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22.5.25

Leone XIV e la concezione di famiglia di © Cristian A. Porcino Ferrara

da  Le Recensioni del Filosofo Impertinente




Papa Leone XIV durante l'udienza al Corpo diplomatico presente in Vaticano ha detto che è responsabilità di chi governa investire sulla famiglia "fondata sull'unione stabile tra uomo e donna, 'società piccola ma vera, e anteriore a ogni civile società'". Quest'ultima è una citazione della Rerum Novarum del suo illustre predecessore Leone XIII. Evidentemente la concezione di famiglia di Robert Francis Prevost è identica alla concezione ampiamente diffusa nel 1891 (anno della pubblicazione dell'enciclica citata). Ora nessuno si aspetta da un pontefice una totale apertura alle unioni non tradizionali ma certamente nemmeno un ritorno al passato che è totalmente anacronistico e fuori dal tempo. È evidente che per Prevost noi non esistiamo e non possiamo costruire famiglie e a questo punto sorge un dubbio. Ieri ha affermato: "Sono stato scelto senza alcun merito e, con timore e tremore, vengo a voi come un fratello che vuole farsi servo della vostra fede e della vostra gioia, camminando con voi sulla via dell’amore di Dio, che ci vuole tutti uniti in un’unica famiglia".
Come possiamo definirci membri di un'unica famiglia se al suo interno esiste chi ti ritiene invisibile e ti nega il diritto alla felicità?
Come ha ricordato la sociologa Chiara Saraceno a Left (19/12/2014) la famiglia naturale non esiste perché:
"La famiglia è una costruzione sociale, legale e normativa. Sono le norme che definiscono quali rapporti di sesso o di generazione sono familiari oppure no. E se noi guardiamo la famiglia da un punto di vista antropologico e storico, scopriamo che il modo in cui questo processo normativo è avvenuto è variato molto nel tempo e nello spazio".
Non abbiamo quindi certamente bisogno dell'approvazione più o meno benevola di un rappresentante religioso per esistere ed essere legittimati né tantomeno di carità selettiva.
Fortunatamente a bilanciare certe dichiarazioni è intervenuto il nostro caro e amato Presidente della Repubblica che ha compreso il dolore che si cela dietro l'indifferenza e la discriminazione. In occasione della giornata contro l'omofobia Sergio Mattarella ha detto: "Il tema della Giornata odierna - il potere delle comunità - richiama al valore del vivere insieme, con rispetto. Una comunità inclusiva sa di dover proteggere le differenze per costruire una società più giusta e più coesa, ampliando così la libertà di tutti".Senza uguaglianza non c'è libertà.

                  © Cristian A. Porcino Ferrara

8.3.24

DIARIO DI BORDO Speciale 8 MARZO ANNO II . DUBBI , MANIFESTAZIONE DI TEMPIO PAUSANIA

iniziamo il post  d'oggi  pubblicato  sulla mia  bacheca  di fb 
 e che  ancora  non ha  ottenuto  riposta    per  uan  festa    che   dovrebbe essere  di tutti  e  di tutte le  donne  invece  + sempre  giornata  di  batibecchi  e  di polemiche  






e al mio reportage della manifestazione cittadina per l'8 marzo . Tale manifestazione cade il giorno dell'udienza , infatti non gli  hanno fatti arrivare sotto al tribunale  (  se  non dopo  ,   alle  13.30 . , quando  l'udienza  era  finita  ) li hanno fermato nella piazza prima , luogo  del processo per Supro a Ciro Grillo e company . Infatti La scelta non è casuale. C'è la vittimizzazione secondaria fra i temi proposti dagli organizzatori, fra cui 'Una di meno Nord Sardegna', Movimento Omosessuale sardo, Coordinamento3, Associazione Prospettiva Donna, NoiDonne 2005, Udu e Anpi Sassari. "Esprimeremo la nostra solidarietà alla ragazza, attualmente parte offesa nel processo per stupro di gruppo". Il riferimento è proprio a 'Silvia' e alle migliaia di domande cui è stata sottoposta nel procedimento, in particolare nel lunghissimo controesame dei mesi scorsi, in cui ha ripercorso nei minimi dettagli, anche quelli più intimi e scabrosi, cosa le successe quella notte. "Gli esami e i controesami degli interrogatori li regola esclusivamente il presidente di un tribunale: solo lui può chiedere che cosa è giusto o non è giusto chiedere, quali domande ammettere o no e quali sono pertinenti o no", ha ribadito stasera, informata della manifestazione, l'avvocata Cuccureddu, finita al centro di polemiche per alcune domande molto dettagliate sui rapporti sessuali della notte delle presunte violenze.La forza della manifestazione oltre che in alcuni interventi stava vedere foto sotto sia negli i slogan che nei cartelli e negli striscioni: "Il sesso senza consenso è stupro", "La vittimizzazione secondaria è violenza". Poi la dichiarazione condivisa: "Siamo tutte parti lese". Maria Francesca Fantato di Noi donne 2005 spiega: "Siamo ancora costrette ad occuparci della violenza sulle donne, ci è sembrato importante scegliere Tempio per la manifestazione di oggi". Patrizia Desole di Prospettiva Donna sottolinea che la studentessa italo norvegese, presunta vittima della violenza contestata ai quattro imputati, "è diventata l'emblema di tutte le donne che hanno il coraggio di denunciare la violenza patriarcale".


N.B 

Mi scuso  se  le mie  foto  della manifestazione    non sono granchè   ma  era 5  anni   causa ( crisi  superatura      ne  ho  parlato   qui )   scarsa  fiducia  in me  , depressione , dipendenza  fotografica   da  cellulare  . Ma ho  ,  vista  l'importanza  della manifestrazione  in una  zona  , dove questa destra  misogena  ed  guerra  fondaia   ha fatto il pieno  nonostante   abbia  vinto il  campo largo  ,  ho  voluto   documentarla  . 





















































































 

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

 Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...