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4.12.16

come superare le feste di natalizie . III° riciclo o non riciclo dei regali ?


Lo  so che  ogni  anno   pongo (  e si  pone  in rete  e  sui media  )  il problema  del riciclo    dei regali ricevuti . Molti  diranno : ma  aspetta  a fare   il post  dopo  natale  . Li capisco  , ma  quello   di cui  parlano loro  (  ed  i media  )  si tratta  di riciclo passivo    che  avviene  dopo   aver  ricevuto  il regalo  mentre  io propongo , un riciclo  attivo  e  critico  che  può essere  utile  per  :  1)  scegliere  in mancanza  o pochi  €   da  spendere  ., 2)   evitare   di regalare  schifezze e  cose  inutili   e   sentire   (  è successo ad  un amico  )   tuo nipote  cantando  nei giorni  successivi   : << jingle Bell  minchia mia   in culo    a  te  >>.

E poi  Riciclare un regalo è una delle usanze più diffuse e meno dichiarate che ci sia! Chi di noi non ha mai riciclato un regalo, o chi, non ha mai pensato di farlo  scali la prima pietra   In tempo di crisi o anche solo perchè il regalo ricevuto non ci piace o non si addice alla nostre inclinazioni, seppure di buona qualità, potremo riciclare un regalo ricevuto. Può capitare di ricevere un regalo non gradito, un doppione ,ma che pensiamo possa piacere a qualche nostro conoscente o essere utile   a qualcuno  che sta  cercando  un determinato oggetto  .  Inoltre Il riciclo dei regali non è poi così ‘immorale’ come si crede, è anzi un buon modo per evitare sprechi: l’importante è saperlo fare! Infatti  come dice    questo articolo   del  Corriere della Sera 18 dicembre 2012 | 11:09 Salute Neuroscienze 


PSICOLOGIA
Riciclare i regali non è un'offesa
Chi dona resterebbe peggio a sapere che l'oggetto non apprezzato è stato gettato via, invece che destinati ad altri



MILANO - A chi non è capitato di ricevere un regalo davvero orribile? Una maglia che non indosseremmo neppure da soli in casa, un vaso che non riusciamo a mettere in mostra neanche nello sgabuzzino, un soprammobile inguardabile. La tentazione del riciclo è forte, soprattutto se c'è qualcuno che pensiamo potrebbe apprezzare quello che a noi pare irrimediabilmente un obbrobrio. Ma molti si frenano, perché riciclare i regali è un tabù sociale: non si fa, e se si fa bisogna stare attenti a essere "discreti", evitando di farlo sapere a chi non ha azzeccato il pacchetto per noi e pure la gaffe di lasciare attaccato il biglietto originale. Ora però una ricerca dimostra che possiamo tirare un sospiro di sollievo, perché nessuno si offende se troviamo un destinatario migliore per regali poco graditi.
STUDIO – Lo studio, pubblicato su Psychological Science, è firmato da ricercatori delle prestigiose università di Stanford, Harvard e della London Business School che hanno cercato di capire il punto di vista di chi regala e quello di chi riceve ed è tentato di riciclare. Ai partecipanti, poco meno di 200 volontari, è stato chiesto di suddividersi in "donatori" e "riceventi": i primi dovevano immaginare che un loro regalo (nello specifico un orologio donato per la laurea) fosse reincartato e riciclato oppure gettato via, i secondi allo stesso tempo dovevano pensare di aver riciclato o buttato via il dono avuto. Le reazioni a ciascuno di questi scenari sono state misurate valutando quanto ciascuno si sentiva "offeso" e quanto pensava potesse offendersi l'altro.
OFFESI – Ebbene, chi dona si sente meno ferito se il suo regalo poco azzeccato viene passato a qualcun altro piuttosto che buttato nella spazzatura; chi invece riceve pensa che per la persona che ha fatto il regalo sia ugualmente "grave" ciascuno dei due comportamenti, come se riciclare un regalo sia un "peccato" tanto quanto disfarsene. «Questa differenza di atteggiamento ci ha colpito – osserva Gabrielle Adams della London Business School –. In sostanza chi riceve un dono pensa che chi glielo ha fatto debba avere in qualche modo il diritto di dire la sua sulla fine che fa il regalo in questione, chi invece dona ritiene che il destinatario possa di fatto farci quel che vuole. Questo significa che dovremmo tranquillizzarci: riciclare non è un male, anzi può essere un modo per far avere un oggetto a chi lo può apprezzare più di quanto faremmo noi. Forse il modo per uscire da questo equivoco può essere istituire una "giornata nazionale del regalo riciclato" in cui far girare i doni poco graditi: in questo modo chi riceve regali indesiderati potrebbe togliersi finalmente di dosso il senso di colpa che prova quando impacchetta di nuovo l'oggetto incriminato per riciclarlo e smetterà anche di pensare che farlo sia offensivo per chi ha fatto il regalo». Resta però una questione da esplorare, cioè se si offenda magari il destinatario di un riciclo. Nel dubbio, finché non arriverà un altro studio a illuminarci, sarà meglio togliere ogni indizio dal pacchetto.


                                    Elena Meli


Per   ulteriori   motivazioni   del perchè  praticare ed  ricorrere  al  ( ovviamente  in maniera  critica e  d'emergenza  )  sia il riciclo    attivo  ( doppioni  , mancanza  d'idee ,  pochi  soldi  ,   fare  un regalo originale  ad  una persona  regalando  sia  che lo abbia doppio  ma  anche  no   una  cosa   che  tu  hai  in casa  e  a cui tieni particolarmente o  che  a  te  non serve  più  o  ti ricorda   brutte  cose , non hai voglia  di fare  buon viso a cattivo  gioco )   )    sia   riciclo passivo (    fatto per pigrizia  fisica  e mentale  , incapacità  di fare  buon viso  a cattivo  gioco  )    vi rimando  alle  mie  " guide "  degli anni precedenti  "


 eccovi alcune regole  per  saperlo  fare  , perchè   anche il riciclo  ( passivo o  attivo  ) è un arte .
Infatti come dice http://www.consigli-regali.it/00143 : << (...) Il galateo del riciclo ha regole ferree!!! Innanzitutto ricordatevi chi è l’autore del regalo, in modo da non “restituirlo al mittente” o ad una persona che lo conosce e magari sa che ve l’ha regalato. Sarebbe imbarazzante se Tizio dicesse a Caio, ingenuamente: “guarda che bella cosa mi ha regalato Sempronio per il compleanno” e mostrare proprio il regalo che Caio ha fatto a voi ! (....) >>.



1) Prendetevi cura dei dettagli e della confezione! Assicuratevi che la confezione che contiene il regalo sia intatta, che la scatolina che contiene il profumo non sia strappata, che il libro non abbia la dedica e che  il cd  o dvd  non  sia ancora incartato nel cellophane,  Se è un capo d’abbigliamento, assicuratevi che sia provvisto del cartellino e non mettete un capo griffato in una busta di un’altra marca!
 2) Attenzione alla carta regalo e alla busta. Incartatelo di nuovo, non riciclate anche la carta da regalo! Incartarlo per bene renderà meno probabile che vi scoprano! Scegliete una carta neutra, senza stemmi o marchi o brand di negozi, sarebbe davvero imbarazzante se la piccola etichetta che chiude una confezione di bagnoschiuma e crema corpo o di un profumo sia di una profumeria, mentre la carta regalo sia di un negozio diverso. La busta che contiene il pacchetto regalo deve essere rigorosamente neutra, meglio ancora se avete una busta dello stesso brand del regalo, ossia: una maglietta di una marca nella busta della stessa marca, perfetto !
3) Nel riciclare un regalo, assicuratevi che questo possa essere gradito a chi lo riceve. Avete ricevuto in regalo una borsa lontana anni luce dal vostro stile, non regalatela a chi non potrebbe piacere, piuttosto destinatela a chi ha uno stile o del gusti compatibili con l’oggetto 
4)  se  si applica  il riciclo passivo o  non passivo   specialmente dopo   natale  accertarsi    che   i  regali  siano nuovi: devono avere l’etichetta (ma non il prezzo) ancora attaccata e la confezione originale. Il regalo usato e riciclato è l’unica cosa che si deve possibilmente evitare!
5)  La cosa a cui bisogna fare attenzione è che il destinatario non conosca in nessun modo la persona che ha fatto a voi il regalo che state riciclando !
6)   riciclare con gusto: non infliggete ad altri la tortura di dover ricevere in regalo il soprammobile kitsch che vi ha regalato la suocera! Riciclate solo quei regali che pensate possano essere apprezzati da altri, altrimenti evitate !
7 )  Non tutti i momenti sono buoni per disfarsi di qualche oggetto ricevuto in regalo di cui non si sopporta la vista!Se il dono è un classico che non è legato alle mode passeggere, potete sempre lasciarlo in stand-by e regalarlo al momento opportuno (non per forza in occasione di Natale).Lo stesso s e il dono è un classico, si può riciclare in qualsiasi momento, non per forza a Natale;
8) Se un regalo è veramente orrendo, evitare di rifilarlo ad altre persone, bisogna avere  pietà di amici e parenti:  è meglio buttarlo!
I passaggi precedenti erano preparatori per la fase finale: liberarsi dei regali indesiderati.
Ecco il suiggerimento  di  http://www.salvatore-russo.it/riciclo-regali-di-natale/
Ecco cosa fare per liberarsi in modo molto veloce e celere i regali di Natale.
  • Apri un account su eBay
    • Non usare il tuo account solito, creane uno nuovo
    • Utilizza una email creata ad hoc
    • imposta una città diversa dalla tua
    • non utilizzare il tuo nome e cognome, utilizza un nickname (tipo Batuffolo Rosa)
  • Metti in vendita i regali poco graditi
  • Pubblica su Facebook o altro social network un Post  “sono venuti i ladri in casa!”sarebbe meglio dopo una vacanza, così da essere super credibile. Quando il popolo del web ti farà domande, tu rispondi che per fortuna i ladri sono stati disturbati e quindi hanno preso pochi oggetti e la casa è quasi in ordine.
  • Prepara la rispostaRegalatore di regalo dimmerda 1: Dov’è quel vaso a forma di culo di cinghiale che ti ho regalato 2 anni fa?
    Tu: ma non hai saputo? Ho subito un furto!
    Regalatore di regalo dimmerda 2: ma davvero? Io dormirei con la luce accesa, a proposito… non vedo quel lume a forma di cetriolo del Wyoming che ti ho regalato l’anno scorso!
    Tu: ma non hai saputo? Ho subito un furto!
    Regalatore di regalo dimmerda 3: ma l’orologio a cucù da polso che ti ho regalato io?
    Tu: ma non hai saputo? Ho subito un furto!
    Regalatore di regalo dimmerda 4: scusami dovrei andare in bagno, mi sai dire dov’è?
    Tu: ma non hai saputo? Ho subito un furto!
oppure  Per i più brutti ,  se sono pochi (   i  giudizio è facoltativo )   a gennaio organizzate   una cena l’ultimo week end del mese e assegno dei premi a caso (tipo il cappello migliore) e sbologno il resto… Ma  generalmente   coniglio   , per  non destare  sospetti   d'Avere pazienza: la montagna di regali che proprio non vi piacciono li potrete smaltire ( cassonetto, regalo ad enti di beneficenza , ad associazioni che fanno pesche di beneficenza e pro raccolta fondi , ovviamente assicurarci che non sia da parenti  o amici deel persone   che  i hanno fatto il regalo   ) , durante tutto l’anno, trattenetevi quindi dal buttarli via già il giorno dopo !

8.12.15

mia guida al natale e alle festività 205\2016 [ come sopravvivere alle festività ] III il solito quesito : fare o non fare i regali a natale ? come farli a? a chi farli ? riciclare o non riciclare ?




puntate precedenti




Premessa
Con le mie elucubrazioni mentali natalizie non vorrei urtare il vostro spirito natalizio, anche se questo post non vuole essere una polemica, ma solo una serie di riflessioni che  via  via  anfdrò dipanando qui con voi 



Ora è un bel problema scrivere qualcosa di originale che non si sia scritta nelle mie guide precedenti 


cui vi rimando Se non che pensandoci bene il regalo di natale tante volte rischia di diventare un vero boomerang per chi deve farlo... Occorrono le giuste e originali idee per natale che, anno dopo anno, tendono sempre più a scarseggiare e a standardizzarsi.Ma soprattutto perchè ogni anno, ogni dicembre, la idea regali natale è una scadenza da rispettare assolutamente con chi si è in affari, ed è una tradizione a cui tutti sono loro malgrado condannati! Infatti molti miei amici\che mi dicono che non debbi spendere soldi per loro ma basta il pensiero semplice 
 . Iniziamo dalla prima   domande  del titolo   fare  o non fare regali di natale ? 





Il countdown al Natale è ufficialmente cominciato e mentre la città si riempe di luminarie, vista la moltitudine di"guide per i regali", non posso fare a meno di pensare a quelli che devo fare io. Fino a qualche anno fa avevo una discreta lista, anche se vivo a Siena, per le feste torno sempre giù nel Cilento e i primi anni usavo proprio la scusa dello scambio dei regali per riunire tutti gli amici, era l'occasione per passare una serata in compagnia e aggiornarsi un
po'. Non ho mai fatto regali eccezionali, ma pur avendo un budget limitato, cercavo di trovare cose carine per tutti, poi però ho cominciato a notare che per alcuni era diventato un obbligoricordo che un'amica non avendo potuto darmi il suo regalo prima di Natale, me lo ha consegnato direttamente l'anno dopo, nulla di strano, se non fosse che abitiamo a 200 metri di distanza, che per le feste rimango a casa non meno di due settimane e che per tutto l'anno ogni volta che ci incontravamo ha continuato a ripetermi  che avrebbe dovuto darmi quel famoso regalo...insomma viste certe reazioni freddine, ho preferito togliere di mezzo questa "tradizione" e oggi sulla mia lista ci sono solo un paio di nomi, tutti legati alla mia famiglia. Personalmente penso che il regalo di Natale sia il giusto "pretesto" per dimostrare a qualcuno che ci teniamo, anche se non ci sentiamo/vediamo mai, anche se le cose non vanno sempre lisce come l'olio, per questo mi chiedo che senso abbia fare regali e scervellarsi per persone che si ricordano della nostra esistenza solo quando decidiamo di andare avanti con la nostra vita senza di loro perché ne abbiamo abbastanza?

Infatti    quest'anno   , styavo per  fare  come i  miei  genitori   che    da molto dicono non vogliamo regali e  di fare come  questo  articolo di    http://www.siamouniverso.com/


Ti propongo, poco prima che cominci il delirio collettivo della spasmodica ricerca di regali di  natale, di prendere i tuoi cari in disparte e di comunicare loro che:
sono dispensati dal dover pensare ad un regalo di natale per te, anche perchè loro non ne riceveranno da te.
Io quest’anno ho già dato questa comunicazione, liberandomi da un peso. Sì, perchè erano anni che la completa assurdità di questa festa di consumismo spicciolo mi aveva colpito con tutta la sua ovvietà; ma per non  creare problemi, per non dare notizie “shock” e per mantenere l’equilibrio delle cose non avevo mai sollevato la questione. Il risultato era che mi affaccendavo a fare regali non sentiti, non scelti con la migliore cura (poichè la fatidica data incombeva), e magari più cari del necessario.

Perchè il natale come è concepito in gran parte del mondo occidentale non ha alcun senso?

Per cominciare, ammesso che qualcuno ci pensi ancora alla nascita del Cristo, questa non avvenne il 25 dicembre, bensì in agosto. Fu fissata al 25 dicembre per farla coincidere con delle feste pagane che si celebravano in epoca romana, tra gli altri motivi. Ma questa è una questione il cui approfondimento non rientra tra gli scopi di quest’articolo.Poi, lo scambio di regali non ha alcuna base nelle vicende storiche, forse è stato adattato alla vicenda dei Re Magi.Infine, non c’è alcuna glorificazione del Cristo, o di sentimenti e valori spirituali nell’atto di darsi i regali.
Vabbè, ma che guastafeste, si mangia, si sta insieme….
Ok, egregie finalità, ma è necessario scambiarsi i regali per stare insieme?
Cioè il capitalismo occidentale, tra i tantissimi bisogni fasulli che ci ha imposto, ci ha anche imposto quello per cui dobbiamo comprare delle cianfrusaglie per avere il permesso di vedere i nostri cari?Non sarebbe più semplice ed efficiente vedere i nostri cari, per esempio, una giornata intera sottratta al compito di fare i regali PIU’ la tradizionale sera della vigilia e/o al pranzo del 25?Non sarebbe ancora meglio partire dalla provocazione di quest’ articolo e concentrarsi ad eliminare attività inutili, dispendiose e che abbiamo acriticamente ereditato dall’ “opinione comune” e vedere i nostri cari ancora di più? (non tramite social networks!)
migliorare persone e societa
E tu? Saprai resistere all ‘ ammiccamento?
Ancora non sei convinto che eliminare lo scambio di regali sia un’idea valida…
Allora andiamo ai pro e contro del fare i regali:

PRO

Mi piace fare i regali!
Ottimo, convengo. Fare regali è un modo per manifestare amore, affetto, solidarietà e partecipazione agli interessi ed obiettivi del destinatario del regalo. Ma perchè non creare qualcosa? O, al massimo, farla creare? Quasi tutti sanno fare qualcosa, che forse troppo spesso reprimono nel tran tran quotidiano. C’è chi sa scrivere poesie, chi sa disegnare o pittare, chi sa ricamare e chi sa cucinare.Non sarebbe bello, ad esempio, regalare una torta magnifica? Bella da vedere? Introvabile nelle pasticcerie del luogo in cui abiti?Non sarebbe entusiasmante riaggiustare un vecchio mobile del fortunato destinatario al quale per forza un regalo è dovuto e pittarglielo con fantasie originali?Se poi il punto è che godi nel fare shopping (e succede anche questo) il consiglio è piuttosto di interrogarti sul se non ci sia qualcosa che non va, qualche carenza che cerchi di riempire con l’arraffare sempre e sempre più cose nuove.E se veramente ti piace fare regali, e non vuoi proprio crearli, piuttosto che comprarli, non sarebbe meglio farli quando ti va di farli, quando hai veramente qualcosa da comunicare? Se ti piace fare regali sai sicuramente che è meglio farli quando si presenta un’occasione speciale, quando trovi qualcosa di particolarmente  interessante o quando hai bisogno di trasmettere dei sentimenti, piuttosto che quando tutti lo fanno perchè si deve fare.
E’ un modo per stare a contatto con i cari!
A quest’ obiezione è stato ampiamente controbattuto sopra.
Ai bambini piace la tradizione dell’attesa di Babbo Natale!
Questa è l’argomentazione alla quale mi costa di più controbattere. Io stesso ho vissuto tante vigilie come dei sogni. Mio padre era bravissimo a farmi credere nell’esistenza di Babbo Natale, nel mistero della sua venuta e del suo volo con la slitta (ebbene sì). Mi ha regalato dei momenti meravigliosi, mi faceva gioire doppiamente: per i regali e per l’atmosfera che creava.
Chi vorrebbe negare gioia e divertimento a figli e nipoti?
Vero. Ma ogni genitore sa che vi è la responsabilità di ciò che si insegna ai figli. Ed in quel rituale cosa si trasmette?
Che per volersi bene bisogna farsi dei regali? Che per essere felici bisogna accumulare roba? Che per essere felici si deve soddisfare un desiderio ed immediatamente rimpiazzarlo con un altro, in una affannosa corsa ciclica?
Che la venuta del Cristo non si celebra pensando a ciò che ha significato, e dovrebbe ancora significare per l’umanità, ma al nuovo modello di un qualche giocattolo? (Non si tratta assolutamente di un messaggio bigotto. I lettori del sito sapranno cosa penso delle religioni. E’ ciò che Cristo rappresentava, e che la (le) chiese hanno interpretato a loro piacimento ad essere importante).



Quindi. Partendo dal presupposto che dobbiamo volere dare la massima gioia ed armonia ai bambini, sarebbe forse il caso di dargliela con un po’ più di consapevolezza. Per esempio coinvolgendoli nella costruzione/creazione di qualcosa. Oppure, ancora meglio, facendoli partecipare ad operazioni di volontariato o beneficienza…
Sarebbe così strano ed utopistico pensare a dei bambini contenti di dare (anche il loro tempo) a bambini meno fortunati, e credere che possano gioire nel farlo? Data la grande elasticità ed umanità dei bambini, io credo di no

CONTRO

Il tempo sprecato
Setacciare le città alla ricerca di quel “regalo perfetto” o di quella misura perfetta… “Investire” giornate intere per cercare i regali?
In un tempo in cui la maggioranza di persone lamenta la scarsezza di tempo mi sembra veramente assurdo che ci si possa concedere il lusso di spendere tempo alla ricerca di regali…
Inquinamento
La benzina, l’olio, la polvere dei freni delle auto… Sempre, per questa essenziale ricerca dei regali? Già credo che nelle città italiane vi sia la tendenza ad abusare dell’ auto. Siamo sicuri che aggiungere a questo utilizzo già eccessivo l’ulteriore bonus natalizio sia una buona idea?La plastica degli imballaggi, la carta, gli altri materiali spesso inquinanti di cui sono composti molti di questi preziosi regali… Sono altri costi di questa folle corse, ai quali, purtroppo, spesso non si pensa.In questo articolo propongo di sposare la filosofia del declutteringossia quella di trovare il gusto nalla semplicità In chiusura prego i commercianti che non me ne vogliano. E spero di non avere smorzato gli entusiasmi… Ma spero almeno di avere fornito degli spunti di riflessione, non solo sul Natale, ma su tante usanze, tradizioni ed abitudini che spesso sposiamo senza la minima critica, e senza farci sfiorare dall’idea che esisterebbero non uno, ma molti modi, di fare le cose in maniera più sana armoniosa, rispettosa per l’ambiente e, soprattutto, felice ed educativa.
crescita personale, natale e società
Anche la renna si è smarrita!




ma  poi vedendo questo  spot  





mi sono commosso ed ho deciso di farli, E qui veniamo alla seconda chi farli ? . 



Alcuni li fanno : solo alla famiglia , o non ne fanno perchè : << niente regali, la cosa mi provoca ansia e non mi va di farmene venire per questo motivo dunque chiedo a tutti di non farmene e diciamo che ormai chi mi conosce lo sa...niente ansia natalizia >> ( iriial da http://forum.alfemminile.com/ ) , sempre dallo stesso forum alcune consigliano di 1) ciao, io consiglio di spendere di più per chi hai un rapporto più profondo, mentre per amici meno intimi farei comunque un pensiero ma non troppo impegnativo. Ad esempio un portachiavi, delle cioccolata, set bagnoschiuma e sali da bagno ., 2) Io cerco di soddisfare per prima cosa i sentimenti. Regalare doni a persone di cui non ti importa un fico secco ti fa entrare il un circolo vizioso fatto di obblighi e buona educazione lontani un miglio dall'affetto verso gli altri.Meglio concentrarsi su pochi, ma buoni .., 3) ho smesso di farli!Li faccio solo al mio ragazzo,al mio migliore amico,alla mia migliore amica e ad un'amica che conosco da 15 anni ! Il resto,amici stretti e non,conosciuti 20 anni fa e non,che vedo quotidianamente o ogni tre mesi,non ce li facciamo piu ! 4) Quest'anno tutti più buoni fate regali a tutti. Che cè bisogno di speranza. Io mi trovo bene a comprare qua Le Chicche di Claudia. Le ragazze sono strepitose hanno tutto dai regalini più economici ai regali più impegnativi. Sono in via Filippo Palizzi, 119/G. Telefono 0239258265. Sito internet: ... bomboniere.tv. Altri invece << lo faccio ad alcune persone che, tendenzialmente, sono le stesse che lo fanno a me. Quindi ho risolto il problema I regali devono essere sentiti anche se capisco che, comunque, è un po' imbarazzante ricevere un dono e non dare niente in cambio.
Se avessi questo genere di inconveniente, probabilmente, comprerei qualche regalino jolly (che ne so, qualche prodotto in confezione carina tipo bagnoschiuma in erboristeria) da dare nel caso ci fosse qualche "sorpresa" all'ultimo... >> . Ci sono anche soluzioni originali come quella di silvialfi : << Io ho risolto il problema!! Per evitare questi problemi con i gruppi di amici che ho (una ventina di amici a lavoro e una decina/quindicina d AMICI extra-lavoro) abbiamo stabilito che per natale si fa sempre una cena tutti insieme (una per i colleghi e una per gli amici).A questa cena (che già d x sè la considero una bella cosa natalizia!) ognuno è incaricato d portare un regalo (spesa circa 10 euro) incartato con anonima carta di giornale...quando tutti sono arrivati il padrone di casa numererà i pacchetti e a fine cena ogni invitato estrarrà un numero e si prenderà il regalo associato.Le risate sono garantite e questa cena è sempre molto attesa e gradita! )>>, altro solo pensierini o se lo sentono coem : << Quindi con le amiche meno intime, come le colleghe dell'università che conosco da poco ma a cui sono comunque legata, mi regolo su una cifra di 5, max 10 euro, pero' davvero lo faccio col cuore! Regalo spesso delle calze (ovviamente carine, lavorate, le prendo da Calzedonia o Golden Point) oppure un bagnoschiuma o crema corpo di B&M o Erbolario, o ancora quaderni, blocchi, agendine in carta riciclata, una top da Zara... Insomma, piccole cose, ma donate con affetto. Quanto ai regali fatti per il "sembra brutto" io non ne faccio e spero di non riceverne mai !!!  >> 


Molto  si chiederanno e tu  ?  Io a pensierini e mance ai mie baristi di fiducia . Per le persone di greffa \ intime non singoli ( altrimenti ci vorrebbe un mutuo o compri.cazzate boiate ) ma uno in due ad esempio ad una coppia di miei amici appassionati d'oriente ( lei è laureata in lingue con specializzazione in arabo ) ho regalato un cd di musiche arabe e un libro preso in edicola sull'islam ( non è un pensierino , ma  problemi  di € ) . Oppure ai loro figli Ora   il problema  maggiore  è come farli  e  cosa  regalare  ?

Se non che pensandoci bene il regalo di natale tante volte rischia di diventare un vero boomerang per chi deve farlo... Occorrono le giuste e originali idee per natale che, anno dopo anno, tendono sempre più a scarseggiare e a standardizzarsi.Ma soprattutto perchè ogni anno, ogni dicembre, la idea regali natale è una scadenza da rispettare assolutamente con chi si è in affari, ed è una tradizione a cui tutti sono loro malgrado condannati! Infatti molti miei amici\che mi dicono che non debbi spendere soldi per loro ma basta il pensiero semplice .
Per un regalo natale idee che rispettino tutte le esigenze mancano sempre: esso deve essere originale, piacevole, se possibile utile ed economico, e il più delle volte è proprio l’aspetto del costo che fa naufragare tutti i suggerimenti e tutta la buona volontà del mondo! Ma anche l'improvvisazione , se è un regalo sentito , va bene .
Il fatto è quindi che per i regali natale idea giusta è quella che, nel momento dell’anno in cui più spesso ci si trova a dover fare doni a tante persone diverse, permette di conciliare tante spese da sostenere per ogni singolo oggetto senza dimenticare però la originalità e la personalizzazione !!
Ricorda che è il pensiero che conta, e non la quantità di denaro speso per comprarlo. Crea una collana per tua sorella ed un animale di stoffa per il tuo cuginetto.
Se sei fantasioso ed ami creare gli oggetti, ecco qualche idea utile e divertente da cui poter prendere spunto:

Rilega un album, fotografico o da disegno, con della pelle, sarà più facile di quanto immagini.
Crea un sottopentola con dei tappi di sughero, prova a dargli la forma di un fiocco di neve, o quella di una stella.
Trasforma un barattolo in un'eccentrica lampada retrò.
Trasforma il cartone delle uova in dei fiori di luce. Cerca nel web, si tratta di un'operazione semplice e divertente.
Una ghirlanda, o una decorazione, per la porta d'ingresso sono un'ottima idea, per una persona che ama mostrare

L'importante  è  che  sia fatto con sincerità  e  cuore  non solo  con la mente  in quanto  un regalo capace di coniugare originalità, unicità, sorpresa ed intense emozioni, un dono che  chi o riceve  di sicuro sarà felice di ricevere e che la farà sentire apprezzato , stimato , e perchè no amato 


#1. Il mio regalo risponde ad un’esigenza precisa? 
Ti sembrerà scontato, ma probabilmente quel che più è importante è capire l’utilità che un dono può avere (o non avere). Un regalo, infatti, è utile quando risolve un problema a colui che lo riceverà, quando è capace di offrirgli una soluzione concreta e reale, che spesso il destinatario da solo non riesce a scovare. E ancora, un dono può definirsi utile quando è in grado di realizzare un desiderio sopito nel cassetto dei sogni.

Pensa, ad esempio, a quante volte sogniamo un momento di benessere e di relax tutto per noi, eppure non riusciamo a trovare il tempo per concedercelo. E se qualcuno avesse la brillante idea di donarci un pacchetto emozionale che includa proprio un weekend rilassante? Ci regalerebbe sicuramente una bella sferzata di felicità!

#2. Il mio regalo è giusto per il suo destinatario?

Quando scegli un regalo sbagliare è un attimo, facile come poche altre cose. Prendere la giusta decisione diventa però più semplice se hai ben presente il destinatario del dono, cosa desidera, quali sono i suoi gusti, cosa gli piace fare, cosa detesta, quali sono i suoi hobby e se ha particolari necessità.

Ricorda, il regalo giusto è quello che piace al destinatario, non (necessariamente) quello che piace a chi lo sceglie.

#3. Il mio regalo emoziona?
Un regalo deve essere utile e capace di rispondere a una precisa esigenza di chi lo riceve, ma deve anche essere in grado di emozionarlo, conquistarlo e sorprenderlo. Altrimenti che regalo è? Bando alle banalità, allora, ai regali qualunque, ai più gettonati: quando scegli un regalo, osa. È solo così che riuscirai a donare emozioni.

#4. Qual è l’obiettivo del mio regalo? Con che animo mi accingo alla scelta?
Altro aspetto da non sottovalutare! Alcune volte i regali nascono da un pensiero spontaneo e autentico, da un desiderio intimo e personale, altre volte sono più un obbligo e un dovere in qualche modo imposto da un’occasione specifica o da una ricorrenza particolare. In entrambi i casi, però, il sentimento che dovrebbe condurti nella scelta di un dono è quello di fare del bene a chi lo riceve e di sentirti soddisfatto e appagato da questo sentimento e dal sorriso che accenderà il volto del destinatario.

#5. Questo regalo mi farà fare bella figura o diventerà il mio incubo?
Se hai già in mente un regalo, prima di acquistarlo fatti una semplice domanda: mi farà fare bella figura o mi costringerà a nascondere il pacchetto tra tutti gli altri doni e a defilarmi tra gli invitati per passare inosservato?
Ecco, se desideri evitare una situazione del genere e fare in modo che il tuo regalo non finisca nel dimenticatoio, ascolta i nostri consigli e scegli un pacchetto emozionale sorprendente e originale, contenente fantastiche avventure all’aria aperta, elettrizzanti sfide adrenaliniche, rilassanti soggiorni benessere, indimenticabili weekend in agriturismo e tanto altro ancora.
Avrai solo l’imbarazzo della scelta e potrai prenotare il tuo regalo direttamente online, con pochi semplici click e in pochissimo tempo


Fra i consigli dei vari siti ( ed anche no ) in particolare quiello che ho scelto come punto di riferimento è ancor http://it.wikihow.com/Fare-i-Regali-di-Natale-Avendo-Pochi-Soldi c'è anche quelli di 


Pensa a chi riceverà i tuoi regali. Concentrati sulla sua personalità e approfondisci la conoscenza per scoprire cosa la persona ama e cosa no. Solo così il tuo regalo otterrà il successo sperato. Non limitarti a seguire mode ed apparenze, concentrati sulla prospettiva del destinatario.
Per esempio, se tuo cugino è un appassionato di musica, acquista un CD o un disco in vinile di uno degli artisti che ama.
Se tuo fratello è un esploratore appassionato, compragli una guida turistica o un libro fotografico relativi ad un posto che da sempre sogna di visitare.
Trova un equilibrio tra gli interessi del destinatario e le tue disponibilità economiche. Puoi fare dei regali fantastici senza svuotare il tuo conto in banca.
Scopri cosa la persona ha e cosa non ha. Esamina nel dettaglio gli spazi in cui vive: la camera, l'ufficio e gli armadi. Non solo scoprirai cosa non possiede, ti farai anche un'idea dei suoi gusti.
Durante la tua perlustrazione chiediti se si tratta di una persona orientata alla tecnologia, alla lettura, alla musica, alle comunicazioni, ai viaggi, alla cucina o a qualche altro ambito specifico.
Fatti aiutare e consigliare dalla famiglia e dagli amici del destinatario. Non sempre, infatti, sarai in grado di ficcare il naso nel suo ambiente come se fossi Sherlock Holmes.


Oppure ricicla ( troverai sotto come fare ) e qui veniamo all'ultimo quesito riciclare o non riciclare ? Sappi che può essere un arma a doppio taglio e che va fatto bene è un pregio . Ecco  i mie  di quqalche tempo fa  http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.it/2010/12/come-sopravvivere-al-natale-v-puntata-i.html

Infatti il riciclo non è cosi negativo in se  .  Infatti  

molti si frenano, perché riciclare i regali è un tabù sociale: non si fa, e se si fa bisogna stare attenti a essere "discreti", evitando di farlo sapere a chi non ha azzeccato il pacchetto per noi e pure la gaffe di lasciare attaccato il biglietto originale. Ora però una ricerca dimostra che possiamo tirare un sospiro di sollievo, perché nessuno si offende se troviamo un destinatario migliore per regali poco graditi.STUDIO – Lo studio, pubblicato su Psychological Science, è firmato da ricercatori delle prestigiose università di Stanford, Harvard e della London Business School che hanno cercato di capire il punto di vista di chi regala e quello di chi riceve ed è tentato di riciclare. Ai partecipanti, poco meno di 200 volontari, è stato chiesto di suddividersi in "donatori" e "riceventi": i primi dovevano immaginare che un loro regalo (nello specifico un orologio donato per la laurea) fosse reincartato e riciclato oppure gettato via, i secondi allo stesso tempo dovevano pensare di aver riciclato o buttato via il dono avuto. Le reazioni a ciascuno di questi scenari sono state misurate valutando quanto ciascuno si sentiva "offeso" e quanto pensava potesse offendersi l'altro.
OFFESI – Ebbene, chi dona si sente meno ferito se il suo regalo poco azzeccato viene passato a qualcun altro piuttosto che buttato nella spazzatura; chi invece riceve pensa che per la persona che ha fatto il regalo sia ugualmente "grave" ciascuno dei due comportamenti, come se riciclare un regalo sia un "peccato" tanto quanto disfarsene. «Questa differenza di atteggiamento ci ha colpito – osserva Gabrielle Adams della London Business School –. In sostanza chi riceve un dono pensa che chi glielo ha fatto debba avere in qualche modo il diritto di dire la sua sulla fine che fa il regalo in questione, chi invece dona ritiene che il destinatario possa di fatto farci quel che vuole. Questo significa che dovremmo tranquillizzarci: riciclare non è un male, anzi può essere un modo per far avere un oggetto a chi lo può apprezzare più di quanto faremmo noi. Forse il modo per uscire da questo equivoco può essere istituire una "giornata nazionale del regalo riciclato" in cui far girare i doni poco graditi: in questo modo chi riceve regali indesiderati potrebbe togliersi finalmente di dosso il senso di colpa che prova quando impacchetta di nuovo l'oggetto incriminato per riciclarlo e smetterà anche di pensare che farlo sia offensivo per chi ha fatto il regalo». Resta però una questione da esplorare, cioè se si offenda magari il destinatario di un riciclo. Nel dubbio, finché non arriverà un altro studio a illuminarci, sarà meglio togliere ogni indizio dal pacchetto.



emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...