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la vita Bugiarda degli adulti serie di #Netflix tratta dal romanzo omonimo di Elena Ferrante sarà una nuovo cult come #lamicageniale ? oppure si deve aspettare la seconda stagione ?

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n.b   A CHI NON GLI NE FREGA NIENTE DELLO SPOILER PUO' CLICCARE SOPRA IL TLTASTO SOLUZIONE E LEGGERSELO  . A    CAUSA  DI PROBLEMI  CON L'INSERIMENTO     DEL CODICE  HTML  PER   COPRIRE   LO SPOILER   IL POST   CONTINUA  DOPO  LA  SPAZIO   VUOTO    Anche durante  le festività natalizie   ho  in alternativa   alla tv natalizia  (  che odio  visto che  è  fatta  di : repliche  ,  panettoni ,  film  natalizi   )   visto    a manetta  prime  e netflix .  Oltre   al film documentario  Balentes - I Coraggiosi  di Lisa  Camillo   da  me  recensito in : << Ci vuole passione per raccontare una storia degna di essere raccontata è .....  >>    ho  visto    la serie  tv   La  vita  bugiarda degli  adulti   dal romanzo di Elena Ferrante . La Giovanna di La vita bugiarda degli adulti somiglia a Lila e Lenù,  il  he  fa pensare  ad  una  sua  continuazione  o  un seguito  .  Infatti  ne condivide alcuni tratti come un certo disincanto, la dolcezza, qualche spr

credevo di essere io l'unico anomalo invece c'è a Napoli, il fioraio che regala libri ai passanti

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Leggo su repubblica  del  17\2\2019   questa  storia   Napoli, il fioraio che regala libri ai passanti: "Leggere ci rende migliori" La generosa iniziativa di Luigi Esposito: ha messo cestini di libri accanto a piante e vasi di fiori per incentivare le persone a leggere                                     di ANNA LAURA DE ROSA Un fiore e un libro. Perché, entrambi, nutrono la cultura della vita. E' la generosa iniziativa di un fioraio nel cuore antico di Napoli, Luigi Esposito, che regala romanzi ai passanti. Così nel gazebo di Chiaia si possono trovare "Siddharta" e "Il profeta" di Gibran accanto ai vasi di gerani e ciclamini. I gialli di Camilleri tra i profumi di narciso e lavanda. "Regalo libri a chiunque - spiega il 53enne - non si devono necessariamente acquistare fiori. Le persone possono anche portare via romanzi e saggi, come è accaduto l'altro giorno con due signore dei Quartieri spagnoli. Perché lo faccio? Amo leggere, mi entus

Ibrahim, 24 anni, morto di appendicite e di razzismo

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ma in che 💀💣💥💥💩 di paese viviamo ?Questo  è l'unico commento che mi sento da fare leggendo storie come questa che riporto sotto . Va bene che dal punto di vista giudiziario : << Sulla vicenda il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha detto: “Bisogna accertare eventuali responsabilità sulla morte del 24enne ivoriano  >> ma  dal punto  di vista etico  morale    tale  persone  e tali atteggiamenti     vanno condannati  .  Prima  di lasciarvi  alla storia   , anticipo   a chi mi dirà , tu che  avresti fatto ?   io  l'avrei porto  anche  a piedi   o  avrei ( non avendo patente  )  dato l'auto   dei  miei  per  poterlo all'ospedale  o  soccorso  se  fossi stato medico   . perché   una persona che   sta male      va soccorsa indipendentetemente  dala nazionalità  .  DA   http://www.ilfattoquotidiano.it    di  Francesca Fornario  | 11 luglio2017 Ibrahim, 24 anni, morto di appendicite e di razzismo Marco si è sent

Teatro San Carlo, il baritono al direttore: "Facciamo presto, c'è il Napoli"

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credevo che  la passione  calcistico  fosse assopita  ed   inglobata  dalla tv  , visto che  gli   stadi sono   sempre  o quasi   (  vuoi per paura dei violenti , vuoi per motivi di sicurezza  es empio quando si vieta  ai tifosi  di una squadra    ospite  di seguirla   perchè essa  gioca in casa  dell'avversario  )  invece  da  http://napoli.repubblica.it/sport/  4\2\2016   Il tifo per il Napoli conquista anche i protagonisti della lirica: ieri sera, il baritono Filippo Morace, che interpreta il barone Mirko Zeta, in occasione dell'ultima recita de "La Vedova Allegra" in un teatro San Carlo sold out, ha confessato in diretta il suo amore per la squadra azzurra di calcio prima in classifica. Nell'attaccare la strofa dell'aria del terzo atto si è rivolto al direttore d'orchestra, Maurizio Agostini, dicendo: "Maestro, facciamo presto che c'è il Napoli in tv". Il pubblico ha dimostrato di gradire l'esortazione a scena aperta di Morace arri

Saldi a Napoli spunta la prima panchina per mariti stanchi degli acquisti

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  Ed ecco  che   con la fine delle festività natalizie  a arrivano  i  saldi . Ora per tutte le donne,  lo sò  che  sembrerà  un luogo comune  ma  a volte i luoghi  comuni contengono un fondo di verità ,     il momento dei saldi è una vera festa, per gli uomini decisamente meno. In questi giorni di inizio dei ribassi, l'atelier creativo Yuzz , con sede a Napoli, ha dato vita alla prima panchina per i partner  annoiati. Una seduta di fortuna  le  foto sono tratte  da  da http://napoli.repubblica.it/cronaca del 10\1\2016 in Vico San Domenico Maggiore, recuperata da vecchi pallet, sulla quale campeggia la scritta "Panchina sosta mariti:che pacienza   ca  ce vo'  \ che pazienza che ci vuole", e che offre un momento di relax a tutti gli uomini stressati dagli acquisti    femminili   (a cura di Nicola Perilli)

Kepurp, arriva la variante napoletana del kebab: il polpo diventa street food made in Napoli

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    canzoni suggerite Sud Sound System - Le Radici Ca Tieni Creuza -de- ma Fabrizio De Andrè Almamegretta - Figli di Annibale   ti potrebbe interessare http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2015/06/il-politicamewnte-corretto-buonismo.html come riconoscere un kebab buono da uno di scarsa qualità ( www.giornalettismo.com del 11\6\2015 ) http://www.mauriziogalluzzo.it/ecco-cosa-contiene-davvero-il-kebab i mie due  articoli sul kebab  Questa news dimostra di come l'identità pura o chiusa sia impossibile in culo ai cultori dell'identità' chiusa . L'unica strada come ho già detto nel post precedente ( vedere l'url sopra ) ed un antidoto al razzismo ed xenofobia e nazionalismi easperati dall'identità chiusa . Ma anche al buonismo d'accatto che annulla   \  cancella le  differenze e le diversità creando omologazione o pensiero unico  .  Infatti  Napoli ( ma  potrebbe   essere  anche qualunque  altra  parte d

- le cose belle della vita le storie di Edinma tokodi e Ciro Sabatino

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ecco due  storie  di (r)esistenza  culturale  \  guerriglia contro culturale  .La prima  viene  ( non  sono riuscito a trovarlo , salvo le  foto  prese  con il mio cellulare  dalla versione cartacea  ,  evidentemente  non lo mettono sul sito  , l'intervista  fatta  sempre  da taddia  , per  il settimanale  topolino   )  da la stampa   del 13\4\2014  a  cura  di F. Taddia  Non la mia personale “guerriglia” voglio usare il verde urbano per ribaltare il rapporto tra uomo e natura: se tutti avessimo un giardino personale da coltivare avremmo un rapporto molto più equilibrio con ciò che ci circonda”.  Ispirazione artistica e vocazione ecologica: è dal virtuoso incontro di queste due istanze vitali che Edina Tokodi, in arte Mosstika, ungherese di nascita e newyorchese di adozione, ha abbracciato e fatto sua la forma espressiva dei “Moss graffiti”, ovvero la “street art” realizzata con il muschio. “L’idea iniziale era quella di creare dei veri e propri     giardini prefabbricati

Napoli, il prefetto inveisce contro il parroco. "Come osa chiamarci 'signori'?"SE INVECE LE ISTITUZIONI DI ADIRARSI PER UNAFESSERIA LINGUISTICA SI ADIRASSERO PER LE COSE SERIE

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Rimango basito   leggendo questa  news  tratta  da  http://www.huffingtonpost.it/ .  E mi chiedo  (  domanda  destinata  a  rimanere  senza  risposta  , visto  l'ovvietà   d'essa  )  riflettendo  su questa  frase : <<  ma  come  parla  , le  parole  sono  importanti   >>  ( onde  ad  evitare  di ripetere  il video  già inserito in altri post   , evito di rimettere per  l'ennesima  volta    rimando qui chi vuole  vederlo\  rivederlo, mi limito ad una foto ,  a  destra , estrapolata  dalla  stesso url del video  )  di Palombella rossa di  Nanni Moretti  ,  come  da  titolo , ma  perchè il potere  s'incazza   per  questioni  di lana  caprina    e non per   cose  serie come quello di cui  si  dibatteva   in quel  vertice  . Ma  ora   bado alle  ciancie   ed  ecco   la news  .  A voi  giudizio  in merito  e decidere  da  che parte  stare  se   da quella  del prete  o  dei cialtroni    che  anzichè  badare   al contenuto (  la denuncia dei rifiuti )    ba

Fra i nastrini di un cantiere

Io non vedo un cimitero in quell'aria di mare.     Sebbene tutti si ostinino a dare per scontato che puzzi di morte:     Cellule morte evaporate da pizze tagliate a fettine precise, come solo un boia sa fare. Treni senza più binari e con il tempo ormai perso; recuperabile nemmeno investendo capitali di minuti strappati ai sogni mattutini. Strade colme di cappelli gialli, nastrini a strisce rosse e bianche, come bandierine, ma mancano le stelle, manca sempre qualcosa da queste parti. Borsette schizzofreniche si ribellano al proprietario per avere una sorte, per avere un dannato ruolo negli archivi della polizia. Oggetti, ancora col prezzo annesso, guardano il trafficare di banconote mensili non registrate, passare da mani a mani occupate da pistole. Gessetti scrivono per troppi pochi occhi distratti da vele e polvere. Vele e polvere. Vele e polvere .   Io non vedo oggetti. Io vedo menti, cuori, fegato e polmoni. Vedo immensa poesia. Immensa umiltà. Trovo l'identità nei vicoli de