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Sabato 9 marzo 2019, ore 20.00, c/o Casa dei Diritti di Milano (via De Amicis, 10).Giornata della donna, in incontro speciale : Madre Longhitano, presbitera della Chiesa episcopale e Daniela Tuscano presentano Femmine e preti non sono poeti (La Carovana/Gesù Buon Pastore)

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Giornata della donna: un incontro speciale In occasione della Giornata internazionale della Donna, la Casa dei Diritti di Milano propone un evento unico nel suo genere: l'incontro con Madre Longhitano, presbitera della Chiesa episcopale e prima italiana ordinata in Italia. Longhitano presenterà la sua autobiografia Femmine e preti non sono poeti (La Carovana/Gesù Buon Pastore) assieme a Daniela Tuscano, insegnante, scrittrice e coautrice del libro. Religione, donne, femminismo, diritti umani, ecumenismo, immigrazione, lavoro, cultura... Di fronte alle numerose sfide della contemporaneità, anche nelle Chiese il contributo originale e autorevole della donna diviene ormai irrinunciabile, giungendo a interpellare le stesse gerarchie. Modera Antonio Perrella, abate della Christiana Fraternitas, interviene mons. Whalon, vescovo episcopale e autore della prefazione. Sabato 9 marzo 2019, ore 20.00, c/o Casa dei Diritti di Milano (via De Amicis, 10). Ingresso libero Laura Ferrari

Memorie di un tossico 1979 33 anni dopo di Matteo tassinari

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Serpico a Forlì di Matteo Tassinari Stavo sbollendo uno dei miei tanti sballi in piazza Saffi, quella centrale, sotto i portici della chiesa san Mercuriale. La mia residua attenzione fu rapita da una serie di camionette di Vigili Urbani e Questura e auto in borghese più un blindato per eventuali viaggi verso le prigioni. Ai miei occhi, già di loro espressione di una forte alterazione in corso, sembrava di assistere allo sbarco in Normandia. In realtà era una delle tante retate del corpo Vigili Urbani sezione antidroga, capitanata da un certo Tatti che aveva sollecitato anche la Polizia capitanata dal commissario De Viola Una psiche malata Lo chiamavamo Serpico (o Eliminatore) e come tutte le uniforme eravamo rifiuti tossici. Si pavoneggiava a tutore impavido della legge, tracotante, aggrovigliato nelle proprie forsennate pulsioni da capo-branco o mandriano, destinato a perdersi nei confini devastati della sua realtà in una ciurma mal sana. Una fiumana infini