anche se da un paio d'anni sto diventando allergico all'atmosfera natalizia certe storie mi colpiscono ancora .
dall'unione sarda del 4\1 \2025
La prima è quella di 35enne Erika Orrù:
Regali di Natale solidali e da riciclare
Le volontarie raccolgono i doni per i più bisognosi e organizzano lo scambio
L’Epifania porta via le feste ma non la generosità e l’intraprendenza degli asseminesi. Il loro altruismo si è manifestato con tutta la sua energia per mezzo di una serie di iniziative portate avanti dalla 35enne Erika Orrù: «Raccolgo capi di abbigliamento, giocattoli e generi alimentari per donarli alle famiglie bisognose e agli amici a quattro zampe».
Alla sua idea si è aggiunta, quest’anno per la prima volta, quella della concittadina 47enne Francesca Mazzer: «Ho proposto ai miei compaesani di scambiarci i regali di Natale non graditi o i doppioni». Due modi diversi di fare beneficenza ma con un obiettivo comune: «Vogliamo promuovere il riuso degli oggetti - hanno detto le due donne - dando un’impronta ecologica ai nostri gesti».
Solidarietà
Erika si è mossa già dagli inizi di dicembre e concluderà la sua opera benefica “natalizia” il 6 gennaio: «Come prima cosa ho organizzato una pesca miracolosa per garantire le cure a una piccola ciurma di felini. Inoltre Marcella, una mia cara amica parrucchiera, si è resa disponibile a darmi una mano offrendo il suo lavoro a domicilio, solo ad Assemini, fino a gennaio. Il ricavato supporterà la causa». Erika non si è dedicata soltanto ai gatti ma anche, e soprattutto, ai bambini: «Ho inventato la “giornata del regalo natalizio” che quest’anno si è tenuta il 21 dicembre nel piano pilotis della palazzina dove abito. Una giornata rivolta esclusivamente ai bambini per i quali sono stati messi a disposizione tanti giocattoli e libri che hanno potuto scegliere liberamente. Tante anche le sorprese incartate». Più di qualcuno si è portato avanti e ha donato pure dolciumi: «Con ovetti, barrette di cioccolato e caramelle gommose i bambini sono a posto fino alla Befana».
La risposta della popolazione è stata davvero positiva: «Non mi sarei aspettata così tanta generosità: pasta, biscotti, bibite, spumanti e cotechini. Ma anche tanti giochi donati dagli alunni delle scuole elementari».
Riuso
Riciclo e condivisione le parole chiave per un grande successo: «Ogni anno ricevo sempre più entusiastici messaggi di apprezzamento. A qualcuno è scesa anche qualche lacrima. Questo mi dà la forza di portare avanti le mie idee». La stessa forza che Erika vorrebbe trasmettere a Francesca, la quale non ha avuto il successo che avrebbe sperato per la sua proposta di scambio di doni non graditi: «Talvolta capita che per Natale si ricevano regali doppi o poco utili. Così ho pensato di replicare l’iniziativa promossa da una mia amica di Torino. Lei, ormai da 15 anni, organizza per il 26 dicembre un tè con altre donne. Un incontro per condividere un momento di spensieratezza in compagnia e per dare una seconda possibilità agli oggetti trovati sotto l’albero». Fino ad oggi Francesca non ha ricevuto ancora nessuna richiesta, ma pazienterà fino a lunedì, il giorno dell’Epifania, prima di dare una seconda vita ad alcuni dei regali da lei ricevuti: «Se nessuno vorrà fare uno scambio, regalerò gli oggetti o li porterò in un negozio di roba usata».
la seconda è un po' triste sempre dal Cagliaritano
Sestu, cagnolino ucciso con una fucilata: era scappato da casa per i bottiRitrovato morto il 2 gen
ma conferma il mio amore odio per i fuochi d'artificio e il peerchè ho smesso d'usare i petardi e cercherò di sensibilizzare i comuni perchè usi queli non rumorosi .
Infatti L'utilizzo dei fuochi d'artificio silenziosi permette di proporre degli spettacoli pirotecnici di grande effetto, tanto belli quanto quelli con il "botto" a cui siamo solitamente abituati, ma nel contempo riesce nell'intento di rispettare i limiti acustici previsti dai vincoli legislativi comunali. per saperne di più
Infatti L'utilizzo dei fuochi d'artificio silenziosi permette di proporre degli spettacoli pirotecnici di grande effetto, tanto belli quanto quelli con il "botto" a cui siamo solitamente abituati, ma nel contempo riesce nell'intento di rispettare i limiti acustici previsti dai vincoli legislativi comunali. per saperne di più
https://www.piroworks.com/collections/spettacoli-silenziosi
ecco che la seconda storiua sempre dall'unione sarda del 4\1\2025 conferma il mio percorso riguardo ai fuochi artificiali
Sestu, cagnolino ucciso con una fucilata: era scappato da casa per i bottiRitrovato morto il 2 gennaio non lontano dall’abitazione del proprietario: «Gli hanno sparato dritto alla testa»
Il cagnolino Fufy
Un gesto crudele e senza ragione, un crimine che ha colpito al cuore tante persone. È la fine ingiusta di Fufy, un cagnolino di razza simil jack russel, 11 anni, ritrovato morto in via sant’Esu alla periferia di Sestu, ucciso da un colpo di arma da fuoco.
Lo racconta il proprietario, Stefano Taris, che lo ha trovato senza vita il 2 gennaio, con una ferita mortale alla testa: «Era sparito da qualche giorno e avevo fatto un annuncio online; è un pezzo del mio cuore, ha paura dei botti, è abituato alle coccole e a dormire dentro. Sicuramente era uscito da un piccolo buco nella rete, e io l’ho cercato disperatamente per giorni».
Poi la terribile scoperta, tra lo sdegno generale.
Un gesto crudele e senza ragione, un crimine che ha colpito al cuore tante persone. È la fine ingiusta di Fufy, un cagnolino di razza simil jack russel, 11 anni, ritrovato morto in via sant’Esu alla periferia di Sestu, ucciso da un colpo di arma da fuoco.
Lo racconta il proprietario, Stefano Taris, che lo ha trovato senza vita il 2 gennaio, con una ferita mortale alla testa: «Era sparito da qualche giorno e avevo fatto un annuncio online; è un pezzo del mio cuore, ha paura dei botti, è abituato alle coccole e a dormire dentro. Sicuramente era uscito da un piccolo buco nella rete, e io l’ho cercato disperatamente per giorni».
Poi la terribile scoperta, tra lo sdegno generale.