finalmente la gestione di Barbara Baraldi sembra entrata regime ed aver imboccato dopo il parziale ( si è solo fatta demolizione, che andava fatta , ma si stentava ad iniziare la ricostruzione ) rinovamento della gestione di Roberto recchioni
Erano anni che non ne leggevo una cosi . Non oso immaginare cosa sarebbe se #robertorecchioni e Barbara Baraldi scrivessero un numero di dylan insieme .Avendola letta ue volte tanto mi ha affascinato posso dire che la nostra BarbaraBaraldi deve avere un vaso di pandora carico di incubi o le hanno rotte come d'altronde a tutti noi con lo spam dei calcenter
Infatti ha messo su carta esorcizzandolo il suo rapporto con call center . ottima storia . resistere e non abbandonare Dylan ne è valsa la pena perchè hanno fatto fate il lavoro sporco con qu qualchge accenno di rinnovamento e inovazione Roberto Recchioni e a lei il compito che sta svolgendo magistralmente di innovare ed sperimentare nuove strade . Bellissima storia, mi è piaciuta davvero tanto... Ma io ho un problema , con tutte le storie che mi prendono così tanto che finisco di leggerle in mezz'ora 😃 .
Un plauso alla bravissima Baraldi per la proposta artistica degli albi fin qui usciti. Mi sta piacendo molto la sua direzione! Finalmente un mostro con un background come non se ne vedevano da tempo. Un ritratto delle ultime generazioni di millenium e non solo veramente realistico (purtroppo) e finalmente un Dylan che ti rimane impresso non solo dopo la lettura dell’albo ma anche per un bel po' dopo . Dylan sta lentamente tornando a rappresentare lo Zeitgeist, cioè lo spirito dei nostri tempi. Infine i vari ‘glitch’ disseminati nella storia fanno capire che ogni numero di Dylan può essere una rivoluzione anche senza ricorrere a inutili reeboot e simili . ho dovuto leggerla due volte ,perchè non essendo del mestiere ( adesso ho capito l'utilità che c'insegnava la prof di lettere alle medie della divisione in sequenze ) non ho capito come possa essere sfuggito a tutti (sceneggiatori, revisori, curatrice) l’errore di sceneggiatura all’inizio: Dyd e Sarah stanno parlando a casa di Dylan, un breve passaggio di quel che dice lei è in un flashback di tre tavole scarse equivalenti a pochi secondi di conversazione e quando finisce il flashback sono a casa di lei 😅. Poi rileggendolo la storia e la risposta Ritaa Porretto una elle sceneggiatori della storia in questiuone ad un commento simile sulla pagina fb ufficiale di dylan dog : << [...] posso sottolineare che si tratta di uno stacco cinematografico. Per una volta abbiamo optato per non seguire passaggio dopo passaggio, ma rendere più dinamica la narrazione. 🙂 >> ho capito che è uno stacco cinematografico , cioè quando l’ambientazione si sposta durante il flashback e sulle immagini scorre la voice over. In questo modo si eliminano lungaggini inutili , applicato al fumetto .
Come da titolo è quello che mi chiedevo leggendo gli ultimi 3\4 numeri di Dylan Dog . Ora è vero che un abbattimento e trasformazione di Dylan Dog andava fatta , perchè alcune caratteristiche erano ormai diventate degli stereotipi e degli orpelli ormai inutili che appesantivano le storie . Ma ora basta cosa aspetta alla Bonelli a ricostruire e a far entrare nel vivo i nuovi personaggi creati ?
A dirlo direttamente o indirettamente non sono solo alcuni fans ma anche, il viscerale,intrinseco d'odio,l'ultra reazionario,polemico,ipercritico,non schierato e non allineato comixarchive , in questo interessante anche se fazioso articolo , ma lo si vede tutti giorni seguendo i due gruppi di Facebook ( qui maggiori dettagli ). Infatti ecco come viene commentata sulla pagina ufficiale fb di Dylan Dog l'ultimo numero
SPOILER
Nicola Lona Sto notando ultimamente su alcuni albi bonelli, tra i quali dyd e nuovo mondo che il 90% dell'albo è dedicato alla trama in costruzione, che cresce forte, si sviluppa benissimo... e per il restante 10% si butta li un finale sbrigativo, quasi svogliato.. come se stesse per andare in stampa mentre lo si scrive e disegna... ed è un peccato perchè nonostante siano albi belli con belle trame e bei momenti, il ricordo che ti rimane è quello del finale "rovina albo".
il che mi fa sembrare molto verosimile quanto si dice in rete sul fatto che : gli autori cavalcano i temi maggiormente diffusi nel dibattito sociale nella speranza di attirare l'attenzione. Ma resta l'alternarsi di storie, trame e sceneggiature ai minimi livelli con storie buone ma bruciate dal finale troppo affrettato . A mio modo di vedere, Dylan Dog è stato affidato in gestione ad autori privi della necessaria esperienza sul personaggio e le sue tematiche . La Bonelli può contare su sceneggiatori di altissimo profilo che, per ragioni ignote, da quando è iniziato il rilancio di Dylan Dog, chi sa per quale arcano motivo sono stati allontanati anzichè essere integrati e fornire d'aiuto alle nuove leve alcuni anche promettenti . Il risultato per il momento sembra non una gestione disapprovata dallo zoccolo duro dei fans e dei vecchi lettori. Il problema maggiore di Dylan Dog è tornato ad essere l'indifferenza. Perfino sulla pagina ufficiale ci sono pochissimi commenti dei soliti .
Mi sembra , ma forse mi sbaglio , che quasi tutte le avventure di Dylan Dog di questa nuova gestione sembrino progetti rifiutati della passata gestione. O idee non portate avanti in quel periodo, come suggeriscono alcuni elementi intravisti, per esempio nel 352
in cui un plot stentato e senza filo logico, spezzettato e privo di collegamento, sembra essere stato costruito per riempire 96 pagine . Quindi sarebbe ora di passare dalla fase di decostruzione e di smantellamento e ricostruire cercando un equilibrio tra vecchio e nuovo , enza snaturare troppo Dylan Dog .
Ecco i mie consigli da lettore , contando anche il periodo a " scrocco d'amici\che che lo leggevano pluri ventennale .
1) Sviluppare i nuovi personaggi per ora appena abbozzati di John Ghost,raccontandone le origini e cercando in macera originale senza scendere se è possibile nel banale e nel ridicolo ( la versione \ la nuova identità di di Xabaras o fratello segreto ) .Tyron Carpenter, il nuovo ispettore capo, tutt'altro che compiacente ed ostile a tutto ciò che è esoterico e paranormale , spiegando magari il perchè tale odio che poi ha sfogato verso dylan ., L'agente Rania Rakim. ed il suo interesse a tutto ciò che è irrazionale 2 ) parlare non solo indirettamente come è stato fatto fin ora , ovviamente senza svelare tutto subito di alcuni misteri ruotano attorno al suo assistente Groucho, personaggio su cui finora non si era mai indagato e darli un ruolo non soltanto di mero lanciatore di pistola e d accogliere gli ospiti ma a nche un ruolo attivo 3) Creare e mettere in atto all'annunciato ( e mi pare fin ora rinviato ) crossover tra Dylan e Dampyr che è stato annunciato per il futuro e dovrebbe avvenire attraverso la pubblicazione, in rapida successione, di due storie, una sulla serie regolari dell'indagatore dell'incubo e l'altra su quella del cacciatore di vampiri.
4) Far ritornare,se è possibile ,magari in veste nuova o anche solo per fargli dare l'addio , i vecchi personaggi 5) far rientrare nei ranghi insieme alle nuove leve le colonne portanti sia sceneggiatori che disegnatori . Per quanto riguarda il fatto , già accennato prima , delle storie che iniziano e si sviluppano in maniera eccelsa ma poi si concludendo troppo frettolosamente\ forzatamente , la situazione per risolverlo o quanto meno farlo diventare men frequente ed a livelli fisiologici sarebbe quello di : pubblicare certe storie lunghe negli speciali oppure come ha fatto e sta facendo Martin Mystere 1) numeri bis ., 2) uscita della serie regolare bi mensile anziché mensile .
Cosi sarà un rinnovamento coerente e non il gettare il bambino con l'acqua sporca . Perché se non si può essere pedissequi , ed è per questo che condivido il rinnovamento e il far si che il personaggio si rimetta in discussione . Ma almeno per ora si sta solo distruggendo o quasi . Bisogna si andare avanti rispettando e senza dimenticare , il passato . Infatti bisogna innovare con coraggio e fin qui sta andando bene ma senza cancellare la tradizione stravolgere troppo i protagonisti come sembra stia avvenendo .
erano anni che non leggevo un Dylan Dog cosi vecchia maniera . Per giunta ho seguito il consiglio dell'introduzione di Recchioni l'ho riletto con questa musica in sottofondo
mi sa che stanotte dovrò prendere un pitale di camomilla per dormire . Sarebbe bello far scrivere una storia a due mani fra Barbara Baraldi / Paola Barbato o meglio con Mauro Uzzeo , lo stesso Gigi Simeoni , Werther Dell'Edera, Luca Genovese
Dipinti e realtà: a dividerli, solo il sottile velo della Morte!. Bellissimo, da tempo una storia di DD non mi coinvolgeva così. Le tavole sono stupende, come elegantissime le citazioni architettoniche al cinema di Dario Argento (la facciata in stile liberty del palazzo dove vive Anita, il lucernario all'interno del medesimo edificio); la sceneggiatura è solida ed evocativa, si sente la mano di una scrittrice di razza (il contributo della Baraldi alla serie è paragonabile a quello della giallista scozzese Denise Mina per la testata Hellblazer) e non vedo l'ora di leggere la sua prossima sceneggiatura dylaniata!" Concordo con quanto dice : http://www.badcomics.it/<< Il racconto è avvincente, intrigante e trasmette l’eleganza tipica di una penna femminile, ma grazie al supporto grafico di un superbo Nicola Mari, riversa tutta la sensualità, il raccapriccio e la morbosità della vicenda narrata."(.... continua qui ) . Questo commento di Antonella Annesisull pagina fb della Baraldi Mi ha tolto le parole di bocca : << Ho
trovato “La mano sbagliata” un meraviglioso racconto introspettivo,
sensibile e sensuale, accompagnato dall’ immancabile senso dell’ horror e
dalle ambientazioni tipicamente baraldiane.Mi è piaciuto tantissimo.Ti
faccio i miei più sinceri complimenti.Non sono una lettrice di Dylan
Dog, ma tu sei meravigliosa e credo che la serie regolare abbia
acquistato una grande sceneggiatrice.La tua penna è inconfondibile, la
riconoscerei ad occhi chiusi ormai.Spero di non attendere troppo per
leggere di nuovo un “tuo” numero di Dylan. Tua affezionata lettrice >>
Ha avuto miracolo ottime recensioni ( di solito sono tiepide o i fans più pignoli ed puristi che alla fine stancano tanto sono pedanti e noiosi , ovviamente senza generalizzare , incontentabili ed poco inclini al cambiamento lo fanno a pezzi ) sulla pagina fb ufficiale
Daniele Ramella Stupendo! Devo rileggerlo altre due-tre volte, ma così sui due piedi Barbara Baraldi arriva di botto in testa alla mia classifica del nuovo corso (e molto in alto nella classifica generale di Dyd dal 1986 ad oggi), battendo "E cenere tornerai" di Paola Barbato, che per il momento era in testa.
Miguel Luisez Un numero molto avvincente ed inquietante! Forse il finale lo avrei costruito un po' meglio, seminando qualche indizio che poteva aiutare ad ipotizzare l'identità dell'assassino. Detto questo, storia di alta qualità, complimenti
Antonio Luelli Finalmente! Dopo gli ultimi noiosi numeri mi sono gustato un albo di Dylan come Dio ( o il Diavolo...) comanda. I riferimenti al periodo d'oro di Dario Argento non potevano che rendere la storia avvincente ed appassionante. Bellissimi anche i disegni. Così mi piacete!
Ottimi i disegni Nicola Mari non ha certo bisogno di presentazioni, quindi riporto a sinistra una sua tavola tratta dalla storia
Unico neo , ma secondo stavolta irrilevante ai fini della storia e poco toglie a al svolgersi ( anche se ne sento anch'io ho un po' di nostalgia delle cose non spiegate dei finali aperti ed irrazionali non spiegati . Ma rendere avvincente , quando accade m il come ci s'arriva mi emoziona uguale e lo fa passare come in questa storia in secondo piano ) in questione è quello segnalato sempre sulla pagina fb uffiuciale da Simone Efosi << Allora, a me la storia è piaciuta e i disegni di Mari in questo numero sono davvero perfetti... l'unica critica che mi sento in dovere di fare è che è un po' troppo "palese" l'identità dell'assassino... cioè, l'ho capito a pagina 40... per il resto ottimo lavoro, comunque..>>
Non so che altro dire di questa opera prima su Dylan Dog della Baraldi se non che è riuscita con maestria a fare una storia che parla di passione, di amore, di morte, i grandi temi
dylaniani, ma anche di diversità: l'amore diverso, l'amore PER il
diverso. La disabilità come oggetto di sessualità, di amore carnale, al
di là della trita e ritrita compassione sociale e del conformismo. La
disabilità come passione che brucia, come desiderio e rabbia, ma anche
come creatività... . E , scusate se mi auto elogio
ottima la tua storia sull'ultimo n di dylan dog se riuscita a fondere romanticismo e noir senza cadere nel feuilleton . continua cosi Mi piaceCommenta
Piace a Barbara Baraldi.
Barbara Baraldi
Grazie! Ho cercato proprio di scrivere una storia che riprendesse le atmosfere dei vecchi noir: dark lady, storie torbide e il protagonista che rimane invischiato suo malgrado nella vicenda... Mi piace · Rispondi · 29 agosto alle ore 16:56
Quindi buona lettura o rilettura ( specialmente per i nuovi lettori\trici ) vista la complessità psicologica della vicenda . Concludo con un suggerimento perr tutti i lettori\ trici , tiepidi e sconsolati come Elia Munaò : << Secondo
me non era neanche male gli abbandonati. Un numero non spettacolare ne
esaltante ma neanche così scadente come è stato detto. Lo definirei come
uno dei tanti classici riempitivi di basso profilo che ci sono sempre
stati, da trent'anni a questa parte. >> e quelli stroncatori a cui non va mai bene niente e trovano il clkassico pelo nell'uovo vedi queto scambio d'opnioni
Mirco BobNon
mi è piaciuta perche era scontato il finale, scontato l assassino, di
"incubo" c'era ben poco e sinceramente mi pare una storia già letta.
Ogni tanto una storia "zombesca" non sarebbe male. Di novità rispetto a
prima? A parte Block in pensione, non è che ho visto un granché.
Semplice opinione personale s'intende.
Giuseppe Scanodevi
essere Mirco Bob uno di quelli tutto subito e di querlli che
hanno la una concezione classica dell'incubo . . rillegila . anche a
me alla prima lettura ha dato una simile impressione . E' verò
il finale era ovvio , ma carico d'inquietudine e d'angoscia Mi piace · Rispondi · 8 min
oppure questa lamentela una delle meno pedanti e noiose degliscontenti
Valerio Dieni [----] Qui non pare neanche
più questione di mancanza di idee, quanto proprio non saperle mettere
in pratica. Numero salvato dal solito grande Mari, che non capisco
davvero come si possa non apprezzare. Continuo a comprare per speranza.
Mi ripeto sempre: "Il prossimo numero potrebbe essere quello giusto". Ed
è parecchio frustrante.
che bisogna tenere conto : 1) tutti quelle opere ( comprese i fumetti) che tentano di rinnovare e svecchiare (. un opera trentennale ormai diverntata ripetitiva e tardano nel bene e nel male a trovare il loro centro di gravità permanente ( vedere lo stesso dylan dog dopo i primi 100 \ 200 numeri) . 2) bisogna tenere conto che per un ottima scrittice come la Baraldi era la sua prima prova di sceneggiatura ( cosa bene diversa e più complessa che scrivere romanzi ) quindi portare pazienza e siate comprensivi 3) provate , magari amndando suggerimenti e consigli e non solo le solite lamentele ( ormai diventate cantilene cioè il solito disco rotto ) o alla casa editrice tramite lettera o post sui vostri blog e\o social , oppure nella loro pagina fb ufficiale . 4 ) e qui concludo provare anche nn sempre è possibile come dice una veecchia canzone << (... ) non mi aspettavo un vostro errore \uomini e donne di tribunale \ se fossi stato al vostro posto... \ma al vostro posto non ci so stare (.... ) >> a mettervi al posto degli autori e dei responsabili della testata che hanno un ruolo non semplice nell'opera di rinnovamento di Dylan Dog . Ma soprattutto tenere presente che ormai <<.... Il fatto è che non s'inventa più nulla da almeno due milleni ...... si rimescolano solo le carte : Ogni volta viene una mano diversa , ma il fondo il mazzo è sempre lo stesso . ( ...) l'importante è non perdere la voglia di gioccare . >> Infatti Recchioni e gli autori vecchi e nuovi di Dylan Dog non hanno perso la voglia di farlo vedi la serie Orfani . Ma soprattutto << .... Sedersi >> sempre secondo Martin Mystere la terza stirpe n 318 << al tavolo con il fuoriclasse-... apprezzare il loro stile e soprattutot non barare >>
Bum Willer e Pap Carson di Corrado Mastantuono (Topolino #2964)
Inizialmente , viste le trasposizioni e i riaddattamenti ( a volte magistrali come di topolino sui classici della letteratura , temevo che succedesse di rimanere delusi . Infatti spesso accade che : << Quando due miti si incontrano, è facile rimanere delusi. Il
rischio della parodia gratuita, del team-up ingiustificato e della
denaturazione dei personaggi è dietro l’angolo.>>
Ma << Fortunatamente >>, sempre secondo http://gliaudaci.blogspot.com/ uno dei blog più informati sul mondo del fumetto in questo articolo, << non è stato così per Dylan Top, incrocio tra [non-stiamo-nemmeno-a-specificarvi-chi] e [ormai-avete-capito] pubblicato su Topolino #3094 (in edicola questa settimana). >>
Parte della buona riuscita dell'episodio ( presentato in fondo al settimanale per invogliare i lettori a prendere la seconda puntata L'isola del tesoro ) è da
imputare agli autori coinvolti che sono il Gotha del fumetto italiano degli ultimi 30 anni . Oltre all’onnipresente* Roberto Recchioni come soggettista, gli altri due autori appartengono infatti a quel “gruppo misto” di
fumettisti che hanno lavorato sia per la Disney sia per la
Bonelli (gruppo comprendente, tra i tanti esempi illustri, Corrado Mastantuono, Fabio Celoni e Bruno Enna). Ecco perché sia Tito Faraci (l’uomo che ha sceneggiato
TUTTO), sia Paolo Mottura (autore di recente dei disegni di Eroe senza patria, Le storie #22, ma anche di un episodio del Dylan Dog Color Fest del
2012( foto a destra ) su testi di Barbara Baraldi) si sono sentiti doppiamente a casa!
Poi, come fa notare Tito Faraci nelle note conclusive scritte su topolino , le somiglianze
tra l'inquilino di Craven Road e Topolino sono diverse: sono entrambi
investigatori ed entrambi hanno un amico "bislacco" (Groucho/Pippo) e un
amico poliziotto (Bloch/Basettoni) affiancato da un ispettore babbeo ( Jekins / Manetta )La sfida vera era rendere l'Indagatore dell'incubo accessibile anche a un pubblico più giovane ( leggi 8\15 anni ) .
Gli abissi, le malinconie, i mostri e gli elementi profondi
dell'universo dylaniato ( ideati dal genio di Tiziano Sclavi)
difficilmente si presterebbero a una trasposizione parodistica. Anche se coem ha dichiarato lo stessoRecchioni a l'huffingpost.it del 3\111\2015
Cosa rappresenta “Dylan Top” per un lettore di “Dylan Dog”? Una parodia, un omaggio sentito o qualcosa di più? Roberto Recchioni:
Non direi che è una parodia, non nel senso stretto del termine. La
storia non irride Dylan Dog ma, anzi, è estremamente rispettosa del
personaggio e ne celebra gli aspetti più salienti. Mi sembra, insomma,
più un omaggio e un atto d'amore e, del resto, da Tito Faraci non mi
aspettavo di meno. Tito è bravissimo nel cogliere il cuore dei
personaggi e lo ha dimostrato spesso, con alcune delle più belle storie
dedicate a Topolino che io ricordi. (...) qui il resto dell'articolo
Visto che la storia si ispira dichiaratamente a L'alba dei morti viventi cioè Dylan Dog #1, ma non si dovrebbe nemmeno specificarlo !! e chiarissimo per tutti i lettori di vecchia data ma anche no visto che è stata ristampata migliaia di volte fra cui l'ultima da repubblica in cui a farla da padrona sono gli zombi! Gli stratagemmi adoperati da Roberto Recchioni sono queli : 1) di usare come nemici dei "topi invadenti", idea dalle ripercussioni molto attuali e umoristiche (ad esempio, non provengono dalla cittadina di Undead ma da Uninvited!)., 2) IL clarinetto diventa una cornamusa ., 3) l'interminabile ( salvo alcuni numeri ) modellino di galeone diventa un puzzle con il disegno del battello a vapore di SteamboatWille il cartone animato del 1928 in cui esordi' topolino .
Le due storie sono talemente , eccetto le pochissime sottigliezze sopra elencate , uguali che sembra confermare " la manfrina " pubblicitaria \ promizionale della bonelli , ne ho parlato in un post precedente, per rilanciare il rinnovamento \ la nuova gestione di Dylan da parte di Roberto Recchioni . Ma sarà il tempo e il reseconto delle vendite , compresa la variant speciale della disney , del fumetto Bonelliano . Per il momento tali ipotesi sembra essere smentita da quanto ha dichirato Tito Faraci alla stampa del 8\3\2015
Ma Dylan Top piacerà ai lettori di Topolino, che magari non conoscono Dylan Dog ?
«Intanto occorre sottolineare che, rispetto a quanto si crede, i
lettori di Topolino sono soprattutto adulti, i bambini sono una
minoranza. Abbiamo scritto una storia tipicamente di Topolino, non
occorre essere lettori di Dylan Dog per capirla. Ci sono due livelli di
lettura, una per chi conosce il fumetto della Bonelli, e una no. Ma il
primo livello non intaccala comprensione del secondo. Poi, in questo
numero ci saranno anche una mia intervista a Tiziano Sclavi e una mia
introduzione a Dylan Dog, così se qualcuno vorrà, potrà iniziare a
leggere anche il personaggio Bonelli».
Cosi come se ci sarà un seguito di tali storie
Crede che possa nascere una serialità con Dylan Top protagonista?
«All’inizio non ci pensavo, dopo che abbiamo finito il lavoro, ho
iniziato a credere che potrebbe essere possibile. Io sono entusiasta di
Dylan Top, vedremo quale sarà la risposta dei lettori».
Ai posteri l'ardua sentenza . PerUno degli elementi salienti de L'alba dei topi invadenti è che... si tratta di una storia maledettamente divertente!
Molto convincente l'ironia di Pippo/Groucho sui luoghi comuni delle
storie di Dyd, sui meccanismi narrativi e sul modo di suonare del suo
capo. Poi, le mille citazioni e occhiolini strizzati ai lettori attenti
(quindi al sottoscritto saranno sfuggite miliardi di trovate!), come i vari riferimenti allo stesso Dyd #1, a partire dalla prima tavola in cui Mottura cita l'iconica copertina di Claudio Villa per
arrivare persino all'utilizzo delle medesime inquadrature (pollice in
alto per le scelte registiche di Faraci-Mottura, alcune davvero da
scuola del fumetto!) [Altri riferimenti a Dyd #1 sono poi evidenziati
anche nei redazioni conclusivi del settimanale: un plauso per le sempre
dettagliate e piacevoli pagine di interviste, curiosità e articoli di
contestualizzazione]. Ma anche il mondo "da sogno" di pagina 144, che è talmente familiare da sembrare molto meno onirico del dovuto (leggere la storia per comprendere senza spoiler!). Senza contare l'egregia vignetta centrale di pag. 152 che cita Il quarto stato di Pellizza da Volpedo (già citata fumettisticamente dal maestro Ivo Milazzo per la copertina dell'indimenticabile Ken Parker #58, Sciopero) o i due piccoli pseudo-Beatles che attraversano la strada sulle strisce nella prima vignetta di pag. 154. Se non fosse una frase ai limiti del banale, si potrebbe affermare che l'unico vero difetto di questa storia è che finisce troppo presto. Come già per l'amata storia di Corrado Mastantuono su Topolino #2964 in cui Bum Bum Ghigno interpretava Tex,questa storia è la dimostrazione che a volte, quando gli universi immaginari si incontrano, possono esserci belle sorprese al quadrato ! Concludo su suggerrimento di del blog Audaci non dimentichiamo le altre, validissime, storie presenti nel settimanale: dalla prima puntata de L'isola del tesoro (di Teresa Radice e Stefano Turconi) alle avventure di Paperino, Pico e Dinamite Bla , ecc . Ma
Finalmente è arrivato il n 341"Al servizio del caos", di Dylan Diog con la prima apparizione di John Ghost scritto e sceneggiato da Roberto Recchioni e disegnato dal duo Daniele Bigliardo e Angelo Stano la copertina è del solito Angelo Stano . In esso ci si chiede Perché la gente uccide per strappare di mano il nuovissimo Ghost 9000, un avveniristico smartphone, ai legittimi proprietari? Quale segreto racchiude lo strabiliante gioiello tecnologico? E quali segreti si celano nel passato di John Ghost, l'uomo a capo della produzione dell’iper-esclusivo dispositivo, una figura destinata a dare parecchio filo da torcere a Dylan Dog, cambiandone per sempre l’esistenza? Il caos: una forza primordiale che precede le stelle, il disordine di tutte le cose, l'inevitabile apocalisse, l'alpha e l'omega dell'universo stesso. Ma cos'è il caso per John Ghost?
Un datore di lavoro esigente e capriccioso. Capace di donargli grandi poteri ma anche enormi responsabilità. Perché è il caos che ha ucciso i dinosauri. E sarà sempre il caso a sterminare la razza umana e a fare la vita a qualcosa che ne prenderà il posto.
Potrà John Ghost trovare l'equilibrio tra i suoi interessi personali e l'indifferente orrore cosmico voluto dal suo capo? E riuscirà Dylan Dog a resistergli in qualche maniera?
Tutte domande che secondo pronmtoalaresa.blogspot.it ( il blog ufficiale di Recchioni ) troveranno le loro prime risposte nell'albo 341 dell'inedito mensile dedicato a Dylan Dog, in edicola a fine gennaio 2015. In questa storia assisteremo al primo incontro tra l'Indagatore dell'Incubo e quello che noi definiamo come un Agente del Caos e pur non volendo rivelare troppi dettagli per non rovinarvi il gusto della sorpresa, possiamo dirvi sin da subito che non esiste Bellerofonte senza la sua Chimera. E che tra i due non scorre mai buon sangue (ma cattivo sì, e anche parecchio). nalmente un cattivo un po moderno. i
nfatti come dice lo stesso lo stesso Angelo Stano << (...) Per la realizzazione grafica di questo personaggio, il nuovo arcinemico di Dylan Dog, che dovrebbe entrare nella galleria dei grandi "villain" del fumetto, ho cercato di rifuggire dai classici stereotipi dei cattivi, dai tratti marcati, sguardo arcigno, ghigno stampato sulla bocca, aspetto truce e via dicendo, puntando invece su una immagine più sfumata e ambigua.
Dietro suggerimento di Roberto, ho preso inizialmente spunto dal volto dell'attore Michael Fassbender, soprattutto nella rappresentazione del suo profilo, caratterizzato dalla fronte ampia e arretrata. Dei tratti frontali, ho conservato lo sguardo e il taglio della bocca. Per il resto ho preferito discostarmene.
Ho aumentato la larghezza della mascella e diminuita quella del cranio. Le orecchie rientrano nell'ovale del volto. Ho rafforzato e inarcato le sopracciglia, i capelli corti sono da intendersi rossicci di colore.
La figura è slanciata, robusta e elegantemente abbigliata con un completo bianco (inizialmente era stato disegnato scuro), giacca abbottonata e fazzoletto nel taschino. Il tutto dovrebbe conferire al personaggio un'aura di uomo carismatico e sicuro di se. (...) >> qui in questo post della pagina facebookiana dedicata a John Ghost .
Confermare quanto già anticipato qui nel post : << il rinnovamento della gestione Recchioni di Dylan Dog è entrato nel vivo >> che da tiepido sto incominciando ad avere fiducia ed a sperare che quello di D sia un vero rinnovamento in profondità ( che peraltro andava fatto e non era più procrastinabile \ rinviabile visto il declino in cui da un paio d'anni stava cadendo e da cui << [...]
Erank anni che DD si portava dietro quest'ansia di rinnovamento ma non riusciva a liberarsi degli stereotipi e dei luoghi comuni ma alla fine ci è riuscito
Infatti Gli albi della fase 2, finora, hanno introdotto innovazioni utili a ridare linfa vitale al personaggio, dopo che ormai i cliché della serie, le dinamiche interpersonali, erano corrose dal loro abuso. La nuova fase, inoltre, ha il pregio di portare Dylan nel nuovo millennio visto che, a differenza di altri personaggi contemporanei, la società in cui si muoveva sembrava un'eterna Londra da cartolina ferma agli anni '80. [....] >> ( da questo articolo di comicus.it )
Declino evidente anche a chi ora si lamentano dicendo erano meglio i numeri vecchi e che darà i suoi frutti ( è questo sembra il primo ) . Una storia avvincente come non si vedeva dal un bel po' di tempo Alcuni lo hanno trovato di difficile lettura e hanno (
sottoscritto compreso ) dovuto rileggerlo per capirlo meglio una seconda
volta . Vista la caratteristica di questo numero ciò è buon segno . Infatti è ' logico che il frontea numeri del genere all'inetrno dei fans , s'iniziano a vedere le prime crepe , nella spaccattura tra " Oldy Boy " e nuovi fans . Infatti prendo a caso alcuni commenti dalla pagigi na fb ufficiale di Dylan .
Federico Mele Bigliardo è sbalorditivo. Da sempre il mio preferito tra le fila di Dylan... Sfrutto l'occasione per fare un altro commento: è una mia impressione o dall'inizio del nuovo corso si è alzato nettamente anche il livello grafico della testata? I disegnatori sono sempre loro, ma noto una qualità e una dedizione che non è sempre scontato trovare in una testata mensile. E ne sono molto contento Mi piace · Rispondi · 2 · 26 gennaio alle ore 16.40
Pietro Chiusolo Jr.
giovanni mi vuoi far credere che non ami dylan che passa tra 2 veicoli
correndo su 2 ruote con l'auto di 007?? sei proprio il solito vecchio
rimasto ai primi 100 numeri Mi piace · 3 · 4 ore fa
Luca Svizzeretto
Ma basta avete rotto! Se non vi piace non compratelo e fine. Ora la
cosa sta diventando ridicola. Dylan Dog continuerà a vendere e la vita
andrà avanti anche se a voi non sta bene. Doceva Sclavi nuncerompete Mi piace · 4 · 2 ore fa
Disegni ottimi , puliti , che denotano un nettissimi miglioramento di Bigliardo e fanno vedere che con il rinovamento si stann curando di più anche i disegni e i tratti dei personaggi . Io propongo oltre a quantro ho già proposto in un precedente post di arruolare , ovviamente dopo la fine della saga , lo staff di Orfani . Ottime le battute di Groucho, poche ma incisive ed in linea con gli avvenimenti della storia .
Una velata nostalgia , con l'inevitabile addio al vecchio ( quindi secondo una mia personale lettura al creatore Sclavi ) , nel personaggio di Marcus Irvine .
Un Dylan dei vecchi tempi Ottima la ripubblicazione all'interno del numero
dell'albetto speciale datto in omaggio nelle fiere del settore , una dimostrazione della cura attenzione verso i fans che
partecipano alle fiere manifestazioni fummettistiche e comprando i
numeri speciali con le variant . Un DD con ei personaggi bastard inside , proprio come ai vecchi tempi . Infati strano che l'ambasciatore inglese visto per come tratta ( anche se conoscendo DD da diversi anni , non ha quell'intenzione di attaccare un popolo o una nazione ) l'inghilterra e le sue istituzioni non si sia incazzato con la Bonelli o con quello italiano o non gli ne frega niente o sono molto diplomatici . Se dylan lo avesse fatto con quelle italiahne apriti cielo . Ottime le battute di Groungho . Bello i riferimenti all'addiodi Sclavi rappresentato nel personaggio Marcus Irvine Quindi dopo alcuni numeri d'alti e
bassi sembra che la gestione Recchioni abbia trovato ,
speriamo , la strada del tanto ed atteso agoniato rinnovamento \ svecchiamento .
Adesso vedremo come procederà dopo aver abozzato i personaggi
principali coprimari e l'amtagonista