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Gli ecologisti su facebook :la politica non vuole una legge sulla trasparenza per tenere sotto controllo i cittadini!

Nessuno ci potrà convincere del contrario ,ovvero che qualsiasi potere politico che governa senza trasparenza non ha alcuna legittimazione , né sovranità , e non potrà mai garantire né giustizia , né democrazia reale, ma solo asservimento delle folle ai suoi voleri. Questa in realtà è la sfida , di questo nuovo secolo , questo è il vero obiettivo , dare alle persone gli strumenti per essere esse stesse soggetti di diritto e non di “dritti”. Per questo riteniamo che la trasparenza amministrativa sul modello svedese ed una riforma elettorale su criteri quantitativi , sia una opportunità per tutti , perché permetterà a chiunque interessato alla gestione della cosa pubblica ed al bene comune , un controllo effettivo . Una democrazia ,per essere tale, deve essere condivisa . Non è un caso che nelle antiche democrazie delle città greche , i cittadini , a turno, partecipavano alla vita della “Polis” e tutti erano soggetti alla stessa legge, e tutti venivano coinvolti a partecipare alla vita p

Lettera agli amici

I tempi della profezia sono maturi Nella Bibbia quando Dio vuole mandare un castigo al suo popolo, gli toglie «la Parola» e la siccità diventa sinonimo di mancanza di profeti e profezia. Quando invece vuole benedire il suo popolo, manda i profeti e la Parola scorre come la pioggia e ne impregna tutta la terra. Il profeta Gioele (sec. IV a.C.) annuncia che l’era messianica vedrà una abbondanza straordinaria di profezia: «Sopra ogni carne effonderò il mio Spirito. I vostri figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri vecchi avranno dei sogni, i vostri giovani vedranno visioni»(Gl 3,1). Questo testo  non distingue tra Israeliti e non Israeliti (credenti e atei), ma afferma che lo spirito di profezia sarà effuso su tutti: «su ogni carne». Pensavo a queste parole profetiche, quando lessi l’e-mail di Maurizio Chierici il quale mi comunicava che oltre tre mila persone in quattro giorni avevano letto la mia «Lettera aperta al cardinale Angelo Bagnasco: “Senza la profezia rimane la complicit

LA CHIESA E I REGIMI DI DESTRA

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La componente del mondo cattolico italiano più sensibile ai valori democratici prova, e in alcuni casi esprime a chiare lettere, un sincero sgomento per l'assordante silenzio delle gerarchie vaticane di fronte al pericolo costituito per la legalità democratica dalla destra italiana. Per la verità, mi pare che questo stupore sia del tutto immotivato: l'atteggiamento attuale è, infatti, assolutamente coerente con quello tenuto di solito dal Vaticano nei confronti dei regimi autoritari di destra. Di seguito, qualche esempio tratto dalla storia del secolo scorso, cominciando col fascismo che, riguardandoci più da vicino, merita un'attenzione particolare. In Italia nel 1922 Mussolini è appena arrivato al potere e mostra subito le sue intenzioni autoritarie proclamando alla Camera che poteva "fare di quest'aula sorda e grigia un bivacco di manipoli". La cosa non allarma il Vaticano, anzi il cardinale Gasparri, segretario di Stato, trova motivi per compiacersene e c

La Cei, il papi e la regina

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 1. E’ di oggi un pesante articolo non firmato (quindi molto autorevole) del Financial Times e dell'Independent di Londra che certamente non sono comunisti che definiscono il sultano di villa Certosa «Un pericolo» per l'Italia, dopo il Times di Londra, quotidiano filo conservatore e il Guardian, quotidiano filo laburista. Essi definiscono il presidente italiano del consiglio dei ministro «un pericolo per l'Italia e un maligno esempio» e «corruttore dell’avvocato David Mills». La differenza con i giornali nostrani è abissale. 2. La Cei ha parlato . Dovremmo essere tutti contenti e soddisfatti che finalmente i vescovi, riuniti a Roma per la loro 59a conferenza (25-29 maggio 2009). I giornali hanno parlato di parole forte, di critiche al governo per le misure promesse e non mantenute e al comportamento personale del capo del governo. Insomma, un rigurgito di etica sana a salutare. Per un momento mi sono sentito orgoglioso che i vescovi avessero tutto ad un tratto acquistato q

Hanno riscoperto la misericordia...

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  Ieri pomeriggio, facendo zapping, sono incappata in un rotocalco di gossip su Raiuno. Nel salotto si trovava pure tal prete, Mario Pieracci, grasso come un porco e molto compiaciuto di trovarsi in quei paraggi, a lui del resto disinvoltamente familiari. Discettava sui divorziati risposati, che si trovano in "peccato mortale" e non possono esser riammessi ai sacramenti. Seguiva consueta passerella di vip convertiti sulla via dei lustrini che chiedevano di essere riammessi in seno alla Chiesa per continuare a fottere con la benedizione porporata, ma naturalmente non un cenno, neppur lontano, al pluridivorziato con cappella (non pensate male...) privata che la comunione continua tranquillamente a riceverla. E non solo la comunione, riceve. Annota "Repubblica" di oggi che le pur blande critiche di "Famiglia Cristiana" e "Aggiornamenti sociali" riguardo alla turpe vicenda di Noemi sono "piuttosto isolate nel panorama della stampa cattolica, a p

Papi non fuma la pipa

- hai parlato con p? - no - sto guardando facebook - domani fai il mattino? - si - ora vado a nanna - ok - io sto leggendo il giornale - un articolo sul berluska - notte - è incasinato - chi Berluska? -si -non ho seguito nulla -ci son novità? -ho sentito un pò -anche la litizzetto prima -che ha detto? -lei l'ha preso per il culo -come sempre del resto -e che ha detto? -sisi -eh c'è da seguir qualche telegiornale -non ho seguito nulla -notizie di politica -il processo -sì -papi papi -un casino -ho capito -papi non fuma la pipa -le confessioni di Gino, il fidanzato di noemi alla madre di lei -riporto la sua frase -la figlia noemi? -gino al giornalista dice -gino è l'ex di noemi, la minorenne che chiama papi berluska -dice gino -«I genitori di Noemi non c´entrano niente. Il legame era proprio con lei. È nato tra Berlusconi e Noemi. Mai Noemi mi ha detto che lui, papi Silvio parlava di politica con suo padre, Elio. Non mi risulta proprio. Mai, assolutamente. Vi dico come è comi

I pupi, i papy e il puparo senza arte

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1. Sulla preside di Genova, Giovanna Cipollina, che scrive le liste di proscrizione, mercoledì prossimo spedirò il mio articolo per la Repubblica/Il Lavoro che verrà pubblicato domenica prossima. 2. Ci mancava questa! Il Corruttore (sic! «C» Maiuscola per dire che rappresenta un modo d’essere irreversibile) di testimoni perché dicano il falso, il papino bugiardo preoccupato della sua «bambina», ora appena maggiorenne, l’«uomo malato» che si crede Napoleone, Gesù Cristo, il Padre eterno, si trucca di nascosto al raduno della Confindustria: il trucco nascosto nel fazzoletto e lui, il papino delicato, che fa finta di asciugarsi il sudore, mentre invece si sta stuccando per «venire meglio in tv». Anche nelle frivolezze è falso. Anche quando agisce di nascosto è finto. 3. La scena raccapricciante però non è lui, ma quelli che gli stavano davanti: il gotha dell’intellighenzia italiota, la classe nobile del Paese, che ascolta in silenzio le fregnacce di un uomo malato (parola di moglie) e all