Lo so che secondo alcuni voi , potrà sembrare o una storia normale per gente speciale ( cit ) una storia buonista insomma un caso su mille . Ma : in tempi di generalizzazioni sempre più massicce , di equazioni del tipo clandestino = criminale , immigrati frega lavoro , ecc e nei media nazionali \ regionali e regionali e siti (pseudo ) internet vengono solo descritti , talora in prima pagina e con la nazionalità degli immigrati , azioni negative e non anche le cose buone , riportare tali notizie mi sembra più che giusto . Ma soprattutto ecco ( tratto da una discussione avvenuta sulla pagina fb della nuova sardegna ) perchè secondo me uno , che fa una cosa del genere , aldilà delle mitizzazioni e eroe per caso\(Hero) film del 1992 diretto dal regista Stephen Frears. ( trama e trailer ) . Infatti << In fondo siamo tutti eroi se sappiamo corrispondere alle difficoltà della vita come lo è Bernie ...a causa del suo coraggio "necessario" (necessario per stare al mondo) >> [ da film citato ]
orfani - ringo n 10 |
***** (...) D' apprezzare il gesto civico del ragazzo, ma da qui ad essere addirittura un eroe.....
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Giuseppe Scano @***** perchè secondo te indipendentemente dalla nazionalità , uno che scava a mani nude , facendosi anche male , prima dell'arrivo dei soccorsi non è un eroe ? in una società d'indifferenti e menefreghisti un simile gesto io lo considero eroico
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Un ambulante senegalese tra i primi soccorritori dei ragazzi travolti dal crollo del muraglione della Rotonda: si è fatto male mentre scavava
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SASSARI. La Procura della Repubblica di Sassari ha aperto un'inchiesta sul crollo del muraglione della Rotonda di Platamona che ha causato il ferimento di sette giovani, due dei quali in gravi condizioni. Il magistrato che coordina le indagini,Emanuela Greco, si è recata sul luogo dell'incidente insieme ai tecnici dei vigili del fuoco, al dirigente della squadra mobile della questura di Sassari Bibiana Pala. La Rotonda è stata completamente interdetta al traffico per ragioni di sicurezza, delimitata anche una fascia di prevenzione sulla spiaggia per una decina di metri.(video Mauro Chessa)
Un ambulante senegalese tra i primi soccorritori dei ragazzi travolti dal crollo del muraglione della Rotonda: si è fatto male mentre scavava
La nuova sardegna 22 luglio 2015
Moussa, l'ambulante senegalese che ha partecipato ai soccorsi a Platamona
SASSARI. Nei primissimi attimi che hanno seguito il crollo del muro di contenimento della rotonda, a farla da padrone è stato il panico. Ha paralizzato la maggior parte dei bagnanti, sia quelli presenti in spiaggia sia quelli che percorrevano la passeggiata, rimasti increduli e terrorizzati di fronte all’accaduto. Non tutti. A prendere in mano la situazione ci ha pensato un gruppo di giovani senegalesi che si trovavano nelle vicinanze, subito seguiti da altri bagnanti sassaresi e non.
soccorsi sul lugo del crollo
Moussa, l'ambulante senegalese che ha partecipato ai soccorsi a Platamona
SASSARI. Nei primissimi attimi che hanno seguito il crollo del muro di contenimento della rotonda, a farla da padrone è stato il panico. Ha paralizzato la maggior parte dei bagnanti, sia quelli presenti in spiaggia sia quelli che percorrevano la passeggiata, rimasti increduli e terrorizzati di fronte all’accaduto. Non tutti. A prendere in mano la situazione ci ha pensato un gruppo di giovani senegalesi che si trovavano nelle vicinanze, subito seguiti da altri bagnanti sassaresi e non.
soccorsi sul lugo del crollo
Quando si è accorto che un muro intero era cascato sopra a delle persone, Moussa ha mollato tutto e si è fiondato di corsa ai piedi della rotonda, quando la nube di detriti non era ancora calata. Ha intravisto i corpi dei ragazzi sotto le macerie e ha iniziato a scavare a mani nude consapevole che in certe situazioni non c’è un secondo da perdere. Si è orientato fra i blocchi di pietra ascoltando le grida dei sette giovani, cacciando via le pietre senza sosta e provando a fare leva con tutto quello che gli capitava in mano. A quel punto sotto il muraglione c’era già una discreta folla di persone, intente a liberare i ragazzi nel minor tempo possibile, fra le urla disperate di mamme e papà preoccupati per le sorti dei loro figli sommersi da pietre e detriti. Rimasto in mezzo alla calca e nella foga di liberare tutti i ragazzi, il giovane senegalese - come altri connazionali che fanno gli ambulanti - si è fatto male a una mano.
«Niente di grave – dice il giovane africano –, soltanto qualche graffio. L’importante è che i ragazzi siano tutti salvi; la mia mano guarirà, non è un problema». Insieme a Moussa, prontamente medicato dal personale del 118, si sono dati da fare anche Bayemor e Mbandahie, suoi amici e connazionali. Hanno visto la scena da lontano, si sono avvicinati e si sono messi a scavare con gli altri. Prima di parlare hanno voluto avere notizie sulla situazione dei ragazzi. Si sono piazzati davanti al gazebo del servizio balneare per disabili – utilizzato dai medici del 118 per visitare e imbragare i feriti prima del trasporto all’ospedale di Sassari – e hanno seguito una a una le partenze delle ambulanze. Bayemor ha concluso con un sorriso: «Io vivo da voi e con voi – spiega in un italiano incerto – e sono andato a scavare perché se c’è da dare una mano per me è normale: tutti dobbiamo aiutare quando succedono queste cose». Poi per correttezza rimarca: «Devo dire però che il mio amico Moussa è stato il più veloce fra tutti noi». (s.sant.)
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