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Olttre alla caterva d'insulti e calunnie a lui e all'associazione che vi risparmio in quanto le trovate sul web e riportarle ulteriormente significa dare spazio a tali cloachè di cui una delle ultime è quella del consigliere di Cogoleto che fece il saluto romano in aula
da https://www.nextquotidiano.it/francesco-biamonti-consigliere-cogoleto-inferno-gino-strada/
Francesco Biamonti, consigliere del Comune di Cogoleto (Genova) sospeso dalla Lega per aver fatto il saluto romano in assemblea, si scaglia contro Gino Strada nel giorno della sua morte con un commento becero e sgrammaticato
Un errore di grammatica di base, un punto di vista populista e xenofobo e un augurio scabroso. Si può sintetizzare così il commento che Francesco Biamonti, il consigliere comunale leghista di Cogoleto (Genova) che lo scorso 28 gennaio era passato alle cronache per aver fatto il saluto romano nel Giorno della Memoria durante una votazione, ha riservato alla notizia della morte di Gino Strada, fondatore di Emergency. “Un’insopportabile compagno che voleva africanizzare l’Italia, che bruci all’inferno”, ha scritto Biamonti (l’errore, ribadiamo, è suo e non nostro) sotto al post di Francesco Calderoli che rilanciava la notizia dell’Ansa sulla morte del medico attivista.[.... segue sul sito citato ]
Il compianto Gino strada ha ricevuto come sempre più spesso accade con personaggi di primo piano la classica santificazione da morto con post e parole grondanti nella maggior parte dei casi frasi di circostanza e pelosa ipocrisia dopo averlo calpestato, ignorato, umiliato in vita, con quel sospiro di sollievo, in fondo, di chi sa che non dovrà più fare i conti con la coscienza di Gino, le sue sentenze dritte, nette, senz’appello che ti inchiodavano di colpo alle tue responsabilità politiche, umane, civili.
Infatti
La morte di Gino Strada sta facendo risalire a galla lo spurgo fetido di un’Italia meschina, provinciale, malmostosa, spaurita di fronte a una bellezza che non è neanche in grado di immaginare (figuriamoci apprezzare), incapace di riconoscere la grandezza di questo essere umano, medico e filantropo che il mondo ci invidia. da Lorenzo Tosa su https://www.nextquotidiano.it/
È proprio vero purtroppo . L’Italia uno come Gino Strada proprio non se lo meritava.Quindi si dall'una che dall'altra fazione facciamo silenzio al meno ai funerali e lasciamo in pace in vece di tirarlo per la giacchetta