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13.9.25

diario di bordo n 146 anno III Piedibus a piedi a scuola come un tempo ., ta i detenuti ho trovato una nuova famiglia ., manca il becchino te lo seppelisci da solo ci vuole molto ?

 la  nuova  sardegna    del  13  e del  11   settembre  2025





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 Lo  so che  non  è  una  cosa  bella    . Ma      invece    di lamentarsi    bastra  farsele  da  soli  le  cose  e d' arrangiarsi  .   
da     https://www.cronachedallasardegna.it/

Cimitero di Palau, provincia di Sassari, ieri pomeriggio. I figli della signora Giovanna Fadda, Renato e Salvatore, a conclusione del funerale della loro amatissima madre, sono stati costretti a tumularla loro stessi con l’aiuto di alcuni amici volenterosi, perché a Palau non c’è un necroforo o becchino che dir si voglia da due anni.Nonostante il dolore del lutto che ha colpito la famiglia Uscidda- Fadda, il figlio di Giovanna di nome Renato, si è dovuto mettere sopra un fatiscente elevatore per infilare lui stesso la bara della madre dentro il loculo.Sotto ad aiutarlo con l’elevatore il fratello Salvatore. Presenti anche Barbara, Caterina, Angela, altri familiari ed amici di famiglia tra I quali Nicola che si è offerto di chiudere il loculo.Pubblichiamo il video inviato
 

alla nostra redazione dalla famiglia e con il loro consenso, per denunciare quanto accaduto che è a dir poco vergognoso.Siamo vicini alla famigliaUscidda-Fadda alla quale porgiamo le nostre condoglianze. Siamo sinceramente dispiaciuti per quanto accaduto loro e ci auguriamo che una cosa del genere non debba più accadere in futuro.Nel link sotto il video della tumulazione fatta dai familiari.

14.11.21

A Samassi Tari e Imu arrivano con la bicicletta

 

Una bicicletta per notificare gli atti del Comune agli interessati: succede a Samassi, dove il messo comunale utilizza come mezzo di servizio una due ruote elettrica. Una scelta etica e rispettosa dell'ambiente compiuta nel 2010 dall'amministrazione comunale su suggerimento di Gianni Schirru, 65 anni, messo notificatore storico del Comune, in pensione dallo scorso anno, e condivisa dal suo successore Graziano Becciu, assunto pochi mesi fa dall'ente. La decisione «Durante il lavoro ero rimasto coinvolto in un incidente con l'auto di servizio – ricorda Gianni Schirru, dipendente del Comune per 37 anni –, e la macchina necessitava di essere riparata. Fu in quell'occasione che proposi all'allora sindaco di Samassi, Ennio Cabiddu, di acquistare una bicicletta». Un'idea nata dal desiderio di avere un mezzo

più agevole per le consegne, in grado di percorrere anche le strade più strette, subito sposata dal primo cittadino: «Avevo presentato una richiesta scritta all'amministrazione e poco tempo dopo hanno acquistato la bicicletta», aggiunge. In seguito, la nuova amministrazione guidata da Enrico Pusceddu ha accolto di buon grado l'iniziativa. «Anche lui era felice di questa decisione, tanto che nel 2018 è stata acquistata una bicicletta nuova». Il ricordo Almeno fino ai primi anni Duemila, il cinquanta per cento del lavoro veniva svolto all'aperto, in giro per le case: «Allora consegnavamo una per una, fra le altre, le notifiche dell'Esaf, dell'Ente di bonifica, ce le mandavano a centinaia». Comunicazioni di espropri, solleciti di pagamento, documenti poco piacevoli da ricevere e da consegnare: un lavoro delicato, quello del messo comunale, che richiede rispetto ed empatia. «Non potevo risolvere i problemi della gente, ma ho sempre cercato di capire e di non essere opprimente con le persone da cui mi recavo», precisa Schirru. Ad allietare un compito non sempre facile, la due ruote: «Con la bicicletta ero felice, sono stato benissimo, e credo di aver svolto, nei dieci anni in cui l'ho usata, un servizio più efficiente». Nei racconti di Gianni Schirru non mancano gli aneddoti divertenti: «Una volta ho notificato un sollecito di pagamento a un cittadino che, scherzando, mi ha detto: "La prossima volta che mi porti qualcosa da pagare ti buco le ruote della bici". E io, sempre in tono scherzoso, gli ho risposto: "Va bene, la prossima volta faccio venire la moto", ossia il postino». Lo scorso anno, il messo storico di Samassi ha parcheggiato per l'ultima volta la bicicletta di servizio. «Sono andato in pensione con la speranza che continuassero a usarla», afferma. Il successore Il suo desiderio è stato esaudito. Graziano Becciu, classe 1979, ha sostituito quest'anno Gianni Schirru e con grande piacere usa il mezzo ereditato: «Sono uno sportivo, ma non sapevo cosa aspettarmi quando ho saputo di dovermi spostare in bicicletta. Posso dire di esserne felicissimo, è comoda, posso parcheggiarla ovunque, mi permette di arrivare dappertutto con facilità. E fa bene alla salute», afferma con un sorriso. Anche per Becciu il giusto atteggiamento nei confronti dei destinatari degli atti è fondamentale: «È importante rispettare la privacy, essere gentili. Per fortuna mi capita di portare anche buone notizie e non solo avvisi di pagamento!» Di recente, il Comune ha disposto un piccolo intervento di manutenzione sulla bicicletta del messo. Una conferma della scelta etica, a misura d'uomo, fatta anni fa. Alessandra Ghiani 


Procuratrice Ancona, 'non tutti i casi di violenza sono uguali'

© Provided by ANSA (ANSA) - ANCONA, 04 DIC - "Questa storia lascia l'amaro in bocca, non si possono trattare tutti i casi di violen...