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25.9.23

Nando della chiesa attacca la serie tv Gomorra di Saviano


Ora sarà anche vero quello che dice #NandodallaChiesa .Ma quello che mi chiedo come mai adesso ? quando sono quasi diue annoi che la serie è finta ? Evidentemente non sà come riempire la sua rubrica oppure per partorire un ovvietà visto chew sono anni che si dicono talòi cose sula serie tv deve averle viste tutte le stagioni . Ora se uno\a che ha visto o vuole rivedere \ o vedere per la prima volta la serie ha un buon spirito critico e vede una opera in maiera attiva e non passiva saprà distinguere fra apologia ed esaltazione . Inoltre mi sembra strano che un esperto di criminalità e di mafia\e non sappia che prima il film e poi la serie #Gomorra raccontano la storia ed l'evoluzione della #camorra dal traffico di sigarette ed non solo di contrabbando fino agli anni 70\80 e poi della droga con annesse le faide degli anni 80 \ 2000 . Ma soprattutto fa vedere come lo STATO sia stato assente se non complice \ colluso , ed evidentemente a lui uomo delle istituzioni non deve far piacere che lo si racconti . E poi nelle ultime due stagioni lo stato anche se in miera blanda un po' , anche se con il lumicino si vede la presenza d'esso . Lele sue osservazioni , sarebbero simili , se non fosse che ha seguito #Saviano fin dall'inizio , come quelle che fecero alla #serietv cult degli anni 80\90 #lapiovra . Inoltre è vero che le colpe dei padri non dovrebbero ricadere sui figli ma : dovrebbe scrivere qualcosa anche sui fatti di via Fracchia a Genova e  sopratutto di come il padre teneva nella cassaforte il verbale originale del risultato del referendum repubblica e monarchia e  dcome  si   sia   procurato e  poi non lo  abbia  consegnato  alla magistratura  il dattiloscritto integrale dell'interrogatorio di moro da parte dei brigatisti . Poi rubato o fatto sparire dalla sua cassaforte durante il funerale del padre .  Ma  soprattutto   spiegare    o  domandarsi  come mai   quando   fu trasferito in Sicilia   girava     senza  scorta  o senza  protezione    in  particolare  il giorno  in cui  fu  ucciso  

5.8.17

finalmente saviano la smette di fare cut& paste e si memtte a scrivere un vero romanzo . La paranza dei Bambini

  colonna  sonora

  •  Le  storie    d'ieri  -  de Andrè  -  de  Gregori  
  • la storia    -  de  gregori 
  • morire  per le  idde  -   Bassens  -  de  Andre' 


In questi  giornbi di caldo  afoso   ho  quasdi divorato ( sono arrivsato quasi a metà  il libro  )  la Paranza  dei  bambibi di  Roberto Saviano   ,  romanzo  che  avevo mmesso  nel mucchio   di quelli  da leggere  ma  fra : lavoro , distrazioni  fumettistiche , letture  di  altri  libri  ,    e riviste  ,  cura  del mio fb  e   del  blog  ,  ecc. .
.È il  suo  primo romanzo interamente ,  come dice  wikipedia alla    voce  la paranza  dei  bambini di finzione di Saviano, pur se pesantemente ispirato alla realtà della camorra napoletana degli anni 2010. Tesi che non mi trova  d'accordo  visto che  è questo suo  ultimo romanzo   è  talmente    schietto  e  duro  che   è pressochè  difficile   riconoscere  (  anche  per chi  è dotato  degli strumenti  letterari )  dove  sta la  fantasia  e  la realtà  , visto    che   essi si fondono   a  tal  punto   da essere  una cosa    unica .Se non fosse   l'autore a  farcelo notare  : <<  La forma cambia ma l’incipit è lo stesso che Francesco Rosi scelse per Le mani sulla città: “I personaggi e i fatti qui narrati sono immaginari, è autentica invece la realtà sociale e ambientale che li produce”.>>  riportando una frase  di Dino Risi   in cui parlava  del suo film Le  mani sulla  città  . Tesi confermata    sia dalla  quarta  di copertina    che  la  sinossi  

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 Dieci ragazzini in scooter sfrecciano contromano alla conquista di Napoli. Quindicenni daisoprannomi innocui – Maraja, Pesce Moscio, Dentino, Lollipop, Drone –, scarpe firmate, famiglienormali e il nome delle ragazze tatuato sulla pelle. Adolescenti che non hanno domani e nemmeno ci credono. Non temono il carcere né la morte, perché sanno che l’unica possibilità è giocarsi tutto,subito. Sanno che “i soldi li ha chi se li prende”. E allora, via, sui motorini, per andare a prenderseli,i soldi, ma soprattutto il potere. La paranza dei bambini narra la controversa ascesa di una paranza –un gruppo di fuoco legato alla Camorra – e del suo capo, il giovane Nicolas Fiorillo. Appollaiati suitetti della città, imparano a sparare con pistole semiautomatiche e AK-47 mirando alle parabole ealle antenne, poi scendono per le strade a seminare il terrore in sella ai loro scooter. A poco a poco ottengono il controllo dei quartieri, sottraendoli alle paranze avversarie, stringendo alleanze con vecchi boss in declino. Paranza è nome che viene dal mare, nome di barche che vanno a caccia dipesci da ingannare con la luce. E come nella pesca a strascico la paranza va a pescare persone da ammazzare. Qui si racconta di ragazzini guizzanti di vita come pesci, di adolescenze “ingannate dalla luce”, e di morti che producono morti. Roberto Saviano entra implacabile nella realtà che ha sempreindagato e ci immerge nell’autenticità di storie immaginate con uno straordinario romanzo diinnocenza e sopraffazione. Crudo, violento, senza scampo....Qui si racconta di ragazzini guizzanti di vita come pesci, di adolescenze “ingannate dalla luce”, e di morti che producono morti. narra la storia di dieci ragazzi napoletani, guidati da Nicolas Fiorillo, e della loro ascesa nel mondo della Camorra. L'autore utilizza l'analogia della paranza, che in gergo camorristico indica un gruppo armato, riferendosi però, nel senso più letterale del termine, a quei pesci non ancora adulti e di piccole dimensioni che accecati, ma al contempo attratti, dalla intensa luce delle lampare si staccano dal fondo del mare e salendo verso la superficie vengono inesorabilmente intrappolati nelle reti dei pescatori. Analogamente, lo stesso accade a quella parte di gioventù che accecata e attratta dal desiderio di denaro facile e di potere, pur di ottenere questi valori, anche nell'impossibilità di ottenerli altrimenti, pur di sfoggiare un elevato stile di vita imposto da una società nichilista e consumista basata sull'apparenza, sceglie il crimine, la violenza e la sopraffazione come scelta di vita, pur sapendo che morirà per raggiungere quel modello ideale di esistenza.
  

Finalmente Saviano scrive    di letteratura  " pura "  non quella  "spuria  e  contaminata  (  ma non per  questo priva  d'efficacia  )  da  linguaggi  esterni  come il  giornalismo    e il reportage  . Un saviano  modesto e d  umile  finalmente   che  riconosce   a  differenza    di Gommorra  l'aiuto  esterno  in questo caso  Nicola  di Biasi ( professore  di storia  della lingua italiana  all'università Federico II  di Napoli  ) e  Giovanni Turchetta  ( professore  di letteratura  italiana contemporanea  all'università  di Milano  ) .
Un saviano     che evita   il copia e incolla (copy and paste in inglese) passivo \  acritico   che  aveva creato condana  per  plagio Gommorra  e  polemiche    con ZeroZeroZero    qui  ulterori news 
Un romanzo ,  la paranza  di  bambinbi  che  ottiene  anche ottime  recensioni   ( l'onore  delle  armi 😁😇😨  )   da suoi ( e non solo ) stroncatori e  strocatori di professione 
Un libro  bellissimo  , intenso  . << Un'opera scritta  >> --  sempre secondo il  giornale  --- << seguendo la scuola del vecchio realismo ottocentesco, una distanza letteraria da Emile Zola, pur con il ritmo della serie Narcos e uno sguardo da entomologo, in una struttura romanzesca solida e senza nessun ingresso morale dell'autore che avrebbe rovinato tutto, tranne in alcuni intermezzi in corsivo, dove però, anche qui, viene espresso un atteggiamento quasi darwiniano, da scienziato sociale, perché alla fine la vita è questa: «Esistono i fottitori e fottuti, null'altro. Esistono in ogni posto e sono sempre esistiti. I fottitori da qualunque condizione cercano di avere un vantaggio, che sia una cena offerta, un passaggio gratuito, una donna da portar via a un altro, una gara da vincere. I fottuti in qualsiasi condizione prenderanno il peggio».  bisogna dire che Saviano, adesso che è uno scrittore vero, se continua così, è fottuto, perché uno scrittore in Italia non vende e soprattutto non conta assolutamente niente. Per essere fottitori, qui, bisogna scrivere stronzate. Complimenti, Roberto, e tanti auguri.>> Ottima  la la  descrizione    di una  gioventù allo sbando   senmza   ( o  rare   )  diofese  dalla  cultuira  del tutto  e  subito    ,  del'apparire  .  Tale  romanzo  mi  riporta  all  mente  quesrti  versi  di  una famosa  canzone  : 

 (  ... ) 
La Storia dà torto o dà ragione
La Storia siamo noi
Siamo noi che scriviamo le lettere
Siamo noi che abbiamo tutto da vincere
O tutto da perdere
Poi la gente
Perché è la gente che fa la Storia
Quando è il momento di scegliere
E di andare te la ritrovi
Tutta con gli occhi aperti
Che sanno benissimo cosa fare
Quelli che hanno letto un milione di libri
E quelli che non sanno nemmeno parlare
È per questo che la Storia dà I brividi
E nessuno la può cambiare 
(....  )  


Il suo nuovo libro è , come  giustamente  afferma https://www.wired.it/play/libri/2016/11/16/libro-roberto-saviano-la-paranza-dei-bambini-recensione/  scorrevole, appassionante, solo in apparenza meno illuminante dei precedenti, più umano e radicale. Dice tanto di “noi” e non solo di “loro”.   Infatti Saviano  Dopo aver vivisezionato i meccanismi di potere lo scrittore si sofferma su quelli di mera sopravvivenza. La scelta del dialetto e i ragazzini scafati richiamano istantaneamente alla memoria gli accattoni di Pier Paolo Pasolini, ma i “paranzini” non sono   -- sempre  secondo l'artarticolo   di  wired  -- ragazzi di periferia, né  figli di proletari ma di famiglie piccolo o medio borghesi che trovano nel denaro facile e nella violenza l’unica forma di affermazione possibile. “Per questi ragazzi la vita non conta niente. Sarebbe facile dire ‘sbattiamoli in galera e liberiamoci di loro’ ma io voglio capire quanta innocenza c’è in questa colpevolezza”, spiega Saviano che sfida le sue platee adoranti: “Non mi sembra che il nostro capitalismo contemporaneo si differenzi così tanto dal loro modo di vivere”.
Le affermazioni di Saviano suonano quasi come un’implorazione all’ascolto, ad aprire gli occhi, a preoccuparci di chi siamo e di chi abbiamo di fronte, a non giudicare frettolosamente.
Ci rifletto, mentre ,  leggendo  il la parte   dei fottuti  e  futtitori   , curiosamente mi tornano alla mente le parole del clown franco algerino Miloud Oukili (il fondatore dell’Associazione Parada) che con l’arte circense ha salvato migliaia di ragazzini dalla disperazione: “Non esistono bambini di strada, ma bambini dimenticati da adulti e quegli adulti siamo tutti noi”.
Ne La paranza dei bambini ,  e  quin  concludo ,  non si realizza (  almeno  cosi  sembrerebbe  )  solo l’evoluzione di Saviano scrittore ma anche quella del personaggio Saviano, del Saviano rockstar   , che   Fa il tuttologo. Sta sempre in mezzo come  il prezzemolo  . È diventato un marchio che divide. Puntualmente idolatrato dai suoi fan e schernito dai suoi haters a causa del famoso successo/talento che non si perdona e di una snervante mania di protagonismo e presenzialismo (tra cinema, teatro, web e tv). Anche il suo nuovo libro, pubblicato  non manca di suscitare polemiche.  Infatti   Nicolas “buca lo schermo”, scrive il suo creatore, ancor prima di definirne l’essenza sulla pagina . Sono ufficialmente aperte le scommesse sulle tempistiche con cui Sky annuncerà la trasposizione del romanzo sul piccolo o sul grande schermo.Speriamo  che  sia  il  primo   romanzo   del  cicllo del  vinti  ,  e  che  si  sposti dal sud  a  descrivere    gli ambienti del   resto  del paese perchè la mafia  anzi le mafie   si trovano come  testimoniano i  suoi articoli  si  trovano  ormai nell'intero paese  .

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