Un archivio di disperazione scritto da topoandrea il venerdì, 11 maggio 2007 ,22:46 Saad Eskander lavora per proteggere la Biblioteca [Nazionale] dell’Iraq dalle bombe e dalla muffa. Saad Eskander è seduto alla sua scrivania color cioccolato, un'altra giornata in un posto promettente ma abbandonato.Dalla finestra rotta del bagno situato al piano superiore della Biblioteca e Archivio Nazionale dell'Iraq, di cui è direttore, la luce del sole penetra attraverso i fori causati dai proiettili. Al piano inferiore, le interruzioni di corrente hanno danneggiato i libri. La mattina del 5 marzo scorso, il direttore ha dovuto dire addio a un impiegato che, in seguito dell’uccisione del fratello, aveva deciso di lasciare la città.Alla destra del direttore, alcune vetrinette custodiscono i libri e i manoscritti più preziosi dell’edificio. Alla sua sinistra, delle grandi vetrate si affacciano sul mondo esterno. Alle 11.40 del mattino i vetri tremano. “Succede tutti i giorni”, spiega Esk