E' arrivata la prima email al mio appello lanciato qualche giorno fa , in cui invitavo tutte le coppie di fatto ( etero o gay ) a raccontarsi
Questa è la storia , sintetica certo ma non per questo bella e commovente , inviatami da Lilli Quitadamo leggendola ( come mi succede per le cose tristi ) ho avuto i brividi e gli occhi lucidi, nel leggere la storia di Lilli e Teresa. Ma soprattutto ammiro il coraggio e la forza di una donna che da anni lotta per far sì che i diritti degli omosessuali vengano riconosciuti.
dal suo facebook
Questa é una vecchia foto(1990), io e Teresa L'amore della mia vita, la mia famiglia.
Il cuore della mia Teresa ha smesso di battere il 18 novembre 2011 a causa di uno schock anafilattico per una risonanza magnetica con liquido di contrasto, non era malata, volevamo accertarci che
quel malore che l'aveva colpita qualche tempo prima non fosse nulla di grave.
In 23 anni insieme abbiamo realizzato i nostri desideri, raggiunto tutti gli obiettivi, tranne quello di sposarci. Avevamo deciso che appena raggiunta l'età della pensione ci saremmo trasferite in Spagna per poterci sposare, proteggere il futuro di chi di noi due sarebbe rimasta sola. Non c'era molto d'aspettare, mancavano circa 2 anni.
Pensavamo che i nostri beni, compresa la "reversibilità della pensione" dovesse restare in famiglia, la nostra famiglia, Lilli e Teresa.
Tante famiglie italiane che in Italia non potevano e non possono sposarsi come io e Teresa hanno bisogno di questi diritti. Finalmente dopo estenuanti rinvii il 26 gennaio 2016 la legge sulle unioni civili approderà in Senato. Il 23 gennaio in molte città italiane si marcerà a favore del ddl Cirinnà. Il 26 gennaio tutte le persone che credono nell’uguaglianza dei diritti per tutti marceranno su Roma. Due persone che si amano formano una famiglia. Tutti dovrebbero marciare con noi per manifestare solidarietà a favore di questo primo passo verso l’uguaglianza per tutti”. (Lilli Quitadamo, Manfredonia 15 gennaio 2016)
in attesa di altre storie , magari una maschile o un etero vi saluto e vi auguro buona giornata .
Tante famiglie italiane che in Italia non potevano e non possono sposarsi come io e Teresa hanno bisogno di questi diritti. Finalmente dopo estenuanti rinvii il 26 gennaio 2016 la legge sulle unioni civili approderà in Senato. Il 23 gennaio in molte città italiane si marcerà a favore del ddl Cirinnà. Il 26 gennaio tutte le persone che credono nell’uguaglianza dei diritti per tutti marceranno su Roma. Due persone che si amano formano una famiglia. Tutti dovrebbero marciare con noi per manifestare solidarietà a favore di questo primo passo verso l’uguaglianza per tutti”. (Lilli Quitadamo, Manfredonia 15 gennaio 2016)
in attesa di altre storie , magari una maschile o un etero vi saluto e vi auguro buona giornata .