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20.6.19

con questo clima assurdo anche i medici semplici prescrittori di terapie alla cannabis hanno paura ! È schifoso!

ringrazio per la segnalazione  l'amica
Dottor Cinquini LIBERO!!!!
Soft Secrets Italia
Questa è l'immagine della mamma del Dottor Cinquini mentre cura le piante della propria terapia. Pubblichiamo la sua foto perché il Dottor Cinquini è stato nuovamente intercettato dalle forze dell'ordine e a seguito di perquisizione è stato messo agli arresti domiciliari in attesa di processo.
Cosa gli hanno sequestrato?
82 chili di cannabis light ( Compolti, Fenola e Kc Virtus)
80 grammi di iceolator, terapia del Dottor Cinquini
280 grammi di infiorescenze secche di 707 California, terapia della madre del Dott. Cinquini da lui prescritta per Alzheimer.

20.2.09

vietato criticare la porcata del testameto biologico che stanno approvando ?


Altra preghiera



Liberaci dal vuoto del potere
dall'ideologico concorrere violento
dai tribunali di partito, dall'erosione
del libero discorrere degli uomini
allontanaci dalle urla di governo
dagli elenchi fraudolenti dei nemici
dall'odio che scava a fondo e lascia
lungo la via un'aspra solitudine
forma essiccata del pensiero
decadenza inarrestabile, inquietudine


N,b


Tale  poesia  è stata   trovata in rete  non ricordo su quale  sito  o blog  . Se nel caso violasse  kil diritto d'autore  l'autore  (  o  gli autori  posso contattarmi  indicandomi l'url di questo post  , quello che  c'è sotto ogni post  il  cosidetto permalink , che  provvederò al  quanto prima  a   rimuoverla  )

Lo che m'ero  dopo  gli articoli sul testamento biologico  e sul caso eluana  di non ritornare più  sull'argomento  , ma  l'arrogante  attacco  dei parlamentari  della  Pdl  e le  balle  ( scusate i termine ma  m'indigno davanti a tali bugie  , perchè   come potete leggere  su micromega    e in rete  coi sono anche  associazioni  religiose  e adirittura  ,uditre ,udite  , 21 preti  che  parteciperanno alla manifestazione  a Roma e  che nopn approvano  questa legge incivile    filo vaticana  come potete  notare   anche dal testo del decreto legge   )  : <<   Rattristano le parole di Beppino Englaro, che ha definito una barbarie il disegno di legge sul testamento biologico ancora in discussione al Senato e ha così offeso gratuitamente il Parlamento» si legge in una nota congiunta Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello, capogruppo e vicecapogruppo vicario del PdL al Senato. «Anche perchè - continua la nota - il ddl Calabrò ha raccolto fino ad ora consensi e aperture di credito che vanno ben oltre la maggioranza che sostiene il governo. Un dramma personale, come certamente è stato quello di Eluana Englaro, non può essere usato per coprire un disegno politico. L'impressione, invece - concludono Gasparri e Quagliariello - è che il polverone che si sta sollevando contro il disegno di legge serva ad impedire un dibattito sui contenuti nella chiarezza delle rispettive posizioni, per non dire apertamente cos'è che si vuole in realtà: l'introduzione dell'eutanasia nel nostro Paese (  corriere della sera  online  )  >> al padre  di Eluana  che  democraticamente  ( sempre  che la democrazia  esista  ancora  )   ha fatto   e  fa  bene   far sentire la sua voce in una battaglia di civiltà.Ovviamente vi sono i vari corvi a tutela della sacralità della vita che cominciano a sbraitare e a imporre il loro volere. Questa legge non serve a niente. Serve solo a peggiorare lo status quo. Il solito medioevo all'italiana. E le beffe dal resto del mon  ha espresso mil  suo pare  critico  contro questa legge  assurda  contrpo la  quale  anche  medici  Luciano Orsi, responsabile della rete di cure palliative di Crema  hanno detto che è  una legge pericolosissima per i malati terminali" dato che 
obbliga a nutrizione e idratazione forzate, le sofferenze dei malati terminali si moltiplicherebbero una prospettiva sadica e raccapricciante..
Quindi cari amici\che domani scendiamo in piazza o se non npossiamo con il nostrro facebbok aderiamo
. Non  lasciamo che  decidano per noi  . << La vita di ciascuno non appartiene al governo e non appartiene alla Chiesa. La vita appartiene solo a chi la vive. Il decreto legge di Berlusconi, trasformato in disegno di legge dopo che il presidente Napolitano, da custode della Costituzione, ha rifiutato di firmarlo, vuole sottrarre al cittadino il diritto sulla propria vita e consegnarlo alla volontà totalitaria dello Stato e della Chiesa. Rendendo coatta l’alimentazione e l’idratazione anche contro la volontà del paziente, impone per legge la tortura ad ogni malato terminale.
Pur di imporre questa legge khomeinista, Berlusconi ha dichiarato che intende sovvertire la Costituzione repubblicana. E’ arrivato ad oltraggiare una delle costituzioni più democratiche del mondo, la nostra, definendola “filosovietica”, mentre non perde occasioni per elogiare il suo “amico Putin”, ex-dirigente del Kgb. Al governo Berlusconi che ha ormai dichiarato guerra alla Costituzione repubblicana, è dovere democratico di ogni cittadino opporre un fermo “ora basta!”.
Per dire sì alla vita e no alla tortura, per dire sì alla Costituzione e no al progetto di dittatura oscurantista, per dire sì al Presidente che sostiene la Costituzione contro chi la viola, la svilisce, la insulta, chiediamo a tutti i democratici di auto-organizzarsi per una grande e pacifica manifestazione, senza bandiere di partito, solo con la passione e l’impegno civile di liberi cittadini, a Roma, a piazza Farnese, sabato 21 febbraio alle ore 15. >> (    temi.repubblica.it/micromega-online/  di  cui sotto trovate una serie  d'articoli )

A chi  mi scriverà , ecc  rispondo 
 Rispondo anticipatamente   a chi mi dirà ( via  email  , nei commeni  , su facebook , via  sms  ) 
che sono  per  l'omicidio   , contro la vita  , ecc.  , che    la mia non è democrazia  , e non ho rispetto del parlamento  e delle sue leggi  .
che   .questa  legge in fase di approvazione che riguarderà ogni cittadino italiano. Spiace molto che coloro che lo criticano lo facciano senza parlare della legge in questione che, una volta letta, appare veramente assurda. Posso capire la distanza tra le opinioni personali, davanti a situazioni come queste  ,  ma vorrei che si parlasse dei fatti... se io, in determinate condizioni, non voglio fponiamo il caso  .,farmi alimentare con un sondino e lo metto per iscritto, sarò obbligato a farmi alimentare artificialmente Nessuna obiezione sul fatto , anche  se da libertario  e refratario   fatico ad  ammetterlo , che il Parlamento ( sia   che  a governare sia la destra   o  la  sinistra  )  può approvare una legge grazie alla maggioranza ottenuta alle elezioni. Ma Questo non fa però automaticamente di questa legge una buona legge o una legge rispettosa della Costituzione. In fin dei conti la Corte Costituzionale c'è anche e soprattutto per questo. Qui in fondo si tratta di dire se è meno giusto, e soprattutto costituzionale, che una persona, in un futuro si spera lontano, possa ricevere delle cure pur contro la propria volontà. Di questo si tratta. Niente più e niente meno. Nessuno vuole "togliere la vita" a nessuno. Solo, per me vorrei essere io a decidere  o  che sia rispettata  la volonta  scritta  orale ,  vera o presunta   di un mio    familiare  a  morire  con dignità  e non vivere  come un vegetale  e   a non subire  accanimento terapeutico


per  approfondire    articoli dalla sudetta rivista  


"Una legge pericolosissima per i malati terminali". L'appello ai parlamentari di Luciano Orsi, responsabile della rete di cure palliative di Crema

21 febbraio, le adesioni di Dario Fo, Franca Rame, Lidia Ravera,Giorgio Cremaschi, Gad Lerner, Dacia Maraini, Piergiorgio Odifreddi, Giuseppe Giulietti, Daniele Garrone (teologo valdese)
Furio Colombo: Piazza Farnese, appello di libertà


Noi Siamo Chiesa aderisce alla manifestazione
e attacca la Chiesa oltranzista delle gerarchie

I medici dei malati terminali già da una settimana chiedono che la legge venga fermata
Il documento della società italiana di cure palliative che spiega come con la nuova legge, che obbliga a nutrizione e idratazione forzate, le sofferenze dei malati terminali si moltiplicherebbero. Una prospettiva sadica e raccapricciante.

Marinari, esperto di cure palliative: "Una legge contro i malati"

Barbara Spinelli: aderisco alla manifestazione
perché la vita non può esser delegata a entità astratte come la società, lo Stato o la Chiesa. La vita è a disposizione di chi si prepara a morire


Le Comunità cristiane contro Bagnasco
Un durissimo comunicato dei cattolici di base contro la legge del governo sostenuta (e ispirata) dalla Chiesa gerarchica
Un prete risponde al quotidiano di Feltri


La legge del governo sul fine vita viola i diritti umani
I professori di diritto civile contestano le aberrazioni del ddl


21 preti aderiscono alla manifestazione


Non ci sarà nessun testamento biologico.
La legge prevede il "sondino di stato" obbligatorio,
anche contro la tua volontà

MARINO Legge inutile e aberrante / Se passa sarà referendum
RODOTA' Un ddl che cancella il testamento biologico
CAMILLERI Verso una nuova legge porcata
FLORES D'ARCAIS
L'Italia khomeinista di Berlusconi
Il testo del disegno di legge | FORUM Dì la tua
APPELLO Sì alla vita, no alla tortura di stato
SONDAGGIO Chi ha il diritto di decidere sulla tua vita?
ARCHIVIO Caso Englaro e assalto alla Costituzione, tutti gli articoli

19.7.08

il caso Eluana e la necessità di una legge sul testamento biologico

poichè due parole  sono troppe  e  una e poca  sul  caso eluana  e la necessità  di una legge sul testamento  biologico  concordo  con   questo bellissimo intervento   della cdv \  esterna  Maria Antonietta Pirrigheddu alias www.lunadivetro.it che  qui  ripubblico


Ancora un articolo che scandalizzerà i benpensanti. Probabilmente un’altra pia vecchietta scriverà un’accorata lettera di protesta a qualche giornale, come già è successo.
E’ facile scandalizzarsi delle idee degli altri… anche perché di solito non conosciamo affatto le nostre. Quelle che definiamo “opinioni personali” sono spesso idee altrui che ci sono state inoculate, magari fin da bambini, e che in realtà non abbiamo mai davvero analizzato. Le abbiamo accettate a occhi chiusi perché provenivano da una qualche forma di autorità: familiare, religiosa o più semplicemente popolare (sì, perché anche il “popolo” costituisce un’autorità, che però muta parere a seconda del vento).
Ben poche delle nostre convinzioni sono state maturate sulla base di esperienze o di attente valutazioni: perché pensare è faticoso, e si trova con facilità qualcuno che lo fa al nostro posto, naturalmente con il giusto tornaconto. Riuscire ad avere dei pensieri propri – che possono anche essere sbagliati, certo – significa essere liberi. Avere il coraggio di non nasconderli vuol dire impedire a chiunque di tenerci in suo potere.
Anche stavolta, dunque, darò scandalo cercando di riflettere su un argomento spinoso quanto attuale. Non chiamatelo “eutanasia”, per favore, perché mi riferisco a ben altro. C’è un nome diverso per la nostra ostinata opposizione alla morte naturale, ed è “accanimento terapeutico”.
Lo mascheriamo di perbenismo, sostenendo che solo Dio detiene il potere sulla vita e sulla morte, ma in realtà facciamo di tutto per toglierGli queste redini dalle mani. Non si tratta di stabilire quando e se sia giusto “staccare la spina”. Il ragionamento da fare è un altro: se un uomo è colpito da malattia irreversibile per la quale non vi sia alcuna cura, incamminato verso una morte certa, come possiamo permetterci di impedirgli di morire? Come pretendiamo di ostacolare il normale ritorno a Dio nel momento in cui è stato stabilito?
Temporeggiamo giocherellando con i tormenti altrui, indossando gli abiti di Grandi Sacerdoti che ne sanno più di Dio. E come ci sentiamo potenti in queste vesti, quanto ci sentiamo elevati! Siamo quasi onnipotenti: addirittura capaci di fermare la morte!
Per quanto tempo è giusto attendere il risveglio di un uomo in coma? Dieci anni? Venti? Forse possiamo porre la domanda in termini diversi: per quanto tempo riusciremo a mantenerlo – si fa per dire – in vita? Fin dove può arrivare la nostra perizia?
Certo, è più che legittimo tentare di tutto per riportalo indietro, attendere e sperare per un tempo ragionevole. Ma quando un uomo – o meglio la sua anima - si rifiuta di tornare, e sono solo le nostre macchine a dargli un respiro mentre il corpo si degrada e si accartoccia, qual è il limite tra speranza e ostinazione?
Nei rari casi in cui dopo molti anni di coma c’è stato un risveglio, questo ha significato per il soggetto il ritrovarsi forzatamente fuori dal mondo e dalla propria mente, nell’incapacità di essere davvero ancora vivo.
Un essere umano in stato di coma può comunicare - sebbene in modi impercettibili e a livello di sensazioni - con i propri cari. La famiglia conosce la forza fisica e interiore del proprio congiunto, e sa cosa lui desideri. Perciò, indipendentemente dal tempo trascorso, interrompere le cure contrastando il volere del paziente o dei suoi familiari significherebbe commettere un omicidio. Ma prolungare le cure a oltranza infischiandosene della volontà del paziente e dei suoi cari è un atto criminale, che non può essere giustificato da alcuna dottrina medica o religiosa.
Prendiamo ad esempio la storia di Eluana Englaro. Sedici anni in stato vegetativo permanente, mentre il povero padre chiede ormai da nove anni di porre fine all’accanimento terapeutico. Il monsignore che si è tanto scandalizzato della sentenza della Corte d’Appello - che finalmente ha preso una decisione - forse non crede nell’esistenza dell’anima. I casi sono due, infatti: o Eluana non ne possiede una, ed è solo un ammasso di carne in attesa della putrefazione, oppure abbiamo condannato la sua anima all’inferno per sedici anni. Un inferno che continuerà ancora per molto tempo, se qualche buona persona riuscirà ad impugnare la sentenza.
Ma con quale diritto teniamo un’anima prigioniera nel peggiore dei luoghi? Chi ci ha nominato suoi giudici? Siamo forse suoi padroni? E Dio chi è, allora?
Dio è sparito da molte coscienze, purtroppo. Siamo noi i nuovi dèi. Noi che tuoniamo dai pulpiti delle chiese contro i padri disperati che assistono al supplizio dei figli con le mani legate; noi che parliamo di diritto alla vita a chi vede i propri cari morire ogni giorno da anni. Noi che in nome di false ideologie abbiamo dimenticato cosa sia l’essere umano. Ma con quale coraggio pronunciamo la parola “carità”? Noi amiamo lo strazio e il tormento! Quelli altrui, naturalmente.
Anche quando abbiamo a che fare con malattie incurabili, grazie alle conoscenze mediche e tecnologiche siamo capaci di far sopravvivere un cadavere per anni, tra le sofferenze più atroci. Nella nostra superba moralità non ci toccano le umiliazioni e i dolori che infliggiamo ad un essere umano che non può difendersi. Purché respiri, lo obblighiamo ad essere un corpo che va in decomposizione prima di essere seppellito. Lo mortifichiamo costringendolo a farsi accudire in tutto e per tutto, violando la sua intimità fisica e psicologica. Alimentato forzatamente con liquidi artificiali, privato di quanto Madre Natura mette a disposizione dei vivi – il pane e l’acqua -, impossibilitato a muoversi e a parlare e allo stesso tempo preda di ogni tipo di spasmi, al punto da supplicare di essere ucciso, visto che la morte naturale gli viene negata. Verme, non uomo, senza più voce né dignità. Costretto dalla nostra bontà spietata a causare pene inenarrabili a coloro che più ama.
Abbiamo mai provato a stare accanto ad un nostro familiare in queste condizioni? Quando la morte sottratta passa da un corpo all’altro, da una psiche all’altra? Che diritto ha un medico, o un magistrato, o un rappresentante religioso, di condannare non soltanto un malato (la cui unica colpa è quella di aver esaurito la propria vita), ma anche le persone a lui care, altrettanto innocenti?
Ecco, è allora che tratteniamo nelle nostre mani il potere di vita e di morte, strappandolo a Dio. Così generiamo degli zombie, e di fatto impediamo ad un’anima di compiere il suo cammino. In nome di un distorto concetto di sacralità della vita, dimentichiamo la misericordia e commettiamo i peggiori soprusi.Forse è ora che cominciamo a riflettere sulla sacralità della morte.

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...