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3.6.18

Piacenza, donna sotto un treno (e amputata): lui si fa il selfie .ecco gli effetti del riflusso e dell'edonismo ( craxismo e berlusconismo ) degli anni 80\90




PIACENZA Mentre sui binari il 118 sta soccorrendo una donna ferita, da poco investita da un treno, un giovane si fa un selfie. Il momento, in stazione a Piacenza, è stato documentato da una foto scattata il 26 maggio dal giornalista Giorgio Lambri e pubblicata oggi dal quotidiano Libertà.
Piacenza, donna sotto un treno (e amputata): lui si fa il selfie

Alla donna - una canadese che era scesa dalla parte sbagliata del treno venendo travolta - poi è stata amputata una gamba. Il giovane autore del selfie è stato bloccato dalla Polfer, identificato e costretto, non senza un po' di proteste, a cancellare le fotografie dallo smartphone. Nell'immagine, tra l'altro, mentre con una mano regge il telefonino, con l'altra sembra fare la 'V' di vittoria. La Polfer sta esaminando la sua posizione, ma non sembra si possano configurare reati.


Ed proprio commentando suj fb questo fatto , mi  accorgo che  : la frase : << Io non temo Berlusconi in sé, temo Berlusconiin me >> attribuita a Giorgio Gaber ma come specificato qui su www.giorgiogaber.org la frase appartiene a Giampiero Alloisio ed è stata solo citata da Gaber. La fonte citata era questo articolo del http://www.corriere.it/ che però è meno specifica della prima, ed è possibile che sia caduta in confusione o abbia preferito il nome più celebre di Gaber rispetto a quello di Alloisio  ,  è più attuale  che  mai  .
Inoltre  c'è  ancota  chi la vede   come iul  commento , con annessa mia  risposta  ,  lasciato  sulla mia bacheca    facebook


Giuseppe Diodati Elettore di cinque stelle o della lega?
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Giuseppe Scano Cosa c'entra il cinismo non ha colore politico /ideologico Giuseppe Diodati
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3.3.16

che palle il tormentone petaloso sembra non finire mai . infatti Il papà di Matteo vuole registrare "petaloso", ma ci sono già tre brevetti

  puntata precedente  


Ecco che come previsto dal pst precedente ( vedere url sopra ) intorno a questo povero bambino , reo d'aver inventato per caso un neologismo , si sta consumando una battaglia legale ed economica ( leggi € ) simile se non uguale a quella di Macaulay Culkin il protagonista di mamma ho perso l'aereo

da  http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/ del 03 marzo 2016

IL MARCHIO PETALOSO IN TRE SBARRANO...LA PAROLA INVENTATA
Il marchio Petaloso In tre sbarrano la strada ai Trovò
Il papà di Matteo vuole usarlo per aiutare i bambini Ma c’è chi lo ha preceduto: contano data e certi particolari






COPPARO. Ha una motivazione supplementare, Marco Trovò, per «andare fino in fondo» nel tentativo di registrare il marchio Petaloso, imperniato sulla parolina inventata dal figlio Matteo. «Vorrei far ricredere tutte le persone che ci hanno criticato, anche per insegnare a mio figlio che questa favola può avere un lieto fine - racconta dopo aver depositato il marchio alla Camera di commercio di Ferrara - Lo ribadisco, vogliamo usare l’invenzione di Matteo per aiutare i bambini di Copparo, di sicuro non intendiamo speculare nè tantomeno guadagnare soldi, tanto che l’eventuale ricavato dello sfruttamento commerciale del marchio sarà riversato ad una onlus per la quale ho già chiesto l’aiuto del sindaco».
La questione del brevetto non si preannuncia però di facile nè rapida risoluzione. Già lunedì, in largo Castello a Ferrara («mi hanno aperto subito tutte le porte»), Trovò ha scoperto che c’erano tre marchi registrati come Petaloso, uno dei quali addirittura con validità comunitaria, e tutti depositati il venerdì precedente. Ha proceduto ugualmente perché il nome non è l’elemento decisivo per definire l’originalità di un marchio, ma ora si apre una fase d’incertezza: al di là della conferma della registrazione da parte del ministero dello Sviluppo economico, che riguarda solo questioni formali ma si prenderà comunque qualche mese, bisogna vedere come reagiranno gli altri depositanti. Sì, perché l’avere inventato la parola non conferisce alcun vantaggio ai Trovò: «In queste questioni di brevetti, che sono delicatissime, conta solo il fattore tempo, cioè chi ha depositato per primo, e le caratteristiche dei marchi» spiega Mauro Giannattasio, direttore della Camera di commercio. In pratica Trovò potrebbe paradossalmente essere chiamato in causa dagli altri tre, ed essere costretto a cambiare qualcosa. Il marchio da lui registrato è stato disegnato da Matteo, e rappresenta una grande margherita con al centro della corolla un mondo, 22 petali con occhi e bocca (i compagni di classe copparesi), un sole che rappresenta lo stesso bambino e la scritta Petaloso nel corsivo del figlio. Su questa scommessa ci ha già messo un migliaio di euro, la famiglia copparese, e non vuole mollare. (s.c.)

20.5.14

cari giornalisti di rai e mediaset



Cari giornalisti seri e non seri di raimediaset . la volete finire con questo sciacallaggio e.lasciare in pace i parenti e conoscenti delle vittime e noi tempiesi ? Speriamo che gli arrestino gli altri due \ tre della banda . Cosi almeno questo feticismo mediatico e e la morbosità mista ad ipocrisia e falsità della gente finirà . Ormai è sempre più un apparire a tutti i costi , infatti in piazza 'è il camion fisso della rai , tanto da far saltare il mercatino della coldiretti , e la gente bramosa d'essere intervistata o d'apparire in tv appostata . videocraty insegna




. Ce si ritorni nei bar e negli altri luoghi alle vecchie e a volte anche noiose discussioni .

«Io, maestra nera nella scuola italiana. Oggi c'è chi non si vergogna più di essere razzista» la storia di Rahma Nur

  corriere  della sera   tramite  msn.it  \  bing    Rahma Nur insegna italiano, storia e inglese alla scuola elementare Fabrizio De André d...