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1.11.13

i morti non sono solo il 1-2 novembre \ anche la morte è vita







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Morire non è nulla; non vivere è spaventoso.(  V.Hugo  da  Les miserables  ) 

famosa   lapide  di un medico tempiese  
Lo so  che al  cimitero dovremmo andarci più spesso   del  periodo  fine ottobre  \ novembre in particolare il 1  e  il 2 novembre ma  fra  vari impegni  e motivi vari (  il mio  è psicologico , mi sciolgo in lacrime   sia per i parenti indiretti e diretti   che  ho  sepolti  nei vari cimiteri   galluresi e  non   sia per le persone   che  ho conosciuto durante  il mio arco di vita  fin qui  trascorso  )  .
 Ma    onde  a evitare , quello che ho visto stamattina  ( non l'ho fotografata  , rispetto a quest'altra  foto in alto a sinistra  )  

                           William-Adolphe Bouguereau (1825-1905) - The Day of the Dead (1859)  da                                      wikipedia.org



  perchè  c'era  troppa  gente   e perchè con la  fotografia risultavano  i nomi  di quelli  affianco e  sopra  e  poi   non so  usare    gli strumenti  per  modificare   le  foto ) una  toba  senza  fiori  , scolorit  di cui non ci sono neppure  i classici  fiori  finti ,  proprio come  il finale  di Les Miserables  di  V.Hugo 

                L'ERBA NASCONDE E LA PIOGGIA    CANCELLA
Nel cimitero del Père-Lachaise, in vicinanza della  fossa comune, lontano dal quartiere elegante di quella  città dei sepolcri, lontano da tutte quelle tombe stravaganti  che ostentano di fronte all'eternità le orribili mode  della morte, v'è, in un angolo deserto, lungo un vecchio muro, sotto un grande tasso lungo il quale s'arrampicano, in mezzo alla gramigna ed al muschio, i convolvoli,
una pietra. Quella pietra non è più delle altre esente dalla lebbra del tempo, dalla muffa, dal lichene e dallo sterco degli uccelli; l'acqua la fa divenire verde, l'aria l'annerisce.
Non è vicina a nessun sentiero e a nessuno vienein mente d'andare da quella parte, perché l'erba vi cresce folta e ci si bagna subito i piedi. Quando v'è un po' di sole, vengon le lucertole; intorno intorno, è tutto un fremere d'avena selvatica. In primavera, le capinere cantano sull'albero.
Quella pietra è completamente spoglia. Colui che  la tagliò pensò soltanto al puro necessario della tomba e  l'unica cura fu di far la pietra abbastanza stretta perché potesse coprire un uomo.
Non vi si legge nessun nome. Solo (sono passati molti anni da allora), una mano  vi scrisse colla matita codesti quattro versi, divenuti a poco a poco illeggibili sotto la pioggia e sotto la polvere e che, probabilmente, oggi sono scomparsi:

Ei dorme. Sebben strana fosse con lui la sorte,
Vivea. L'angel suo sparve, ed egli venne a morte.
Così, semplicemente, la vita sua finì,
Come la notte scende, quando tramonta il dì.



Infatti concordo con il commento  di




Finché sono vive nei ricordi, queste persone non saranno mai morte.
Buon Ognissanti, buon novembre, buon ponte. Un abbraccione! ^^

E  poi  perchè  ( nel prossimo post  metterò delle  foto   di alcune tombe di quello  cittadino  ) i  cimiteri    come dimostra questa  puntata  di questa trasmissione  essi oltre luogo di  culto   e  di cultura  


indicano  la  storia  di un popolo e  della  sua storia ed  il cimitero di  
  

Concludo   riportando oltre  i  soliti link  nel finale  parte  di un post    dal  

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