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2.7.24

chi lo ha detto che i prof siano solo carogne ? Prof muore per un malore improvviso, la classe va sulla sua tomba dopo l'esame di maturità: «Una parte di lei è qui con noi»

COLONNA SONORA
LA STRADA-MCR( MODENA CITY RAMBLERS )

 
  dopo la notizia : << Maturità 2024, professoressa muore la notte prima degli esami: una collega fa trovare a ogni studente un cuore e un biscotto >> eccone un altra che dimotra come nonsempre i prof sono : apatici , carogne , ma anche punti di riferimento . concordo questo commento


Mirella Aversano
Che bello!
Quando la scuola è abitata di vita, i risultati non possono essere che questi!
La vita, oltre la vita e i ricordi monito per conquistare nuove conoscenze e sensibilità❣️ 


preso insieme e alla foto del giornale ) dall'account fb citato sotto nell'articolo




Un malore improvviso subito dopo i colloqui a scuola con genitori e alunni, poi la morte inaspettata a soli 55 anni. Da quando Michela Ferrante, insegante di Italiano e Latino del liceo Jommelli di Aversa, è venuta a mancare un anno e mezzo fa, il 13 dicembre 2022, per i suoi studenti è cominciata una lunga notte. Nessuno tra loro l'ha mai dimenticata, così come non l'hanno fatto i colleghi. E oggi, nei giorni dell'esame di maturità, i ragazzi della quinta F  (  foto    inizio  post  )  hanno voluto ribadire quanto la figura della professoressa sia stata per loro fondamentale.
Lo hanno fatto con una richiesta insolita al termine dell'esame: essere accompagnati al cimitero. «Avevano il desiderio di ringraziare la loro prof che non c’è più, ma che hanno sentito vicino tutti i giorni in cui è mancata. Una sensibilità che ripaga di tutto l’impegno profuso in cinque anni di insegnamento», ha raccontato al Corriere della Sera la docente di filosofia e scienze umane Enza Picone. È stata lei ad accompagnare i ragazzi e a condividere su Facebook la foto della visita accompagnata da un messaggio rivolto alla collega, ma che non può lasciare indifferenti anche coloro che non hanno avuto la fortuna di incrociarne i passi.
Al cimitero dopo la maturità
«Certi legami non si spezzano mai. Capita raramente, ma capita che l’amore di e per una persona continui, anche in sua assenza. Ed è così che una classe di ragazze e ragazzi di quinta liceo, decidano, appena conosciuto l’esito dell’esame di maturità, di andare a condividerlo con chi non c’è più, con la loro insegnante di italiano e latino, troppo presto e troppo velocemente andata via», scrive l'insegnante nel lungo post.

«Questa foto non vuole spettacolizzare sentimenti intimissimi. Vuole mostrare, se ce ne fosse ancora bisogno, la straordinarietà di una donna e di un’insegnante, Michela Ferrante, che continua ad essere amata e ricordata dai suoi alunni. Questa foto vuole mostrare che, quando la scuola funziona, gli adolescenti sono in grado di sviluppare sensibilità e capacità emotive profonde, accogliendo il dolore per trasformarlo in crescita matura e consapevole. Questa foto è anche il mio personalissimo orgoglio: nessuno dei miei studenti si è lamentato o stupito per il voto che ha ricevuto ma tutti mi hanno chiesto di essere lì, per l’ultima volta, con loro, in silenzio, con gli occhi lucidi, ciascuno con il proprio ricordo. Michela, abbiamo fatto un buon lavoro: oggi davanti a me c’erano uomini e donne che porteranno per sempre con sé quello che abbiamo loro insegnato, la meraviglia della vita, la passione delle idee e la volontà di cambiamento».
La lettera degli studenti
Gli studenti della classe quinta F, al termine del loro percorso di studi, hanno consegnato ai docenti una lettera che conferma l'ottimo lavoro svolto dalle inseganti. Dopo aver ringraziato i professori non hanno potuto fare a meno di rivolgere un pensiero anche a «lei», la prof «che non potremmo mai dimenticare, che con la sua gentilezza e la sua leggerezza illuminava le nostre giornate e che avrebbe fatto il tifo per noi fino alla fine. Ci conforta pensare che una parte di lei sia qui con noi oggi e ci stia ascoltando, anche se da lontano».

4.5.22

Kaif morto a 4 anni per una malattia rara: abbandonato dai genitori, l’addio della sua madre adottiva Chiara Fossombroni

Una  storia  quella che   ho  trovato   https://www.thesocialpost.it/  talmente triste  che    mi ha  sconvolto  e spiazzato  tanto  da  :  non trovare  parole   per  commentarla  ne per  criticare o quanto modo  provare a  comprendere la  scelta  dei genitori  naturali 

Kaif morto a 4 anni per una malattia rara: abbandonato dai genitori, l’addio della sua madre adottiva Chiara Fossombroni  
DI SILVIA NAZZARENI // CRONACA ITALIA

04 MAGGIO 2022, 12:45

Kaif aveva una rara malattia ed era stato lasciato solo in ospedale: Chiara aveva immediatamente deciso
di tenerlo con sé, e così è stato fino alla fine.
Kaif è morto il primo maggio, a soli 4 anni, per una malattia rarissima: nella sua breve vita, però, ha avuto la fortuna di essere stato molto amato dalla sua mamma adottiva, Chiara, che lo ha conosciuto quando era solo in un letto d’ospedale, abbandonato dai suoi genitori.
La loro è una storia d’amore e di tenerezza: un’avventura che termina con un addio di dolore, ma Chiara Fossombroni non si è mai pentita neanche un attimo di aver adottato Kaif: è lui ad averle donato i momenti più belli degli ultimi anni.
Chiara ha incontrato Kaif due anni fa: era su un letto dell’ospedale Meyer, a Firenze, solo e abbandonato.
Gli avevano diagnosticato una sindrome rara che conterebbe solo 170 casi in tutto il mondo ed i suoi genitori biologici, a quanto pare, non se l’erano sentita di affrontare una situazione tanto drammatica. A La Nazione, lei ha raccontato il suo primo incontro: “Quando ci siamo incontrati era sdraiato su un letto a guardare il soffitto. Non era mai uscito dall’ospedale, per i primi due anni non ha potuto mangiare né bere, nutrendosi tramite un sondino. Si è appoggiato sul mio seno e io sono diventata sua madre”.
Kaif alla scoperta del mondo, con Chiara come “manico di scopa”
Negli anni in cui Kaif e Chiara sono stati insieme, lei ha fatto di tutto per fargli conoscere il mondo e le bellezze della vita: gli ha mostrato il mare, la montagna, il divertimento e soprattutto gli ha fatto conoscere amore e protezione.
Quando lo ha incontrato, il piccolo Kaif era desideroso di ricevere un contatto ematico, come gli aveva spiegato in ospedale: “Il professor Massimo Resti che lo aveva in cura, – ricorda – mi disse che aveva tanto bisogno di affetto che si sarebbe attaccato anche a un manico di scopa pur di trovarne.
Quel manico di scopa sono stata io”.
Negli ultimi mesi le condizioni di Kaif si erano aggravate e, fino all’ultimo, sua madre aveva sperato che migliorassero. Sulla sua pagina Facebook, lo scorso 30 aprile, aveva scritto: “Solo una preghiera per Kaif adesso. Forza ! Sei l’essenza dell’amore e devi vincere”. Il giorno dopo, purtroppo, il tristissimo annuncio: “Alleluia Kaif è in cielo felice e la sua mamma continuerà ad essere sempre con lui. TI AMO e saremo sempre insieme”.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...