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Gli Home-Restaurant, ristoranti da aprire in casa propria
Aprire un ristorante in casa si può? A quanto pare sì.
In tempi di crisi come questi, dove si
da’ spazio alla fantasia per arrotondare i propri guadagni e arrivare a
fine mese, ecco che sta prendendo sempre più piede un tipo di attività
che conta di diventare un vero e proprio business.
Si chiamano Home-Restaurant e sono dei veri e propri ristoranti che ognuno può aprire in casa propria.
Qualcosa di diverso dai Guerrilla Restaurant, dei “ristoranti-evento” clandestini che generalmente trovano ospitalità in strutture di ripiego e con una durata limitata.
In questo caso, invece, gli Home-Restaurant sono dei ristoranti gestiti in casa dai proprietari e aperti ad amici ed estranei.
Un’occasione unica e imperdibile per
tutti quei turisti desiderosi di scoprire dal vivo gusti e abitudini
delle città che li ospitano: con gli Home-Restaurant, infatti, la cucina
non è semplicemente casareccia, ma “casalinga”.
Ovviamente gli ospiti contribuiscono alla spesa,
ma con una soluzione del genere il cliente non solo risparmia in
denaro, rispetto ad una comune trattoria, ma ha anche la possibilità di
godere di un ottimo clima familiare.
Come aprire un Home-Restaurant, quali regole seguire ed eventuali spese
Da
un punto di vista burocratico, se tutto si svolge all’interno delle
quattro mura domestiche, non si richiedono grandi spese. E’ infatti
possibile svolgere attività lavorativa occasionale, senza partita Iva,
fino ad un massimo lordo di 5.000 euro annui, soglia di esenzione dall’obbligo contributivo. E
non c’è la necessità di fare una dichiarazione (articolo 1 comma 100 della Legge Finanziaria 2008 n.244, che regola il lavoro domestico).
Sul reddito generato, non superiore ai 30.000 euro annui, è previsto il regime agevolato dei minimi.
Non serve autorizzazione sanitaria, anche se è preferibile munirsi di un attestato sulla sicurezza alimentare.
Insomma, non si tratta di una vera e
propria attività commerciale in senso stretto, ma può servire a
racimolare dei guadagni che arrotondano i propri stipendi.
Servono dunque un po’ di spazio in casa e la passione per la cucina, la vera protagonista.
Non solo: tra gli “ingredienti” è richiesta anche una buona dose di ospitalità,
per far sentire l’ospite a proprio agio e fargli respirare un clima
familiare, e per fargli conoscere le curiosità del luogo visitato e,
perchè no, dei piatti appena serviti a tavola.
Si tratta di un fenomeno ormai in espansione, ma in Italia e nel resto d’Europa è già affermato da tempo.
Sul web esistono molte piattaforme
dedicate all’Home-Restaurant: attraverso social network o siti
pre-costituiti si effettua la prenotazione e si contribuisce alla spesa.
E il gioco è fatto.
Qualche esempio italiano di Home-Restaurant
ROMA.
Michele è un giornalista. Daniela è una imprenditrice nel settore
turistico. Entrambi sono nati, vissuti e cresciuti a Roma. In comune,
oltre a due figli , hanno una grande passione per la cucina. Lui si
esalta quando si trova davanti ad un barbeque rovente. Daniela invece è
bravissima quando si tratta di preparare i piatti della tradizione
italiana e romana.
Amano organizzare cene e pranzi per
amici e conoscenti e siccome il loro appartamento ha un ampio terrazzo,
una bellissima veranda e un salone molto accogliente hanno deciso di
aprire le porte di casa loro a tutti con il sogno di condivere momenti
di spensieratezza uniti alla buona cucina. di fatto, organizzato un
“HomeRestaurant” ovvero un ristorate dentro casa. L’atmosfera, la
cucina, i prezzi e i ritmi sono familiari, lontani anni luce da un
ristorante tradizionale.
I turisti apprezzano l’HomeRestaurant di Michele e Daniela
perchè si immergono nei ritmi, nelle usanze e nella cultura romana, i
romani tornano a trovarli perchè trovano un ambiente familiare, dove
tutto è slow e preparato con amore. Tutti trovano due ingredienti di
difficile reperibilità: l’amore per le proprie tradizioni e la passione
che mettono ai fornelli.
L’Home-Restaurant di Michele e Daniela
si trova in Via Messina 31, una traversa di via Nomentana, a 50 metri da
Porta Pia. Potete chiamarli al numero
3388526556, inviare un sms al numero
3289551503 o contattarli su
Facebook. Disponibile, inoltre, anche un
sito web con tutte le informazioni utili.
COMO. I padroni di casa, in questo caso, sono
Luca ed
Elle,
due appassionati di cucina. Tra le loro specialità: cucina Thai, dai
ravioli ripieni di gamberi al riso fritto, pollo avvolto in foglie di
pandan, fish soup, insalata di papaya, melone intagliato e quant’altro.
Tutte le informazioni utili potete trovarle sulla loro
pagina Facebook e consultando il loro
sito web con le principali pietanze.
MILANO. Melissa e Lele aprono le porte nel proprio Ma’ Hidden Kitcken Supper Club (max 10 persone).
Spesso ai fornelli c’è lo chef
Andrea Sposini che organizza per gli ospiti anche market tour e lezioni di cucina.
Il menù cambia di sera in sera e in base a quello anche il contributo richiesto per la spesa in forma di donazione.
Il piatto forte di Melissa (che adora
fare la pasta in casa) sono le tagliatelle al cacao con crema di blue
cheese e pinoli tostati oppure i ravioli all’ “anormal” con ripieno di
melanzane.
Fra i piatti in menù, però, ci sono
anche filetto di maiale bardato al vino rosso, spinaci e peperoni al
forno, miniburger di trota con asparagi e pomodoro fritto, mousse di
fondente al tabacco toscano Kentucky, e quant’altro.
Community e piattaforme social legate al mondo degli Home-Restaurant
Esistono poi delle piattaforme volte a promuovere cene, eventi e ristoranti locali. Ve ne segnaliamo qualcuna:
• Ceneromane:
www.ceneromane.com. Per prenotare una serata alternativa fra le mura domestiche della capitale romana.
• Gnammo:
gnammo.com. Per scoprire gli Home-Restaurant d’Italia, ma anche ristoranti, eventi, cene, menu a buffet e quant’altr0.
• Home Food:
www.homefood.it.
Le “Cesarine” d’Italia vi aprono la loro casa, per offrirvi piatti
tipici, ingredienti genuini, ospitalità autentica. Potete scegliere tra i
percorsi gastronomici in calendario o richiedere la disponibilità in
una data a vostra scelta, per gustare il vero cibo tradizionale
italiano.
• SoulFood:
www.thesoulfood.it.
Un progetto multidisciplinare, nato da un’idea di Don Pasta e
realizzato insieme a Terreni Fertili, attorno alle dimensioni
ambientali, sociali e culturali del cibo.
• New Gusto:
newgusto.com. Una piattaforma che si rivolge soprattutto ai turisti per favorire scambi culturali attraverso il cibo.
Daniela Bella