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9.11.24

Dal podio al linciaggio: così cadono le stelle olimpiche di paris2024 Attacchi social alle atlete perché donne ?

 Lo so  che  le  olimpiadi sono finite  , ma  certe  discriminazioni   non haann data  di scadenza  .  E' ver che  la   Lucarelli mi  sta  poco  simpatica  ma  qui  ha  perfettament e ragione  .


Le Olimpiadi di Parigi hanno lasciato alcuni strascichi importanti, che coinvolgono i social, la politica, la stampa e, soprattutto, le donne. Perché la questione è passata abbastanza inosservata, ma negli ultimi giorni le tre atlete più “virali” della competizione, quelle più fotografate e commentate sui media mondiali, hanno dovuto prendere alcune decisioni importanti riguardanti la loro carriera. Due di queste hanno deciso di prendere una pausa definitiva o temporanea dallo sport per le critiche e le pressioni subite, un’altra deve continuare a difendersi tramite i suoi legali perché le menzogne su di lei non accennano a diminuire. Sto parlando della sudcoreana Kim Ye-ji, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Parigi 2024 nel tiro con la pistola, della breaker australiana Raygun e della pugile algerina Imane Khelif.
L’atleta sudcoreana era stata la sportiva più commentata dalla stampa e la più rilanciata sui social grazie alla sua estetica che richiamava il mondo cyborg e alcuni noti videogiochi. Molti (tra cui Elon Musk), guardandola sparare, erano rimasti affascinati dal suo aspetto e dalla freddezza con cui Kim Ye-ji prendeva la mira.


 Il fondatore di Tesla e proprietario di X aveva twittato che l’avrebbe vista bene in un film d’azione, ma il paradosso è che lei non sapeva neppure che twitter fosse diventato X: “Dopo l’allenamento ceno e vado subito a letto, perché devo allenarmi anche il giorno dopo. Non sapevo nemmeno che Twitter fosse cambiato in ‘X’”, ha commentato l’atleta intervistata da un’importante rivista coreana su cui posava come modella, in copertina, interamente vestita Louis Vuitton.Fatto sta  che mentre il cinema e la moda se la contendevano e diventava testimonial Tesla in Corea, ieri la tiratrice ha comunicato di aver deciso di prendersi una pausa dallo sport per stare accanto
alla propria famiglia. Secondo il quotidiano The Korea Herald però, Kim Ye-ji non avrebbe sopportato i commenti feroci, soprattutto sui social, sulla virata “commerciale” del suo personaggio. Molti coreani l’avrebbero rimproverata di aver tradito lo sport per passioni più effimere. Insomma, ben lontana dall’essere l’eroina fredda e robotica, la tiratrice non ha retto il peso dell’essere diventata lei stessa un bersaglio. E nessuno sa se la rivedremo in versione manga cyberpunk in qualche competizione.
Qualcosa di molto simile è accaduto negli stessi giorni alla breaker australiana Rachael Gunn detta “Raygun”. La popolare Raygun, 37 anni, alle Olimpiadi aveva dato una interpretazione originale della disciplina. Ma non tutti l’avevano apprezzata: “Farò ancora breaking, ma non gareggerò più, no no”Molti la ricorderanno perché alle Olimpiadi di Parigi la sua esibizione nella gara di breakdance era diventata virale per via della bizzarra coreografia e della sua modesta performance. Oltre a diventare un meme, però, Raygun era stata accusata anche di aver ricevuto raccomandazioni da parte del marito e la sua partecipazione alle Olimpiadi si era trasformata in una gigantesca shitstorm tra insulti violenti e infinite prese in giro. Secondo la repubblica << [...] “Pesce rosso in agonia sul lavandino fuori dall'acqua”, uno dei tanti commenti del web. Arrivano i meme, ma non solo. Qualcuno l’accusa di aver ridicolizzato la breakdance nel momento della sua massima esposizione mediatica, nel giorno d’esordio della disciplina alle Olimpiadi. Come se non bastasse, Gunn finisce pure al centro di una teoria del complotto: Samuel Free, suo marito e allenatore, avrebbe truccato in qualche modo le selezioni per far partecipare lei a scapito di altre atlete australiane. Ma nel torneo di qualificazione Free non faceva il giudice e nessun australiano era presente tra la giuria.[.... Gli hater hanno lanciato persino una petizione per indagare su come sia arrivata a Parigi. Richiedevano di considerare Gunn e la capo della delegazione australiana Anna Meares come “responsabili per condotta non etica”. Nell’intervista l’atleta ha definito questa situazione “surreale” e le teorie attorno alle presunte manipolazioni “completamente matte”. Meglio spegnere la musica, allora. Dire basta. Soltanto alla logica della competizione, però. Perché la breakdance rappresenta un modello culturale, uno stile di vita nato nel Bronx degli anni Settanta. “Non puoi ritirarti dalla cultura”, spiega infatti Raygun. Col sorriso: “Ballerò ancora nel salotto con il mio partner”. Nel segno di uno dei suoi messaggi più simbolici, lanciato proprio nel periodo dei Giochi: “Non abbiate paura di essere diversi, uscite e rappresentate voi stessi, non sapete tutto questo dove vi porterà”. Perché anche l’odio ha il suo tasto play, basta metterlo in pausa.>>
Raygun inizialmente aveva dimostrato una sorprendente capacità di accusare il colpo, ma alla fine, mercoledì, ospite di una trasmissione radiofonica in Australia, ha detto che non gareggerà mai più.Infine, è sempre notizia di questi giorni che Imane Khelif, la pugile algerina diventata un vero e proprio caso durante le Olimpiadi francesi perché accusata di avere nel suo Dna cromosomi maschili, ha dovuto intraprendere nuove azioni legali per difendersi dagli ultimi attacchi mediatici da parte della stampa. Non sono bastate le strumentalizzazioni politiche, lecevuto raccomandazioni da parte del marito e la sua partecipazione alle Olimpiadi si era trasformata in una gigantesca shitstorm tra insulti violenti e infinite prese in giro. Secondo la repubblica << [...] “Pesce rosso in agonia sul lavandino fuori dall'acqua”, uno dei tanti commenti del web. Arrivano i meme, ma non solo. Qualcuno l’accusa di aver ridicolizzato la breakdance nel momento della sua massima esposizione mediatica, nel giorno d’esordio della disciplina alle Olimpiadi. Come se non bastasse, Gunn finisce pure al centro di una teoria del complotto: Samuel Free, suo marito e allenatore, avrebbe truccato in qualche modo le selezioni per far partecipare lei a scapito di altre atlete australiane. Ma nel torneo di qualificazione Free non faceva il giudice e nessun australiano era presente tra la giuria.[.... Gli hater hanno lanciato persino una petizione per indagare su come sia arrivata a Parigi. Richiedevano di considerare Gunn e la capo della delegazione australiana Anna Meares come “responsabili per condotta non etica”. Nell’intervista l’atleta ha definito questa situazione “surreale” e le teorie attorno alle presunte manipolazioni “completamente matte”. Meglio spegnere la musica, allora. Dire basta. Soltanto alla logica della competizione, però. Perché la breakdance rappresenta un modello culturale, uno stile di vita nato nel Bronx degli anni Settanta. “Non puoi ritirarti dalla cultura”, spiega infatti Raygun. Col sorriso: “Ballerò ancora nel salotto con il mio partner”. Nel segno di uno dei suoi messaggi più simbolici, lanciato proprio nel periodo dei Giochi: “Non abbiate paura di essere diversi, uscite e rappresentate voi stessi, non sapete tutto questo dove vi porterà”. Perché anche l’odio ha il suo tasto play, basta metterlo in pausa.>> intromissioni di personaggi come Elon Musk, che l’aveva definita “uomo”, o J.K. Rowling che le aveva dedicato decine di tweet (in parte cancellati) quali per esempio: “È importante sottolineare che lanciare una campagna di pubbliche relazioni e applicare strati di trucco spesso richiede molto più tempo e impegno rispetto alla semplice pubblicazione dei risultati di un test del Dna”. Entrambi erano stati denunciati dalla pugile, ma in questi giorni “lo scoop” di una testata francese ha rilanciato l’infelice dibattito su Imane Khelif: secondo il sito in questione, alcuni referti in possesso del loro corrispondente dimostrerebbero che l’atleta possiede due testicoli nell’addome. L’esclusiva è stata rilanciata sui social e da molte testate giornalistiche nel mondo, ma diversi fact checking hanno già messo fortemente in discussione la veridicità della notizia. Fatto sta che ancora una volta, dopo l’ondata di odio e di cyberbullismo subito durante le Olimpiadi, la boxeur algerina deve difendersi da un’aggressione mediatica violenta e sgangherata, in cui l’odio ideologico si mescola con la strumentalizzazione politica, la transfobia e altri ingredienti volgari che non tengono conto della complessità della vicenda. E della sensibilità di Imane Khelif.
INSOMMA, gli strascichi delle Olimpiadi più social di sempre raccontano la storia di tre atlete aggredite dall’opinione pubblica per ragioni diverse (chi avrebbe ceduto al mondo dell’effimero, chi sarebbe stata incapace e raccomandata dal marito, chi sarebbe un uomo) ma in fondo, vittime di uno stesso meccanismo: quello in cui le donne, quando arrivano a occupare ruoli rilevanti, sono spesso vittime di una ferocia ingiusta e sproporzionata, figlia di una lunga, lunghissima storia da correggere.La gogna Kim Ye-ji accusata di aver ceduto all’effimero, Rachael Gunn raccomandata dal marito e Imane Khelif di essere un uomo


9.9.24

cosa resterà di queste paraolimpiadi e olimpiadi di parigi 2024

Per    vincere  la    tristezza     che mi  viene  ogni qual volta  cessa   un  evento    che mi appassiona  ed  emoziona  cosi  come  le  cose  belle     faccio  semre  un bilancio degli eventi che mi  hanno  colpito di più   , Ecco quelli di  queste paraolimpiadi   e   di queste olimpiadi , 

Inizio   dalle  paraolimpiadi  . 


Carlotta Gilli, 23 anni, ha vinto 5 medaglie a Parigi, due delle quali d'oro (Adam Pretty/Getty Images)
    Carlotta Gilli, 23 anni, ha vinto 5 medaglie a Parigi, due delle quali d'oro
                                              (Adam Pretty/Getty Images)

Domenica sera con la cerimonia di chiusura sono finite le Paralimpiadi di Parigi del 2024, un’edizione molto seguita e spettacolare nella quale l’Italia ha vinto 71 medaglie, 24 delle quali d’oro: un record, se si escludono quelle di Roma 1960, quando l’Italia ne vinse 80 ma parteciparono solamente 21 paesi. Ci sono quindi molti momenti potenzialmente importanti per le atlete e gli atleti italiani di vari sport e discipline, a cominciare dal nuoto, che ha portato all’Italia più della metà delle medaglie: 37 su 71. Alcune cose però verranno probabilmente ricordate più di altre.

La rimonta di Simone Barlaam nella staffetta mista
Tra gli atleti più attesi dell’eccezionale squadra paralimpica italiana del nuoto c’era il ventiquattrenne Simone Barlaam, che a questi Giochi si è confermato uno dei migliori nuotatori paralimpici al mondo: ha vinto una medaglia d’argento e tre d’oro. L’ultima di queste l’ha vinta nella gara che ha chiuso gli eventi nel nuoto, la staffetta mista 4×100 stile libero -34, in cui cioè la somma delle categorie di disabilità dei quattro nuotatori della staffetta non deve superare i 34 punti. Barlaam ha nuotato l’ultima frazione, dopo Stefano Raimondi, Giulia Terzi e Xenia Francesca Palazzo, rimontando dal quinto al primo posto con 100 metri velocissimi e contribuendo in modo decisivo non solo a far vincere l’oro all’Italia, ma anche a battere il record del mondo (che già deteneva), con 4 minuti, 51 secondi e 19 centesimi.

  Simone Barlaam esulta dopo la vittoria dell’Italia nella staffetta mista 4×100 metri stile libero -34 (Adam Pretty/Getty Images)

I tre record del mondo consecutivi di Rigivan Ganeshamoorthy
In questi giorni il venticinquenne Rigivan Ganeshamoorthy ha attirato molte attenzioni e simpatie soprattutto sui social network per via delle sue interviste sorridenti e spontanee; prima di tutto questo però aveva soprattutto compiuto un’impresa sportiva decisamente notevole, vincendo la medaglia d’oro nel lancio del disco categoria F52, in cui gareggiano atleti in carrozzina con capacità di movimento molto ridotte del tronco, delle gambe e delle mani (e in misura minore delle braccia).

Ganeshamoorthy non aveva solo vinto in modo molto netto, con una misura di 27,06 metri, circa 6 metri e mezzo in più rispetto al secondo classificato, ma aveva anche migliorato per tre volte il record del mondo della specialità. Nel lancio del disco F52 ogni atleta ha a disposizione sei lanci e li effettua tutti uno dopo l’altro, consecutivamente, per evitare troppi spostamenti degli atleti dalla carrozzina alla postazione di lancio. Tra il secondo e il quarto lancio, in pochi minuti, Ganeshamoorthy ha fatto prima 25,48 metri, poi 25,80 e infine 27,06 metri. Queste Paralimpiadi erano peraltro solo la sua terza gara internazionale nel lancio del disco.

Il perfect score di Elisabetta Mijno e Stefano Travisani nel 2° set della finale di tiro con l’arco a squadre
L’Italia ha vinto la medaglia d’oro nel torneo di tiro con l’arco a squadre, specialità arco ricurvo (lo stesso usato pure alle Olimpiadi), con Elisabetta Mijno e Stefano Travisani. I due hanno sostanzialmente dominato contro tutte e tre le coppie affrontate: Indonesia, India e, in finale, Turchia (partivano dai quarti di finale perché erano stati i migliori nelle qualificazioni).Le gare a squadre si giocano al meglio dei cinque set e per ogni set si tirano quattro frecce per squadra, quindi due a testa. Nel secondo set della finale contro la Turchia Mijno e Travisani sono stati particolarmente precisi e hanno totalizzato il cosiddetto perfect score, centrando per quattro volte su quattro il centro del bersaglio, che vale 10.

L’ultima freccia di Mijno, quella con cui lei e Travisani hanno vinto l’oro

– Leggi anche: Il tiro con l’arco, primo sport paralimpico di sempre

Lo strano arrivo dei 100 metri T63 femminili, con l’oro di Martina Caironi
Nell’atletica leggera italiana c’erano grandi attese per i 100 metri femminili T63, in cui gareggiano le atlete con disabilità alle gambe o le cui gambe sono state amputate sopra il ginocchio, perché alle ultime Paralimpiadi e agli ultimi Mondiali le medaglie erano sempre state assegnate alle stesse tre atlete, nello stesso ordine: oro Ambra Sabatini, argento Martina Caironi, bronzo Monica Contrafatto. Sembrava potesse andare così anche sabato 7 settembre, e invece a dieci metri dall’arrivo Sabatini, primatista mondiale, è caduta, ostacolando peraltro anche Contrafatto.
Alla fine ha vinto Caironi, tra le migliori atlete italiane di sempre, diventata così per la terza volta campionessa paralimpica sui 100 metri T63 alla sua ultima gara prima del ritiro. Contrafatto invece è arrivata terza in maniera abbastanza rocambolesca, superando il traguardo in caduta. Sabatini non ha ottenuto medaglie, ma delle tre velociste è nettamente la più giovane (ha 22 anni) e quasi sicuramente avrà altre occasioni per riprendersi il titolo.

    La foto dell’arrivo che probabilmente avrete visto in questi giorni (David Ramos/Getty Images)

Le medaglie di Stefano Raimondi e Carlotta Gilli
L’Italia ha confermato in queste Paralimpiadi di essere una delle migliori nazionali al mondo nel nuoto, arrivando terza nel medagliere dietro solamente a Cina e Gran Bretagna e vincendo ben 16 medaglie d’oro. Sei di queste sono state vinte dai soli Stefano Raimondi e Carlotta Gilli, due dei nuotatori di maggior rilievo della delegazione italiana. Raimondi, 26 anni, ha vinto l’oro nei 100 metri stile libero e farfalla nella categoria S10, nei 100 metri rana nella categoria SB9 e poi ha vinto pure i 200 metri misti e la staffetta 4×100. Nell’unica gara in cui non ha vinto, i 100 dorso, ha preso l’argento. Gilli ha 23 anni e dopo le cinque medaglie totali di Tokyo ne ha vinte altre 5 a Parigi, delle quali due d’oro, nei 100 metri farfalla S13 e nei 200 metri misti SM13 (il “13” indica la categoria per atlete con disabilità visive in cui gareggia Gilli).

Lanci molto lunghi, di Assunta Legnante e Oney Tapia
Nell’atletica leggera le soddisfazioni migliori per l’Italia sono arrivate dai lanci. Oltre all’oro di Ganeshamoorthy, Assunta Legnante ha vinto un argento nel lancio del disco e un oro nel getto del peso, mentre Oney Tapia ha vinto l’oro nel lancio del disco. Legnante ha 46 anni, Tapia 48 ed entrambi gareggiano nelle categorie per atlete e atleti con disabilità visive (sono tutti e due ciechi).
Hanno vinto le loro gare con discreto margine sui secondi e anche loro sono diventati famosi non solo per quanto fatto a livello sportivo. Legnante è una delle atlete italiane più note degli ultimi decenni, non solo paralimpiche, ed è famosa anche per la scelta eccentrica delle mascherine che indossa per coprire gli occhi durante le gare (tutte le atlete con disabilità visive ne indossano una, ma spesso sono semplici mascherine nere e piuttosto anonime): per la finale del getto del peso di Parigi Legnante ne ha scelta una con gli occhi della Gioconda di Leonardo. A Oney Tapia invece piace molto cantare, quando può, anche in pubblico: e durante l’intervista dopo la gara con l’inviata della Rai, Elisabetta Caporale, ha cantato per più di un minuto Io vagabondo dei Nomadi in un’intervista strana ma molto divertente.

    Assunta Legnante, 46 anni, è considerata la miglior lanciatrice cieca di sempre (Ezra Shaw/Getty Images)

La prima sconfitta di Bebe Vio Grandis, che comunque ha vinto due medaglie
Beatrice Vio Grandis, detta Bebe, è l’atleta paralimpica più nota in Italia ma anche tra le più note al mondo, sia per le sue prestazioni sportive che per il suo carisma, che l’hanno resa una delle atlete più influenti degli ultimi dieci anni. Nel fioretto individuale finora aveva sempre vinto la medaglia d’oro alle Paralimpiadi, a Rio de Janeiro e a Tokyo. Quest’anno ha perso in semifinale contro la cinese Rong Xiao, ma ha poi vinto la finale per il bronzo con il punteggio di 15 a 2. Nel fioretto a squadre ha vinto un’altra medaglia di bronzo, la sesta medaglia totale per lei alle Paralimpiadi (su sei gare a cui ha partecipato). «Non è l’oro che tutti si aspettavano ma io sono felice, non è tutto regalato, è bellissimo», ha detto dopo la finale per il bronzo individuale.

Un altro perfect score, quello nella pistola di Davide Franceschetti
Tra le 71 medaglie italiane è stata raccontata forse meno quella di Davide Franceschetti, che ha vinto il bronzo nella pistola da 50 metri categoria misto SH1, in cui gareggiano atleti con varie disabilità alle braccia, alle gambe e al tronco. Franceschetti ha 33 anni ed è nato con la spina bifida, una malformazione congenita provocata da un difetto nello sviluppo della colonna vertebrale e del midollo spinale; ha raccontato che il tiro a segno lo ha aiutato ad affrontare la depressione. Nella finale della pistola da 50 metri è stato l’unico tiratore a fare il punteggio massimo con un colpo, cioè 10,9 (nella pistola ci sono anche i decimali di punto).

Le due medaglie d’oro nel tennistavolo
A Parigi l’Italia ha vinto anche due medaglie d’oro nel tennistavolo, o ping pong, uno sport molto divertente da guardare soprattutto alle Paralimpiadi, perché vengono usate tecniche e strumenti molto diversi tra loro a seconda delle categorie. I due ori sono stati entrambi eccezionali per ragioni diverse: uno l’ha vinto Matteo Parenzan a soli 21 anni nella classe 6, che comprende atleti che gareggiano in piedi e con mobilità e capacità di imprimere forza un po’ ridotte; l’altro è stato vinto un po’ inaspettatamente da Giada Rossi, che nella classe 1-2 per atlete in carrozzina con disabilità al torso e alle gambe era tra le atlete migliori del torneo, e che in finale ha battuto per 3 set a 0 la cinese Jing Liu, favoritissima dopo aver vinto la medaglia d’oro paralimpica in questa categoria ininterrottamente dal 2008 al 2021.

L’ultima gara di Francesca Porcellato
Nel giorno del suo cinquantaquattresimo compleanno Francesca Porcellato ha gareggiato per l’ultima volta alle Paralimpiadi: è arrivata quarta nella prova in linea di ciclismo categorie H1-H4, che raggruppano tutte le cicliste paraplegiche o con gravi problemi agli arti e prevedono quindi l’uso di una handbike, o handcycle. È stato comunque un risultato notevole perché gareggiava anche contro atlete con disabilità meno impattanti della sua e perché aveva dovuto rimontare dopo un piccolo incidente all’inizio della gara.
Porcellato è una delle atlete più longeve, versatili e vincenti della storia dello sport italiano: ha partecipato a 12 Paralimpiadi diverse (9 estive e 3 invernali), vincendo 14 medaglie in 3 sport diversi: nuoto, atletica leggera e ciclismo. Ha detto che quella dello scorso venerdì 6 settembre è stata la sua ultima gara con l’Italia.

– Leggi anche: Le tante vite sportive di Francesca Porcellato


L'atleta italiano chiede alla fidanzata di sposarlo dopo la gara

L'atleta italiano Alessandro Ossola ha chiesto alla sua fidanzata, Arianna Mandradoni, di sposarlo dopo aver gareggiato nei 100 m T63 maschili davanti a 40.000 persone allo Stade France. "Sei pazzo!", ha esclamato lei in un primo momento, ma poi ha pronunciato il tanto atteso "Sì!"."A volte ha creduto in me più di quanto io credessi in me stesso, e questo è qualcosa di veramente straordinario. 'Puoi farcela, puoi farcela, puoi farcela, puoi farcela', mi diceva. È qualcosa di cui tutti hanno bisogno e spero che tutti trovino una persona come lei. È la mia compagna... per la vita", ha detto Ossola a proposito della sua futura moglie.

La proposta di matrimonio di Alessandro Ossola
La proposta di matrimonio di Alessandro OssolaAP/Christophe Ena

Sopravvissuta a un attacco di squali vince due medaglie d'argento nel nuoto

Ali Truwit e un amico stavano facendo snorkeling nell'oceano al largo del territorio britannico d'oltremare di Turks e Caicos nel 2023 quando uno squalo ha attaccato e morso la parte inferiore della gamba sinistra di Truwit. Truwit corse per quasi 70 metri verso la barca prima di essere trasportata d'urgenza in ospedale e in aereo negli Stati Uniti, dove subì tre interventi chirurgici, tra cui l'amputazione della gamba inferiore.

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Ha recuperato il suo amore per l'acqua ripartendo dalla piscina di famiglia, dove ha combattuto la paura e ripreso il controllo, iniziando un nuovo viaggio che l'ha portata alle Paralimpiadi di Parigi, vincendo due medaglie d'argento paralimpiche e battendo due record americani in sole 48 ore."Amo le storie di rimonta", ha detto la 24enne di Darien, Connecticut. "Mi sono sicuramente affidata alle storie di rimonta degli altri per aiutarmi a mantenere quella che sembra una speranza audace e irrealistica: lottare contro uno squalo, sopravvivere, perdere un arto e arrivare alle Paralimpiadi, tutto in un anno".Il suo mantra durante il recupero? "Il lavoro funziona".

Ali Truwit practices durante gli allenamenti
Ali Truwit practices durante gli allenamentiAP/Julia Nikhinson

La marocchina El Idrissi supera il record di maratona nell'ultimo giorno

La marocchina Fatima Ezzahra El Idrissi ha battuto il record mondiale nella maratona femminile per i corridori con disabilità visiva nell'ultimo giorno dei Giochi Paralimpici.L'atleta 29enne ha concluso la gara domenica in 02 ore, 48 minuti e 36 secondi, battendo di quasi 6 minuti il precedente record della giapponese Misato Michishita a Hofu City nel dicembre 2020.La connazionale Meryem En-Nourhi è arrivata a poco più di 9 minuti di distanza, seguita dalla spagnola Elena Congost, mentre Michishita è arrivata quarta, a quasi 15 minuti dalla vincitrice.Il tunisino Wajdi Boukhili ha vinto la maratona maschile T12.

 Fatima Ezzahra El Idrissi celebra la vittoria
Fatima Ezzahra El Idrissi celebra la vittoriaAP/Thibault Camus

Il più giovane campione paralimpico di singolare maschile di sempre

Il giapponese Tokito Oda è diventato l'atleta più giovane di sempre a vincere un singolare maschile quando ha conquistato il titolo paralimpico di tennis in carrozzina dopo aver battuto il britannico Alfie Hewett per 6-2, 4-6, 7-5."Dopo aver salvato il suo match point, mi sono detto: 'Dovrei vincere, posso vincere'", ha raccontato e ha aggiunto: "Dopo di che, ho iniziato a giocare davvero bene. Ho semplicemente giocato nel mio stile".Il 18enne aveva già vinto due titoli del Grande Slam nel 2024 e ora è il più giovane campione paralimpico di singolare maschile di tennis in carrozzina.

Tokito Oda celebra la vittoria
Tokito Oda celebra la vittoriaAP/Thibault Camus

La Francia rompe l'assenza di medaglie nel calcio davanti alla Torre Eiffel

Quale migliore scenario per prendersi una dolce rivincita e conquistare un oro nel calcio?La Francia del calcio maschile non vedenti ha vinto la finale contro l'Argentina, la stessa nazione con cui la Francia ha perso la finale della Coppa del Mondo Fifa nel 2022. Questa volta i padroni di casa hanno sconfitto l'Argentina per 3-2 ai rigori sotto le luci della Torre Eiffel.Frederic Villeroux, che ha segnato il tiro decisivo, ha detto che "sembrava la sceneggiatura di un film".La Francia è diventata anche la prima squadra, oltre al Brasile, a vincere il calcio non vedenti alle Paralimpiadi.

Il match Francia vs Argentina
Il match Francia vs Argentina AP/Christophe Ena

Un corridore in carrozzina vince l'oro mentre la moglie è in telecronaca

Un'altra storia d'amore alle Paralimpiadi. Il corridore canadese in sedia a rotelle Brent Lakatos ha vinto l'oro negli 800 metri maschili T53 mentre sua moglie, la paralimpica Stefanie Reid, era in telecronaca."Ho appena commentato la vittoria di mio marito alle Paraolimpiadi", ha scritto la moglie sui social media.A Parigi, Lakatos ha conquistato la sua 13a medaglia alla sua sesta Paralimpiade e il secondo oro dopo quello conquistato alle Olimpiadi di Rio 2016.Sua moglie Reid ha vinto la medaglia d'argento nel salto in lungo alle Paralimpiadi del 2012 e del 2016.

 Brent Lakatos durante la gara di metri T53  nel 2012
Brent Lakatos durante la gara di metri T53 nel 2012AP/Kirsty Wigglesworth

Prima medaglia in assoluto per la squadra paralimpica dei rifugiati

Zakia Khudaddu, nata in Afghanistan e prima atleta afghana di taekwondo femminile, ha fatto la storia a Parigi vincendo la prima medaglia in assoluto alle Paralimpiadi per la squadra dei rifugiati.Khudadadi ha vinto il bronzo nella categoria 47 kg femminile dopo aver sconfitto la turca Ekinci Nurcihan. Quando è suonata la campanella finale al Grand Palais, nel centro di Parigi, Khudadadi è esplosa di gioia, lanciando in aria il casco e il boccaglio."È stato un momento surreale, il mio cuore ha iniziato a battere quando ho capito di aver vinto il bronzo", ha detto Khudadadi, con la voce tremante per l'emozione. "Ho dovuto affrontare tante cose per arrivare fin qui. Questa medaglia è per tutte le donne dell'Afghanistan e per tutti i rifugiati del mondo. Spero che un giorno ci sia la pace nel mio Paese".

Zakia Khudadadi celebra la vittoria
Zakia Khudadadi celebra la vittoriaAP/Madeleine Mertens

Gli Stati Uniti vincono il terzo oro consecutivo nel basket in carrozzina maschile

Dopo aver trionfato alle Olimpiadi, la squadra di pallacanestro maschile americana ha affermato il proprio dominio anche alle Paralimpiadi, vincendo il terzo oro consecutivo.Jake Williams ha segnato 26 punti nella vittoria per 73-69 sulla Gran Bretagna.Gli Stati Uniti hanno così conquistato tre ori su tre nella pallacanestro dei Giochi, dopo che il mese scorso, sempre alla Bercy Arena, gli uomini e le donne avevano vinto le emozionanti finali contro la Francia alle Olimpiadi.

Il team Usa celebra la vittoria
Il team Usa celebra la vittoriaAP/Thomas Padilla

Caroline Groot stabilisce un nuovo standard nel ciclismo paralimpico

La 27enne ciclista su pista olandese non solo ha vinto il primo oro delle Paralimpiadi di Parigi 2024, ma ha anche battuto il record del mondo in C5, chiudendo in 35,390 secondi, davanti alla ciclista francese Marie Patouillet e alla canadese Kate O'Brien.Le categorie da C1 a C5 sono classificate come paraciclismo per gli atleti con menomazioni fisiche alle gambe, alle braccia e/o al tronco che causano problemi di funzionalità e che possono utilizzare una bicicletta standard.

 Caroline Groot celebra la vittoria
Caroline Groot celebra la vittoriaAP/Thibault Camus

Soares da Silva batte il record mondiale di 29 anni nei 400 m

La brasiliana Rayane Soares da Silva ha vinto la finale dei 400m T13 femminili battendo un record che resisteva da 29 anni.Ha chiuso in un incredibile 53.55 sulla pista dello Stade de France, superando il precedente 54.56 stabilito dalla statunitense Marla Runyan a Los Angeles nel 1995.Nonostante l'incredibile risultato, Soares ha dichiarato di non essere molto sorpresa: "Mi stavo allenando per questo", ha dichiarato. "I miei tempi sui 400 e 200 metri erano buoni in allenamento".


per  concludere    con le  paraolimpiadi 

Zakia Khudadadi ha vinto la prima medaglia in assoluto per la Squadra Paralimpica dei Rifugiati, conquistando il bronzo nel taekwondo nella classe K44 -47 kg femminile1.


Guillaume Junior Atangana è diventato il primo rifugiato a vincere una medaglia maschile ai Giochi Paralimpici, ottenendo il bronzo nei 400m T111.

Jodie Grinham, arciera britannica, è diventata la prima atleta incinta a salire su un podio paralimpico, vincendo il bronzo nel compound individuale femminile e l’oro a squadre miste1.

Simone Barlaam ha incantato con la sua rimonta nella staffetta mista 4×100 stile libero -34, portando l’Italia all’oro e battendo il record del mondo2.

Rigivan Ganeshamoorthy ha stabilito tre record del mondo consecutivi nel lancio del disco categoria F52, vincendo l’oro con una misura di 27,06 metri2.


olimpiadi   sono  anche   qui  tanti   mi  limito ai  principali  

  1. Armand Duplantis ha stabilito un nuovo record mondiale nel salto con l’asta, raggiungendo i 6,25 metri.
  2. Pan Zhanle ha riscritto la storia del nuoto nei 100 metri stile libero con un incredibile tempo di 46’'40.
  3. Gregorio Paltrinieri ha conquistato l’argento nei 1500 metri stile libero, diventando il secondo italiano a collezionare cinque medaglie olimpiche.
  4. Novak Djokovic ha vinto la sua prima medaglia d’oro olimpica nel tennis, completando il 'Career Golden Slam’.
  5. Sara Errani e Jasmine Paolini hanno vinto il primo oro olimpico nella storia del tennis italiano nel doppio femminile.



emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...