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29.9.24

Secondo voi una donna di 46 anni che non si è sposata e non ha avuto figli è incompleta o completa ? io la risposta la ho . ma Vorrei sapere cosa ne pensate.

 colonna  sonora   
Bandiera  -  di Giulia  Mei  

Eccovi dopo  tanto tempo   una  mia provocazione  .
Essa scondo alcuni mie utenti di fb che hanno commentato questo mia provocazione , la domanda non ha senso. Infatti verebbe da replicare con un altra domanda \ elucubrazione <<Cosa vuol dire essere “completi”? Da che punto di vista? Vale per la donna come per l’uomo. Quando una persona è completa? Quando ha fatto certe esperienze? Ok, e chi stabilisce quali delle centinaia di esperienze che
si possono fare ti completino? Diventate genitori ti completa? Va bene, e allora perché non aver rischiato almeno una volta di morire. Ovvio che ogni esperienza ci cambi, ma non basta farle: bisogna avere la maturità di imparare da esse e non tutti ne sono in grado.>> . Aggiungo io anche saper distinguere quali esperienze fanno fatte e queli no .  Infatti La completezza di una persona non dipende dal suo stato civile o dal fatto di avere figli. Ogni individuo è completo o  incompleto  a modo suo, indipendentemente dalle scelte di vita che fa. La società può avere aspettative diverse, ma ciò che conta davvero è come una persona si sente riguardo alla propria vita e alle proprie scelte. Ma sopratutto ecco una discussione che sintetizzano il mio pernsiero \ la mia risposta a tale insulsa domanda . 

[...]

Stefania Lisi
io ho 59 anni, non mi sono MAI sposata e ho 2 figli (ma avrei anche potuto non averli, sono stati stata una mia scelta).
Domanda veramente senza senso la tua, Giuseppe.
20 h

Giuseppe Scano
Ha  ragione    carissima  Stefania Lisi . Ma  la  domanda   non è mia . l'ho trovata in un post di una ragazza(  di cui adesso non mi  sovviene   il nome   )  su  Threads che provocariamente come ho fatto anch'io nel mio post , si faceva tale sega mentale ( cioè domande a cui ha già una risposta o che sono assurde ) per criticare certi bigotti e retrogradi sia uomini che donne che affermano tali idiozie cioè una donna non è completa se non è sposata o non ha figli .Infatti   come ho risposto a Lola IE Loredana Penna e la richiesta di un parere . in quanto molti uomini , ma nche donne , reputano chi fa tale scelta incompleta . Secondo e  qui  chiarisco meglio  il mio  pensiero  me una donna   ma  che   un  uomo   dev'essere libera di scegliere se fare o anhe non fare tali esperienze essere libera di sentirsi completa o incompleta . Proprio  come  questa canzone





Simona Moretti
Ognuno di noi cerca di esistere in quelli che sono i propri desideri. Molti simili, molti diversi. Chi non sa vivere da solo, chi se non ha una famiglia si sente un fallito, chi fa un figlio per desiderio o per essere negli schemi richiesti. Lo capiamo tardi ma, seguire le proprie esigenze dovrebbe essere l'unico modo di vivere.
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Simona Moretti esatto . sta a lui\ lei decidere se sentirsi completo\a o incompleto\a non tu a decidere o dirlo per lui \ lei

  Aggiungo  anche       che    La domanda se una donna di 40 anni non sposata e senza figli sia "completa" o "incompleta" oltre  che    insulsa   è una domanda complessa e soggettiva, che non ammette una risposta univoca.

L'idea che una donna debba essere sposata e avere figli per essere considerata "completa" è un retaggio di vecchi stereotipi sociali che, fortunatamente, stanno sempre più scomparendo  anche  se  ancora    resistono  Concordo   con la  IA  di   google

Perché questa domanda è problematica:

  • Stereotipi di genere: Impone un'idea limitata e stereotipata di felicità femminile, suggerendo che la realizzazione personale di una donna dipenda esclusivamente dalla sua vita familiare.
  • Individualità: Ogni persona è unica e definisce la propria felicità in modo diverso. Ciò che rende una persona "completa" varia da individuo a individuo.
  • Pressioni sociali: La società spesso esercita pressioni sulle donne per conformarsi a determinati modelli di vita, creando un senso di inadeguatezza in coloro che non li seguono.

Cosa significa essere "completi":

  • Benessere personale: Sentirsi realizzati, appagati e felici con la propria vita, indipendentemente dallo stato civile o dalla presenza di figli.
  • Relazioni significative: Avere relazioni sane e soddisfacenti con le persone che amiamo, che siano familiari, amici o partner.
  • Realizzazione personale: Perseguire i propri obiettivi, sviluppare le proprie passioni e contribuire alla società in modo significativo.

In conclusione:

Una donna di 40 anni non sposata e senza figli può essere altrettanto "completa" di una donna sposata con figli. La felicità e la realizzazione personale non dipendono da un elenco di requisiti prestabiliti, ma dalla capacità di costruire una vita che ci soddisfa e ci rende felici.

È importante ricordare:

  • La scelta è personale: Ogni donna ha il diritto di scegliere come vivere la propria vita e di definire i propri obiettivi.
  • La felicità non ha un modello: Non esiste una formula magica per essere felici. La felicità è un percorso individuale e continuo.
  • Sfida gli stereotipi: Non lasciarti condizionare dai giudizi degli altri e costruisci la tua vita in base ai tuoi valori e desideri.

Se ti senti insicura o sotto pressione, ricorda che non sei sola. Parlare con un amico fidato, un familiare o un professionista può aiutarti a chiarire i tuoi pensieri e a trovare il tuo percorso.


alla   prossima  provocazione  .  con questo è tutto    cari amici  vicini e lontani

19.4.24

«Ho fatto sexting e scambiato foto di nudo (senza il volto) con una ragazza conosciuta online. Poi ho scoperto che era mia sorella» e la Ginecologa Monica Calcagni diventa star di Tiktok: «Mi capita di ricevere video e foto di organi maschili, mi trattano come una pornostar»

 

dal Corriere Adriatico tramite   https://www.msn.com/it-it/

                                                   © Redazione

Scambiare messaggi su Internet e sui social media con uno sconosciuto può rivelarsi piacevole oppure nascondere una pessima sorpresa. Dietro le app per incontri, a volte, non c'è la persona che ci aspettiamo, oppure c'è qualcuno che conosciamo nella realtà e a cui non vorremmo mai dare un appuntamento, come è successo a questo ragazzo
La relazione online promette bene
Durante il periodo Covid, un 24enne ha aperto un profilo su X, senza nome né foto, per fare nuove amicizie online. «Volevo che fosse separato dalla mia vita reale, quindi non ho mai pensato di mostrare la mia faccia, cosa che sembrava abbastanza ragionevole in quel momento», ha spiegato il ragazzo su Reddit. «Dopo circa una settimana di post e flirt con vari account, sono stato aggiunto a un chat di gruppo con altre 12 persone». Il gruppo era stato creato specialmente per scambiare foto sexy e ricevere opinioni sul proprio fisico. «Era piuttosto divertente, a dire il vero, e non posso mentire: avere un gruppo anonimo di persone che lodano il tuo corpo ogni giorno è piuttosto bello», ha detto ricordando la vicenda. Dopo aver condiviso numerose foto esplicite, il 24enne ha ricevuto un commento privato da uno dei membri del gruppo. Il messaggio proveniva da una delle ragazze della chat che su X si faceva chiamare Bella e aveva 23 anni. Inizialmente, i due parlavano del più e del meno ed erano solo amici, ma dopo poco hanno cominciato a scambiarsi video espliciti sempre senza riprendere i loro volti e, come riferisce il ragazzo: «Penso che ci stessimo davvero innamorando l'uno dell'altro».Bella diventa l'unica ragazza con cui lui sente davvero il bisogno di parlare, spinto anche dal fatto che la ragazza avesse gusti simili ai suoi in fatto di videogames e programmi tv. «Lei era ossessionata con le piante e il colore rosa e aveva questa innocenza che era accattivante», racconta il giovane. Fino ad allora, però, i due non si erano ancora mai incontrati né avevano mai visto una foto dei loro visi, infatti avevano etichettato il loro rapposto come "e-dating", ovvero una relazione che esiste soltanto online. 
L'imbarazzante verità
Dopo il lockdown, i genitori di lui hanno deciso di fare un viaggio verso le Cascate del Niagara e così la famiglia si è riunita su un camper. All'appello mancava la figlia 23enne, Sara, e genitori e fratello sono andati a casa sua a prendela. Quando il ragazzo ha visto la casa della sorella ha subito notato che era uguale allo sfondo delle fotografie che aveva ricevuto da Bella fino a qualche minuto prima e ha iniziato a preoccuparsi. Il bagno era proprio lo stesso. «Avevo già visto quel bagno così tante volte che mi sembrava di esserci già stato, ma non era possibile. Ho cercato di convincermi che fosse solo una coincidenza, poi ho deciso di controllare le foto per vedere se i miei sospetti fossero veri. Alla fine sì, lo erano. Conoscevo quel bagno perché l'avevo già visto. Avevo centinaia di immagini con la stessa tenda da doccia e gli asciugamani sullo sfondo. Non riuscivo ancora a credere che i nudi che desideravo tanto fossero quelli di mia sorella, quindi le ho chiesto se avessa una compagna di stanza».Per pochi secondi, credendo che Sara avesse una coinquilina, il ragazzo si è sentito sollevato, ma la risposta della sorella ha spazzato via ogni speranza: non aveva nessuna compagna di stanza. Scioccato, il 24enne ha bloccato i profili di "Bella" e non ha deciso di non rivelarle nulla. «Uso ancora l'account su X ma non sono più molto attivo nelle chat di gruppo, sono passati alcuni mesi e ancora non credo che glielo dirò. Sono già abbastanza traumatizzato», chiarisce il ragazzo. Ha imparato a fidarsi di meno degli account senza volto e a prendere più coraggio per affrontare appuntamenti dal vivo.  


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Ginecologa diventa star di Tiktok: «Mi capita di ricevere video e foto di organi maschili, mi trattano come una pornostar»



«Può sembrare incredibile, ma ci sono ragazze che fanno fatica a mettere un assorbente interno a 22 anni», così Monica Calcagni, medico specialista in Ostetricia e Ginecologia a Roma, al Corriere della Sera. La professionista racconta che ci sono giovani che temono una visita ginecologica per paura del dolore. Non solo. Anche donne che hanno rapporti insoddisfacenti perché vivono ancora con l'idea che il piacere sia qualcosa che deve soddisfare il partner maschile.
Chi è
La dottoressa Calcagni ha deciso, quattro anni fa, di aprire un profilo su TikTok. Ora conta oltre 1,4 milioni di follower, una vera e propria star. Dati su cui riflettere? Ad oggi, il 44% degli adolescenti tra i 14 e i 17 anni guarda i porno. Non solo per intrattenimento, ma anche per cercare risposte. Inoltre otto ragazzi su dieci cercano informazione online.
I problemi
Ma ci sono anche alcuni problemi sui social. "Non posso usare parole come vagina o pene - dice la dottoressa -, e non posso nemmeno mostrare il preservativo perché verrei bloccata". E la community? «A volte, quando parlo di dildo e vibratore utilizzati per la riparazione del pavimento pelvico, trovo dei commenti molto offensivi. In più sono una donna che parla di sesso, e ancora oggi questa cosa non è ben vista. Mi capita di ricevere video e foto di organi maschili. Mi trattano come una pornostar, ma è il mio lavoro. Forse un po’ è anche un nostro errore».
Quali sono le domande più frequenti? «Tante ragazze mi scrivono per avere ulteriori informazioni sul funzionamento della pillola o sul pericolo di restare incinta. C’è grande confusione. Molte non sanno che se la prendono e si buca il preservativo non hanno bisogno di assumere anche la pillola del giorno dopo, così come tanti giovani non usano proprio metodi anticoncezionali, e di conseguenza mi arrivano domande sui ritardi mestruali».

14.3.23

reportage su primaveraingiardino milis 2023


Come tutti gli anni eccetto nei due anni di pandemia siamo stati invitati come le altre edizioni come espositori in quanto di piante rare ( le camelie nel nostro caso. ) alla   manifestazione    “Primavera in
Giardino“,   divenuta     benel  c0rso  degli anni    la più importante manifestazione in Sardegna dedicata al vivaismo specializzato, con espositori da tutta Italia e dall’estero. In programma, come ogni anno, ci sono tante esposizioni, consigli e curiosità sia per gli esperti del settore che per gli appassionati di giardinaggio (tra giardini, orti e frutteti).
Foto nostra locandina  di questa  edizione  all'edizione primavera in giardino di Milis .l 11 e  il  12    di marzo   Però Quest'anno per motivi gestionali burocratici si è tenuta non nel suggestivo agrumeto giardino di Milis , ma bensì presso la “Ros’e Mari Farm & Green house” in località Pauli Cannedu, a Donigala Fenughedu, frazione di Oristano, subito a nord della città. . Uno spazio   bellissimo       sia  da  quel poco   che  sono riuscito     a  vedere     ed  a  girare   durante le i  tempi  morti   della  vendita   sia     dalla  loro  storia   sia    dalle   foto  del sito  https://www.rosemarifarm.it/  .  Infatti  Esso  è  (  ancora  in   work  progress  )   un posto    in  cui   La natura ha ripreso dopo la chiusura dell'ex vivaio i suoi spazi ed ha creato meravigliosi ambienti affascinanti tra le strutture . Passeggiate tra le piante aromatiche, improvvisi scorci di bosco, gallerie fiorite accompagnate da rose e glicini e distese di prati all’aperto .La famiglia Schirru, composta da: Lucia, insieme al compagno Gian Michele Pilo e al nipote Davide Schirru, hanno rilevato nel 2019 l’Agricola Rosmarino, un vivaio nell’Oristanese. L’ingresso fu scoraggiante, con una situazione di totale abbandono e decadenza. Ma loro, grazie alla passione e al lavoro di squadra, hanno riportato l’uomo dentro gli 11 ettari di vasto parco, trasfigurato ormai in una giungla vergine. .
Ritornando   alla  mia  esperienza  Sono  contento   d'aver  partecipato   a  tale  manifestazione      cosi  importante    qui   un  servizio   che  anche  il  sunto  della  manifestazione    a   cui  è  tratta  l'immagine  a  destra   e qui delle  ottime  foto     altro  che    le mie  .  Sono  contento   d'aver  ritrovato   vecchi  clienti     che  già avevano  acquistato  da  noi  nelle  edizioni precedenti  di   Milis  o  appassionati   di  vivaismo   vengono  a milis   solo  a trovarci  .    espositori       degli standard     vicini   .,  ma  anche   nuovi amici  in  particolare  Rosalba Loi  e  Luigi Pinna
  e    quelli  del bellissimo    B&B Torremana di Cabras  ed  e  loro  deliziose   colazioni  di  dolci  fatti  in  casa   ed  la  loro  gentilezza    ed  solidarietà   visto   che    sono venuti  alo standard  non solo  a  salutarci  ma   ad  acquistare  una  camelia  ed   ci  hanno consigliato  una buonissima pizzeria   a  prezzi  abbordali  . 


24.11.21

ci sono anche donne che combattono la violenza di genere senza cadere nello stereotipo panchine o scarpe rosse

Spesso l'esperienza non basta , come si può interpretare ( questa è la mia chiave si lettura ) da questa canzone di un cantautore  Sardo  

per certi argomenti e si rischiano generalizzazioni non necessarie . con il rischio di fare il classico di tutta l'erba un fascio . Cosa che appunto mi è capitata  recentemente  . infatti non hanno tardato le risposte al mio post \ appello precedente  alcune   incazzose  giustamente perchè  in tale articolo  sono stato troppo  generico  .  Infatti     

*****
Scusa quando mai combattiamo il femminicidio solo con le panchine rosse? quanto ai "convegni parolai", me ne citi qualche esempio concreto? Perché io non ho mai fatto nulla di retorico o parolaio. A partire da venerdì scorso. O no? Quindi aspetto di sapere di cosa parli.
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  • Giuseppe Scano
    ******boh io su giornali sento solo parlare di panchine rosse o scarpe rosse . non era un riferimento generico . non mi riferivo te lo so benissimo .
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  • ****** Lo so che i giornali contrabbandano fuffa ma tu non hai accusato loro, ti sei rivolto alle femministe (e nello specifico a me dato che mi hai menzionata) affermando che sanno, anzi sappiamo, fare solo convegni parolai e panchine rosse. D'altra parte dovresti ben sapere che esiste una realtà diversa, te l'abbiamo dimostrato anche l'altra sera. Se avessi scritto: "Cari mass media non è solo coi convegni ecc." non avrei eccepito, ma ripeto, tu ti sei rivolto a noi quindi ci hai mosso una precisa accusa. E poiché non sai trovare esempi, dico che si tratta di un'accusa infondata e maschilista.
 ma    ci sono  anche persone      come  la mia  carissima  amica  e nostra    utente    che   è  si  incazzosa  ma senza perdere la tenerezza  


Infatti   mi  ha  inoltrato    un bellissimo   post  

La violenza sulle donne è fatta anche di simboli. Quest' anno mi sento una rottamatrice. E rottamo le scarpette rosse. Soprattutto quelle col tacco 12. Che rappresentano una donna stereotipata. Sangue rosso e impossibilità di scappare. Perché i tacchi 12 per chi li porta ti impediscono di correre e anche di camminare correttamente. I tacchi 12 non li indossano tutte le donne. Per noi sovrappeso possono diventare una tortura. Alla schiena e anche alle gambe. Fanno male anche alle magre eh. Sono comunque non inclusive e rappresentative della solita femminilità sessualizzata. La scarpa col tacco viene usata spesso come oggetto di seduzione anche nel porno.
Certo si usano anche le scarpe basse rosse. Ma comunque di quel femminile sessualizzante. Perché non andare oltre? E mostrare un uomo che picchia una donna. Una donna qualsiasi che non corrisponda ai canoni della sessualità maschile. Si perché quando stuprano e uccidono lo fanno per il loro potere. Vengono stuprate le magre, le grasse, le bianche, le nere, le asiatiche, le bambine, le giovani, le adulte e le anziane. Una scarpa rossa col tacco o ballerina non ci rappresenta tutte.

mentre finisco di fare copia ed incolla e di cercare forme d'ispirazione per il post ecco che ho trovato questo video ( chi se ne frega se è dell'anno scorso , ma certe tematiche vanno al di là della cronologia )


ecco perchè il 25 novembre non è solo la giornata contro i femminicidi . ma un altro 8 marzo

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...