e l’angelo allungò la mano e trasse l’ala per sfamarti d’amore,per il tuo sguardo consumato dal tempio buio,per il tuo puro cuore sempre in tumulto. Forse era un’ombra o un figlio delle persone,l’unica luce di sicuro a scaldare il tuo corpo,pago di credo ed in eterna fede. Le bocche si mossero a morder l’invidia,a vederti da Lui prescelta figlia,ti cacciaron dall’incenso,per legarti alla polvere,trovarono un fardello per maritarti una rondine,tra trucioli e fratelli diventasti donna,nel deserto freddo concepisti il Signore,puro come una stella ed il tuo amore, lo crescesti nella fede, lo amasti col cuore, lo donasti ad un popolo in cerca di eroi. Salvò il mondo dal mero ricordo,aprì le braccia e spense la voce a chi nel silenzio,lo consegnò ad una croce. Aspettasti solo l’eternità di tre soli,tergendo il suo sorriso ombra del Paradiso, alla fine non ti lasciò sola, ti diete Giovanni come anima preziosa,ascendendo al cielo con la promessa d’un eterno sorriso.