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2.4.15

"Una bomba esploderà in metro a Milano " per l'expo' 2015 , la bufala diventerà diventa psicosi

Davanti a news  come quella  che trovate  sotto   mi  vengono questi pensieri 
MA FNCL . AI BUFALISTI ECCESSIVI . NON VI RENDETE CONTO DI CHI VUOLE REPRIMERE IL DISSENSO E ALIMENTATA UNA NUOVA STRATEGIA DELLA TENSIONE . NON BASTA . QUELLA CHE C'è GIà STATA DAL 1960 AL 1992\3 CON LE BOMBE NELLE PIAZZE , SUI TRENI E LE STRAGI . ma quello che era successo prima del g8 genova 2001 e poi alle tre giornate  del G8  non vi ricorda niente ?  se  avete sospetti  non fondati  non usate  i  social  e non rivolgetevi    alle forze  dell'ordine  create  solo  l'effetto al lupo al  lupo 


Sui social voci di un imminente attentato in vista dell'Expo. Centralini della polizia inondati di telefonate. Le autorità rassicurano: "E' una leggenda metropolitana. Ma vigiliamo".
"L'altro giorno, a Milano, ho trovato un portafoglio. Era di un manager arabo. L'ho chiamato e gliel'ho restituito. E lui, per ringraziarmi, anziché darmi una mancia mi ha svelato un segreto: "Il Primo maggio tieniti lontana dalla metropolitana, perché i terroristi faranno scoppiare una bomba"". La leggenda metropolitana, che aveva spopolato, con variazioni più o meno significative, in tutta Italia dopo l'11 settembre, torna a diffondersi a macchia d'olio in vista dell'inaugurazione dell'Expo. Merito (o meglio colpa) di Whatsapp, Facebook, Twitter e dei numerosi strumenti social a disposizione dei creduloni. Un vero e proprio allarme virale, che ha prodotto negli ultimi giorni decine di telefonate ai centralini dei carabinieri e della polizia di Milano e costretto le autorità a diffondere comunicati per rasserenare gli animi. "Investigatori e inquirenti milanesi dell'antiterrorismo stanno da tempo monitorando il fenomeno - fanno sapere le forze dell'ordine meneghine attraverso le agenzie di stampa - ed effettuando gli opportuni riscontri i quali hanno rivelato l'inconsistenza di questi episodi e, quindi, di un reale pericolo di atti terroristici. Si tratta di storie che spesso si sono ripetute in concomitanza di grandi eventi oppure in seguito al verificarsi, all'estero, di attentati. I racconti che sono stati verificati sono stati riconducibili ad un effetto suggestivo relativo agli attentati che si sono succeduti in Europa, in Asia, negli Stati Uniti e in altri paesi. Dopo la verifica di questi racconti l'antiterrorismo milanese è giunto alla conclusione che non vi sia un reale pericolo".

28.1.15

MA LA FINiTE DI GETTARE MERDA OPS FANGO SULLE DUE COOPERANTI ED OCCUPATEVI DI COSE PIU' SERIE

  per  i bufalisti incalliti e  per  queli occasionali    potrebbe inrteressare  \  essere utile questo mio  vademecum  ( che  aapplico  , non immune ,  contro le  bufale  )

 Sarebbe bello    se  i familiari    delle   due ex  cooperanti   denunciassero 'sti sciacalli che  ancora  si divertono ( ma non hanno un  cacchio da fare .  ma   gli occhiali almeno gli  mettono  ?    )   a  gettarli addosso  tanto rancore  Per  giunta con delle news  false  e distorte    che poi vengono smentite


 Infatti  mi    fa  meraviglia  che    : a denunciarne la  bufala sia   un  giornale  (www.unionesarda.it) Berlusconiano


Mercoledì 28 gennaio 2015 17:21
Fa il pieno di condivisioni l'immagine di una giovane armata attribuita a una delle due cooperanti rimaste prigioniere in Siria. Ma è l'ennesima bufala...
"Vergogna! Ecco la foto che inchioda una delle due ragazze italiane liberate! Abbiamo
la foto bufala
pagato un riscatto all'Isis per prenderci una sua combattente!". Questo il messaggio che accompagna la foto di una giovane con in spalla un fucile da guerra, diffusa sul web e che sta facendo il pieno di clic e condivisioni tra i tanti utenti che sostengono la teoria del complotto sulla vicenda di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo o che si dicono indignati per il (presunto) riscatto pagato. Peccato, però, che si tratti di una gigantesca bufala. A smascherarla è stato il Post. L'immagine infatti, non ritrae né Vanessa né Greta. Bensì una giovane soldatessa dell'esercito curdo, che da mesi sta combattendo in prima linea per fermare l'avanzata dello Stato Islamico assieme alla Coalizione internazionale guidata dagli Usa. L'ennesimo di una lunga serie di "granchi" insomma, il più celebre dei quali resta sicuramente quello preso dal senatore Maurizio Gasparri, che aveva dato credito alle voci (anche in questo caso rivelatesi completamente prive di fondamento) di presunti rapporti sessuali consenzienti tra le due cooperanti e i loro carcerieri.



  che   ci sia  gente    che  invece  di  verificare   prima  di usare  il tasto mi piace   , mette  mi piace a  simili bufale  ( metaforicamente  )  e  non verifica 

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