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24.1.18

Contro il bullismo ci vogliono i filosofi ? secondo me non solo

«[---] Poi si rivolse, e parve di coloroche corrono a Verona il drappo verdeper la campagna; e parve di costoro quelli che vince, non colui che perde. [----] »
Dante  Alighieri  canto  XV inferno
canzone  consigliate
 stop - mattia sanna  ( per  chi  è registrato su  spotify  )
ciao bullo  .   AAV  leone  d'oro per  lacreatività  2016  



su  http://invececoncita.blogautore.repubblica.it/

leggo  questo interessante   intervento  di    Andrea Vito   ex  vittima del bullismo scolastico


                             Andrea Vito a scuola fu vittima del bullismo


Grazie ad Andrea per questo suo ricordo
Sono un filosofo di 24 anni, che ai tempi del liceo venne disturbato dai bulli. A ricreazione capitava che io stessi da solo e non con gli amici perché stavo scrivendo un romanzo e avevo bisogno di ispirazioni. Mi hanno osservato, provocato a parole e infine messo le mani in testa. Niente di serio dal punto di vista fisico, si intende, ma mi hanno fatto paura perché erano più piccoli di me e vedevo il male nei loro occhi.
I bulli ci sono e vanno combattuti, ma con l'aiuto dell'indifferenza e la solidarietà. Gli insegnanti devono aiutare questi giovani di oggi, smarriti e confusi dalla tecnologia, invadente e facilmente ipocrita.
Bisogna fare di più, sempre.
Oggi più che mai. I miei docenti in gran parte erano volutamente silenziosi e preferivano far imparare letterature di ogni genere ai ragazzi spesso senza guardare oltre i libri. Parlo solo di certi docenti, la maggior parte stava attenta a queste cose si intende.
Bisognerebbe aiutare i giovani a vedere al meglio la televisione, ma il problema è che nemmeno gli adulti comprendono il fenomeno spesso e sono inglobati in un sistema informativo che radicalizza una dimensione sociale già oggi complessa. Ecco perché ci vogliono i filosofi, per capire semplicemente che differenza c'è fra il verde e il rosso ed evitare che molti giovani piangano dentro e siano costretti a diventare mostri per avere attenzione.

Andrea Vito



Secondome  si  anche   se   come suggerisce  il  commento   si     all'articolo   sopra  riportato



Danilo Battaglia
2 giorni fa

servirebbe educare al rispetto dell altro e della diversità e ricordarsi ogni tanto che siamo umani e che tutti abbiamo le nostre debolezze primi tra tutti i bulli.
I bulli esistono solo perchè c'è qualcuno che gli regge il gioco. Se non si regge il gioco ai bulli, ma ci si schiera in difesa dei vessati i bulli ammutoliscono.
Più che filosofi Servirebbero più educatori

Risultati immagini per topolino storia sul bullismo
In quanto le  famiglie  (  problematiche  o  menefreghiste  come il  film   i nostri ragazzi  2014 diretto da Ivano De Matteo  e non solo  ne  avrei di  storie    da raccontare   in merkito   ma  non m sembra  il caso

Perchè  gente con tendenza al bullismo c'era anche ai lontani tempi della mia adoloscenza. La differenza è che allora venivano tenuti a  bada   o in alcuni casi  emarginati dai "non bulli"  o  repressi con il voto  in condotta  e  le note  disciplinari 
Un altro  metodo   suggerito  è quello   che riportato   questa bellissima storia Sceneggiatura: Radice Teresa Disegni: Turconi Stefano , è quello del doialogo e  della compresione  cercare  di capire  perchè il bullo agisce  cosi . Infatti , esperienza  personale     in ambito scolastico  chei  sicomorta  cosi lo fa  perchè : 1)  ha  famiglie    problematiche   o oppressive  ., 2)  cerca  d'essere  al centro dell'attenzione  .,  3) ha  paura  d'uscire  dal branco  .  inoltre     in quanto   prima  s'incomincia  a  parlare  ed  educare al rispetto ed  al  dialogo   meglio  è   ,  pubblicata   su ( copertina    a destra )    topolino 3175    . Opppure      fa  vedere  la  puntata      semi censurata  ( hanno fatto spostare  quel servizio dopo  le  23  ) di presda diretta  del 31\1\2016  lo trovate  qui
registrandovi  al canale  di raiplay   e  aplicare il metodo   che si usa  nelle  scuole  nel nord  europa 


non so che  altro dire  virimando    ai link  sotto   con  libri  , fumetti e   siti di come reagire  al bullismo




9.9.17

bullismo d'ieri e bullismo d'oggi Nuoro minacciata prima del processo La vittima 14enne ingiuriata dalla mamma e da una zia di uno dei denunciati

 anche  se   è notizia  delle ultime  ore   che i genitori dei bulli  hanno smentito d'aver minacciato la  ragazza   in questione è sempe  un atteggiamednto grave  e  del  cambiamento  dei tempi  , i cosidetti  mala  tempora  currunt  come  dicevano i miei nonni  paterni  . Infatti

dallanuova  sardegna  del 8 settembre 2017



Bullismo, minacciata prima del processo

Sedici ragazzini alla sbarra il 25 settembre. La vittima 14enne ingiuriata dalla mamma e da una zia di uno dei denunciati



NUORO. Intimidita e ingiuriata alla soglia del processo che tra pochi giorni vedrà alla sbarra 16 ragazzini presunti bulli. Lei era stata presa di mira da centinaia di bulli, in città, tutti di età compresa tra gli 11 e i 15 anni, che per mesi l’avevano insultata ed etichettata come “porta iella”. La ragazzina, all’epoca dei fatti dodicenne, per sfuggire ai suoi aguzzini, era stata anche costretta più volte a cambiare scuola, ma le angherie erano continuate incessantemente. È stata la denuncia dei genitori a far scattare le indagini della Polizia che nel corso dei mesi ha prodotto un lungo fascicolo contenente le conversazioni telefoniche avvenute tra i bulli e la vittima, le chat e i tabulati. A distanza di due anni, il 25 settembre, si aprirà il processo al Tribunale dei minori di Sassari a carico di 16 presunti bulli, accusati dei reati di diffamazione e molestie ai danni della studentessa oggi quattordicenne.
A poche settimane dal processo che deciderà le sorti della banda dei bulli nuoresi di 14, 15 e 16 anni la storia sembra ripetersi. Qualche giorno fa infatti durante una partita di calcio la giovane studentessa che si trovava sugli spalti in compagnia di alcuni amici è stata avvicinata da due donne, identificate come la madre e la zia di uno dei minori denunciati e coinvolti nel processo, secondo quanto riferito da alcuni testimoni presenti, che con fare minatorio e arrogante avrebbero intimidito e diffamato a più riprese la povera quattordicenne definendola in prima battuta una «poco di buono» e successivamente una «rovina ragazzi».
La vicenda è stata raccontata su Facebook dalla presidente dell’associazione Onda Rosa Luisanna Porcu, essendo stato coinvolto nel fatto anche suo figlio, coetaneo e amico della quattordicenne, che ha cercato in tutti modi di difendere la giovane ragazza. Ancora una volta l’arma usata è quella dell’ingiuria, scagliata questa volta da due madri nei confronti di una bambina, che ha avuto il coraggio di denunciare le violenze subite. Era febbraio 2015 quando i genitori della giovane vittima hanno deciso di dire basta alle violenze subite quotidianamente dalla figlia e mossi da una grande preoccupazione hanno deciso di raccontare tutto in Questura, impugnando una lista nera con un centinaio nomi di presunti carnefici, tutti studenti nelle quattro scuole medie cittadine, della figlia dodicenne. Che dopo mesi di silenzi aveva finalmente trova il coraggio di raccontare tutto ai genitori. «Ogni giorno era una fotocopia del precedente: varcata la soglia di casa era un continuo incassare, tra urla ingiuriose, gesti scaramantici e maldicenze» avevano raccontato i genitori della giovane perseguitata dalla banda di bulli. «Porti iella» le dicevano accompagnando le parole a gesti scaramantici: «Un fiume di lacrime disperate ha accompagnato il racconto di nostra figlia, l’abbiamo ascoltata con il cuore in frantumi e dentro la nostra testa ci chiedevamo perché tutto questo, perché proprio a lei. Purtroppo le hanno attribuito la nomea di porta iella e il tam tam in città è stato così veloce e impietoso che tutti i ragazzini anche se non la conoscevano si toccavano i genitali quando passava, cantandole canzoncine che fanno rima con la parola sfiga». Un anno dopo la triste vicenda i genitori della ragazza hanno fondato un’associazione cittadina contro il bullismo riunendo al suo interno numerose vittime di bullismo, genitori e professionisti impegnati giornalmente nella promozione di azioni volte a rieducare i bulli ma sopratutto a supportare le numerose vittime di questo insidioso fenomeno. «Siamo al fianco della ragazza e dei genitori in questo momento per loro difficile – ha
commentato Maria Grazia Mascia, avvocato e membro dell’associazione No Bullying –. Seguiremo molto da vicino questa battaglia che non vuole limitarsi ad essere un atto di giustizia dovuto, ma una lezione per tutti i giovani affinché capiscano quanto le parole possano fare male» conclude.


Ora per esperienza personale dico solo quiesto sempre peggio . Ok , il nonnismo e il bullismo sono sempre esisti , ma prima c'era un argine da pèarte dei genitori . Adesso anche gli stessi genitori sono peggio dei loro figli . Infatti quando io rispondevo ( ne sono statio vittima ) con bullismo \ nonnismo , anche se sapevo quando fermarmi , infatti vedevo una persona piangere chiedevo scusa e facevo ammenda perche cazziato , ma anche no dai genitori .,  e   cercavo d'aiutarli contro gli alri buli .Adesso con le nuove generazioni è anche peggio .

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...