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16.8.21

Dalle bufale sulla chiave inglese alla santificazione ipocrita: l’Italia uno come Gino Strada non lo meritava

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Olttre  alla  caterva  d'insulti   e    calunnie   a lui  e  all'associazione   che  vi risparmio    in quanto   le trovate  sul  web      e    riportarle   ulteriormente    significa    dare  spazio   a tali  cloachè     di  cui  una  delle ultime  è   quella  del consigliere di Cogoleto che fece il saluto romano in aula 

  da https://www.nextquotidiano.it/francesco-biamonti-consigliere-cogoleto-inferno-gino-strada/

  

Francesco Biamonti, consigliere del Comune di Cogoleto (Genova) sospeso dalla Lega per aver fatto il saluto romano in assemblea, si scaglia contro Gino Strada nel giorno della sua morte con un commento becero e sgrammaticato

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francesco biamonti gino strada cogoleto
Screenshot: Genova Today

Un errore di grammatica di base, un punto di vista populista e xenofobo e un augurio scabroso. Si può sintetizzare così il commento che Francesco Biamonti, il consigliere comunale leghista di Cogoleto (Genova) che lo scorso 28 gennaio era passato alle cronache per aver fatto il saluto romano nel Giorno della Memoria durante una votazione, ha riservato alla notizia della morte di Gino Strada, fondatore di Emergency. “Un’insopportabile compagno che voleva africanizzare l’Italia, che bruci all’inferno”, ha scritto Biamonti (l’errore, ribadiamo, è suo e non nostro) sotto al post di Francesco Calderoli che rilanciava la notizia dell’Ansa sulla morte del medico attivista.[....  segue  sul sito  citato  ]


Il  compianto Gino strada   ha  ricevuto   come    sempre  più spesso accade    con personaggi  di primo piano   la  classica  santificazione   da morto con post e parole grondanti nella  maggior  parte   dei casi    frasi  di circostanza  e    pelosa ipocrisia dopo averlo calpestato, ignorato, umiliato in vita, con quel sospiro di sollievo, in fondo, di chi sa che non dovrà più fare i conti con la coscienza di Gino, le sue sentenze dritte, nette, senz’appello che ti inchiodavano di colpo alle tue responsabilità politiche, umane, civili.

Infatti  

La morte di Gino Strada sta facendo risalire a galla lo spurgo fetido di un’Italia meschina, provinciale, malmostosa, spaurita di fronte a una bellezza che non è neanche in grado di immaginare (figuriamoci apprezzare), incapace di riconoscere la grandezza di questo essere umano, medico e filantropo che il mondo ci invidia.  da Lorenzo  Tosa  su  https://www.nextquotidiano.it/

È proprio vero purtroppo . L’Italia uno come Gino Strada proprio non se lo meritava.Quindi  si  dall'una   che  dall'altra fazione    facciamo silenzio  al meno  ai  funerali  e  lasciamo in pace  in vece  di tirarlo  per la giacchetta  





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