catturata dal tgr sardegna del 16\6\2012 |
In sardegna in tempo di crisi e di perdita di lavoro un gruppo di giovani ha creato anzi stà creando perchè il progetto è in work progress e d aperto a tutti gli interventi e alle condivisione delle idee un progetto di costruzioni ecologica . Ecco in sintesi di cosa si tratta . Articolo presa da http://www.stilenaturale.com/
Progetto Barega: Bio Architettura per un Gruppo d’Azione Un laboratorio aperto (all’aperto!) per abitare e costruire sostenibile ed economico in Sardegna, tutto fatto a chilometro zeroBarega è una località nel sud-ovest della Sardegna ed è stato scelto da un gruppo di giovani come nome per un progetto di condivisione dei saperi sull’abitare sostenibile.
«Barega è diventato l’acronimo di “Bio Architettura Rete Economica Gruppo d’Azione” ed è un progetto - raccontano Giampietro Tronci ed Emiliano Pinna, due dei promotori - nato per diffondere una nuova consapevolezza e nuove opportunità legate al tema dell'abitare, in uno dei territori economicamente e socialmente più problematici dell’Isola, come il Sulcis-Iglesiente».
Un momento del lavoro nel laboratorio all'aria aperta
IL tutto nasce dall’idea di Giampietro di costruire una casa ecologica ed economica nel suo terreno di Barega. Attorno a questo progetto si è formato un gruppo di persone, poi costituitosi in associazione che nei mesi ne ha concepito uno ancora più ambizioso: «vogliamo trasformare la realizzazione di un edificio eco-compatibile in occasione di condivisione, formazione, aggregazione e convivialità, che sia dal punto di vista ideale che temporale vada oltre la semplice realizzazione stessa del manufatto».
Una parte del prototipo abitativo del Bio Architettura Rete Economica Gruppo d’Azione
Fino a settembre, si svolgeranno vari seminari formativi che accompagneranno le fasi del cantiere della casa, o meglio del “prototipo abitativo”, come precisano Giampietro ed Emiliano, che rappresenterà l’opportunità per diffondere e sperimentare tecniche di costruzione con materiali reperibili a chilometro zero. E sarà un modo per far festa, dal momento che insieme ai workshop si terranno degli eventi collaterali come concerti, mostre d’arte e mercatini di acquisto e baratto. «Il progetto ha attirato l’interesse di importanti attori del settore come l’Associazione Nazionale Architettura Bioecologica, l’Associazione Nazionale Città della Terra Cruda, diversi ordini professionali, imprese di costruzioni e produttori di materiali per la bioedilizia e siamo convinti che i saperi coinvolti nel progetto possano essere capitalizzati e condivisi, fino a creare un format operativo replicabile in qualsiasi luogo».
Il progetto è aperto a tutti e muta continuamente in funzione di nuove idee e spunti:chiunque si riconosca nella filosofia può partecipare, magari semplicemente come allievo dei workshop oppure più attivamente aiutando nell’organizzazione degli eventi o arrivando addirittura a prendere parte alla progettazione delle soluzioni tecniche. «L’obiettivo ultimo dell’associazione - continuano Emiliano e Giampietro - è fare in modo che nel territorio sia i singoli che le piccole imprese artigiane imparino nuovi modi di edificare e riscoprano vecchie tecniche di cui si è persa memoria, unendo il “saper fare” e le risorse locali. Per costruire spendendo molto meno per i materiali, favorendo l’economia locale, risparmiando energia, rispettando l’ambiente e con risultati eccellenti per quanto riguarda il comfort abitativo e la qualità di vita».
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