Va bene direte erano terroristi e criminali , ok , ma che c... un minimo di rispetto nèdella pèersona nè dei morti
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
14.1.12
Afghanistan, marine Usa urinano su cadaveri, il video
Va bene direte erano terroristi e criminali , ok , ma che c... un minimo di rispetto nèdella pèersona nè dei morti
30.11.08
Il cerchio si chiude
Da quando alla Mecca ho trovato la verità, ho accolto fra i miei più cari amici uomini di tutti i tipi - cristiani, ebrei, buddhisti, indù, agnostici, e persino atei! Ho amici che si chiamano capitalisti, socialisti, e comunisti! Alcuni sono moderati, conservatori, estremisti - alcuni sono addirittura degli 'Zio Tom'! Oggi i miei amici sono neri, marroni, rossi, gialli e bianchi!".
23.11.08
BOB e il Presidente USA
elettorale per le città d'America per accrescere la sua popolarità,
si reca in visita ad una scuola elementare. In una classe, la maestra
invita così i bambini a porre delle domande al Presidente.
Un bambino si alza e rivolto al presidente dice :
- Mi chiamo Bob e ho tre domande da porle.
E il presidente, con un gran sorriso:
- Dimmi pure, Bob.
- Le mie domande sono queste, signor Presidente:
Prima domanda: come mai lei è diventato presidente se aveva preso
meno voti del suo avversario alle elezioni?
Seconda domanda: non crede che la bomba atomica su Hiroshima sia
stato il più grave atto di terrorismo della storia?
Terza domanda: perchè gli Stati Uniti devono dichiarare guerra
all'Iraq senza averne motivo?
A quel punto però suona la campanella dell'intervallo e i bambini
sciamano fuori dell'aula per la merenda.
Dopo un po' l'intervallo finisce e i bambini ritornano in classe. Il
presidente riprende così il colloquio con i bambini.
Se ne alza un altro e dice:
- Io mi chiamo Michael, e avrei 5 domande da porle signor Presidente.
- Ma certo Michael, avanti, chiedi pure.
- Allora:
Prima domanda: come mai lei è diventato presidente se aveva preso
meno voti del suo avversario alle elezioni?
Seconda domanda: non crede che la bomba atomica su Hiroshima sia
stato il più grave atto di terrorismo della storia?
Terza domanda: perchè gli Stati Uniti devono dichiarare guerra
all'Iraq senza averne motivo?
Quarta domanda: perchè la campanella dell'intervallo è suonata venti
minuti prima del solito?
Quinta domanda : dov' è Bob?...
6.11.08
Grande lezione, Pd impara
L'America ci ha dato una grande lezione di come si deve far politica, il partito democratico e tutte le forze che si riconoscono nei valori della sinistra dovrebbero prenderne esempio. La Clinton e Obama se le sono date di santa ragione , metaforicamente parlando, per decidere chi dovesse rappresentare il partito democatico nelle elezioni Americane. Poi il candidato è stato scelto.
A quel punto tutto il partito democratico, anche chi sosteneva altri candidati ,si è unito per appoggiare il vincente della disputa iniziale.
Bisognava vincere le elezioni e le hanno vinte soltanto perchè si sono uniti nel sostenere un unico candidato
In Italia, invece, la nostra sinistra che vive di lacerazioni interne e di personali protagonismi, non è stata mai capace di unire le sue forze in un unico grande movimento.
Anzi, ad ogni occasione non ha fatto altro che formare nuovi partitelli per rivendicare questa o quella particolare idea.
Quando si è formato il Pd l'unica cosa intelligente sarebbe stata che tutte le forze di sinistra si fossero convogliate in quel movimento, od un altro, ma uno, per farlo forte e competitivo, lasciando perdere una volta per tutte le varie sigle partitiche.
Bisognava saper rinunciare al proprio campanile in nome del bene della sinistra, e invece no, ci si è ulteriormente spezzettati in sinistre critiche, rifondazioni, sinistre arcobaleni e sinistre vaffanculo.
Ogni insignificante, numericamente parlando, partitello, doveva metterci la propria pezza altrimenti non si "sentiva rappresentato", risultato: ha vinto la destra.
Chissà che la lezione Americana non aiuti anche questa nostra povera Italia alle prossime elezioni.
Sarebbe un sogno pensare che finalmente anche qui da noi si potesse formare un unico movimento di sinistra in grado di presentarsi unito al confronto elettorale ?
Naturalmente questo presupponerebbe che il candidato in questione fosse il candidato di tutti, come lo è stato Obama nel suo partito, e che non ci fossero, in caso di vittoria, i soliti protagonisti che ad ogni piè sospinto minacciano di far cadere il governo; quando si firma un programma bisogna sostenerlo, anche a costo di scendere a qualche compromesso. Il bene comune dovrebbe essere al di sopra di meschini giochi di potere.
Ma forse questo è proprio solo un sogno di una persona che crede ancora che in Italia ci potrà essere un giorno una sinistra unita.
5.11.08
Hussein, da non credere!
3.11.08
Berlusconi in salsa "obamiana": una patetica messinscena
Un'altra evidentissima somiglianza tra Obama e il Cavaliere sta nella considerazione degli insegnanti. Per il candidato americano alla Presidenza, "ne abbiamo bisogno, sono sottostipendiati e vanno riqualificati". Esattamente ciò che pensano i ministri berlusconiani, non vi pare?
Neppure "Repubblica, comunque, ha ricordato che, fino a ieri, Berlusconi tifava per McCain, cosa del resto abbastanza logica visto il suo (di Berlusconi, non di McCain) appiattimento totale su Bush, la sua (sempre di Berlusconi) ammirazione, che quasi sconfina nell'innamoramento, per quello che reputa il più grande Presidente della Storia, visto il totale appoggio alla guerra in Medio Oriente, al riarmo, ai teocon e alla xenofobia, spesso e volentieri sfociata in aperto razzismo. Lo si può leggere (solo a mo' di esempio) qui, qui e pure qui .
23.8.08
Clamori
Georgia, lo sostiene comando americano
Il ritiro delle truppe russe dalla Georgia è "troppo ridotto" e "troppo lento": lo ha dichiarato da Tbilisi il generale John Craddock, responsabile del Comando Usa in Europa. "Le informazioni di cui dispongo dicono che, se i russi si stanno ritirando, lo stanno facendo a passo di lumaca", ha accusato Craddock. "Bisogna che aumenti la velocità del ritiro", ha aggiunto.
[da www.tgcom.it]
Il ritiro delle truppe russe dalla Georgia è troppo lento, quello delle truppe statunitensi dall'Iraq è inesistente.
I cattivi dei fumetti vogliono conquistare il mondo.
I cattivi dei libri vogliono conquistare il mondo.
I cattivi dei film vogliono conquistare il mondo.
I cattivi delle serie televisive vogliono conquistare il mondo.
I cattivi dei cartoni animati vogliono conquistare il mondo.
I cattivi dei videogiochi vogliono conquistare il mondo.
I buoni della politica vogliono conquistare il mondo.
10.8.08
Le guerre nel Mondo. Iraq: per non dimenticare mai!
La guerra in Iraq continua senza sosta.
I morti fra civili inermi innocentie e le varie armate che combattono, non si contano più. I media, le informazioni sono celate, nascoste dai "potenti della terra". Si muore ancora, si muore in tanti con l'indifferenza quasi totale dal resto del mondo.
Questo video che ho realizzato è un piccolo contributo "per non dimenticare".
Sensibilizzare i politici del nostro strano Paese? Certo! ma penso che la teatralità mediatica messa in campo in questi anni, abbia portato molta parte degli italiani a seguire in modo più menefreghista, con le trasmissioni "prendi tempo e non dici nulla", come "il grande fratello", "l'isola dei famosi", "buona domenica", e le tante soop o trasmissioni della coppia De Filippi-Costanzo.
Grazie Amici per la Gentile attenzione e... abbiate sempre presente che "i ricchi e potenti con le mani sporche di sangue", non stanno dando nessuna tregua. La prossima potrebbe essere la nostra nazione, ancora peggio un conflitto con giochi d'interessi da portare alla terza guerra mondiale. Non è fantascienza, basta pensare all'abbattimento delle "Torri Gemelle" e alle reali responsabilità... ma tutto tace perchè il denaro compra tutto. Tutto!? Guardatevi le Olimpiadi... meglio non pensare al brutto che ci circonda, all'orrendo che capita in Cina... meglio comportarsi con il gioco che ci hanno insegnato i potenti: fare come gli Struzzi.
Con Amicizia e Rispetto
Gentleman (Morris)
31.5.08
I Lucent Dossier
il circo al tempo della postmodernità
La straordinaria compagnia dei Lucent Dossier ha davvero stile da vendere.
Possiamo definirli come un felice incontro a metà strada tra il Vaudeville Circus (appellitavo del quale spesso si fregiano) e il medicine shows, spettacoli molto in voga negli Stati Uniti durante il diciannovesimo secolo in cui la commedia incontrava la musica e la giocoleria, il freak show si ibridava con le più assurde novità sensazionali in ambito medicamentoso.
Quelli dei Lucent Dossier sono show affatto nostalgici, in cui performer, nani, ballerini, DJ, contorsionisti e caberittisti trovano eguale spazio. Diverse anche le influenze, la cultura dei figli dei fiori, i ravers, l'ecologismo; tutti stimoli che si commistionano in maniera sapiente e raffinata.
In principio fu il Burning Man la manifestazione che dal 1986 raccoglie milioni di visitatori nel deserto del Nevada (ma all'inizio si svolgeva sulla spiaggia di Baker Beach a San Francisco). Già, perchè i creatori della compagnia, i tre fratelli Fleming e Lady Dream Rockwell, coreografa di tutti gli spettacoli si sono esibiti proprio lì per la prima volta, mettendo in scena visioni oniriche e, perchè no, orrorifiche in cui sembra quasi di riconoscere il tratto dell'illustratore e maestro del macabro Edward Gorey.
I nostri oltre a esibirsi nei festival di tutto il mondo (Coachella e Lollapalooza in testa) hanno affiancato molti artisti e musicisti nelle loro performance, dagli At the Disco ai 30 seconds to Mars fino ai Flaming Lips. Nota particolare, il rutilante carrozzone ha anche trovato il tempo per ospitare un fantastico sevizio fotografico di Steven Meisel proprio per l'edizione italiana di Vogue (l'immagine pè tratta proprio da questo portfolio).
Quando si dice quasi quasi me ne vo' col circo!
potete trovare i Lucent Dossier sul loro sito e anche su myspace.
28.1.08
UNA DOMANDA MOLTO IMPORTANTE-APPELLO
Una domanda importante...
Mesi fa lessi su Tuttosport,di una tourneè o comunque di un viaggio in Sud America di una Nazionale italiana anni 60/70 e di un calciatore sconosciuto e forse senza squadra che in una partita di allenamento (forse e dico forse,in Venezuela..) con gli Azzurri aveva umiliato la mitica difesa,segnando più di un gol e rivelandosi da solo imprendibile per i nostri e vincendo tutti i dribbling.Alla fine del primo tempo il fantomatico giocatore non scese più in campo e ciò fece molto felici i nostri.Questa "storia" vera è stata riportata da un giornalista italiano che incontrò,molti anni dopo,questo "campione celato" su di un aereo.Il giornalista a tutta prima non credette a quest'uomo,pensando ad una sparata,ma tempo dopo incontrò l'ormai-già-in-pensione-capitano (di cui non ricordo il nome!) e quest'ultimo gli disse che era tutto vero e che per lungo tempo la Nazionale e la Federazione tacquero a proposito di questo umiliante segreto : la mitica difesa italiana incapace di fermare,anche solo per poche volte,uno sconosciuto calciatore.
Allora volevo chiedere al mondo il nome di questo calciatore (il racconto è stato pubblicato da Tuttospor appunto)e di quale Nazionale si tratta!Se non sapete rispondermi indicatemidove andare e come fare per ottenere queste informazioni.
Per favore,documentatevi e rispondete numerosi perchè per me questa informazione è importante!
Grazie!
Brian Mercury
23.8.07
storie di serie A e storie di serie B
<<
così solita e banale come tante
che non merita nemmeno
due colonne su un giornale o una musica o parole un po' rimate,
che non merita nemmeno
l'attenzione della gente,
quante cose più importanti
hanno da fare
(....)
( Francesco Guccini Piccola storia ignobile da Via Paolo Fabbri 43 [1976] )
>>
Portiamo con noi un bagalio di lotte ed angherie, per questo viviamo ancora piu incazzati il presente
12.5.07
Senza titolo 1820
Un archivio di disperazione
scritto da topoandrea il
Segue su blogfriends
23.4.07
Senza titolo 1775
Dopo lo straordinario successo di pubblico di “Stretto nel dissenso” svoltosi lo scorso anno, ritornano a Reggio Calabria, Jack Hirschman e Agneta Falk, due tra le voci poetiche di maggior impatto e spessore del panorama letterario contemporaneo. La poesia di Jack e Agneta è un mix di pura energia creativa, incredibili sonorità, impegno sociale, preghiere di pace e grida di protesta. Nel corso dAgneta Falk ella performance gli artisti leggeranno la propria poesia in lingua originale, con contemporanea video-proiezione dei testi tradotti in lingua italiana e con accompagnamento musicale live. Successivamente al reading ci sarà uno spazio dedicato al libero confronto con i due poeti. Si includono notizie biografiche.
Jack Hirschman è da molti considerato il più importante poeta americano vivente con all’attivo oltre cento libri di poesia, saggi e traduzioni da nove lingue. La sua lunga carriera letteraria intreccia frequentazioni con artisti come Ernest Hemingway, Charles Bukowski, Jack Kerouac, Allen Ginsberg e Lawrence Ferlinghetti. Attivista per i diritti civili, guerriero poetico a favore di poveri e emarginati (fondamentale la sua battaglia contro la guerra in Vietnam), è simbolo della lotta per la giustizia sociale e la libertà artistica. Nel 2002 ha ricevuto il Book Award Life Achievement dalla Before Columbus Foundation. La motivazione del premio, scritta dal poeta e scrittore, David Meltzer, recita tra l’altro: “Jack Hirschman è una figura incredibilmente presente e tuttavia nascosta nella politica culturale e nella vita della poesia americana. Straordinariamente prolifico – ai più alti livelli dell’impegno artistico e del coinvolgimento attivo – il suo lavoro è generoso, aperto, e profondamente critico. La sua critica non è mai banale o inefficace ma ha immensa profondità. La sua opera maggiore – Arcani – si inserisce nella scia dell’epica moderna dei Cantos di Pound, di Paterson di William Carlos Williams, di The Maximum Poems di Charles Olson e delle Letters To An Imaginary Friend di Thomas McGrath. Noi siamo onorati nel dare riconoscimento alla sua opera e alla sua vita, ed egli onora e sfida la nostra opera e le nostre vite.”
Nel 2006 la città di San Francisco gli ha attribuito il riconoscimento di “poeta laureato” a coronamento della sua straordinaria carriera letteraria. Tra i suoi libri ricordiamo A Correspondence of Americans (Bloomington: Indiana University, 1960), Black Alephs (Trigram Books, New York/London, 1969), Lyripol (City Lights Books, San Francisco, 1976), The Bottom Line (Curbstone Press, Willimantic, 1988), Endless Threshold (Curbstone Press, Willimantic, 1992), Front Lines (City Lights Books, San Francisco, 2002), I was Born Murdered (Sore Dove Press, San Francisco, 2004). Dopo i 12 Arcanes (12 Arcani) e I Wanted You to Know It (Volevo che voi lo sapeste), la Casa della Poesia/Multimedia Edizioni ha pubblicato, a giugno dello scorso anno, un libro che raccoglie gli “Arcani” scritti durante cinquant’anni di attività poetica in cui l’artista affronta sia temi intimi e personali (la morte del figlio ventenne) che argomenti di respiro internazionale (il dramma del Kossovo e l’attentato alle Torri Gemelle di New York).
Agneta Falk è un’affermata pittrice e poetessa anglo-svedese, unita a Jack Hirschman da un comune modo di intendere la poesia e l’arte come impegno. Ha vissuto in Inghilterra dal 1969 dove ha insegnato teatro, comunicazione, letteratura e scrittura creativa. Dal 1992 al 1999 è stata co-direttore di Word Hoard, impegnandosi nella promozione della scrittura nella comunità e nell’organizzazione di eventi poetici. Negli anni ‘90 ha avuto l’incarico di predisporre pezzi di descrizione creativa sulla costa del Lincolnshire e dello Yorkshire. Ha pubblicato parecchie raccolte di poesia e ha esposto in Francia, Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Divide il suo tempo tra San Francisco, l’ Inghilterra e l’Italia. Il suo ultimo stimolante libro “It’s not love, it’s love”, è uscito in edizioni bilingue presso la Multimedia Edizioni.
Hanno scritto di lei:
«Sono entusiasta delle poesie dello Yorkshire di Agneta Falk, danno a noi americani la possibilità di penetrare la coscienza in un paesaggio grigio molto lontano dal nostro.» Lawrence Ferlinghetti
«Le sue percezioni, sia del paesaggio dell’io che del mondo all’esterno, sono uniche. C’è una giocosità beffarda con il linguaggio e sempre una chiarezza sorprendente, sia che scriva dello Yorkshire, dell’America Centrale o di San Francisco.» Judi Benson
«Nutrita alle fonti delle poetiche d'avanguardia europee ed americane, la poesia della Falk non tradisce mai la sua vocazione a un imperativo etico della scrittura, che si traduca innanzitutto in un posizionamento strategico (in senso emozionale, ma anche politico) della parola. La condizione della donna, del reietto sociale e dell'artista sono il perno della sofferta ricerca per una continua ridefinizione del senso del nostro essere nel mondo, in vista di una sua trasformazione utopisticamente sempre più necessaria. E' solo accettando pienamente il peso della negazione e del caos della vita contemporanea che la voce del poeta riesce a rivelare sprazzi di luce e speranza attraverso le maglie di quella negazione. La poesia di Agneta assolve a questo compito mirabilmente, regalandoci momenti di irripetibile incanto. Come il primo raggio di sole, dopo la pioggia insistente dell'autunno.»
Marco Nieli
21.4.07
Senza titolo 1771
IL 30 aprile alle ore 17.30 presso il Teatro “R. Gentile” di Cittanova (RC) si terrà “Soglia Infinita”, reading internazionale di poesia a cura di Jack Hirschman e Agneta Falk L’evento prevede un accompagnamento musicale live durante le letture di Hirschman e Falk (con contemporanea video-proiezione dei testi in italiano) e un libero dibattito con i due poeti.
Jack Hirschman è da molti considerato il più importante poeta americano vivente con all’attivo oltre cento libri di poesia, saggi e traduzioni da nove lingue. La sua lunga carriera letteraria intreccia frequentazioni con artisti come Ernest Hemingway, Charles Bukowski, Jack Kerouac, Allen Ginsberg e Lawrence Ferlinghetti. Attivista per i diritti civili, guerriero poetico a favore di poveri e emarginati (leggendaria la sua battaglia contro la guerra in Vietnam), è simbolo della lotta per la giustizia sociale e la libertà artistica. Nel 2002 ha ricevuto il Book Award Life Achievement dalla Before Columbus Foundation. Pochi mesi fa è stato insignito del titolo di Poeta Laureato da parte del Sindaco di San Francisco. Reggio Calabria è per Jack Hirschman la prima tappa europea di una rinnovata serie di reading fuori dai confini degli Stati Uniti. Tra i suoi libri ricordiamo A Correspondence of Americans (Bloomington: Indiana University, 1960), Black Alephs (Trigram Books, New York/London, 1969), Lyripol (City Lights Books, San Francisco, 1976), The Bottom Line (Curbstone Press, Willimantic, 1988), Endless Threshold (Curbstone Press, Willimantic, 1992), Front Lines (City Lights Books, San Francisco, 2002), I was Born Murdered (Sore Dove Press, San Francisco, 2004) .
Sono stati recentemente pubblicati 12 Arcanes (12 Arcani) e I Wanted You to Know It (Volevo che voi lo sapeste) dalla Casa della Poesia/Multimedia Edizioni ed è in preparazione la pubblicazione di un libro che raccoglie gli “Arcani” scritti durante cinquant’anni di attività poetica in cui l’artista affronta temi intimi e personali (la morte del figlio ventenne) e argomenti di respiro internazionale (il dramma del Kossovo e l’attentato alle Torri Gemelle di New York).
Agneta Falk è un’affermata pittrice e poetessa anglo-svedese, unita a Jack Hirschman da un comune modo di intendere la poesia e l’arte come impegno . Ha vissuto in Inghilterra dal 1969 dove ha insegnato teatro, comunicazione, letteratura e scrittura creativa. Dal 1992 al 1999 è stata co-direttore di Word Hoard,tanto da impegnarsi sia nella promozione della scrittura che nella comunità e nell’organizzazione di eventi poetici .
Negli anni ‘90 ha avuto l’incarico di predisporre pezzi di descrizione creativa sulla costa del Lincolnshire e dello Yorkshire. Ha pubblicato parecchie raccolte di poesia e ha esposto in Francia, Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Divide il suo tempo tra San Francisco, l’ Inghilterra e l’Italia. Il suo ultimo stimolante libro “It’s not love, it’s love”, è uscito in edizioni bilingue presso la Multimedia Edizioni.
Per info rivolgersi a Giada Diano:
giada742000@yahoo.it
3398022713
Approfondimenti
- sugli autori in questione
File audio della loro lettura avvenuta il 18 OTTOBRE '05 e riportata da
- Agneta Falk legge "11 settembre" (in italiano Chiara Cretella) (2972Kb)
- Jack Hirschman legge "NY, NY" (553Kb)
- Jack Hirschman legge "Blue" (364Kb)
- sulla località e come arrvare e muoversi
www.cittanova.com/index.php
http://www.cittanovaonline.it/
20.4.07
Senza titolo 1770
Perche : visto il punto a cui si è arrivati in cui : << è molto più facile strappare le male erbe appenano spuntano piuttosto che poi doverle sradicare quando sono cresciute >> ( Tex Willer )
il sistema è quello conisgliato dal film documentario Bowling a Columbine ispirato all'omonimo massacro della scuola Columbine diretto da Michael Moore nel 200 ( ottimo documentario sulla diffusione e sulla eccessiva liberalizzazione delle armi negli Stati Uniti e dove fa un confronto con il canada dove c'è anche li tale fenomeno della vendita e dell'acquisto delle armi ma rispetto a gli Usa c'è un numero molto inferiore dei morti e degli eccidi dovuti ale armi da Fuoco ) . Infatti iniziando dall'agressivita dei media , in particolare la tv , americani si forma nella coscienza un uso consapevole delle armii e del loro uso ( visto ormai l'iimpossibilità di lasciarsi alle spalle tali conseutudini dure a morire e cosi resistenti \ duratiure ) e magari il sradicamento di tale usanza \ consuetudine che s'era comprensibile nel Farwest adesso non lo è più o almeno ha perso il suo significato originario
Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.
Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...
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