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31.10.25

il patriacarto non vive solo negl uomini vive in chi lo giustifica in chi chiude gli occhi in chi chiama rispetto quello che è paura

 Rispondo    con questo   titolo  provocatorio  a  chi mi dice   che  ancora  non è  il 25 novembre    e  che  ho troppa fretta nel giocare  d'anticipo .,  e che  le  femministe   e  le nazi femmiste  mi hanno     fatto il  lavaggio del cervello  con la  teoria   del  patriarcato  .  Lo so che   è  un titolo  provocatorio, perchè non tuttti gli  uomini   e  tutte  le  donne    sono  impregnate  di tale  cultura    , ma  molto spesso  le  provocazioni  ,   come  in questo caso, mettono    o dovebbero in luce una verità spesso trascurata: il patriarcato non è solo un sistema imposto dagli uomini, ma può essere perpetuato da chiunque lo giustifichi, lo minimizzi o lo mascheri da rispetto.  Viviamo in una società che spesso si illude di aver superato il patriarcato, ma la verità è che esso non si manifesta solo nei gesti violenti o nelle parole offensive. Il patriarcato vive anche nei silenzi, nelle
giustificazioni, nelle complicità invisibili. Vive in chi chiude gli occhi davanti alla violenza, in chi chiama “rispetto” ciò che è solo paura. Vive persino in chi, pur non esercitando direttamente il potere, lo difende per convenienza, per abitudine, o per ignoranza.
Questo post nasce dalla necessità di smascherare le forme più subdole di patriarcato: quelle che si nascondono dietro l’indifferenza, dietro le donne che insultano altre donne, dietro chi minimizza il femminicidio o lo trasforma in cronaca sterile. Perché il patriarcato non è solo un sistema maschile: è una cultura che ci attraversa tutti, e che possiamo scegliere di interrompere.



Quindi  smontiamo io  lo  faccio    riportando    un video  so l’indifferenza, la violenza non necessariamente fisica ( vedere video emozionale sopra )  scelto  e riportato perchè racconta    se  pur  rielaborati   episodi in cui il patriarcato è stato difeso o ignorato da chi non lo subisce direttamente.Ma  soprattutto   dovrebbe  far  riflettere su come certe forme di “rispetto” siano in realtà forme di controllo  ed   invitare   a rompere il silenzio, a riconoscere le complicità involontarie e a promuovere una cultura del rispetto autentico l’idea che il patriarcato sia solo maschile, sottolineando che anche donne, istituzioni, o società nel suo complesso possono alimentarlo.denunciamo l’ipocrisia di chi finge di rispettare certe regole sociali, quando in realtà è spinto dalla paura o dalla sottomissione.Invitiamo  alla responsabilità collettiva, perché il patriarcato sopravvive anche grazie all’indifferenza e alla complicità silenziosa.Infatti   esso  è un sistema culturale che si manifesta anche attraververso   l'indiifferenza  , la violenza   psicologica  non necessariamente  fisica  tra  donne  , e la giustificazione di comportamenti oppressivi.

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