Mi fa sorridere scoprire😢🙄😥😂 che improvvisamente ( come sempre davantoi a avvenimeti di grande clamore mediatico e o di grande rilevanza ) l’Italia pullula di melomani e musicologi pronti a difendere Beatrice Venezi come fosse Karajan reincarnato. Tutti esperti, tutti paladini della cultura… peccato che quando la Venezi ha diretto “Viva Puccini” su Rai3, in prima serata il 1° gennaio, l’ascolto sia stato un misero 5% di share: meno di una replica diella serie Don Matteo. Se davvero milioni di elettori di destra ( ma anche non ) si fossero così appassionati, lo share sarebbe esploso. Invece no: la sera della “consacrazione”hanno guardato Grande Fratello o pattume vario ( la maggior parte )
| foto del volantino del del pubblico il 28 ottobre al teatro la fenice |
E allora la verità è semplice: tutta questa retorica sulla cultura è solo chiacchiera da bar travestita da alta competenza. Oltre il pubblico bue e trupe cammellate a spada tratta la nomina di sua figlia Beatrice Venezi a direttore musicale della Fenice è intervenuto il padre Gabriele.
Direte voi: chissà dall’alto di quale curriculum lirico e orchestrale.
No, Gabriele Venezi è un immobiliarista ex militante di estrema destra, ex dirigente nazionale di Forza Nuova, di cui è stato anche candidato sindaco a Lucca nel 2007. E su “la Stampa” arriva a osare l’inosabile e difendere l’indifendibile.
“Le proteste contro mia figlia? Sono una difesa politica di privilegi che non hanno più senso.”
Ha detto proprio così: privilegi. Lui. Parlando di lei. E ancora:
| con suo padre |
Fanno solo (giustamente) notare che non ha né i titoli né il curriculum né il talento né i numeri per occupare un ruolo di tale prestigio.E la sola ragione per cui se ne parla è perché - lei sì - ha il “privilegio” di essere amica personale di Giorgia Meloni e del governo. Infatti sempre Secondo il Tosa Questi, in un mondo minimamente diritto, si chiamano “privilegi”. Negati al 99.9% di orchestrali, artisti e musicisti lirici italiani di pari o superiore talento, senza sponsor e madrine, che una proposta così non la vedranno in duemilatrecento anni di carriera.
Per fortuna c’è ancora qualcuno che resiste e si oppone in questo Paese allo sbando politico e culturale.
Noonostate abbia una ricevuto un educazione semplice musicale , ho preferito non avendo competenze spcifiche e non aveno fatto studi specifici da conservatorio sentire i pro e i cotro sulla venezi consultando amici e conoscienti ( un insegnante di chitarra alle scuoe medie , un pianista , un insegnante di musica alle classi di concorso ed altri amici musicisti ,un direttore d'orchestra ) e la visione di due film tematici : 1) Sulle ali della musica (De dirigent) un film del 2018 diretto da Maria Peters basato sulla storia della vita di Antonia Brico ., 2) Divertimento film del 2022 ( da noi recensito in : Divertimento (2022) di Marie-Castille Mention-Schaar, il film ispirato alla vera storia della direttrice d’orchestra di fama mondiale e di origini algerine Zahia Ziouani ) di Marie-Castille Mention-Schaar basato anche esso su una storia vera quela della direttrice d'orchestra Zahia Ziouani
Quindi mi chiedo se : oltre agli spettatori profani ( ma con un minimo d'educazione musicale e al buon giusto ) ed cultori , anche Non solo gli orchestrali ma tuutti e 300 i lavoratori del Teatro Fenice di Venezia si sono uniti e stretti attorno ai professori d’orchestra e hanno ufficialmente votato all’unanimità la richiesta immediata e inderogabile di revoca della nomina di Beatrice Venezi a direttrice musicale. protestano un motivo ci sarà ? la risposta credo che l'abbiano data due esperti compotenti il primo La direttrice d'orchestra Gianna Fratta la stampa del 29\9\2025
il secondo Cristiano Chiarot, ex sovrintendente della Fenice per otto anni, uno che qualcosina di teatri e di lirica se ne intende,a questione è semplice, ha detto al ”Corsera’.
Non c’entra niente che sia di centrodestra o sostenuta dal centrodestra. Smettiamola con queste sciocchezze. Beatrice Venezi semplicemente non ha il curriculum di competenze professionali all’altezza di un teatro del prestigio internazionale de La Fenice di Venezia. Questo è il punto”.
[...] Non fai primario di cardiologia uno solo perché dicono che sia bravo, ma per i galloni che si è costruito nella sua professione. Le competenze professionali Beatrice Venezi ancora non le ha, men che meno per diventare direttrice musicale di un teatro del livello della Fenice dove hanno suonato da Muti a Sinopoli, da Myung-Whun Chung a Marcello Viotti”.
E ancora:“Un direttore musicale deve avere una expertise specialistica che non è dire ‘sei bravo’ o ‘non sei bravo’, ma sono le collaborazioni con orchestre internazionali, le partecipazioni a festival di primaria importanza. E da questo punto di vista è impressionante la scarsità del curriculum della Venezi. Anche la discografia è ridottissima… Un recital di un artista a fine carriera a Bangkok è un punto di merito?”Infine l’attacco diretto alla destra in questo caso : “La nomina l’ha fatta il sovrintendente vicino a Fratelli d’Italia, nonché l’unica nomina fatta dalla politica nelle Fondazioni liriche italiane. E nessuno degli orchestrali disse nulla.Trovo di una bassezza morale unica accusare ora l’orchestra come sta facendo la destra.La verità è che non hanno argomenti perché non c’entra nulla la politica ma la povertà artistica.”
Davvero non serve aggiungere altro alle parole di Chiarot. Che, in un Paese civile, chiuderebbero ogni dibattito e discorso.Qui da noi gli daranno del “comunista”.
E vero- che la nostra classe politica a prescindere dal colore politico\ ideologico ha sempre gestito la cultura e i suoi. enti in modo clientelare o amichettismo ma qui non c'entra la politica e una questione tecnica di competenza . Quindi finiamola , mi rivolgo ai pro venenzi dell'ultima ora , finiamola con questo vittimismo e difesa ad obtorto collo con tendenza al vittiminismo ed al piagnistero . . Non siamo più bambini che piangono quando non gli comprano il giocattolo o come ..... lasciamo perdere altrimenti rischio di scadere in commenti misogeni e sessisti




4 dicembre, 2012
