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Visualizzazione dei post con l'etichetta Calabria

Il fotografo veneto di origine sarda che filma la natura calabrese Andrea Crobu nuovamente in Calabria per realizzare un servizio per le campagne pubblicitarie di un celebre marchio della pesca sportiva

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 ricevo come  di consueto   il  whatsapp di Emiliano Morrone   autore    dell'articolo     che  trovzte   sotto  . Ed  ogni  volta   che  leggo    sia  le  sue  anteprime   come quella  d'oggi  È stata appena pubblicata, in apertura, l'intervista con Andrea Crobu, fotografo veneto di origini sarde che filma il mare e i laghi della Calabria per conto di un marchio internazionale della pesca sportiva. Il professor Crobu parla della bellezza della natura calabrese rovinata da distese di spazzatura, della diffusa rassegnazione al brutto che si registra in Calabria, dei pericoli dell'autonomia differenziata, dell'inutilità - a suo avviso - del ponte sullo Stretto, della scomparsa dell'antimafia civile e dell'urgente bisogno, secondo la sua analisi, di una nuova classe dirigente, capace di impedire il consumo di suolo, imporre l'eguaglianza nei diritti e fermare lo spopolamento della regione.  mi  acccorgo   che  è  una  dei  pochi      cronisti  locali   che 

La Calabria, uno spazio aperto a nuove possibilità di impresa Le storie opposte ma convergenti di due ragazze calabresi, Noemi Guzzo e Rita Adamo, poco più che trentenni di emiliano Morrone

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  da     https://www.corrieredellacalabria.it/  Pubblicato il: 16/02/2024 – 9:33                                    di Emiliano Morrone La Calabria, uno spazio aperto a nuove possibilità di impresa Le storie opposte ma convergenti di due ragazze calabresi, Noemi Guzzo e Rita Adamo, poco più che trentenni Il letterato  Franco Arminio  osservò che  «in Italia esistono tre grandi isole: la Sicilia, la Sardegna e la Calabria» . Per altri versi, lo storico Jacques Le Goff sostenne che «la Calabria è la patria dell’eremitismo occidentale». «Meravigliosa», la definì, poi, il cantautore Juri Camisasca, che vive da anacoreta alle pendici dell’Etna e di cui Franco Battiato musicò pezzi di rara significanza spirituale quali “Nomadi” e “Il sole nella pioggia”.  «È una magnifica regione – disse nell’Ottocento lo scrittore Alexandre Dumas padre  –; d’estate ci si arrostisce come a Tombouctou, d’inverno vi si gela come a San Pietroburgo». Ciononostante, a parere del giornalista Corrado Augias, «la C

cosa c'è dietro QUEL PUGNO ALZATO DEL COMPAGNO LUCANO di Emiliano Morrone

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Vi posto una mia riflessione sul CASO LUCANO che va ben oltre il dibattito in corso. In particolare, mi soffermo sulla sovrastruttura che SFRUTTA l'immagine, costruita, del "povero" sindaco di Riace. "Le armate della propaganda sono già sul campo di guerra, a seminare terrore e disinformazione, a produrre allineamento e restaurazione agitando lo spettro del regime, che in realtà sta nel sistema dell’euro e che, delegata una classe dirigente ben propensa a vendersi, ha contribuito a indebolire il parlamento, agli illeciti arricchimenti delle banche, alla sudditanza dei lavoratori, al suicidio di piccoli imprenditori, all’impennata del lavoro nero, all’aumento dei manovali delle mafie, alla crescita dei disoccupati, ai drammi delle famiglie e al declino degli enti locali, della sanità e della scuola pubblica". [...  continua    su    https://www.emilianomorrone.it/quel-pugno-alzato-del-compagno-lucano / ]

lettera Diretta a Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini SOSTENIAMO MARGHERITA, PUNITA PER AVER SALVATO "I CARAIBI D'ITALIA" DA UNO SCEMPIO EDILIZIO

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Non c'è nulla di più fragiledell'equilibrio dei bei luoghi. Le nostreinterpretazioni lasciano intatti persino itesti, essi sopravvivono ai nostricommenti; ma il minimo restauroimprudente inflitto alle pietre, una stradaasfaltata che contamina un campo dove dasecoli l'erba spuntava in pace creanol'irreparabile. La bellezza si allontana;l'autenticità pure.                                       Marguerite Yourcenar Spett  Ministro  Un altro scandalo si sta consumando in Calabria. Margherita Corrado, l’archeologa che aveva fermato con le sue denunce la distruzione del paradiso naturale di Punta Scifo, ha ricevuto un’interdizione al lavoro come professionista, oltre che una denuncia per diffamazione, dallo stesso soprintendente per i beni archeologici sotto accusa falso ideologico nell’ambito dell’inchiesta legata alla vicenda. Signor Ministro, le chiediamo di intervenire per porre fine a questa paradossale ingiustizia: non è possibile

Il mulino, antico e moderno al tempo stesso, nato in Calabria grazie a Facebook Il mulino, antico e moderno al tempo stesso, Con il crowdfunding raccolto mezzo milione di euro. L'obiettivo: macinare grani antichi con un mulino a pietra. E già si punta a un franchising nazionale, con una prima succursale in procinto di aprire in Val d'Orcia.

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leggi anche   http://www.repubblica.it/sapori/2017/01/05/news/la_migliore_cucina_d_italia_in_calabria_parola_di_new_york_times-155456619/ da repubblica del 10 aprile 2017 Il mulino, antico e moderno al tempo stesso, nato in Calabria grazie a Facebook Con il crowdfunding raccolto mezzo milione di euro. L'obiettivo: macinare grani antichi con un mulino a pietra. E già si punta a un franchising nazionale, con una prima succursale in procinto di aprire in Val d'Orcia.                                  di CHIARA SPAGNOLO § Il pane appena sfornato (foto tratte dalla pagina Facebook  del mulino )  Il sogno di Stefano Caccavari era macinare grani antichi in un mulino a pietra: niente rulli né calore, per non scaldare il grano e produrre farine pure come quelle di cento anni fa. Per realizzarlo ha cominciato cercando soci tramite un post su Facebook e mettendo a disposizione un terreno di famiglia a San Floro, alle porte di Catanzaro. In quarantotto o

Nando Brusco, il cantastorie calabrese tra tradizione e attualità., Davide Santacolomba è un ragazzo palermitano di 28 anni. sordo dala nascita ma pianista d'alro livello

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Da ilfattoquotidiano del 1\9\2016 di Fabrizio Basciano Musica di Fabrizio Basciano | 1 settembre 2016                            Un’antichissima tradizione, una millenaria narrazione quella che anima le parole e i gesti del cantastorie , quell’artista girovago a cui l’intera comunità, anticamente, affidava la memoria collettiva. Dagli aedi greci ai menestrelli medievali, dai trovatori provenzali al vero e proprio cantastorie siciliano il passo è breve, passando attraverso quelle figure che Georges Ivanovič Gurdjieff ricorda nel volume autobiografico Incontri con uomini straordinari , gli asowl . Il padre dell’autore di origini armene era un asowl , e cioè un cantastorie, uno di quei personaggi a cui era affidata la millenaria narrazione orale del Gilgameš ben prima del suo rinvenimento nella biblioteca di Assurbanipal, a Ninive. Così come allora, anche oggi il cantastorie vive, facendo rivivere luoghi, odori, profumi, lotte, battaglie e passioni, nelle paro