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perchè nonostante consideri ipocrita e pulicoscienza la giornata del 27 gennaio continuo a ricordare ed a parlare di tali argomenti

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So che gli assassini sono esistiti che confonderli con le loro vittime è una malattia morale ed un prezioso servigio reso ( volutamente o no ) ai negatori della verità                                          Primo levi Lo so  che  il 27  gennaio la  giornata  della memoria   (  anche  se   s'inizia,  perchè la retorica  ipocrita  e pulicoscienza  ha  capito   che  un  giorno  non serve  e   se ne parla      e    ci si lucra  ed  specula  politicamente   poco ,  a  dedicarne speciali  mediatici   da prima   e quindi  bisognerebbe  parlare  di settimana  della memoria  , lo stesso vale   per  quell'altra   giornata  del  ricordo  il  10  febbraio ovviamente  senza  metterli sullo stesso piano perchè  sono due   giornate diverse   nella  loro tragedia    )  . Soprattutto  a  livello  Italiano   . la  risiera  di San saba (  trieste  )   campo di concentramento italiano con forno crematorio    Ma  nonostante    tutto  ,  non posso fare   a meno  di  ricordare 

Abbiamo smarrito il senso di ciò che succede , abbagliati dal pensiero dominante . ecco perché serve ricordare anche le giornate rompi come il 27 gennaio e il 10 febbraio

Infatti dopo " la  giornata  rompi    del 27  gennaio  " Nonostante tutta l'ipocrisia ed il ricordo a senso unico e la rottura retorica ( ecco perché le definisco giornate rompi ) ricordo e scrivo post in merito . Infatti cerco il più possibile di farlo in maniera alternativa ed il più lontano possibile dai canoni ufficiali /istituzionali fatte (salvo eccezioni per lo più individuali ) di ricordi a senso unico e parziali ovvero come    dice https://www.fanpage.it in  :<< la Giornata della Memoria selettiva: ricordiamo i lager tedeschi ma non quelli italiani >>   visto   che  ricordiamo   ( salvo  eccezioni  )  Auschwitz, la Shoah \  olocausto  \  genocidio  e quindi   i lager tedeschi ma non conosciamo la storia dei nostri campi di concentramento italiani in Libia, Eritrea ed Etiopia. Ed  soprattutto   quelli  nei due  campi  Italiani   usati dai tedeschi  con la  nostra  complicità  e  collaborazione  Fossoli ( in emilia  romagna  )    e La  riviera 

Auschwitz e altri racconti, convivere con un passato ridotto ad attrazione

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da   https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/01/20/ di Mauro Barberis Docente di Diritto, Università di Trieste Post  |  Articoli Andate a rivedervi la scena. Una turista italiana in gita a Predappio, il paese natale di Mussolini, esibisce una maglietta nera con il profilo di un campo di sterminio e la scritta Auschwitzland . Un giornalista, più sbigottito che preoccupato, le chiede: “Posso farle una domanda su questa maglietta?” Lei, socchiudendo gli occhi, anticipa la risposta: “Humour nero”. Il giornalista finge di stupirsi: “Ma raffigura un campo di concentramento come se fosse Disneyland“. Lei lo interrompe sorridendo: «Certo, Aussvitz [alla padana, nda]. Humour nero». Anche questa gag, a suo modo, ci ricorda la Settimana della Memoria, che si celebra a Trieste, la mia seconda città, in un modo diverso che altrove. Non perché qui c’è ancora la Risiera di San Sabba, l’unico campo di concentramento italiano dotato di forno crematorio. E neppure perché Trieste, oggi, è r