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Sindaco leghista nega la cittadinanza a una donna marocchina (in Italia da 21 anni): «Non capisce neanche "come ti chiami?"»

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Ha  ragione    tale  sindaco  . Qui non si tratta    di  razzismo  ma :  di  coerenza    e di buon senso  .Se  una  persona     che decide  di prendersi la cittadinanza  italiana  e risiede  per  20 anni     senza  conoscere la  lingua   tanto  da  non capire      cosa  gli viene  chiesto di giurare    non la  merita  . A prescidere       che  sia  un sindaco    di  un ideologia  opposta  alla mia    , ha  perfettamente ragione   Il sindaco leghista di Pontoglio  Alessandro Pozzi  © Social (Facebook etc)                                                 Il sindaco di Pontoglio l'ha fatto di nuovo. Il leghista Alessandro Pozzi ha negato la cittadinanza a una donna marocchina, residente in Italia da 21 anni. Era successo già nel 2022, con una donna di origini indiane. Con un lungo post sui social, Pozzi ha spiegato che «è stata un gesto doveroso, di rispetto verso i cittadini di origine straniera che sono diventati italiani e si sono integrati nella nostra comunità».«Questa signora, re

Le difficoltà degli apolidi in Italia

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In Italia ci sono 15 mila apolidi ( ma le stime ufficiali spesso sono truccate , magari saranno di più ) : non hanno cittadinanza e passaporto, e per questo non possono sposarsi, lavorare e non hanno accesso ai diritti fondamentali. Il fotografo Denis Bosnic ( una più bella dell'altra le altre le trovate qui ) ha raccontato le storie di alcuni di loro per la campagna ‪#‎NonEsisto‬, organizzata dal Consiglio italiano per i rifugiati In Italia ci sono 15mila apolidi: persone che per diverse ragioni non hanno cittadinanza e passaporto, e per questo non possono studiare, sposarsi, lavorare e non hanno accesso ai diritti fondamentali. La maggior parte degli apolidi in Italia sono persone fuggite dalla ex Jugoslavia durante la guerra. In Europa sono 600mila a vivere in queste condizioni. L’apolidia è una condizione che può diventare una condanna in un paese come l’Italia, dove il riconoscimento dello status è molto difficile. A causa di procedure burocratiche complicate in Italia