Ma esistono sul serio le donne dell' est di cui si sta raccontando tanto livore in questi giorni? Ma perché si sta perdendo tempo a parlare così tanto di una trasmissione spazzatura ? Fosse stato un dibattito serio proposto da filosofi del costume....o un simposio... ma di cosa stiamo parlando..... mi sa che siamo precipitati proprio in basso. Poi se anche ad un uomo piacesse davvero una donna così e la trovasse che cavolo ve ne frega? Non saranno cavoli suoi, ?
Al tempo dei romani quando il popolo cominciava a far pressione alla politica le davano come premio per farli star buoni i giochi circensi e gladiatori. Ora ce li danno tramite tv...la cosa peggiore che forse é quelli che ci meritiamo
ma, vedere sopra il video , le dichiarazioni della Perego ( che non mi sta tanto simpatica e la reputo un imbonitrice ) mi fanno concordare sempre con Gianluca Medas << Se la prendono con la Perego quando la Rai da almeno vent' anni produce spazzatura nazional popolare in quasi tutti i programmi di punta.. La Perego nel suo campo è un ottima professionista. quando è stata ingaggiata si sapeva benissimo cosa sarebbe stata in grado di proporre. Dare le colpe a lei è come se incolpassero Donnarumma di non essere capace di guidare l' attacco. Incolpare la Perego tra l' altro di una sciocchezza è un modo per nascondere la melassa globale che questa azienda oramai allo sbando propina al suo pubblico >> ci sono altre schifezze che andrebbero chiuse ecco l'elenco citato da
Non è l'unica trasmissione, però, ad aver trattato temi delicati senza il giusto approfondimento o la necessaria sensibilità: altri programmi, infatti, avrebbero meritato di essere depennati dal palinsesto per volere del popolo del web, nonostante poi le polemiche si siano concluse con un nulla di fatto o quasi. Si erano chiesti a gran voce provvedimenti contro Porta a Porta e Bruno Vespaquando l'anno scorso aveva invitato il figlio di Totò Riina in studio, ma è stato strenuamente difeso dall'azienda oppure quando, a poche ore dal terremoto che ha colpito Amatrice e dintorni, il conduttore ha ravvisato nella ricostruzione un volano per l'economia.E che dire de La vita in diretta, quando dopo la tragedia dell'Hotel Rigopiano, Don Bruno Fasani – con una certa miopia nelle sue affermazioni – ha invitato gli sciatori a lasciare l'Abruzzo per dirigersi al nord dove avrebbero ottenuto forti sconti.Diversi esempi di ‘mala televisione' possono essere annoverati, per par condicio, anche negli studi del Biscione: di certo ricorderete la puntata di Pomeriggio Cinque in cui Barbara D'Ursoha intervistato Ylenia Bonavera, la giovane 22enne siciliana aggredita molto probabilmente dal fidanzato che le ha dato fuoco e che tuttavia ha difeso davanti alle telecamere. In quell'occasione la conduttrice aveva detto alla ragazza ricoverata: “Tu lo sai che ci sono uomini che per troppo amore e troppa gelosia, fanno delle cose che non vorrebbero fare”.A rischio chiusura anche il Grande Fratello Vip per via delle confessioni hot tra Clemente Russo e Stefano Bettarini e dei flirt extraconiugali durante il matrimonio con Simona Ventura: per solidarietà maschile, il pugile aveva commentato la scappatella della conduttrice con un ‘Dopo il tradimento Simona Ventura l'avrei lasciata morta'.infine, di recente è finito nel tritacarne mediatico persino Amici per via di alcune affermazioni borderline proferite dalla prof. di danza Alessandra Celentano sulla ballerina Vittoria, non adatta, a suo parere, alla carriera nel classico perché in sovrappeso(... qui il resto dell'articolo )
Concordo anche , una volta tanto , con quanto dice Selvaggia Lucarelli ( la Bruno vespa femminile ) . Non concordo con quanto ha scritto sempre su ilfattoquotidiano Giorgio Simonelli Docente di Storia della televisione e di Giornalismo televisivo
perchè se è vero che ha pagato citando parte “Io sono nato in un dolce paese/ dove chi sbaglia non paga le spese/ dove chi grida più forte ha ragione/ tanto c’è il sole e c’è il mare blu”, di questa bellissima canzone piùattuale che mai
ma ha pagato solo lei . un capo espiatorio , una\o personaggio di tale tv viene sanzionato ogni tanto per far vedere a chi ancora non ha mandato il cervello all'ammasso e non si lascia distrarre dalla spazzatura vedere che si fa qualcosa contro la tcv spazzatura e chi si è interessati al problema quando in realtà non gli ne frega un ...... accidenti
Mi
sembra un discorso fazioso,buonista;ne ho sentiti molti di discorsi di
questo tipo fatti dalla benpensante 'borghesia progressista';da tanti
'pennivendoli'animati da buone intenzioni solo sulla carta!Non significa
essere razzisti avercela con i Rom;qualsiasi altra etnia che viene nel
nostro paese è ben accetta,ma non loro.Non sto certo a spiegare i gravi
difetti che si portano dietro da sempre,che sono endemici nella loro
cultura,perchè sarebbe troppo ovvio,e chi li nega(questi difetti)è senza
dubbio in malafede.Io sono sempre stato contro figure razziste alla
Salvini,ma nel caso dei Rom,ha perfettamente ragione;sono brutte persone
a prescindere e da come parlano,basta il suono della loro voce a rendere
l'idea!!Il che fare è un altro discorso,e non è facile da risolvere,ma
una cosa è certa,che in un momento come questo,gli conviene stare molto
attenti a come si muovono.
Possono , sempre che non vogliano allargare i loro orizzonti , a meno di leggere il post d'oggi
A mente fredda dopo aver letto diversi articoli sulla tragedia di primavalle avvenuta qualche giorno fa ( speriamo finiscano dentro e Chi ha ucciso merita di finire in galera per qualche decennio ) e ascoltando questo sublime pezzo , purtroppo sono riuscito a trovarlo solo in versione sottofondo e non solo musicale che riporto sotto
70 anni fa il bombardamento dell'Abbazia di Montecassino (estratto dalla puntata di Tg1Dialogo di sabato 15 febbraio 2014) Clip realizzata da Roberto Olla, montaggio di Patrizia Pellegrini, musica "Perché" composta e eseguita da Giuseppina Torre
che torno a parlare della marea nera ed appiccicosa ormai diventata sempre più incontrollabile sui social e non grazie alle bufale prese per buone .Ma soprattutto concordo con questo articolo di Deborah Dirani ,che riporto integralmente , sempre delll' http://www.huffingtonpost.it 29/05/2015 14:38
I
E dunque, se ho ben capito: gli zingari sono stupratori e
assassini, i marocchini spacciatori e stupratori, i rumeni ladri e
assassini, gli albanesi magnaccia, e gli italiani brava gente. Nessuna
madre italiana ha partorito stupratori, assassini, ladri e puttanieri. E
questo, essendo io italiana e potenziale mamma, mi consola un bel po'.
Perché, giustamente, la delinquenza è una roba che ha a che fare con
l'etnia, mica con l'etica delle persone. Al massimo si può concedere che
abbia a che fare con la fisiognomica, comunque non con la morale e il
cervello che la partorisce.
Deve essere davvero rassicurante cullarsi nella convinzione che se si asfaltano i campi nomadi,
si chiudono le frontiere e si sbattono fuori gli immigrati, l'Italia
tornerà ad essere un paese sicuro in cui poter lasciare le chiavi sulla
toppa di casa e dormire con le finestre aperte che nessuno, ma proprio
nessuno, entrerà per fregarci i gioielli di famiglia, usarci violenza e
poi tagliarci la gola. Deve essere molto rassicurante pensare di poter
saltellare sulle strisce pedonali con la certezza che nessun ubriacone disgraziato ci stirerà mandandoci all'altro mondo.
Peccato
che, solo negli ultimi 15 giorni due italiani abbiano falciato le gambe
e la vita di altrettante incolpevoli persone tra cui una ragazzina di 14 anni. Peccato che meno di un mese fa un bravissimo ragazzo partorito da un'italianissima mamma abbia stuprato una tassista.
Peccato che le rassicurazioni che si fondano sulle generalizzazioni
siano favole tristi lontane dalla realtà. Che la vita è un'altra cosa e
non prevede semplificazioni massimaliste come quelle di chi oggi è
saltato in groppa al cavallo della questione razziale per rimpinguare un
magro bottino di consensi elettorali. La vita, almeno quella di oggi
qui in Italia, è un equilibrismo continuo su una corda consumata.
Ed
è molto comodo indicare nell'altro il funambolo che l'ha sfilacciata,
ma la verità è che i primi a ridurla in brandelli siamo stati noi, noi
che oggi rischiamo di precipitare nel baratro che si apre sotto i nostri
piedi. Siamo stati noi ogni volta che abbiamo fatto i furbi, che non
abbiamo emesso una fattura, che siamo passati col rosso, che abbiamo
fregato il nostro vicino di casa, che abbiamo copiato a un concorso, che
ci siamo fatti raccomandare. La rovina attuale del nostro Paese non può
essere scaricata sulle spalle di chi è appena arrivato qua e non è
capace di integrarsi perché le politiche di integrazione costano denaro e
lo Stato questo denaro non ce l'ha e se ce l'ha non ha voglia di
spenderlo in iniziative poco popolari.
L'integrazione costa, il
populismo e l'intolleranza no. Basta fare i conti della serva per capire
quanto la fiaccolata di ieri sera (e tutte quelle che l'hanno preceduta
e la seguiranno) sia più conveniente rispetto a politiche di educazione
civica e integrazione. Per parlare alla pancia ormai vuota degli
italiani riempiendola di ignoranza e di razzismo assicura voti e
consensi, applausi e ovazioni. Accendere torce e piazzarle nelle mani
degli italiani brava gente costa meno che piazzare in quelle mani buoni
libri. Urlare odio costa meno che sussurrare comprensione.
Strumentalizzare la barbarie di uno spalmandola su tutta la razza sua è
diventato il nuovo sport nazionale. Una volta eravamo tutti allenatori,
oggi siamo tutti antropologi del pressapochismo etnico per cui: gli
zingari non si vogliono integrare e i mussulmani son quelli del velo
sulla testa delle donne.
E gli italiani? Gli italiani son quelli
che fanno i soldi sulla miseria di zingari e mussulmani, che li lasciano
a mangiare sabbia e scarafaggi perché si sono intascati il denaro per
il loro pane. E però gli italiani son brava gente. Come no. Gli italiani
non stuprano e non ammazzano, non rubano e non truffano. Gli italiani
son brava gente: non si sognerebbero mai di maltrattare le loro terre
con discariche abusive che spruzzano nell'aria diossina e veleni. Gli
italiani non sono Gomorra e Roberto Saviano è la reincarnazione del
delirio mistico di Dante Alighieri. Certo: gli italiani son brava gente e
chi sostiene il contrario è solo un razzista ignorante. Ecco.
Infatti è da un paio d'anni che sui media su tutti i media ( e ora ache in rete in particolare social come ) , non più soltanto di destra ( ormai senza nessuna distinzione tra moderata ed estrema ) e recentementre anche [ sic ] quelli progressisti e democratici cè spazzatura, Una valanga razzista, titoli che incitano all'odio, commenti e articoli che puzzano di pogrom. I rom, di nuovo, vengono additati come il Male, come la feccia da eliminare al più presto. Fisicamente, se necessario.
Un riflesso pavloviano. Succede ogni volta che qualche "zingaro" è protagonista di storie di cronaca nera. Spesso riguardano furti e borseggi. Stavolta è peggio: un'auto pirata con tre sinti a bordo, per scappare a un controllo di polizia, è finita a 150 all'ora sulla folla che attraversava la strada. Una donna filippina è morta sul colpo, altre otto persone sono rimaste ferite, il killer che guidava è riuscito a scappare.
Una tragedia, un assassinio. Ne capitano di continuo episodi così, ogni settimana. Ma se c'è un rom o un rumeno o qualunque altro gruppo etnico di mezzo, l'opinione pubblica, i media e i politici si eccitano, e lil fatto non viene trattato come una drammatica vicenda di cronaca giudiziaria, ma diventa questione razziale, scontro politico, zuffa ideologica. Scatena frustazioni ancestrali per il diverso. La caccia allo "zingaro" o all'extracmunitario che si èmacchiato del croimuine riprende vigore, con più forza che pria.
I giornalisti, deputati di destra e commentatori hanno gioco facile ad alimentare la rabbia. Anche perchè sperano di aumentare lo SHARE, mentre i Salvini e le Meloni si leccano i baffi sicuri di guadagnare qualche voto. Da Boccea, il quartiere di Roma teatro della folle carambola, la gente non piange il morto. Ma urla innanzitutto bestialità fasciste: «Radiamo al suolo i campi rom», «gli zingari sono merda, assassini nati per delinquere», «vanno bruciati vivi quando sono bambini». Frasi atroci che in tv e sui giornali, invece di essere stigmatizzate, vengono comprese, giustificate, accarezzate.. Ma basterebbe guardare ai fatti, dare un'occhiata all'archivio dell'Ansa, e capire subito come l'incidente, anche stavolta, è strumentalizzato da razzisti e sciacalli. Cinque giorni fa, a Vibo Valentia, due giovani italiani hanno ammazzato Vituccia Pasceri, 68 anni, e sono scappati: nessuno ne ha parlato. Dieci giorni fa a Palermo Tania Valguarnera, 30 anni, è stata presa in pieno a folle velocità da Pietro Sclafani, che aveva riavuto la patente ritirata mesi fa per eccesso di velocità. Anche lui se l'è data a gambe senza prestare soccorso: nessuno gli ha dedicato la prima pagina.
Nello stesso giorno, il 17 maggio, un italiano di 32 anni di Celano, vicino Pescara, ha investito due ragazzini sul motorino, uccidendone uno. È scappato, aveva la patente scaduta. I tg non ne hanno fatto parola. A Pistoia un mese fa un ragazzo italiano di 19 anni ha preso a martellate il parabrezza della sua auto, per tentare di cancellare le tracce dell'impatto con il cranio di una studentessa di 17 anni, presa in pieno mentre attraversava sulle strisce. Nessun politico ne ha fatto menzione. La ragazza è morta sul colpo.
Andiamo avanti. Ad aprile una signora di Udine ha patteggiato tre anni per aver ucciso un operaio: la rispettabile friulana pare avesse bevuto peggio di un rom alla sua festa di matrimonio. A Monza un rispettabile Suv Audi Q5 ha investito un'auto uccidendo un 15 enne e mandando in coma la madre, ed è fuggito: non è uno zingaro quello che qualche giorno dopo si è costituito, ma un benestante quarantenne brianzolo. Ovviamente è già a piede libero. Decine di stranieri, infine, hanno perso la vita negli ultimi anni sulle nostre strade (compresi rom e pachistani), uccisi da italiani drogati o ubriachi che non si sono fermati a prestare soccorso.
Questo vizio presente nei media vale anche se a commettere un reato è anche un italiano specialmente del sud
L'UnioneSarda.it » Cronaca » Si fa 130 km al giorno per perseguitare la ex: pastore sardo a processo
Si fa 130 km al giorno per perseguitare la ex: pastore sardo a processo
Venerdì 29 Maggio alle 16:57
Per perseguitarla non esitava a farsi ogni giorno 130 chilometri in auto.
L'aspettava davanti al portone, la minacciava, la seguiva sul posto di lavoro.
Ora dovrà rispondere davanti al giudice dell'accusa di stalking.
Ad essere rinviato a giudizio, Sebastiano Boe, pastore sardo di 58 anni, originario di Onanì (Nuoro) ma trasferitosi nel Maceratese.
Lo riferisce la stampa locale marchigiana.
La vittima, invece, è la sua ex compagna, residente a Senigallia (Ancona).
Secondo quanto accertato dalle indagini, l'uomo, non rassegnandosi alla fine della loro relazione e geloso del nuovo compagno della donna, aveva deciso di trasformare la vita di entrambi in un incubo, fatto di pedinamenti, messaggi minatori e, nei confronti della malcapitata, anche di telefonate con "disgustose allusioni sessuali".
Finché la donna, esasperata, si è rivolta alle autorità, sporgendo denuncia.
E ora, dopo le indagini di rito condotte dalla polizia, il magistrato ha deciso di portare alla sbarra il 58 enne