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13.5.25

aspettiamo prima di definire papa Leone XIV

cari   amici Maga    e  cari teocon ,   prima definire   il  nuovo pontefice   erede  di bergoglio ,  non sarebbe    meglio aspettare  ?   Infatti  È difficile prevedere che papa sarà Leone XIV
Oltre a essere poco inquadrabile nello schema fra "conservatori" e "progressisti", certe sue dichiarazioni risalgono ormai a diversi anni fa  come    riporta   


 ilpost.it  Venerdì 9 maggio 2025

È difficile prevedere che papa sarà Leone XIV
Oltre a essere poco inquadrabile nello schema fra "conservatori" e "progressisti", certe sue dichiarazioni risalgono ormai a diversi anni fa





Da quando il cardinale statunitense Robert Francis Prevost è diventato Leone XIV i giornali di tutto il mondo hanno iniziato a cercare informazioni sul suo conto, per capire cosa aspettarsi dal suo papato in base a quello che ha detto e fatto in passato. È un’operazione complicata, per molte ragioni: prima di tutto perché Prevost non è facilmente inquadrabile dentro a categorie come “progressista” o “conservatore”, per quanto valgano dentro la Chiesa.
Sebbene sia tendenzialmente considerato più assimilabile alla prima, per tutta la sua carriera ha svolto incarichi di mediazione e di recente sono riemerse alcune sue dichiarazioni assai poco accoglienti nei confronti delle persone omosessuali. Peraltro sono premesse del tutto simili a quelle con cui iniziò il mandato di papa Francesco, che almeno all’inizio era considerato un candidato di compromesso e non apertamente schierato: su molte questioni, per esempio la migrazione e il cambiamento climatico, fu poi chiaro il suo allineamento a sinistra.
Prevost inoltre sarà un papa con un profilo mai visto, per tante ragioni: non sarà solo il primo papa statunitense ma anche il primo boomer, nato cioè subito dopo la Seconda guerra mondiale, e anche il primo papa ad appartenere all’Ordine di Sant’Agostino nella storia della Chiesa. Le sue dichiarazioni passate poi non coprono tutte le questioni di cui dovrà occuparsi da papa: sappiamo poco, per esempio, su cosa pensi delle disastrate finanze del Vaticano.
A giudicare da diverse sue dichiarazioni passate sembra comunque piuttosto allineato a papa Francesco, che nel suo discorso inaugurale ha citato più volte, su un’idea di chiesa accogliente, sull’attenzione ai paesi non occidentali e alle persone migranti.
Prevost ha parlato più volte della necessità che la Chiesa diventi una «tenda», immagine cara anche a papa Francesco, in cui c’è posto per tutti, senza esclusioni o rigidità ideologiche. «Quando un’ideologia diventa, per così dire, il padrone della mia vita, allora non posso più dialogare con un’altra persona perché ho già deciso come andranno le cose. Pertanto, sono chiuso all’incontro e la trasformazione non può avvenire», ha detto Prevost durante un’intervista con l’ordine agostiniano italiano.
Nei suoi discorsi pubblici poi Prevost insiste spesso sul suo passato da missionario in Perù, un paese di cui ha anche ottenuto la cittadinanza, e sulla necessità di una Chiesa che non respinga nessuno. Jesus Leon Angeles, coordinatrice di un gruppo religioso di Chiclayo che lo conosce dal 2018, ha detto a Reuters che negli anni Prevost ha dimostrato attenzioni speciali per i molti migranti venezuelani che si sono rifugiati in Perù scappando dal regime di Nicolás Maduro. Al contempo, Prevost non ha fatto mai dichiarazioni esplicite sulla necessità di accogliere le persone migranti.
Anche sul cambiamento climatico Prevost sembra allineato a papa Francesco: durante un convegno del 2023 in Vaticano disse che era ora di passare «dalle parole ai fatti» verso una maggiore sostenibilità: dall’altra parte non è solito criticare il sistema economico che ha originato il cambiamento climatico né tantomeno il modello capitalista, due punti su cui invece papa Francesco era molto più duro.
Nelle ultime ore sono state molto commentate alcune sue dichiarazioni del 2012 per indicare una sua ostilità ai diritti delle persone LGBTQ+. Quell’anno in un discorso ad altri vescovi si lamentò del fatto che nei media occidentali e nella cultura pop venissero promosse «idee e pratiche in contrasto con il Vangelo», citando fra queste «stili di vita omosessuali e modelli di famiglia alternativi, comprese le coppie dello stesso sesso e i loro bambini adottati». Quando era vescovo di Chiclayo, in Perù, si oppose invece a un’iniziativa del governo di introdurre gli studi di genere nelle scuole, dicendo che «la promozione dell’ideologia di genere confonde, perché cerca di creare generi che non esistono».
Sono dichiarazioni significative, ma di diversi anni fa: è insomma difficile capire che posizionamento avrà durante il suo pontificato solo a partire da queste, oppure se nel frattempo Prevost abbia cambiato idea, in un senso o nell’altro.
Sappiamo invece che è generalmente contrario al coinvolgimento delle donne in ruoli di potere all’interno della Chiesa. Nel 2023 durante una conferenza stampa disse che «estendere il sacerdozio alle donne non risolve necessariamente un problema, ma potrebbe crearne uno nuovo»: è la tesi principale della fazione conservatrice della Chiesa contro un maggiore coinvolgimento delle donne, richiesta ormai da anni dalle fazioni più progressiste.
Anche su questo tema però è possibile che le sue opinioni siano più sfumate di quanto sembrino: quando nel 2023 papa Francesco nominò tre donne al Dicastero per i vescovi, il dipartimento del Vaticano di cui è stato a capo dal 2023 all’aprile del 2025, Prevost disse che «il loro punto di vista è un arricchimento», e che la loro nomina indicava «una partecipazione vera, reale e significativa».
Per quanto riguarda gli abusi sessuali Prevost è stato coinvolto tangenzialmente in due casi, uno in Perù e uno negli Stati Uniti. In entrambe le occasioni è stato accusato di avere gestito male le accuse nei confronti di sacerdoti a lui vicini: in compenso nelle più recenti dichiarazioni pubbliche su questo tema Prevost è sempre stato molto netto. In un’intervista del 2023 con Vatican News, per esempio, disse: «Il silenzio non è la soluzione. Dobbiamo essere trasparenti e sinceri, accompagnare e aiutare le vittime, perché altrimenti le loro ferite non si rimarginano mai. C’è una grande responsabilità in questo, per tutti noi».

3.1.23

Ecco perchè non faccio buoni propositi all'inizio del nuovo anno . preferisco imparare a sbagliare sbagliando

Come  da  titolo e  come  ho   accennato  nel post   :  ‹‹ il  migliore proposito   per  l'anno  nuovo   è  agire  non limitarsi solo a parlare perché  Il destino non è scritto, è come noi ce lo creiamo ›› quest'anno  ho deciso  di  non fare  buoni  propositi   .  IL  motivo   sta nel  fatto   che   tutte  le  volte  che ci  ho provato    essi risultavano  come  il famoso scritto   (  vedi  sotto  foto  al lato sinistro   ) e  il famoso  detto  promesse    da  marinaio.

Infatti ogni  anno  ,   che  facevo propositi   del tipo:   stare più  attento ,  essere meno polemico ed  indagatore  , meno  impulsivo   , ecc    invece  non  ci riuscivo o ci riuscivo  parzialmente 
.  Inoltre  dall'anno  scorso  ,  prima  in sordina  ,  e  da  quest'anno   in maniera  un po  più  palese  , ho  intrapeso  il sistema   imparare - e a sbagliare  -- sbagliando (  cit Chi ruba nei Supermercati? -  Francesco  de  Gregori  )  sembra    che  per  ora  stia  funzionando    visto    che    permette    di provare  a non ripeterlo  o  quanto  meno   ogni  volta  diverso  .  Ecco  cosa  mi  successo   in questi  giorni   dialogando  con amici  e  compagni  di  strada   sul   pontificato  (  vedere  post  precedenti  ) dell'ex  Pontefice  ed  ex papa  emerito  Benedetto XVI  . Un pontificato  talmente  complesso   vista  la serie  di aperture  e  chiusure   che   si rischiano  incomprensioni  come quella  che mi  successa di recente (     e  che  troverete  raccontata  nelle  righe   successive  )  ma  soprattutto  un  analisi   finisca  per essere  banale  visto     che     c'è    il   rischio     che  

Da esperti di calcio a vaticanisti in poche ore.
Miracoli del mondo "social".


 lasciamo  al tempo    che   è  galantuomo  e  alla storia   un  giudizio  meno  divisivo  e  più  obiettivo a 360  . E veniamo   alla   mia recente  esperienza       \  figura  di  merda  che      ha dato origine  a questo post  


Io

i migliori interventi   che  ho  letto  fino ora    sulla  morte  di #BenedettoXVI  / #Ratzinger sono   1)   di Daniela   ottima  analisi   ma  troppo  confessionale   👉https://bit.ly/3VELRrY .,  2) Nicola Porro  👉https://bit.ly/3X0wRp8   troppo faziosa ed ideologicamente schierata  ma  Ricco documenti e degli interventi del pontefice  3 )   quello  il  più  obbiettivo   ed il più laico   anche  se  solo  di condanna  di  Cristian Porcini 👉https://bit.ly/3GwMfnT


*** Mah    ho  letto  gi articoli   da  te  citati  .

.Hai paragonato gli scritti di tre individui, tra cui pure un certo porro, io al posto degli altri due me la prenderei a male.

  IO   

*** nessun paragone , io ho solo descritto perché gli articoli di : Nicola Porro , Daniela Tuscano , Cristian Porcino sono interessanti ciascuno con la sua opinione e diversità . Nessun paragone perché riesco di fare come coloro che paragonano la merda alla cioccolata


***

Interessante porro lo trovo difficile da credere, comunque de gustibus...


IO  beh come dice un famoso detto spesso in mezzo alla merda ci sono delle perle  e  delle  cose  interessanti  . e ppoi  chi lo  dice     che  le  cose  interessanti  debbano essere  per  forza   di persone che  la  pensano  come  noi  


**** Ok  .  per  quanto  riguarda  l'articolo   di  Daniela   è evidente  essa non  è per  niente  confessionale     t'invito  a  ad  andare  a cercarti   il  significato    invece  d usare termini  a sproposito  facendolo sembrare  ciò  che  non è  . Dimostrando   che non hai capito niente del suo   post. Definirla  pro Ratzinger sarebbe come parlare di un ebreo nazista. Poi mi spieghi perché Porcino sarebbe più obiettivo di lei  Da che cosa misuri l'obiettività: dal fatto che uno è ateo? Perché diffama il personaggio ?


 IO  

**** Cristian  porcino  non lo ha diffamato ha solo detto il perché non gli è piaciuto e le cose negative che ha fatto

Lei lo ha elogiato ed ha detto solo le cose positive che ha fatto .  Non credevo che usando  quei termini fossero offensivi  mi scuso. Anche se non capisco perché il termine confessionale sia offensivo  quando    vuol dire  


1. agg., che riguarda la confessione, il sacramento della penitenza
2. agg., relativo a una religione, a una fede professata: istruzione confessionale; favorevole all’uniformarsi della vita politica e civile ai principi di una confessione religiosa: politica confessionale
3. s.m., mobile, spec. di legno, consistente essenzialmente in un sedile per il confessore e in un inginocchiatoio per il penitente, divisi da una grata attraverso cui il sacerdote cattolico ascolta le confessioni dei fedeli .  Andrò a rileggermelo meglio  

**** Vai anche a rileggerti il significato del termine "confessionale".


Io

 *****    ho  riletto   l'articolo   ed  ha   ragione   ho presoaglio per  cipolla  .  Per  il significato    del  termine  trovato   solo   quello che  ti  dicevo.  Ma  se  tu  dici  che   è  offensivo  ti  chiedo  scusa  .  Non lo  sapevo  . Io  so    fose   perché essendo  nato e  cresciuto  almeno  fino  a  13\16  anni   culturalmente   ed politicamente  con la  guerra  fredda  e  quindi  con lo  scontro \  confronto di culture  ed  ideologie  diverse   (   cattolica  -  comunista   ,  fascista  -  comunista   - cattolici   pre  conciliari     -  cattolici   post   conciliari   \  del dissenso        economia   capitalistica  \  privata  - economia  di ststo  , ecc   )   credevi  che  confessionale    volesse  dire    molto  religioso  soprattutto  praticante .


 ****

 No, il  termine confessionale significa anche   chiesastico, ovvero  sinonimo di bigotto dal punto di vista letterario.  La  tua  è una contrapposizione ultravecchia . E poi  anche fra i "laici" (che non sono necessariamente atei, il termine è polisemico, io mi reputo assolutamente laica) ci sono intolleranze e chiusure E lo hai verificato pochi giorni fa  quando  ha   commentato   tale  articolo   di Daniela   come   pro Ratzinger. Per una tua precomprensione che ti ha tolto lucidità di giudizio Mentre quello di Porcino per essere scritto da un non credente l'hai considerato per principio obiettivo .



Io
Ok  . Grazie  del   consiglio   e  del  cazziatone   IL  fatto  è   che avevo ho preso aglio per cipolla ed ho corretto il post   su  facebook    

 ***
Allora in futuro pondera di più perché non è la prima volta che sbagli

 IO 
 Ci proverò. Non ho il dono dell'infallibilità purtroppo .

****
Allora in futuro  Sarebbe sufficiente leggere con più calma e non essere prevenuti verso chi crede.


Io  son  tanto  prevenuto    verso  chi  crede  ,  ma  come  uno crede  .   Comunque  OK    grazie  del  consiglio  


**** 
  chiudiamola   qui  . scuse  accettate   , ma  la  prossima volta    fai  più  attenzione   ok?


 IO  Ok   


Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

 Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...