E' notizia di questi giorni che : << Le opposizioni alla donazione degli organi continuano ad aumentare Da gennaio il 40 per cento di chi ha rinnovato la carta d'identità si è detto contrario: i dati preoccupano il centro nazionale trapianti >> ( da Le opposizioni alla donazione degli organi continuano ad aumentare - Il Post ) Ora da trapiantato di cornea , mi viene il magone nel leggere tali notizie e mi è venuto questo sfogo elucubratorio al limite del rimpianto e della nostalgia dei tempi andati . Infatti erano Bei tempi quelli in cui sui giornali e in tv , circa fino a 20\25 ani fa , aveva anche un senso esporre anche argomenti bizzarri .... e dare spazio a punti di vista più improbabili . Periodo in cui si poteva parlare e scrivere anche di argomenti strampalati perchè non veniva mai messa in dubbio la capacità da parte del pubblico e dei lettori di discernere la realtà dala fantasia . La davamo per scontata . Ma nel giro di ne anche tanti anni anni purtroppo le cose sono cambiate ., ci sono sempre più persone che guardano alla scienza con sospetto e diffidenza ( e fin qui niente di male il dubbio è anche questo in quanto non esiste mai nulla o quasi d'assoluto e definitivo ) . Ma un conto è avere dubbi un altro è seguire acriticamente le Sirene
“Tu arriverai, prima, dalle Sirene, che tutti
gli uomini incantano, chi arriva da loro.
A colui che ignaro s’accosta e ascolta la voce
delle Sirene, mai più la moglie e i figli bambini
gli sono vicini, felici che a casa è tornato,
ma le Sirene lo incantano con limpido canto,
adagiate sul prato: intorno è un mucchio di ossa
di uomini putridi, con la pelle che raggrinza “
Omero Odissea libro XII, versi 39-46
del pensiero irrazionali e ascientifiche . Infatti c'è gente che crede veramente che la terra sia piatta .... per non parlare poi di tu.tte le ipotesi senza riscontri efettivi di complotto che circolano in rete e che alimentano paure ed alimentani l’imperante cultura del terrore, che si fonde col qualunquismo e la sfiducia e ci rende egoisti, e deboli. introduzione ( presa dal sito ufficiale del gruppo ) di Oltre la guerra e paura dei Mcr - da Dopo il lungo inverno
[... ] Mio fratello ha rinunciato ad avere un opinione\mio fratello ha rinunciato in cambio di un padrone
che sceglie al suo posto e che non può sbagliare \perché ormai nessuno lo riesce a giudicare "una canzone sui questi tempi bui ed inquieti. [... ].
Infatti : << ( ..... ) Inutile negarlo: la paura, in questi anni di stronzio, è diventata un'industria. Tra le più redditizie. Lavora a pieno ritmo, 24 ore su 24, in modo capillare. I versi del "Bombarolo" di Fabrizio De André si rivelano più che mai attuali: "Per strada tante facce / non hanno un bel colore; / qui, chi non terrorizza / si ammala di terrore". Strisciano le notiziuole e la gente commenta, dall'immancabile "ci vorrebbe la pena di morte!" (oggi ne ho contati quattro) ad altri variegati spezzoni di umanità di questo sciagurato inizio di millennio. L'industria della paura non nasce dal nulla. E' l'espressione necessaria e perfetta del sistema. Il sistema non può fare a meno della paura. (.... Riccardo venturi ) . Sempre sulla disinformazione e fake news concludo il post con un vecchio scritto cartaceo pre blog ritrovato nei giorni scorsi
Allora come si fa a distinguere la verità dalla menzogna Ti rispondo, caro me stesso, citando una frase di Philip.K.Dick ( Philip K. Dick, all'anagrafe Philip Kindred Dick Chicago, 16 dicembre 1928 – Santa Ana, 2 marzo 1982 è stato uno scrittore statunitense) : << la realtà è quella cosa che anche se smetti di crederci non scompare >>
Però si può smettere di crederci Certo ciascuno di noi può credere o non credere quello che vuole tuttavia esistono parametri oggettivi per stabilire cosa è vero e cosa no .... Non basta , almeno in teoria , ripetere un concetto per renderlo reale .... si può fare senz'altro in modo che qualcuno finisca per convincersene ma resterà comunque un falso .
Stai facendo politica ?
No . mi sto riferendo a quello che è successo con alcune persone esempio Mia martini .
Allora lo vedi che stai facendo politica 😂 😇E alle idiozie abissali alle quali nessuna persona dotata di senso critico e razionale potrebbe mai credere , ma purtroppo ci hanno creduto con le conseguenze che conosciamo
Capisco 😥😲👍🏼🤗🧠
......
Appena ritrovo l'altro foglio in cui parlo del complottismo lo riporterò in prossimo post . Sono stato fin troppo prolisso e logorroico . Alla prossima
Cinquant’anni fa moriva Sergio Ramelli ( per chi volesse approfondire o ricordare leggere Omicidio di Sergio Ramelli - Wikipedia ) dopo lunghi giorni di agonia Aveva diciotto anni. Otto militanti di Avanguardia operaia gli sfondarono il cranio a colpi di chiave inglese per aver scritto un tema (non un decreto legge, non una sentenza d’assise o un fondo sul Corriere: morì per un compito in classe😥 ) in cui condannava le Br e si rammaricava del silenzio della politica davanti all’assassinio di due esponenti missini avvenuto Il 17 giugno 1974 dalle le BR commisero a Padova il loro primo delitto: nel
corso di un'incursione nella sede del MSI di via Zabarella, furono uccisi, pur in assenza di pianificazione, Graziano Giralucci e Giuseppe Mazzola. Il nucleo veneto gestì l'evento, rivendicandolo all'interno della pratica dell'antifascismo militante . Tanto bastava per farlo diventare un sub-umano da eliminare. E così fu. Ieri il ministro Valditara – azzeccandone una alla faccia dei bookmaker - ha scoperto una targa sulla facciata della sua scuola. È molto semplice, senza la retorica di parte di cui sarebbe stato facile e forse anche legittimo se si vuole ricordare a senso unico gonfiarla. Dice che Ramelli era uno studente di quell’istituto e che fu ucciso per le sue idee. Ma contro quella targa c’è stata una raccolta di firme e c’è stato un presidio che urlava “Via i fascisti dalla scuola”. Ora mi chiedo visto che il mese prossimo festeggeremo, il 25 aprile , ovvero la Liberazione da un regime totalitario che oltre agli oppositori schiacciò la libertà di pensiero e di espressione. Se non riusciamo a riconoscere e a onorare una vittima dell’intolleranza a meno che non la pensi esattamente come noi, se dopo mezzo secolo non abbiamo pietà e rispetto di un ragazzo, allora il fascismo che lo abbiamo buttato giù a fare?
“Come si può criticare una mostra senza averla neppure visitata?” Queste le parole con cui il curatore
della mostra alla GNAMC, attualmente la più discussa (e visitata) di Roma, replica su arttribune rispondendo alle dichiarazioni del nipote di Marinetti che trovate quisu arttribune da cui ho preso la foto .Ora come ho spiegato in : più post del blog , nei commenti di quelli che una volta erano Ng ( gruppi i iscussione ) e forum , e nei commenti pagine facebook e altri social , non sono un critico d'arte o un esperto di tecniche espositive e museali .Inoltre non ho fatto ne accademie ne licei artistici . ho semplicimente studiato prima alle scuole medie e poi al liceo scientifco ed anche per un esame universitario storia dell'arte a livello scolastico . Da profano m''interesso andando a mostre e nei musei . Quindi il mio è un giudizio da profano appunto soprattutto su opere fondamentali come quelle della avanguardie del secolo scorso in particolare quella de il futurismo appunto .Infatti la mia risposta a tale quesito posto dal titolo dell'articolo citato : « Come si può criticare una mostra senza averla neppure visitata ? » è un po' personale ( soggettiva ) che uso per esprimere un giudizio \ oservazione critica su quello che : vedo , ascolto , sento .
Generalmente la risposta è NO perchè per poter criticare \ stroncare o anche lodare \ esaltare qualunque cosa ( fatto, persona , lavoro \ opera , ecc ) bisogna : leggere , conoscere , vedere , ascoltare per intero se si vuol dare un giudizio globale o parzialmente se si vuole dare un giudizio limitato .
Lo stesso discorso vale anche in ambito artistico \ letterario ma puà verificarsi anche il contratrio cioè SI si può recensire \ giudicare un opera ma a detterminate condizioni cioè se è un artista d cui conosci già i suoi precedenti . Infatti in questo caso tale metodo giudizio aprioristico è in applicabile perchè :
non si tratta di dare un giudizio sulle opere di autori noti e conosciuti da cui sai già cosa aspettarti \ dove volgiono andare a parare o sconosciuti di un genere di cui sei un conoscitore ( novizio o appasionato ) o hai un infarinatura anche parziale sulll'argomento contesto o sul genere in cui essi operano Ma qui si tratta di un esposizione mostra che non ha mai visto nè " al vivo " nè " in streaming " o foto \ reportage i riviste o giornali . E quindi non sai come è stata allestita in che modo le opere di quel museo note ( già presenti ella sua collezione temporanea o permanete ) o poco note ( prestiti o donazioni esterne ) sono state allestiste o esposte per l'occasione . Quindi ecco che : « criticare una mostra senza neppure averla vista » mi sembra aprioristico , oltre che assurdo ed fallace
Sarà pure un personaggio mediatico e permaoso ma Robertàa Bruzzone stavolta ha ragione
La condanna a 30 anni di Salvatore Montefusco per il brutale duplice omicidio della moglie e della figliastra, Gabriella e Renata Trafandir, ha innescato una scia di polemiche condivisibili. A sconcertare è il punto di vista che sembra essere stato accolto dai giudici,cioè quello dell'assassino, che permea l'intero impianto motivazionale. Manca in maniera sorprendente una lettura critica dellaevidente asimmetria di
potere, soprattutto economico, tra l'assassino e le due vittime. Madre e figlia dipendevano economicamente dall'uomo che le ha uccise. L'omicida ha utilizzato quella dipendenza in una logica ritorsiva e rica!atoria, con intimidazioni continue, impedendo loro di lasciare la casa in tempo per salvarsi. E allora una domanda sorge spontanea: qual è il concetto di libertà femminile che trova applicazione nei Tribunali italiani ? Dove viene posto il confine tra controllo e violenza? Infatti secondo l'analisi di Marilisa D’Amico Ordinaria di diritto costituzionale all’Università Statale di Milano
IL MOVENTE DELLA VIOLENZA NON È MAI UNA GIUSTIFICAZIONE
Nella recente sentenza per il duplice femminicidio di Gabriela Trafandir, e della figlia Renata si è parlato della ‘comprensibilità umana dei motivi che hanno spinto l’autore a commettere il reato’. Occorre però sottolineare che il movente di un delitto non può essere mai considerato ‘comprensibile’. La giustificazione di un omicidio è una visione pericolosa e inaccettabile che dà solo adito alla
vittimizzazione secondaria, che si verifica quando la persona offesa viene ulteriormente danneggiata
dal sistema giudiziario, dai media o dalla società, attraverso atteggiamenti che minimizzano la gravità del crimine o giustificano l’azione di chi ha commesso il reato. Le cause che portano a un femminicidio,
come la gelosia o il desiderio di controllo, sono spesso presentate come ‘motivi comprensibili’, ma queste non devono essere considerate delle giusti!cazioni per un qualsiasi atto di violenza (tanto meno per quelli che portano alla morte). Tali giustificazioni rischiano di normalizzare la violenza di genere e di creare un ambiente in cui le donne sono ulteriormente vulnerabili ad altre violenze”.
Lo so che dovrei smetterla di riportare scritti di altri\e su tali argomenti e scrivere le mie opinioni in merito a tali argomenti ma : 1) non riesco ad andare oltre l'ovvio e l'indignazione .,mi abbasserei a loro stesso livello di odio con il rischio di scadere nella morbosità o enlla polemica proprio come il commento lasciato nel titolo ad un intervento fatto da una vittima ( perchè anche se non muori , ma subisci violenze fisichè e morali lo si è ) ed ancora nonostantre la condanna del reo subisce la condanna da parte della società solo perchè ne uscità viva e ha denunciato ., 2) di non essere obbiettivo completamente . Infatti ,scusate la polemica ma molte persone la maggioranza , sottoscritto compreso non hanno armi oltre l'indignazione per combattere ed insegnare \ educare figli o nipoti seriamente non solo a parole tali problematiche Ma soprattutto non sono cosi bravo come parole come gli attori ed sceneggiatori questo video
per dire con parole mie lo stesso concetto quando apprendo notizie del genere e in particolare questa di cui s'accena nel post d'oggi
E certo, il processo di beatificazione dell'uomodimmerda che ha lanciato la moglie dal cavalcavia è già cominciato.
Andrea Favaro avrebbe ucciso perché aveva paura di non poter più vedere suo figlio (cosa che evidentemente dal carcere gli riuscirà benissimo).Così cominciamo a leggere in stampa la prima rivittimizzazione della vittima, il giustificazionismo cieco, l'insinuazione che quindi, se questo povero padre aveva questa paura, allora la vittima era responsabile, magari lo aveva già messo in guardia sulla possibilità di una denuncia, anche perché col senno di poi, anche lo avesse pure messo in guardia, avrebbe avuto tutte le ragioni del mondo a voler proteggere il figlio.Ma letta così, il sottotesto è "Poverino, era esasperato, aveva paura di non vedere il figlio, e quindi la colpa è certamente della madre".
Non ne usciamo.
O si cambia il linguaggio o non possiamo uscirne.E poi basta, con queste foto insieme, vittima carnefice, che sono rivittimizzanti, offensive, lesive di chi non c'è più e anche di chi sopravvive.Basta, sono anni che lo diciamo, che è una comunicazione profondamente sbagliata.
La Danimarca si appresta a introdurre il servizio militare obbligatorio anche per le donne. Lo ha annunciato in una conferenza stampa il ministro della difesa Troels Lund Poulsen . Copenaghen si aggiungerebbe così a un ristretto numero di governi (Svezia, Norvegia, Israele) che già equiparano maschi e femmine nell’obbligo di servire la Patria in armi.L’annuncio del ministro Poulsen fa parte di un piano più ampio per il rafforzamento della sicurezza nazionale: questo prevede l’allungamento del servizio militare di leva da quattro a 11 mesi e l’aumento dei contingenti militari a disposizione in caso di necessità.
Ora secondo voi come suggerisce il mio utente LinkedIn Angelo Greco
Conservate tutto. Alle pagine della tua vita non strappare nulla, conserva ogni respiro, ogni piccolo frammento che la memoria ti concede. Sfila ai ricordi il dolore da essi imparerai, fanne la tua forza, il tuo coraggio. Prendi a calci le sconfitte fanne insegnamento, prendi le umiliazioni come lezioni di vita. Raccogli i se e i ma, impara da essi che tutto può essere, che niente è scontato Prendi ogni sorriso, sono stati momenti di felicità o serenità. Prendi i volti di chi ami Imprimili nella tua mente il momento i cui li hai incontrati, quello in cui li hai abbracciati. Memorizza il volto dei tuoi figli di quando sono nati nati, di ogni loro passo, sono il perché del vissuto, la tua ragione di vita Delle pagine della tua vita conserva ogni frammento, ogni perché, ogni se ogni ma, ogni pezzo di te. Trasformali in presente per vivere il domani.
vero ma non puoi appassantirti troppo una volta che hai fatto pulizia ovvero ecologia interiore cioè liberarsi da ciò che inquina il corpo ed il pianeta per una voita sana e felice come suggerisce il libro Ecologia interiore.
Come liberarsi da ciò che inquina la mente, il corpo e il pianeta per una vita sana e felice di Daniel Lumera (Autore) Immaculata De Vivo (Autore) Mondadori, 2022, poi scegliere cosa poter tenere e portare con te oppure levare \ gettare via
Carolina Rossi Grazie di cuore, con tutto il mio cuore, dove conservo con cura ogni immagine, ogni suono, ogni volto ed ogni luogo dove sono stato, ogni sconfitta ed ogni successo, gli amori e le passioni travolgenti, i sogni realizzati e i progetti ancora da realizzare, tutto quello che mi ha reso quello che sono oggi e che continuerà a trasformarsi con il progressivo quotidiano fluire. Buon Ferragosto a te a Fulvio e ai vostri ragazzi.
1 risposta1 risposta al commento di Riccardo Rescio (Italiaefriends)
Giuseppe Scano Tufolorovivaista