizzazione del Cristo morto in croce (ovviamente da gonfiare tipo ciambella per coloro che non sanno nuotare), dove metteranno il punto per soffiarci dentro??? Beh! vi sembra poco!? potrebbero scatenarsi tutti i moralisti teologi che stanno in Vaticano! Dovranno disporre di un cerimoniale solo per quello. Ma se il punto per gonfiare il Cristo fosse??? Insomma... non voglio sbilanciarmi indicando quale potrebbe essere "IL POSTO DOVE METTERE LA BOCCA E GONFIARE CRISTO". Qualunque sia il luogo di entrata o di uscita, sono convinto che scoppierà un puttiferio teologico.

A VOI AMICI LA SENTENZA... O MEGLIO IL VOSTRO PARERE RIGUARDO QUESTA INIZIATIVA

Con Amicizia e Rispetto

Gentleman -  (Morris) =^-^=

17.8.07

CONTINUA LA MIA CAMPAGNA!!!!!

A sostegno della mia campagna di promozione de "La Partita Perfetta"-"The Perfect Game" nel calcio,che prevede il considerare "Partita Perfetta" quella effettuata da un portiere nel caso egli riesca a non subire goal ed a segnare la reta della vittoria vi propongo le reti segnate fino ad ora ed un analisi del portiere-goleador recorman del Mondo,il mitico Rogerio Ceni.Se sapete come si può proporre la mia idea come "statistica non ufficiale" ad un organizzazione calcistica o non anche di non grandissima fama,non esitate a contattarmi!Commentate e diffondete la mia campagna!


World Record of Rogério Ceni - Tratto da IFFHS - Thanks To IFFHS


(date - venue - competition - goal scored by (minute) - goalkeeper of the opponent
match & result)


1. 15.02.1997 - Araras - Campeonato Paulista - free kick (48.) - Adnan
União São João - São Paulo FC 0:2

2. 13.09.1997 - São Paulo - Campeonato Brasileiro - free kick (4.) - Wágner
São Paulo FC - Botafogo FR Rio de Janeiro 2:2

3. 9.11.1997 - São Paulo - Campeonato Brasileiro - free kick (66.) - Régis
São Paulo FC - Paraná Clube Curitiba 4:4

4. 28.03.1998 - São Paulo - Campeonato Paulista - free kick (31.) - Zetti
São Paulo FC - Santos FC 2:1

5. 12.04.1998 - São Paulo - Campeonato Paulista - free kick (45.) - Maurício
São Paulo FC - São José EC 6:1

6. 18.04.1999 - São Paulo - Campeonato Paulista - penalty (82.) - Marcos
São Paulo FC - SE Palmeiras São Paulo 4:4

7. 25.04.1999 - Limeira - Campeonato Paulista - free kick (57.) - Bezerra
AA Internacional de Limeira - São Paulo FC 1:2

8. 25.04.1999 - Limeira - Campeonato Paulista - penalty (76.) - Bezerra
AA Internacional de Limeira - São Paulo FC 1:2

9. 25.08.1999 - São Paulo - Copa Mercosur - free kick (36.) - Gustavo Campagnuolo
São Paulo FC - CA San Lorenzo de Almagro Buenos Aires 4:1

10. 3.11.1999 - São Paulo - Campeonato Brasileiro - free kick (30.) - Alexandre
São Paulo FC - AA Ponte Preta Campinas 1:0

11. 1.04.2000 - Campinas - Campeonato Paulista - free kick (51.) - Gléguer
Guarani FC Campinas - São Paulo FC 2:3

12. 9.04.2000 - São Paulo - Campeonato Paulista - free kick (55.) - Pitarelli
São Paulo FC - AA Portuguesa Santista (Santos) 4:2

13. 24.05.2000 - Natal - Copa do Brasil - free kick (67.) - Carlos Alberto
FC América-RN (Natal) - São Paulo FC 1:3

14. 18.06.2000 - São Paulo - Campeonato Paulista - free kick (39.) - Carlos Germano
São Paulo FC - Santos FC 2:2

15. 17.09.2000 - São Paulo - Copa João Havelange - penalty (87.) - Roger
São Paulo FC - A Portuguese de Desportos São Paulo 2:0

16. 4.10.2000 - São Paulo - Copa João Havelange - free kick (45.) - Danrlei
São Paulo FC - Grêmio FB Porto Alegrense 1:1

17. 17.10.2000 - São Paulo - Copa João Havelange - free kick (48.) - João Gabriel
São Paulo FC - SC Internacional Porto Alegre 1:1

18. 17.03.2001 - Santos - Campeonato Paulista - free kick (49.) - Robson
AA Portuguesa Santista (Santos) - São Paulo FC 4:4

19. 30.06.2001 - João Pessoa - Copa dos Campeões - free kick (72.) - Marcelo Cruz
Coritiba FC - São Paulo FC 0:2

20. 30.01.2002 - Campinas - Torneio Rio-São Paulo - free kick (81.) - César
Guarani FC Campinas - São Paulo FC 2:3

21. 3.02.2002 - São Paulo - Torneio Rio-São Paulo - free kick (86.) - Murilo
São Paulo FC - Fluminense FC Rio de Janeiro 4:3

22. 3.04.2002 - São Paulo - Copa do Brasil - free kick (79.) - Gustavo
São Paulo FC - Figueirense FC (Florianópolis) 6:1

23. 28.04.2002 - São Paulo - Torneio Rio-São Paulo - free kick (5.) - Marcos
São Paulo FC - SE Palmeiras São Paulo 2:2

24. 26.10.2002 - São Paulo - Campeonato Brasileiro - free kick (29.) - Bosco
A Portuguese de Desportos São Paulo - São Paulo FC 1:3

25. 20.04.2003 - São Paulo - Campeonato Brasileiro - free kick (87.) - Fábio
São Paulo FC - CR Vasco da Gama Rio de Janeiro 3:1

26. 21.09.2003 - São Paulo - Campeonato Brasileiro - free kick (24.) Velloso
São Paulo FC - CA Mineiro Belo Horizonte 2:2

27. 11.02.2004 - Lima - Copa Libertadores - free kick (22.) - Leao Butrón
Club Alianza Lima - São Paulo FC 1:2

28. 16.05.2004 - São Paulo - Campeonato Brasileira - free kick (47.) - Flávio
São Paulo FC - Paraná Clube Curitiba 2:2

29. 19.05.2004 - São Paulo - Copa Libertadores - free kick (32.) - Manuel Sanhouse
Club Deportivo Táchira San Cristóbal - São Paulo FC 0:3

30. 17.07.2004 - São Paulo - Campeonato Brasileiro - penalty (12.) - Edson Bastos
São Paulo FC - Figueirense FC (Florianópolis) 2:1

31. 17.07.2004 - São Paulo - Campeonato Brasileiro - free kick (72.) - Edson Bastos
São Paulo FC - Figueirense FC (Florianópolis) 2:1

32. 23.01.2005 - São José do Rio Preto - Campeonato Paulista - free kick (69.) - Rafael
FC América-SP - São Paulo FC 3:4

33. 20.02.2005 - São Paulo - Campeonato Paulista - free kick (75.) - Sérgio
São Paulo FC - SE Palmeiras São Paulo 3:0

34. 8.03.2005 - São Paulo - Copa Libertadores - free kick (20.) - Johnny Herrera
São Paulo FC - CD Universidad de Chile Santiago 4:2

35. 12.03.2005 - São Paulo - Campeonato Paulista - penalty (73.) - Magrão
São Paulo FC - Rio Branco EC Americana 1:0

36. 19.03.2005 - São Paulo - Campeonato Paulista - free kick (70.) - Bruno
São Paulo FC - Marília AC 6:0

37. 26.03.2005 - São Paulo - Campeonato Paulista - penalty (42.) - Júlio César
São Paulo FC - EC Santo André 3:1

38. 8.05.2005 - São Paulo - Campeonato Brasileiro - penalty (1.) - Thiago
SC Corinthians Paulista São Paulo - São Paulo FC 1:5

39. 25.05.2005 - São Paulo - Copa Libertadores - penalty (81.) - Marcos
São Paulo FC - SE Palmeiras São Paulo 2:0

40. 28.05.2005 - São Paulo - Campeonato Brasileiro - penalty (43.) - Fábio
São Paulo FC - Cruzeiro EC Belo Horizonte 1:1

41. 1.06.2005 - São Paulo - Copa Libertadores - free kick (30.) - Gustavo Campagnuolo
São Paulo FC - UNL Monterrey 4:0

42. 1.06.2005 - São Paulo - Copa Libertadores - free kick (57.) - Gustavo Campagnuolo
São Paulo FC - UNL Monterrey 4:0

43. 12.06.2005 - Belem - Campeonato Brasileiro - free kick (19.) - Alexandre Fávaro
Paysandu SC Belem - São Paulo FC 2:2

44. 22.06.2005 - São Paulo - Copa Libertadores - penalty (89.) - Franco Costanzo
São Paulo FC - CA River Plate Buenos Aires 2:0

45. 20.07.2005 - Brasília - Campeonato Brasileiro - free kick (51.) - Eduardo
Brasiliense FC (Brasília) - São Paulo FC 3:3

46. 28.08.2005 - Curitiba - Campeonato Brasileiro - free kick (31.) - Darci
Paraná Clube Curitiba - São Paulo FC 0:4

47. 11.09.2005 - Coritiba - Campeonato Brasileiro - penalty (20.) - Douglas
Coritiba FC - São Paulo FC 1:4

48. 18.09.2005 - São Paulo - Campeonato Brasileiro - penalty (93.) - Roberto
São Paulo FC - CR Vasco da Gama Rio de Janeiro 4:2

49. 21.09.2005 - Belo Horizonte - Campeonato Brasileiro - penalty (71.) - Artur
Cruzeiro EC Belo Horizonte - São Paulo FC FC 2:3

50. 2.11.2005 - São Paulo - Campeonato Brasileiro - free kick (55.) - Bruno
São Paulo FC - CA Mineiro Belo Horizonte 2:2

51. 4.12.2005 - São Paulo - Campeonato Brasileiro - free kick (34.) - Diego
São Paulo FC - Clube Atletico Paranaense Curitiba 3:1


52. 14.12.2005 - Tokyo - World Club Champioship - penalty (57.) - Mabrouk Zaid
Al Ittihad Jeddah - São Paulo FC 2:3


53. 18.02.2006 - São Paulo - Campeonato Paulista - penalty (69.) - Rafael
São Paulo FC - Pausista Jundiaí 5:1


54. 22.02.2006 - São Paulo - Campeonato Paulista - penalty (79.) - Edervan
São Paulo FC - Mogi Mirim EC 3:0


55. 26.03.2006 - Americana - Campeonato Paulista - penalty (90 +2) - Marcelo
Rio Branco EC - São Paulo FC 2:4


56. 2.04.2006 - São Paulo - Campeonato Paulista - penalty (45.) - Fábio Costa
São Paulo FC - Santos FC 3:1


57. 9.04.2006 - Mogi Mirim - Campeonato Paulista - free kick (5.) - André Luís
Ituano FC (Itu) - São Paulo FC 0:2


58. 16.04.2006 - São Paulo - Campeonato Brasileiro - penalty (31.) - Diego
São Paulo FC - CR Flamengo Rio de Janeiro 1:0


59. 20.04.2006 - São Paulo - Copa Libertadores - penalty (90. + 2) - Javier Eduardo Toyo
São Paulo FC - Caracas FC 2:0


60. 29.04.2006 - São Paulo - Campeonato Brasileiro - free kick (76.) - Gilmar
São Paulo FC - Santa Cruz FC Recife 4:0


61. 3.05.2006 - São Paulo - Copa Libertadores - penalty (87.) - Sérgio
São Paulo FC - SE Palmeiras São Paulo 2:1


62. 26.07.2006 - Guadalajara - Copa Libertadores - penalty (84.) - Oswaldo Sánchez
CD Guadalajara - São Paulo FC 0:1


63. 20.08.2006 - Belo Horizonte - Campeonato Brasileiro - free kick (43.) - Fábio
Cruzeiro EC Belo Horizonte - São Paulo FC 2:2


64. 20.08.2006 - Belo Horizonte - Campeonato Brasileiro - penalty (63.) - Fábio
Cruzeiro EC Belo Horizonte - São Paulo FC 2:2


65. 03.09.2006 - Recife - Campeonato Brasileiro - free kick (26.) - Guto
Santa Cruz FC Ricife - São Paulo FC 1:3



66. 04.10.2006 - São Paulo - Campeonato Brasileiro - free kick (64.) - Cássio
São Paulo FC - CR Vasco da Gama Rio de Janeiro 5:1


67. 02.11.2007 - São Paulo - Campeonato Brasileiro - penalty (76.) - Jean
São Paulo FC - AA Ponte Preta Campinas 1:1


68. 26.11.2007 - São Paulo - Campeonato Brasileiro - free kick (57.) - Fábio
São Paulo FC - Cruzeiro EC Belo Horizonte 2:0


69. 11.02.2007 - São Paulo - Campeonato Paulista - penalty (45.) - Marcelo
São Paulo FC - SC Corinthians Paulista São Paulo 3:1


70. 01.04.2007 - São Paulo - Campeonato Paulista - penalty (44.) - Diego Cavalieri
São Paulo FC - SE Palmeiras São Paulo 3:1


71. 12.05.2007 - São Paulo - Campeonato Brasileiro - penalty (36.) - Harlei
São Paulo FC - Goias EC Goiânia 2:0


72. 03.06.2007 - Curitiba - Campeonato Brasileiro - penalty (76.) - Marcos Leandro
Paraná Clube Curitiba - São Paulo FC 0:1


73. 03.07.2007 - São Paulo - Campeonato Brasileiro - penalty (57.) - Clemer
São Paulo FC - SC Internacional Porto Alegre  1:0


74. 26.07.2007 - São Paulo - Campeonato Brasileiro - free kick (81.) - Cléber
São Paulo FC - Sport Club Recife  3:1


 



 



 


 


 
The legendary Rogério never lost a game in which he scored


Rogério Ceni was born on January 22, 1973, in Pato Branco, a small town in the state of Paraná, southern Brazil. His sporting career, however, started with Sinop FC in the state of Mato Grosso (central-western Brazil), with whom he won the "Campeonato Matogrossense" in 1990. On September 7, 1990, he joined São Paulo Futebol Clube, with whose youth team he won the "Campeonato Paulista" the same year. In São Paulo, Rogério developed under the guidance of famous coach Telê Santana da Silva – and in the shade of national goalkeeper Armelino Donizetti Quagliato "Zetti". Playing in the category "aspirante", Rogério won the "Copa São Paulo júnior" in 1993, and was on the bench of the league team in the same year, when São Paulo FC won the “Copa Libertadores“, the "CONMEBOL Recopa" and the "Copa Intercontinental". The following year he still was on the bench, when São Paulo FC won the "Recopa" again.


When São Paulo FC, fielding a team weakened by substitutions, won the "Copa CONMEBOL" in 1994, Rogério did get to play as fiels player. In the semi-final against SC Corínthians Paulista (São Paulo), he converted his shot during the penalty shoot-out. It was only in 1997, when goalkeeper “Zetti” transferred to Santos, that Rogério succeeded him. By then, he was being trained by Muricy Ramalho, who had previously assisted "Master Telê". This coach now let Rogério also take free kicks during matches, after he had practices these more than 15,000 times. Rogério scored his first goal off a free kick in São Paulo on February 15, 1997, during a league match for the “Campeonato Paulista“ against União São João. On September 13, 1997, he scored his first goal off a free kick during the Brazilian championship, against Botafogo FR (Rio de Janeiro).


Rogério scored his first international goal, also off a free kick, on August 25, 1999, during the "Copa Mercosur", against Gustavo Campagnuolo of CA San Lorenzo de Almagro (Buenos Aires). The Argentine also was the first goalkeeper to concede three goals to Rogério, all of them free kicks. Rogério had previously been nominated for the Brazilian national team, with whom he won the "Confederations Cup" in 1997. He also won the "Campeonato Paulista" with his club in 1998 and 2000, as well as the "Torneio Rio-São Paulo" in 2001.


It was amazing that until May 2004, Rogério scored 26 of his first 29 goals in official matches off a free kick. His first “Copa Libertadores“ goal, in Lima (Peru) against Club Alianza Lima on February 11, 2004, also was scored off a free kick. Until August 2006, he scored 10 goals during this most important South American club competition. This is a record for a South American goalkeeper, and while playing for his club at this competition, he matched the high mark shared by Pedro Rocha, Luís Antônio Corrêa da Costa "Müller" and Palhinha.


In 2005 Rogério captained São Paulo FC to victory during the São Paulo state championship, the Copa Libertadores and the Club World Championship. In 2005 he was voted the best player of the "Copa Libertaodres", and in December 2005 also the first goalkeeper to score a goal during a FIFA championship: a penalty against Asian champion al-Ittihad (Jeddah, Saudi Arabia). Until August 21, 2006, Rogério played for Brazil 17 times, but only national coach Leão let him take a few free kicks – which, however, did not lead to a goal. He attended the World Cup final rounds with Brazil in 2002 (without appearances) and 2006.


Already on July 27, 2005, with his 618th match, Rogério set the record for his beloved São Paulo FC, which he never left. No other player played as many matches for this club during the 20th century as did Rogério. In 2000, 2003 and 2004 he won the silver ball, which is traditionally awarded to the best goalkeeper of the Brazilian championship. Since 2005, Rogério regularly takes penalties for São Paulo FC, and so far he failed to convert only eight of 33. He has since been one of Brazil‘s most important scorers, having scored the decisive goal at a critical moment during several competitions.


On August 20, 2006, during a Brazilian championship league match at the Estádio Mineiro in Belo Horizonte, Rogério broke the world record set by José Luis Félix Chilavert of Paraguay when he converted a free kick against hosts Cruzeiro FC in the 43rd minute. Four minutes earlier, he had reacted unbelievably fast when he held a penalty by Wagner, thus preventing his team from being down 0:3. In the 63rd minute, Rogério broke his own record when he converted a penalty (final score 2:2).


It is a sensation that Rogério scored 44 of his 69 off a free kick, but what borders on fantasy that São Paulo FC never lost a match if Rogério scored. IFFHS has honoured Rogério Ceni – as Chilavert before him – as a world record holder in December 2006. Few days later he became with his club Brazilian champion. At the voting of "The World's best Goalkeeper 2006" he took the 6th place.


30.3.2007 - by Rodrigo Bueno (São Paulo)


Commentate e diffondete la mia campagna!E scrivetemi come potrei fare a diffonderla e/o inviarla a qualche organizzazione che possa approvarla goliardicamente o no come "statistica non ufficiale"! Per saperne di più su questa mia idea vi invito a leggere il mio post precedente riguardante questo argomento! Grazie!


Brian Mercury

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